Operazioni di polizia contro la 'ndrangheta

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Questo è un elenco delle Operazioni delle forze dell'ordine contro la 'Ndrangheta in ordine cronologico.

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Anni settanta

Anni ottanta

Anni novanta

  • 1991 - Operazione Angelo[1]
  • 1992 - Operazione Olimpia e operazione Leopardo
  • 1993 - Operazione Nord - Sud
  • 1993 - Operazione Zagara[1]
  • 1994 - Operazione Notte dei fiori di San Vito che porta all'arresto di 360 persone[2]
  • 1994 - Operazione Isola felice, del Ros dei Carabinieri contro i Bellocco.[3]
  • 2 febbraio 1994 e termina il 15 dicembre 1995 - Operazione Riace condotta dall'esercito italiano, furono impiegati complessivamente "1350 uomini, inquadrati in due reggimenti a loro volta articolati in 5 settori di gruppo tattico per lo sviluppo delle attività di controllo".
  • 1995 Operazione Faggio coordinata dalla DDA di Catanzaro che fa luce sulla cruenta faida dei boschi scoppiata negli anni settanta, dove vengono coinvolte in particolare le famiglie dei Vallelunga, Turrà da una parte e dall'altra gli Emanuele, nardo e ciconte.[4]
  • 1997 - Operazione Elianto della DIA[5]
  • Il 12 aprile 1997 con l'Operazione Candelario (dal nome di un quartiere di Bogotà), fermano un traffico internazionale di droga, con 28 arresti, che partiva da Bogotà, passava per Nizza e Madrid e finiva a Seregno in Lombardia[6].
  • 1998 - Operazione Windshear
  • Dal 5 marzo 1994 al 22 marzo 1995 - Operazione Cartagine che ha portato all'arresto di 95 persone affiliate ai Mazzaferro, Morabito, Barbaro, Pesce, Cataldo e Ierinò per traffico internazionale di droga in collaborazione con i siciliani Cuntrera-Caruana e il Cartello di Cali[7]
  • Operazione Wall Street
  • Operazione Count Down
  • Operazione Hoca Tuca
  • Operazione Belgio
  • Operazione Fine

