Buristo
Il buristo (o buristio o burischio o buricco) è un insaccato di carne e sangue di maiale diffuso in Toscana e in tutto il centro Italia.
Buristo | |
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Origini | |
Luogo d'origine | ![]() |
Regione | Toscana |
Zona di produzione | Toscana |
Dettagli | |
Categoria | secondo piatto |
Riconoscimento | P.A.T. |
Settore | Prodotti animali |
Etimologia
La parola è probabilmente[1] di origine germanica, ma le circostanze esatte della sua diffusione restano oscure. Battisti e Alessio ipotizzano che derivi dal trentino, o da brust, adattamento del tedesco Wurst, "salsiccia, salume", o da una riduzione locale di Blutwurst "sanguinaccio" (cfr. roveretese probùs da Bratwurst)[2]; Devoto propende per un'origine diretta dal tedesco[3].
Descrizione
È simile a prodotti tradizionali consumati in Spagna (morcilla), in Olanda (bloedworst), in Francia (boudin noir), in Gran Bretagna (Black pudding), in Austria (Blunzen) e in Germania (Blutwurst, Rotwurst e Schwarzwurst).
Il buristo è insaccato nello stomaco del suino, per questo ha una forma irregolare per un peso che supera normalmente il chilo e mezzo. Si ottiene disossando tutte le parti della testa del maiale messe a bollire in un gran pentolone con limoni, bucce d'arancia, salvia, aglio, sale e pepe. Alle parti disossate e macinate vengono aggiunti dei lardelli di grasso tagliati a cubetti ed il sangue filtrato. Il tutto vien di nuovo insaccato e bollito di nuovo per compattare il sangue e il grasso con il resto.
Il buristo viene consumato fresco, a volte ancora tiepido.
Storia
Ci sono testimonianze di prodotti simili addirittura nell'Odissea di Omero,dove il premio per le lotte di Ulisse al suo ritorno a Itaca era uno stomaco di maiale riempito di sangue e grasso.
Nell'antica Roma veniva mangiato in onore di Fauno, dio della fertilità e dei boschi in occasione della festa dei Lupercalia.
Nel primo medioevo venne vietato più volte a causa del suo rapporto con le tradizioni pagane.
Reperibilità
Prodotto in esigue quantità, diventa sempre più difficile da trovare; può essere ancora reperito nel sud della Toscana, durante i mesi invernali.
Siena è una patria del buristo, come quasi tutta la sua provincia, nelle migliori salumerie o macellerie se ne può trovare di ottima qualità[4].
Riconoscimenti
Il termine buristo compare nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani riferito, però come altra denominazione del Biroldo di Lucca.
Note
- ^ In Treccani l'origine tedesca è data come probabile Treccani. Buristo, su treccani.it. URL consultato il 27 gennaio 2014.
- ^ Carlo Battisti, Giovanni Alessio, Dizionario etimologico italiano, Firenze, Barbera, 1950-57.
- ^ Giacomo Devoto, Avviamento all'etimologia italiana, Milano, Mondadori, 1979.
- ^ Mallegato, buristo, biroldo, grazie a te che ci doni il tuo sangue o maiale, su toscanascosta.blogspot.it. URL consultato il 27 gennaio 2014.