Barriera di Milano
"Barrierante non è una etichetta, è un tatuaggio che ti porti sulla pelle per tutta la vita"
Alessandro Perissinotto da "Le colpe dei padri" Piemme editrice , 2013 .
Barriera di Milano | |
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Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Città | Torino |
Circoscrizione | Torino VI Circoscrizione |
Quartiere | Barriera Milano |
Altri quartieri | Monte Bianco, Monte Rosa |
Codice postale | 10154-10155 |
Superficie | 25,206 km² |
Abitanti | 47 163 ab. |
Densità | 1 871,1 ab./km² |
La Barriera di Milano (Bariera 'd Milan in piemontese) è un quartiere di Torino appartenente alla VI Circoscrizione.
È delimitato:
- a nord da via Sandro Botticelli
- a est da corso Regio Parco
- a ovest da corso Venezia
- a sud da corso Vigevano e da corso Novara
Sorto in una zona originariamente industriale e proletaria, Barriera di Milano confina dunque con i quartieri di Rebaudengo (lato nord), Regio Parco (lati nord ed est), Aurora (lato sud) e Borgata Vittoria (lato ovest).
Tradizionalmente noto come la Bariera d'l'Emme (secondo il vecchio uso torinese), oggi il quartiere è anche conosciuto dai suoi residenti semplicemente come Barriera.
Storia
Il quartiere di Barriera di Milano cominciò a prendere forma nella seconda metà del XIX secolo, a seguito della costruzione della prima cinta daziaria di Torino. Eretta a partire dal 1853 allo scopo di garantire il controllo doganale sulle merci in entrata, la cinta muraria separava fisicamente l'abitato interno alle sue mura, costituito dal centro storico e dai quartieri limitrofi, dalle campagne e dai territori prevalentemente agricoli presenti sino ad allora nella periferia cittadina.
L'ingresso in città, relativamente alla sua parte cintata, era reso possibile dalla presenza di varchi, detti barriere, che assicuravano il pagamento del dazio. Fra le tante barriere costituite lungo il perimentro delle mura, la più famosa e storicamente quella di maggior rilievo fu la barriera eretta nell'attuale piazza Crispi, lungo l'allora strada Reale d'Italia (oggi corso Vercelli), e chiamata appunto di Milano (giacché guardava alla strada per il capoluogo lombardo).
Industria e sviluppo
Quartiere di particolare interesse industriale ed economico già dopo i primi anni sessanta, in contrapposizione con il quartiere Mirafiori della zona sud di Torino e sede della Fiat Auto SpA. I primi importanti stabilimenti industriali si insediarono però già a partire dalla fine del XIX secolo, con la Fiat Grandi Motori (la storica marca GM, 1905) e diverse industrie tessili, nonché l'industria dei pneumatici CEAT, in Via Leoncavallo, aperta nel 1939 e la cui produzione cessa nel 1979, con definitiva chiusura nel 1982 e riconversione dell'area ad abitazioni e servizi civici, oltre al recupero di un'ampia area verde nel cortile centrale, con relativo parco giochi, inaugurata dal sindaco Piero Fassino il 10 settembre 2012 .
In corso Vigevano era presente dagli anni trenta il biscottificio Wamar (dalle iniziali del fondatore Walter Marchisio), nato nel 1922 in un laboratorio di pasticceria artigianale in via Susa, e specializzato nella produzione industriale di wafer, frollini e biscotti. Chiude, dopo alterne vicende, nel 1991 e gli spazi ora sono occupati da attività commerciali e di servizi .
Ha qui sede l'importante polo culturale e sociale dei Docks Dora, struttura nata agli inizi del Novecento e ancora oggi al centro di costante interesse architettonico e sociale, vista la quantità di locali notturni e circoli sorti o rinnovati nel corso della riqualificazione del quartiere.
In una delle tre vie principali, corso Vercelli, ha sede la Fiat Fonderie (in passato fabbrica, ora solo uffici); in via Cigna ha invece sede l'importante ditta di trasporti e logistica Gondrand SpA; in via Bologna hanno sede le Fonderie Subalpine SpA e la ditta di telecomunicazioni e citofonia URMET [1] ; in Corso Novara ha sede lo stabilimento della società produttrice di caffè a livello mondiale Lavazza SpA, nonché è presente da sessant'anni la Quercetti, società leader dei giocattoli educativi nel mondo .
