André Michaux

botanico ed esploratore francese

André Michaux (Versailles, 7 marzo 1746Toamasina, 11 ottobre 1801) è stato un botanico ed esploratore francese.

André Michaux

Biografia

André Michaux nacque all'interno del Parco di Versailles, in una fattoria chiamata Satory che suo padre conduceva come fattore al servizio del re. Quando il padre morì (1763) la fattoria passò nelle mani di André che ne assunse la gestione dapprima con suo fratello, poi da solo, dopo aver sposato nel 1769 Anne Cécile Claye. Ma Anne un anno dopo le nozze morì dando alla luce il loro figlio François André [1].

Questo lutto mutò gli interessi e il futuro di Michaux che, dopo qualche tempo, lasciò la gestione della fattoria a suo fratello e si dedicò interamente allo studio della Botanica. Fu dapprima allievo di Louis Guillaume Le Monnier, che a quel tempo era professore di botanica presso il Jardin du roi[2] (oltre ad essere il Primo medico sia di Luigi XV che di Luigi XVI). In seguito Michaux seguì gli insegnamenti di Bernard de Jussieu al Trianon e ancora al Jardin du Roi.

Nel 1779, ottenuto il diploma (brevetto) di Botanico, Michaux fu inviato in Inghilterra per studiare gli orti botanici reali di Kew, i cosiddetti Kew Gardens. Al ritorno il suo talento di studioso fu premiato: gli organizzatori della spedizione di Lamarck in Alvernia ne richiesero la presenza.

Conclusa questa prima missione, Michaux decise che era giunto il tempo per compiere degli studi da solo, ed infatti nel 1780 lo troviamo sui Pirenei ad erborizzare, sia sul versante francese che su quello spagnolo.

Viaggi e missioni

Nel 1782 il Governo inviò ufficialmente Michaux in Persia per un indagine botanica. Trascorse diversi mesi ad Aleppo, quindi raggiunse Bagdad e Bassora. Lasciando quest'ultima fu catturato da una tribù araba ostile all'autorità ottomana. Ma fu solo una breve sosta. Accertato che si trattava di un medico inviato del governo francese, Michaux fu rilasciato e poté riprendere la strada per la Persia. Viaggiò quindi liberamente senza altri intoppi dal Golfo Persico sino al Mar Caspio e si racconta che, durante il viaggio, egli avrebbe guarito lo Scià da una grave malattia.

Rientrò in Francia più di tre anni dopo, recando un ricco erbario e una sostanziosa dote di conoscenze sulla flora delle terre visitate, nonché alcune specie vive che donò agli orti botanici francesi. Fra di esse spiccano la Zelkova carpinifolia, o Noce del Caucaso, la Pterocarya fraxinifolia e la Michauxia campanuloides, o Michauxia [3].

Ma forse il reperto più straordinario che Michaux recò per la prima volta in Europa non fu botanico, ma archeologico. Si trattava di un documento epigrafico costituito da una pietra basaltica nera, arrotondata e liscia, tutta incisa da una scrittura cuneiforme: un Kudurru babilonese, conosciuto come Sasso di Michaux che è oggi conservata nel "Cabinet des médailles", Dipartimento delle monete, medaglie e antichità della Biblioteca nazionale di Francia.



Partecipò ad una spedizioni in Nuova Olanda (oggi Australia) assistito dal tecnico giardiniere Jean-François Cagnet.

Note

  1. ^ François André Michaux diverrà anche lui un noto botanico, tanto che padre e figlio furono spesso confusi
  2. ^ A quell'epoca i medici, da non confondere con i chirurghi, erano dei terapeuti e impiegavano solo rimedi vegetali. Ciò li obbligava ad essere anche dei valenti botanici
  3. ^ Michauxia: Genere di piante erbacee biennali con foglie lobate e fiori bianchi o rosa disposti in pannocchie o spighe. Ordine: Campanulales, Famiglia: Campanulaceae. Origine: Medio oriente (Siria, Turchia, Libano, etc.)