Cesare Polacco
Cesare Polacco (Venezia, 14 maggio 1900 – Roma, 2 marzo 1986) è stato un attore e doppiatore italiano. Nasce a Venezia da famiglia di religione ebraica, si sposa in prime nozze con l'attrice Eugenia Zorn e rimasto vedovo nel 1940, sposa la doppiatrice Clelia Bernacchi.

Biografia
Esordisce nel 1920 nella compagnia di Emilio Zago, con la quale interpreta gran parte del repertorio goldoniano e nel gruppo veneziano di Gianfranco Giachetti, che spazia dal repertorio in italiano a quello in veneto.
Nel 1928 si trasferisce a Roma, dove recita nelle compagnie di Alda Borelli, Tatiana Pavlova e Virgilio Talli.
Muore il 2 marzo del 1986 in seguito alle complicazioni di una broncopolmonite.
Il cinema
Nel 1936 prese parte al kolossal Lo squadrone bianco di Augusto Genina, accanto a Guido Celano e Fosco Giachetti. La sua carriera artistica, a causa delle leggi razziali fasciste del '38, subisce un drastico rallentamento costringendo l'attore ad operare nel cinema e nel doppiaggio sotto falsa identità. Nel 1945, alla fine della Seconda guerra mondiale, continuò a lavorare soprattutto alla radio ed a teatro, dove lavorò nella Compagnia del Teatro Nazionale di Guido Salvini e al Piccolo Teatro di Palermo. Inoltre, nel 1950, interpretò il ruolo di Mohamed nel film Totò sceicco di Mario Mattòli al fianco di altri grandi attori dell'epoca (tra cui Totò).
Il doppiaggio
Molto attivo come doppiatore, inizia a frequentare gli studi di registrazione all'inizio degli anni trenta. Tra gli attori cui presta il suo caratteristico timbro di voce, dai toni particolarmente gravi, ci sono Ward Bond, Boris Karloff, Anthony Quinn, Buster Keaton e personaggi come il nano Gongolo in Biancaneve e i sette nani (doppiaggio originale), un corvo in Dumbo, l'araldo in Alice nel Paese delle Meraviglie, i pirati ne Le avventure di Peter Pan (doppiaggio originale). Per circa 40 anni continuerà in questa attività, alternandola con quella di attore di teatro e cinema. Nel 1938 Cesare Polacco prestò la voce ad alcuni personaggi nei film di Larry Semon nella versione sonorizzata per la MINIATURA FILM.
Film cinema
- Ward Bond in Via col vento (Comandante nordista)
- George E. Stone in A qualcuno piace caldo (Charlie)
- Dooley Wilson in Casablanca (Sam)
- Aristide Garbini in La Fornarina
- Roma città aperta
- Muraglie, voce del "Tigre"
Film d'animazione
- Gongolo in Biancaneve e i sette nani (doppiaggio originale)
- Corvo #4 in Dumbo
- Pirati in Le avventure di Peter Pan (doppiaggio originale)
- Torta di Luna ne Le 13 fatiche di Ercolino
La brillantina Linetti
Dal 1957 al 1968 diventò celebre grazie a Carosello nel ruolo dell'infallibile ispettore Rock, protagonista delle scenette della brillantina Linetti. Coinvolto in piccole avventure gialle, concludeva immancabilmente le sue inchieste con una celeberrima frase pubblicitaria; in risposta al suo fedele assistente (interpretato dall'attore Giuliano Isidori) che gli diceva stentoreo: "Lei è un fenomeno, ispettore. Non sbaglia mai!", Polacco si toglieva con studiata lentezza il cappello e rispondeva "Non è esatto! Anch'io ho commesso un errore, non ho mai usato la brillantina Linetti" (era quasi calvo). Ogni volta il pubblico televisivo invariabilmente attendeva le immancabili battute finali.
La televisione
Caratterista dotato di una naturale eleganza, partecipò a diverse produzioni televisive, ricoprendo ruoli non di primo piano ma ai quali fornì il suo tratto originale: nel 1958 fu fra gli interpreti de Il teatro dei ragazzi, uno dei primi tentativi della RAI di coniugare la didattica del teatro all'intrattenimento giovanile; nel 1964 fu tra i conduttori di Biblioteca di Studio Uno.
Nel 1966 prese parte a Le avventure di Laura Storm mentre l'anno successivo fu nel cast de I promessi sposi di Bolchi, nella parte del Conte Zio. Sempre con Bolchi fu poi l'anno seguente anche ne Le mie prigioni, sceneggiato televisivo tratto dal romanzo autobiografico omonimo di Silvio Pellico.
Nel 1969 vestì i panni di Grigorij Vasil'evic ne I fratelli Karamazov, mentre per la tv dei ragazzi recitò nello stesso anno nel ciclo Il leone di Venezia.
Fra le altre sue interpretazioni per il piccolo schermo si ricorda quella fornita in Anna Karenina, sceneggiato televisivo del 1974 diretto ancora da Bolchi.
Prosa radiofonica RAI
- Il destino di chiamarsi Zadig, di Antonio Passaro, con Ubaldo Lay, Adriana Jannuccelli, Jolanda Verdirosi, Paolo Panelli, Alberto Lupo, Lydia Alfonsi, Cesare Polacco, Lauro Gazzolo, Vinicio Sofia, Isa Bellini, Edoardo Toniolo, Riccardo Cucciolla, Renato Cominetti, Nino Dal Fabbro, Zoe Incrocci, Silvio Spaccesi, musiche Riz Ortolani, regia di Anton Giulio Majano, lunedì 18 giugno 1956, secondo programma, ore 21.