In Corso Giulio Cesare 89 è presente la storica esposizione di Biliardi Deagostini[2], il cui laboratorio di produzione è presente da cinquant'anni in Via Baltea .
Barriera di Milano è anche sede, ancor oggi in via di sviluppo, del settore terziario e mercatale. Vi sono infatti quattro importanti mercati rionali aperti tutta la settimana, precisamente in Via Porpora, Piazza Crispi, Piazza Foroni e Corso Taranto .
Di particolare interesse il mercato di piazza Foroni, situato nel cuore del quartiere (delimitato da via Monte Rosa, via Monterosa e via Montanaro, ove ha sede il Poliambulatorio dell'ASL di zona) dove si possono trovare ogni sorta di indumenti e chincaglierie di vario genere, nonché generi alimentari freschi.
Strade e vie
La Barriera di Milano ha quattro strade di certa rilevanza toponomastica: corso Giulio Cesare, corso Vercelli, via Cigna e via Bologna.
- parte settentrionale di corso Giulio Cesare. Attraversa il quartiere da nord a sud, collegando l'autostrada fino ai limiti del quartiere Aurora.
- parte settentrionale di corso Vercelli : unisce la zona Nord e la zona Sud del quartiere; la via presenta una stile architettonico molto semplice risalente agli anni cinquanta/sessanta. Molti negozi e molti bar, nonché luoghi di ritrovo, danno alla via un certo interesse.
- parte settentrionale di via Cigna (assieme a corso Giulio Cesare) collega il quartiere con il centro cittadino (distante appena 4 km) e oggi sede di importanti cambiamenti strutturali con i lavori di rinnovamento da parte del comune. Asse portante è invece corso Giulio Cesare che collega il centro città alla "barriera" all'inizio dell'autostrada Torino-Trieste. Anch'esso è un corso con una discreta quantità di negozi e di servizi, e vede nella chiesa cattolica Maria Regina della Pace un centro di certo interesse architettonico e storico.
- parte settentrionale di via Bologna, ancora oggi rappresenta un importante insediamento industriale: vi risiedono infatti molte piccole e medie aziende del settore elettronico, telecomunicazioni [3] e tessile; in via Gottardo, nei pressi di piazza Donatori di Sangue, ha sede l'Ospedale San Giovanni Bosco, tra i più importanti della città di Torino, inaugurato nel 1961, nonché centro di riferimento per la periferia e l'"Hinterland" nord.
Nella medesima piazza staziona quotidianamente un'autoemoteca dell'AVIS.
Luoghi d'interesse
- Chiesa di Maria Regina della Pace: tempio dall'architettura bizantineggiante su un impianto a croce greca. Inaugurata del giugno 1901, fu gravemente danneggiata dai bombardamenti e in seguito ricostruita.
- Parco Sempione: sorge a 100 metri dall'importante snodo veicolare di piazza Rebaudengo (oggi considerata dal comune di Torino la zona più inquinata dell'intera città a causa dell'elevato numero di auto che vi transitano), è sede di polisportive e di un'importante piscina olimpionica al coperto. Il parco è attualmente occupato in gran parte dal cantiere del Passante Ferroviario di Torino. In particolare, all'interno del parco, si sta costruendo la futura stazione interrata Torino Rebaudengo.
- Oratorio Salesiano Michele Rua: sorto nell'anno 1922 in Via Giovanni Paisiello, allora completamente in mezzo a prati, con la Chiesa che dal 1958 è stata elevata a Parrocchia, è sempre stato un importante punto di aggregazione giovanile e popolare, con l'ampio cortile per i giochi e la Scuola Media, i campi sportivi di calcio, pallacanestro e pallavolo, il teatro con spettacoli periodici, il cinema, funzionante dal 1952, prima parrocchiale ed ancora oggi esistente, unico rimasto tra i cinema della "barriera".
- Di fronte l'Asilo Infantile "Mamma Margherita", funzionante dagli inizi degli anni '70, la cui costruzione sostituì una vecchia cascina porticata .
