Succo gastrico

secrezione esocrina
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Il succo gastrico è una secrezione prodotta dalla mucosa interna dello stomaco contenente muco, enzimi digestivi (come ad esempio la pepsina) e acido cloridrico, oltre al cosiddetto fattore intrinseco, che favorisce l'assorbimento della vitamina B12.

La rennina che aggredisce il latte e i suoi derivati facendo in modo che la proteina caseina resti più a lungo nello stomaco e possa essere meglio digerita è tipica di alcuni animali, specialmente di ruminanti, ma non è presente nel succo gastrico degli esseri umani dove la sua attività è svolta dalla pepsina.[1].

Il pH del succo gastrico è molto basso, ma comunque variabile (da 1 a 2). Alcune categorie di farmaci quali gli inibitori di pompa protonica (esempio omeprazolo), gli antagonisti del recettore H2 (come la ranitidina) e il misoprostolo, possono essere utilizzati al fine di innalzare il pH gastrico; in tal senso possono essere utilizzati nella terapia delle sindromi dispeptiche quali gastriti e malattia da reflusso gastroesofageo.

Componenti

  • HCl: l'acido cloridrico è prodotto dalle cellule parietali dello stomaco ed è in grado di portare il pH del lume gastrico a valori compresi fra 1 e 2, la produzione in condizioni basali è compresa fra 1 e 5 mEq/h, ma può salire fino 10-40 mEq/h in caso di aumentata attività. Le cellule parietali devono operare contro un gradiente molto elevato (essendo il pH una scala logaritmica portare protoni dallo spazio intracellulare avente pH di circa 7 a quello luminale che può essere di 1 significa avere una differenza di concentrazione anche di 1 milione ad 1) e sono quindi dotate di molti mitocondri e la loro attività è energeticamente molto dispendiosa. Il pH basso ha la funzione di rendere l'ambiente inospitale per i micro e macroorganismi, denaturare molte proteine e attivare il pepsinogeno in pepsina.
  • HCO3: il bicarbonato viene prodotto dalle cellule epiteliali e ha la funzione di neutralizzare l'alta acidità per rendere possibile la sopravvivenza delle cellule della parete dello stomaco, per svolgere la sua funzione viene intrappolato nel muco che riveste la superficie della parete.
  • Muco: è un colloide viscoso prodotto dalle cellule mucipare che protegge la mucosa gastrica dagli acidi digestivi intrappolando HCO3 al suo interno.
  • K+:nel succo gastrico è presente una concentrazione di potassio superiore a quella plasmatica ed è per questo motivo che si può avere ipokaliemia a seguito del vomito. La sua concetrazione è mantenuta alta per il funzionamento della H+,K+ ATPasi.
  • Pepsina: è un enzima proteolitico, viene secreto dalle cellule principali nella sua forma inattiva che si chiama pepsinogeno attivato dal pH acido. La pepsina necessita di un pH compreso fra 1,5 e 3,5 per agire in modo ottimale. Digerisce circa il 20% del contenuto proteico, la sua azione favorisce i processi successivi ma non è fondamentale per la sopravvivenza.
  • Lipasi: è un enzima che idrolizza gli acidi grassi fino ad un massimo del 10% del contenuto, in caso di carenza di lipasi pancreatica può acquisire una certa importanza.
  • Fattore intrinseco: è una glicoproteina secreta dalle cellule parietali che si lega alla vitamina B12 permettendone l'assorbimento. È quindi essenziale per la soppravvivenza.

Meccanimsi di secrezione acida

L'anidride carbonica derivata dal metabolismo cellulare forma acido carbonico legandosi con l'acqua in una reazione catalizzata dall'anidrasi carbonica intracellulare (H2O + CO2   H2CO3 ) l'acido carbonico si dissocia poi spontaneamente formando bicarbonato e un protone (H2CO3   HCO3- + H+ ). Una H+,K+ ATPasi presente sulla membrana apicale trasferisce protoni nel lume scambiandoli per ioni potassio. Sulla membrana basolaterale è presente un antiporto Cl-,HCO3- che trasferisce molecole di bicarbonato fuori dalla cellula scambiandole per ioni cloro che entrano contro il loro gradiente elettrochimico, l'aumento di concentrazione del cloro intracitoplasmatico ne permette l'uscita nel lume attraverso canali anionici passivi posti sulla membrana apicale. Il risultato netto è quindi secrezione di HCL.

Controllo della secrezione acida

  • Acetilcolina: I neuroni colinergici parasimpatici rilasciano acetilcolina che legandosi a recettori M3 delle cellule parietali stimola direttamente un aumento di secrezione acida. Anche le cellule Entero cromo affini sono attivate dall'aceticolina che stimola quindi la liberazione di istamina. Inoltre l'attivazione di meccanocettori presenti nella parete gastrica dovuta alla distensione dello stomaco provoca una liberazione di acetilcolina dovuta ad una stimolazione di fibre parasimpatiche.
  • Gastrina: È un ormone rilasciato nel circolo sanguigno dalle cellule G dello stomaco che agisce quindi per via endocrina. Ha un effetto diretto sulle cellule parietali attraverso il recettore CCK2 e stimola le cellule entero cromo affini a produrre istamina. Le cellule G possono essere stimolate dal GRP liberato da neuroni intrinseci della parete e da chemocettori della parete sensibili a fattori locali come la presenza di oligopeptidi.
  • Istamina: L'istamina agisce per via paracrina stimolando le cellule parietali attraverso recettori H2. L'istamina è il più importante fattore che stimola la secrezione acida.
  • Somatostatina: In risposta a pH basso le cellule D rilasciano somatostatina che ha un'azione inibitoria sulla secrezione di gastrina e quindi sulla secrezione acida.

Note

Bibliografia

  • Brunton, Lazo, Parker, Goodman & Gilman - Le basi farmacologiche della terapia 11/ed, McGraw Hill, 2006, ISBN 88-386-3911-6.

Collegamenti esterni

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