- Il re degli uomini di venerdì, di Michael O'Molloy, con Cesare Polacco, Sergio Fantoni, Gianni Santuccio, regia di Sandro Bolchi, venerdì 16 agosto 1956, terzo programma ore 21,20.
- Il furfantello dell'Ovest, di John Millington Synge dramma in tre atti, con Corrado Pani, Aldo Silvani, Valentina Fortunato, Cesare Polacco, Franco Graziosi, Marisa Mantovani, Roberto Bertea regia di A.G. Majano 27 novembre 1957
- Daniele fra i leoni, di Guido Cantini, con Giovanni Cimara, Clelia Matania, Giovanna Segale, Tatiana Farnese, Renato De Carmine, Alfredo Varelli, Ubaldo Lay, Lea Padovani, Stefano Sibaldi, Corrado Nardi, Leonardo Porzio, Antonella Garzoni, Mario Maldesi, Lia Ricci, Annabella Besi, Cesare Polacco, Isarco Ravaioli, regia di Anton Giulio Majano, trasmessa il 28 aprile 1958, sul secondo proframma ore 17.
- Pronto chi spara?, di Carlo Manzoni, con Tino Buazzelli, Cesare Polacco, Valeria Valeri, Ruggero De Daninos, Guido Verdiani, Gastone Moschin, Enrico Luzi, Laura Rizzoli, regia di Nino Meloni, 1960.
Prosa televisiva RAI
- Gli interessi creati, commedia di Giacinto Benavente, con Gianni Bonagura, Luisa Baseggio, Marcello Moretti, Elsa Vazzoler, Giuseppe Porelli, Antonio Pierfederici, Vinicio Sofia, Cesare Polacco, Giacomo Furia, regia di Guglielmo Morandi, trasmessa il 22 aprile 1955.
Filmografia
- Teresa Confalonieri, regia di Guido Brignone (1934)
- Freccia d'oro, regia di Corrado D'Errico e Piero Ballerini (1935)
- Amo te sola, regia di Mario Mattòli (1935)
- Lo squadrone bianco, regia di Augusto Genina (1936)
- Stasera alle 11, regia di Oreste Biancoli (1937)
- Fermo con le mani!, regia di Gero Zambuto (1937)
- Ballo al castello, regia di Max Neufeld (1939)
- Mille lire al mese, regia di Max Neufeld (1939)
- Torna, caro ideal..., regia di Guido Brignone (1939)
- Il fornaretto di Venezia, regia di Duilio Coletti (1939)
- Animali pazzi, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1939)
- Manon Lescaut, regia di Carmine Gallone (1939)
- Melodie eterne, regia di Carmine Gallone (1940)
- Il prigioniero di Santa Cruz, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1940)
- L'assedio dell'Alcazar, regia di Augusto Genina (1940)
- Kean, regia di Guido Brignone (1940)
- Il signore della taverna, regia di Amleto Palermi (1940)
- Il ponte dei sospiri, regia di Mario Bonnard (1940)
- Boccaccio, regia di Marcello Albani (1940)
- Il bazar delle idee, regia di Marcello Albani (1941)
- Marco Visconti, regia di Mario Bonnard (1941)
- La forza bruta, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1941)
- Fedora, regia di Camillo Mastrocinque (1942)
- Noi vivi - Addio, Kira, regia di Goffredo Alessandrini (1942)
- Il mercante di schiave, regia di Duilio Coletti (1942)
- O sole mio, regia di Giacomo Gentilomo (1945)
- L'adultera, regia di Duilio Coletti (1946)
- Aquila nera, regia di Riccardo Freda (1946)
- Furia, regia di Goffredo Alessandrini (1947)
- Fifa e arena, regia di Mario Mattòli (1948)
- L'ebreo errante, regia di Goffredo Alessandrini (1948)
- La sepolta viva, regia di Guido Brignone (1949)
- Il trovatore, regia di Carmine Gallone (1949)
- Il grido della terra, regia di Duilio Coletti (1949)
- Totò cerca casa, regia di Steno e Mario Monicelli (1949)
- Al diavolo la celebrità, regia di Steno (1949)
- Totò sceicco, regia di Mario Mattòli (1950)
- Clandestino a Trieste, regia di Guido Salvini (1951)
- Don Camillo, regia di Julien Duvivier (1952)
- La prigioniera di Amalfi, regia di Giorgio Cristallini (1952)
- La campana di San Giusto, regia di Mario Amendola e Ruggero Maccari (1954)
- Rigoletto e la sua tragedia, regia di Flavio Calzavara (1954)
- Tipi da spiaggia, regia di Mario Mattòli (1959)
- L'impiegato, regia di Gianni Puccini (1959)
- Rosmunda e Alboino, regia di Carlo Campogalliani (1961)
- I due della legione straniera, regia di Lucio Fulci (1962)
Note
- ^ "La sfida della pubblicità" Di Vanni Codeluppi, Max Horkheimer, 3ª edizione, editore FrancoAngeli, 1995, ISBN 978-88-204-8578-8
Collegamenti esterni
- (EN) 0688770, su IMDb, IMDb.com.
- Cesare Polacco, su Il mondo dei doppiatori.
- È morto Polacco, l'ineffabile Ispettore Rock della brillantina articolo di Laura Delli Colli in La Repubblica