Nelle squadre giovanili dell'Oratorio Salesiano Michele Rua hanno cominciato a giocare a calcio il portiere Claudio Garella, il centrocampista Domenico Maggiora e il centrocampista Ezio Blangero.
Altre vie e luoghi
- Altre vie di un certo interesse sono: via Luigi Cherubini, via Renato Martorelli, via Saverio Mercadante e via Lauro Rossi, in una delle traverse della quale trova sede l'altra importante chiesa del quartiere, la chiesa intitolata a "Maria Speranza Nostra".
- Il giardino alberato, con giochi per bambini, sito in Largo Sempione di fronte all'Ospedale San Giovanni Bosco, è stato dedicato dal Comune di Torino, durante una celebrazione tenutasi il 14 marzo 2008, a Peppino Impastato, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978.
- Un'altra area verde, tra Via Cimarosa e Via Cruto, è stata intitolata a San Domenico Savio
- In Via Cherubini è presente ancora, seppur ristrutturata, parte della storica cascina "Bruné" che risale perlomeno al Seicento, in quanto è ben visibile nelle mappe dell'assedio di Torino del 1706 sotto il nome di Pietro Brunero. Nel 1706 la cascina viene occupata dai francesi ed è sulla linea di controvallazione che unisce il Regio Parco, le cascine Gioia, Bruné, Benso, Violino, Marchesa, Scaravella. Viene poi citata dal Grossi nel 1790 come: IL BRUNÉ cascina con antico edificio del sig. Avvocato Bruné componente dieci membri civili con ampio giardino, ed una bella cappella, la campana della quale è superiormente a un grosso colombajo di detto edificio situato alla destra della strada di Chivasso, ed alla sinistra di quella che tende all’Abbazia di Stura vicino alla Gioja, lungi un miglio e mezzo da Torino. Nel 1820 il Catasto Gatti la dichiara di proprietà di Gaspare Borla con i suoi circa 16 ettari di terreni; passa poi nel 1836 a Francesco Gallizio e subisce diversi passaggi ereditari e vari frazionamenti. Nei primi decenni del Novecento perde la sua funzione agricola e passa alla famiglia Pelassa, che la detiene fino all'ultima ristrutturazione del 2004.[4]
- La cappella di cui parla il Grossi è un edificio barocco posto sulla via Paisiello, un tempo strada della Campagnetta, visibile in qualche foto d'annata, abbattuta nel 1968 per far posto a un basso fabbricato che ora ospita negozi.[4]
- Via Aosta: tra i numeri 101 e 147 esiste ancora oggi un nucleo di edifici di civile abitazione ed ex-botteghe artigiane, derivante da un nucleo frazionario extraurbano di formazione rurale, di forte valore ambientale e documentario, con relative aree di pertinenza a verde, costituenti integrazione storico-ambientale. Il nucleo si è formato dopo il primo Novecento lungo la Strada delle Maddalene, che dalla Barriera dell'Abbadia portava alla Borgata del Regio Parco.[4]
Curiosità
- La scelta di intitolare molte vie e piazze, spesso adiacenti tra loro, a musicisti e compositori classici italiani, ha dato origine a un contesto toponomastico molto particolare all'interno della "Barriera":
- Giovenale Ancina
- Luigi Boccherini
- Arrigo Boito
- Giovanni Bottesini (piazza)
- Alfredo Casella
- Luigi Cherubini
- Francesco Cilea
- Arcangelo Corelli
- Muzio Clementi
- Giovanni Cravero
- Giovanni Pierluigi da Palestrina
- Jacopo Foroni
- Giorgio Federico Ghedini
- Umberto Giordano
- Ruggero Leoncavallo
- Pietro Mascagni
- Saverio Mercadante
- Giovanni Pacini
- Niccolò Paganini
- Giovanni Paisiello
- Giovanni Battista Pergolesi
- Lorenzo Perosi
- Errico Petrella
- Nicola Porpora
- Giacomo Puccini
- Gaetano Pugnani
- Ottorino Respighi (piazza)
- Lauro Rossi
- Giuseppe Scarlatti
- Leone Sinigaglia
- Gaspare Spontini
- Giuseppe Tartini
- Arturo Toscanini
- Antonio Vivaldi
- Riccardo Zandonai
- Gipo Farassino è nato in via Cuneo 6 (come narrato nel suo brano autobiografico Ël 6 ëd via Coni) ed in molte sue ballate ha cantato le storie del quartiere e della sua gente.
