Carmine Talarico
Carmine Talarico (Crotone, 19 marzo 1953) è un docente e politico italiano, sindaco di Crotone dal 1992 al 1993 e Presidente della Provincia di Crotone per due legislature, dal 1995 al 2004.
Carmine Talarico | |
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Presidente della Provincia di Crotone | |
Durata mandato | 14 giugno 1999 13 giugno 2004 |
Vice presidente | Giuseppe Vrenna |
Predecessore | provincia creata |
Successore | Sergio Iritale |
Durata mandato | 7 maggio 1995 14 giugno 1999 |
Vice presidente | Pino Napoli Giuseppe Vrenna |
Sindaco di Crotone | |
Durata mandato | 1992 - 1993 |
Predecessore | Giancarlo Sitra |
Successore | Domenico Lucente |
Dati generali | |
Partito politico | PDS, DS |
Titolo di studio | Laurea in Pedagogia |
Università | Università di Salerno |
Biografia
Terminati gli studi magistrali nel 1970, si è iscritto alla Facoltà di Pedagogia dell'Università degli Studi di Salerno ottenendo la laurea nel 1974.
La sua attività politica ha inizio nel 1992, quando alle elezioni comunali del 7 giugno viene eletto sindaco di Crotone nelle fila del PDS, ma rimase in carica solo un anno. Gli succederà Domenico Lucente nella successiva tornata elettorale.
Nel 1995, con l'istituzione della Provincia di Crotone avvenuta nel 1992, Talarico ha presentato la sua candidatura a presidente dell'ente con una coalizione di centrosinistra in occasione delle elezioni provinciali del 7 maggio. Talarico vinse le elezioni con il 54,8% delle preferenze, battendo il principale candidato avversario Giuseppe Zampaglione del Polo per le Libertà e diventando così il primo presidente della Provincia di Crotone. Riconfermato anche alla successiva tornata elettorale del 1999, assunse anche la carica di Presidente del Consiglio provinciale.
Procedimenti giudiziari
Nel 2001 Talarico viene arrestato (e in seguito condannato agli arresti domiciliari) per turbative d'asta, concussione e peculato. Insieme lui finirono in manette anche Domenico Critelli (PPI), ex assessore provinciale all'Edilizia scolastica, e due imprenditori, Adolfo Francesco Balzano e Salvatore Calapresta. Secondo il capo d'accusa elaborato dal pubblico ministero Pierpaolo Bruni, Talarico avrebbe pilotato gli appalti per la ristrutturazione dell'ex hotel Bologna, attualmente sede dell'amministrazione provinciale, dove perciò sarebbero avvenuti degli accordi fra alcuni politici, imprenditori e dirigenti di settore per spartirsi i lavori e intascarsi delle tangenti[1]. Nel 2011 la Corte di Cassazione gli conferma la condanna a quattro anni e tre mesi di reclusione[2][3].
Note
Voci correlate
Collegamenti esterni