Disambiguazione – Se stai cercando il miscelatore nell'ambito della chimica e dell'ingegneria chimica, vedi miscelazione.

Il miscelatore è una macchina preposta nel miscelare due o più sostanze o nell'immettere una quantità calibrata di una determinata sostanza in un'altra, in modo continuo o in più cicli. I miscelatori vengono utilizzati in vari ambiti e per vari scopi.

Miscelatore per motori a due tempi

I miscelatori per i motori a due tempi o pompe dell'olio, sono presenti nel caso l'olio e la benzina siano collocati in contenitori diversi, e hanno l'importantissima funzione d'immettere la giusta quantità d'olio nel circuito d'alimentazione e avere il corretto rapporto nella miscela olio-benzina.

Tipo d'immissione dell'olio

L'olio può essere immesso nel circuito dell'alimentazione in vari modi:

  • Tramite il collettore: l'olio può essere inserito nel circuito dell'alimentazione e quindi lubrificare il motore tramite il collettore, che, in questo caso, sarà provvisto di un attacco specifico per il miscelatore; questo tipo di canale è stato abbandonato perché si sarebbe dovuto creare collettori specifici per ogni singolo mezzo.
  • Tramite il venturi: un altro tipo d'immissione dell'olio è quella tramite il carburatore, che in questo caso sarà munito di uno speciale condotto e di un attacco che permetta l'immissione dell'olio dopo la valvola a saracinesca; questo tipo di lubrificazione è possibile con pochi carburatori e generalmente è limitato a misure di medio-grandi dimensioni.
  • Tramite la vaschetta: questo tipo d'immissione prevede che il canale specifico per l'olio proveniente dal miscelatore termini nella vaschetta e misceli l'olio con la benzina; è stato scelto questo metodo perché in questo caso è possibile utilizzare oli più scadenti, mentre con le altre vie questi oli tendono a miscelarsi con difficoltà per la presenza dell'aria.

Tipo di miscelatore

 
Animazione di un elemento che può funzionare come:
Pompa dell'olio per i motori a quattro tempi
Miscelatore meccanico a comando singolo

I miscelatori per i motori a due tempi non sono tutti uguali, infatti possono essere meccanici (nella maggior parte dei casi) o elettrici, oppure possono avere o no, a seconda del costruttore, una vite di regolazione dell'olio.

  • Miscelatori meccanici: questi tipi di miscelatori possono essere comandati in due modi diversi;
    • Comando singolo, è il più semplice ed è governato dai soli regimi del motore e per questo motivo ha una variazione di miscelazione molto ampia.
    • Comando doppio, è il più complesso ed è governato sia dal motore, tramite i giri, che dal comando gas; inoltre, è molto più preciso e costoso e generalmente la sua miscelazione varia da 2 % a 0,9 %.
  • Miscelatori elettrici: sono costituiti da una pompa azionata da un motorino elettrico o da un solenoide, entrambi governati da un sistema dedicato.

Problemi di miscelazione

I miscelatori possono andare incontro a un'errata miscelazione, generalmente in difetto, per svariati motivi:

  • Mancato o ridotto rifornimento d'olio al miscelatore: le cause possono essere molteplici, dal tubo di rifornimento piegato, tappato, strappato, scollegato, all'assenza o all'esiguità dell'olio nel serbatoio specifico (segnalato dalla spia dell'olio accesa), per questo tale serpentina/tubo è trasparente, per un controllo dell'apporto d'olio.
  • Perdita d'olio, questo può avvenire quando i tubi dell'olio lasciano trafilare l'olio dagli attacchi del miscelatore o il miscelatore stesso perde olio, per problemi di fissaggio dei suoi componenti o per via della vite di spurgo rimasta aperta, per questo quando è possibile e necessario il miscelatore viene posto in un alloggiamento e isolato, il quale evita che si possa rovinare per motivi esterni e per verificare meglio le eventuali perdite.
  • Infiltrazione d'aria, questo fenomeno è causato dall'eccessiva lassità dell'attacco del tubo di mandata del miscelatore con il miscelatore stesso, infatti nella condizione di motore a medi o alti regimi, con la valvola gas chiusa, si ha infiltrazione d'aria dall'attacco, portando tutto l'olio presente nella serpentina a essere completamente risucchiato, portando anche a una cattiva carburazione del mezzo, per questo tale tubo è trasparente, per controllare tale inconvenienza.
  • Flusso irregolare, in poche parole si ha un flusso d'olio non costante e il tubo di mandata presenta delle bolle d'aria, questo è causato dal fatto che il miscelatore non è correttamente spurgato dall'aria o ha un rifornimento difettoso, per questo tale tubo è trasparente, per controllare tale inconvenienza.
  • Miscelatore rovinato, tale caso è praticamente inesistente con i modelli meccanici, ma con i modelli a solenoide (elettrici), questo può verificarsi e generalmente esiste una spia sulla strumentazione che ne segnala il malfunzionamento.
  • Otturazione tubo di mandata nel caso il tubo di mandata o l'ugello su cui si aggancia si otturi parzialmente o totalmente, si ha un rifornimento d'olio non adatto.

Vantaggi del miscelatore

L'adozione del miscelatore porta ad avere alcuni vantaggi, che sono:

  • Comodità d'utilizzo; infatti, avendo il serbatoio dell'olio e benzina divisi, si può tranquillamente e velocemente rifornire il mezzo, senza dover utilizzare cilindri graduati ad ogni rifornimento.
  • Si riduce la possibilità di grippaggio per utilizzo di getti troppo piccoli, dato che l'olio sufficiente per evitare tale fenomeno è garantito dal miscelatore e non dal flusso di miscela benzina/olio.

Accorgimenti

Il miscelatore può essere munito:

  • Valvola antireflusso in modo da evitare l'eventuale svuotamento del circuito di mandata dell'olio durante i lunghi periodi d'inattività, ed evitare il reflusso nel caso si sviluppi una pressione a valle del tubi di mandata del miscelatore.
  • Valvola di spurgo che serve per permettere un riempimento del miscelatore nuovo o dopo che questo è stato revisionato o pulito ed evitare che si verifichi una condizione di funzionamento prolungata senza olio.

Miscelatore riduttore gas naturale

Nei mezzi ad accensione comandata quando vengono convertiti per essere alimentati con un altro combustibile, come il metano o il GPL è necessario adottare questo dispositivo, recentemente anche i motocicli che rispettino determinate limitazioni possono essere sottoposti a queste conversioni[1].

Il miscelatore riduttore, ha questo nome perché riduce la pressione del gas presente nelle bombole in cui è contenuto, in modo da essere miscelato con il comburente aspirato dal motore, inoltre può permettere alcune regolazioni, quali la sensibilità alle varie situazioni d'utilizzo (variazioni di pressione in aspirazione) permettendo una variazione della portata a seconda delle variazioni di pressione in aspirazione, inoltre è possibile regolare l'interruttore di flusso del gas naturale (aperta elettronicamente), determinando così l'apertura massima della valvola di comunicazione tra il miscelatore e il motore.

Note

Voci correlate

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