Dal 2000 al 2010

  • 2000 - Operazione Bluff[8]
  • 2000 - Operazione Tamburo
  • dicembre 2000 - Operazione Scacco Matto contro la cosca Grande Aracri e Nicoscia, tra cui viene arrestato il capobastone Pasquale Nicoscia.
  • 2001 - Operazione Galloway-Tiburon condotta dalla Polizia di Stato - Sezione Criminalità Organizzata di Campobasso, dalla Guardia di Finanza di Milano, la D.E.A. americana e la polizia colombiana, coordinata dalle Procure di Campobasso e Reggio Calabria. L'operazione porta all'arresto dell'imprenditore romano Giorgio Sale, referente e riciclatore di denaro in Europa, del leader mondiale del narcotraffico sulla rotta Colombia-Calabria: Salvatore Mancuso Gómez, nonché capo indiscusso delle forze paramilitari colombiane AUC.[9]
  • 2001 - Operazione Nduja condotta a Brescia contro la 'ndrina dei Bellocco
  • 12 novembre del 2002 a Platì scattò l'operazione Marine contro la cosca dei Barbaro, Trimboli, Sergi e Romeo.
  • 2002 operazione Tallone d'achille coordinata dalla dda di Reggio Calabria contro le cosche Bellocco, Piromalli, Gallico accusate di associazione mafiosa, estorsione, armi. Le indagini hanno preso il via dopo le dichiarazione dell'imprenditore Gaetano Saffioti
  • ottobre 2003 operazione Dinasty-Affari di famiglia condotta dalla squadra mobile di Vibo Valentia contro uno dei clan più potenti della 'ndrangheta: I Mancuso di Limbadi ma anche contro altre cosche del vibonese considerate subordinate ai Mancuso
  • Il 5 marzo 2004, con l'operazione Nasca e Timpano si viene a conoscenza di un traffico internazionale di droga, e il cui denaro ricavato da esso veniva riciclato in Belgio e Olanda. Nel primo, le ndrine avrebbero acquistato ben un intero quartiere di Bruxelles (di cui alcuni edifici costruiti da loro ditte). Le 'ndrine coinvolte sono quelle dei Bellocco e Ascone[11]
  • 2005 - Operazione Overland new eseguita dalla polizia di Siderno contro la 'ndrina dei Cataldo per fermare un traffico di droga proveniente dalla Repubblica Dominicana, transitante per la Spagna destinato alle regioni del nord Italia.[12]
  • 21 ottobre 2005 - Operazione Ciaramella in merito al traffico internazionale di sostanze stupefacenti; circa cinquanta arrestati (tra i quali spiccano Paolo Codispoti di San Luca, e gli Africesi Francesco Bruzzaniti, Francesco Pizzinga, Salvatore Morabito, ritenuti al vertice dell'organizzazione), 99 gli indagati. Il 13 febbraio 2007 le condanne per complessivi 153 anni di carcere.
  • 20 dicembre 2005 - Operazione Progressivo 659 Dead vengono arrestati i boss Antonio Cataldo detto Pupazzedda, Francesco Cataldo detto U professuri, e Giuseppe Zucco ed i suoi figli Roberto e Domenico Zucco ed infine Salvatore Panetta e suo nipote Antonio Panetta.[12]
  • 22 settembre 2005 Operazione Appia-Mithos, eseguita dalla DDA di Roma e Catanzaro contro una filiale dei Gallace-Novella a Nettuno per infiltrazioni nell'edilizia e nell'urbanistica. L'operazione successivamente porterà allo scioglimento del comune nel novembre dello sesso anno.[13]
  • 2006 - Operazione Dinasty 2 - Do ut des dei carabinieri: vengono arrestate 12 persone e 45 sono indagate tra cui molti esponenti della cosca Mancuso. Giuseppe Chiaravalloti (presidente della regione Calabria fino al 2005). Tra gli indagati politici, magistrati, imprenditori.[14]
  • 2006 - Operazione Missing, vengono eseguite 36 ordinanze di custodia cautelare in Calabria, Emilia-Romagna e Toscana, con la quale si sta ricostruendo la dinamica di due guerre di mafia durate un trentennio nel cosentino[15].
  • Il 16 marzo 2006 scatta l'Operazione Vertice con 33 arresti di persone legate ai Condello tra cui Alfredo Ionetti un imprenditore di Reggio Calabria.[17]
  • 19 settembre 2006 - operazione Odissea, vengono arrestate 35 persone dalla DIA di Catanzaro contro gli affiliati della cosca Mancuso e i La Rosa di Tropea. Accusati di Associazione mafiosa, estorsione usura... fino a 50 capi d'accusa. Si pensa anche che un certo Francesco Mancuso fosse capace di condizionare i sindaci di alcuni comuni e di infiltrarsi nella produzione della fiction “Gente di mare” girato dalla Rai a Tropea.[18][19]
  • 27 gennaio 2007 - operazione Rotarico vengono arrestate 11 persone tra cui presunti esponenti del clan Soriano che imponevano un pagamento di 20€ per transitare su una strada di montagna e tentava di infiltrarsi nel comune per ottenere appalti per le proprie imprese. Come rivela Calabria indipendente le 11 persone arrestate sono: Gaetano Soriano (44 anni), Leone Soriano (42 anni), Francesco Soriano (37 anni), Domenico Colacchio (34 anni), Carmelo Soriano (46 anni), Domenico Soriano (49 anni), Salvatore Artusa (21 anni), Francesco Corso (21 anni), Francesco Guerrera (21 anni), Giuseppe Mesiano (46 anni), Nazzareno Castagna (42 anni).[20][21]
  • 27 febbraio 2007 - operazione Nuova Alba vengono arrestate 21 persone appartenenti ai Lo Bianco e dei Barba tra cui il boss Carmine Lo Bianco.[22]
  • 27 marzo 2007 - operazione Pecunia
  • Il 3 maggio 2007 è stata effettuata una vasta operazione antimafia a Milano e in altre città d'Italia, contro questa cosca e quella dei Bruzzaniti e Palamara (anch'essi di Africo), dopo un'indagine durata quasi 2 anni. I reati sono: estorsione e traffico internazionale di droga. Sono state eseguite 20 ordinanze di custodia cautelare e sequestrate a Milano 250 kg di cocaina proveniente dal Sud America che passava da Dakar in Senegal e successivamente dal Porto di Genova.[23] Il camper che portava il carico era stato localizzato grazie a un ricevitore gps posizionato dalla squadra mobile milanese. Le cosche agivano nella zona dell'Ortomercato in via Lombruso e col night club creato appositamente "For a King". Erano coinvolti politici, professionisti, ristoratori, dentisti, vigili urbani, società reali e fittizie e comuni criminali. Al vertice dell'organizzazione vi era Salvatore Morabito. Il broker della cocaina è ritenuto fosse l'albergatore svizzero Pietro Luigi Giucovaz. L'uomo che intratteneva i rapporti tra la Calabria, Milano e il Brasile era Leone Autelitano.