- Un Liceo Scientifico intitolato ad Albert Einstein è presente dal 1972 in Via Pacini.
- Una leggenda metropolitana nata dalla metà degli anni settanta afferma che il luogo sarebbe ideale per un rifugio segreto di Goblin, il principale antagonista dell'Uomo Ragno. L'ipotesi più plausibile è che qualche studente abbia notato delle similitudini tra il luogo, gli episodi e / o i disegni degli albi a fumetti nelle prime storie dell'Uomo Ragno e Goblin che sono apparse in Italia nella collana L'Uomo Ragno in un arco temporale dal 1º ottobre 1970 (n. 12) al 5 giugno 1975 (n. 133).[senza fonte]
- Il quartiere e le sue vie sono spunto ed ambientazione dei romanzi La sfuriata di Bet (2011) e Il panico quotidiano (2013) di Christian Frascella.
- Nel film Esterina (1959) di Carlo Lizzani alcune scene sono state girate in Piazza Crispi ed all'inizio di Corso Vigevano ; inoltre l'arrivo della protagonista in città inquadra molti palazzi di Corso Giulio Cesare allora in costruzione .
Problemi sociali
La Barriera di Milano oggi ha perso molto della sua importanza strategica e industriale. Rispecchia ormai la maggioranza di quartieri periferici delle grandi città ed è oggi molto cosmopolita, vista la residenza di molte culture e popoli diversi, fatto questo legato anche alla vicinanza a Porta Palazzo e a Borgo Dora.
Episodi di micro-criminalità hanno reso il quartiere meno sicuro e vivibile, anche se nel passato la zona era diventata purtroppo famosa a livello italiano perché origine dei componenti della banda Cavallero, resasi protagonista di rapine ed altri gravi episodi di criminalità negli anni '60 .
Sport
Barriera di Milano ha vinto nel 2011 la prima edizione del "Palio dei quartieri", torneo di calcio già disputato dal 1971 al 1981 con la denominazione "Palio delle borgate"; è l'unica squadra rimasta imbattuta nelle prime due edizioni (2011 e 2012).
Palio delle borgate
N° | Anno | Piazzamento | Giocate | Vinte | Nulle | Perse | Gol Fatti | Gol Subiti |
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1 | 1971 | |||||||
2 | 1972 | |||||||
3 | 1973 | |||||||
4 | 1974 | |||||||
5 | 1975 | |||||||
6 | 1976 | |||||||
7 | 1977 | |||||||
8 | 1978 | |||||||
9 | 1979 | |||||||
10 | 1980 | |||||||
11 | 1981 |
Palio dei quartieri
N° | Anno | Piazzamento | Giocate | Vinte | Nulle | Perse | Gol Fatti | Gol Subiti |
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12 | 2011 | 1° | 6 | 5 | 1 | 0 | ||
13 | 2012 | 3° | 6 | 4 | 2 | 0 | ||
14 | 2013 | Non iscritta | - | - | - | - | - | - |
Voci correlate
Note
Bibliografia
- Angelo Castrovilli e Carmelo Seminara, Storia della Barriera di Milano 1852 - 1945, Torino, Officina della Memoria, 2004. URL consultato il 7 novembre 2013.
- Giuseppe Beraudo, Angelo Castrovilli e Carmelo Seminara, Storia della Barriera di Milano dal 1946, Torino, Officina della Memoria, 2006. URL consultato il 7 novembre 2013.
Collegamenti esterni
- Bibliografia su Barriera e altre borgate della Circoscrizione 6 di Torino
- Sito del Comune di Torino su Barriera
- Sito del Comune di Torino sulla metamorfosi del quartiere prevista con l'applicazione della Variante 200 al Piano Regolatore
- Sito del Palio dei quartieri
- Sito del Programma Integrato di Sviluppo Urbano URBAN BARRIERA DI MILANO
- Blog sugli eventi organizzati in Barriera