Template:Avvisounicode Waṣīf al-Turkī (in arabo ﻭﺻﻴﻒ ﺍﻟﺘﺮﻛﻲ?), ossia Waṣīf il Turco, è stato un comandante militare turco di spicco durante il califfato di al-Mutawakkil e dei suoi immediati successori.

Non si sa nulla di più della sua etnia e della sua origine geografica (il Mā warāʾ al-Nahr), essendo stato comperato come schiavo (ghulām), verso l'815-16 (200 E.[1]), dal Califfo abbaside al-Muʿtaṣim, ai cui ordini egli rimase sempre fedelissimo, sembra come "armiere" (zarrād).[2]

Secondo l'esame fatto da Hugh Kennedy[3] la prima fonte a parlare di Waṣīf sarebbe al-Ya'qubi nel suo noto Kitāb al-buldān (Il libro delle contrade),[4] in cui sarebbe indicato, nella nuova capitale di Sāmarrāʾ, come uno dei quwwād[5] turchi originari dell'Asia centrale, così come Ashinās e Khāqān ʿUrṭūj, tutti al servizio di al-Muʿtaṣim e presto a capo dei reggimenti dei Farāghina (ossia del Fergana), dell'Ushrūsaniyya (delle aree gravitanti sulla pianura dell'Ushrūsana) e dell'Ishtākhaniyya (delle regioni dell'Ishtākhan (in Khorāsān).

Note

  1. ^ Insieme a Ītākh e ad Ashinās.
  2. ^ Matthew Gordon, The Breaking of a Thousand Swords. A History of the Turkish Community of Samarra, Albany NY, State University of New York Press, 2001, pp. 19 e 23.
  3. ^ The Armies of the Caliphs, p. 118.
  4. ^ Scritto nell'890 circa, quando il califfato sarebbe tornato a Baghdad.
  5. ^ Pl. di qāʾid (capo militare).

Bibliografia

  • Ṭabarī, Taʾrīkh al-rusul wa l-mulūk, (Storia dei profeti e dei re), Muḥammad Abū l-Faḍl Ibrāhīm (ed.), Il Cairo, Dār al-maʿārif, 1969-77.
  • Hugh Kennedy, The Prophet and the Age of the Caliphates, London-New York, Longman, 1986.
  • Hugh Kennedy, The Armies of the Caliphs, London and New York, Routledge, 2001.