Digital PR
Le digital PR possono essere identificate come quella serie di attività on line volte a promuovere prodotti, servizi, progetti o eventi di un’azienda o di un organizzazione attraverso relazioni digitali. L’empowerment degli utenti che oggi sono divenuti recensori di ogni tipo di prodotto o servizio, rende necessaria una forma di relazione one to one e non one to many come in passato, per questo la P di PR sta per “People” e non per “Public”. Il pubblico di riferimento non più è solo il giornalista, ma tutti coloro che scrivono e commentano on line e che abbiano la capacità di influenzare in qualche modo l’utenza: opinion leader, community manager, stakeholder, blogger, utenti rilevanti dei social network. L’obiettivo resta comunque quello di diffondere e far circolare notizie corrette e positive per il prodotto/servizio/progetto/evento che si vuole promuovere. Per dirla con Andy Sernovitz “Il marketing del passaparola consiste nel guadagnare raccomandazioni positive”. Le aziende che usano le digital PR sono primariamente quelle vendono i propri prodotti/servizi on line e quelle che si occupano di moda, tecnologie, spettacolo e divertimento, alimentazione e benessere. Da qualche anno hanno fatto la comparsa in questo mondo anche le aziende farmaceutiche e quelle legate al mondo della salute. Tanto che si parla sempre più spesso di e-patient.
Gli strumenti
Gli strumenti attraverso i quali opera chi si occupa digital PR sono quindi
- Blog
- Forum
- Social Network
- Testate e riviste on line
- Social Media in generale
Le attività
Le attività essenziali di chi fa digital PR sono primariamente L’aggiornamento costante e continuo riguardo alle piattaforme, alle comunità e ai canali in cui il target è presente e attivo La stesura di contenuti che oggi devono anche rispettare alcune regole grammaticali e semantiche volute dai motori di ricerca La gestione di profili social propri e dei propri clienti Il coinvolgimento dei suoi contatti nel progetto La creazione e l’alimentazione del word of mouth Il monitoraggio della la rete e di quando si dice on line riguardo a quel prodotto/servizio/progetto/evento L’individuazione di alcune KPI per valutare il proprio lavoro
Bibliografia
- Levine, Locke, Searls, Weinberger (2001). The Cluetrain Manifesto: The End of Business as Usual .
- Sernovitz (2006). Word of mouth marketing. How smart companies get people talking. Kaplan Publishing
- Xhaet (2013). Le nuove professioni del web Hoepli
- Santoro (2013). WEB 2.0 e social media in medicina Pensiero Scientifico Editore