  • 9 luglio 2007 operazione arca coordinata dalla dda di Reggio Calabria che fa luce sulle infiltrazioni della ndrangheta nei lavori di ammodernamento della A3 salerno-reggio, vengono coinvolte numerose famiglie ndranghetiste che si dividevano l'autostrada a seconda dell'area di influenza imponendo la concessione di subappalti a proprie imprese e anche una "tassa" del 3 % sul valore dell'appalto[24]
  • 10 luglio 2007 - operazione Omnia vengono arrestate 60 persone, collegate o facenti parte della ndrina per associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsioni, usura, porto e detenzione illegale di armi ed esplosivi, oltre a favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e altri reati. Tra gli immobili sequestrati un hotel di lusso e un centro commerciale.[25][26]
  • Il 26 luglio 2007 - Operazione Bless vengono arrestate 24 persone ta cui esponenti della cosca Condello. L'operazione ha colpito:Francesco Araniti, di 48 anni; Santo Araniti (60), in atto detenuto, soprannominato “Garibaldi”; Giovanni Bonforte (39), già detenuto; Santo Nuda (63); Giuseppe Canale (35); Pasquale Chindemi (42); Antonino D'Errigo (44); Giovanni Fontana (62); Antonino Imerti (61), conosciuto come “nano feroce”, già detenuto; il cugino omonimo Antonino Imerti (57); Antonino Lo giudice (48); Bruno Morabito (74); Carmelo Palermo (48), detenuto; Andrea Pustorino (47); Francesco Rodà (51); Demetrio Sesto Rosmini (42), già detenuto; Giuseppe Carmelo Saraceno (56); Salvatore Saraceno (50); Paolo Serraino (65); Bruno Trapani (50); Giovanni Tripodi (41), già detenuto; Francesco Vazzana (37), già in carcere.[27]
  • Il 29 agosto 2007 vengono arrestate nell'Operazione Feida che ha coinvolto quasi 500 persone tra Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Cacciatori, “teste di cuoio” eli-portati armati e unità cinofile a San Luca esponenti delle cosche responsabili della strage di Ferragosto.[28]
  • 26 luglio 2007 - operazione Bless dei Carabinieri vengono arrestate 24 persone tra cui presunti esponenti della cosca Condello.[29]
  • 28 gennaio 2008 - operazione Onorata Sanità vengono tenute sotto custodia cautelare 18 persone tra cui il consigliere regionale Domenico Crea e esponenti della cosca dei Morabito, dei Zavattieri e dei Cordì per associazione mafiosa, abuso d'ufficio, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, truffa, omissione di soccorso, soppressione e distruzione di atti veri.[30][31][32]
  • febbraio 2008 - Operazione Fehida vengono sequestrati beni per 150 milioni di euro alle ndrine Vottari, Pelle, Nirta e Strangio.
  • 13 febbraio 2008 - operazione Noas vengono arrestate 50 persone di cui molte legate o affiliate ai Morabito-Bruzzaniti-Palamara, per il conseguimento di appalti nel campo turistico in Calabria e in particolare a Bivongi per l'ammodernamento di centrali idroelettriche con la collaborazione di elementi della politica come Pasquale Tripodi assessore al turismo dell'Udeur, il sindaco di Staiti e il vicesindaco di Brancaleone. Inoltre trafficavano in droga con la cosca camorristica dei casalesi.[33][34]
  • 4 marzo 2008 Operazione di sequestro di beni dei carabinieri contro i Nirta-Strangio e Pelle-Vottari.[35]
  • 8 aprile 2008 - Operazione Heracles effettuata dalla squadra mobile di Crotone, 39 arresti di presunti affiliati alle 'ndrine Bonaventura, Vrenna e Corigliano. L'operazione è stata compiuta dopo 4 anni di indagini.[36][37][38]
  • Il 23 aprile 2008 nel torinese scatta l'operazione Gioco duro che porta all'arrestato di 6 persone e 115 denunciate per 5 bische clandestine. Tra i noti Giuseppe Belfiore fratello di Domenico Belfiore.[39]
  • Il 28 aprile 2008 con l'operazione Eracles II vengono arrestate dalla polizia 55 persone legate ai Vrenna-Bonaventura-Corigliano. Sono accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, detenzione di armi e traffico di sostanze stupefacenti.[40]
  • Il 9 maggio 2008 con l'operazione Zeleuco vengono arrestati 9 esponenti delle cosche di San Luca eseguiti oltre che nel paese di origine anche a Bovalino, Benestare, Bologna e Udine. Accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso, controllavano varie attività economiche, gestivano u n traffico di armi e esplosivi. Tra gli arrestati Antonella Vottari e Maria Pelle sorella e moglie del capobastone Francesco Vottari. Sono stati arrestati anche Francesco Barbaro, detto u castanu, già detenuto; Liana Benas di Codroipo; Gianfranco Cocilovo, imprenditore, di Roma; Giovanni Marrapodi odontotecnico, di Locri; Domenico Mammoliti di Locri; Paolo Nirta di San Luca; Giuseppe Pelle di San Luca, sorvegliato speciale; Antonio Romano di San Luca.[41][42].
  • giugno 2008 operazione bellu lavuru coordinata dalla dda di Reggio Calabria contro le cosche Morabito-Palamara-Bruzzaniti di Africo, Vadalà e Talia di Bova; le ndrine si erano infiltrate nei lavori della ss 106 ionica e nell'appalto per la costruzione di una scuola media a Bova[43].
  • Il 1º luglio 2008 termina l'operazione Alba e tramonto della polizia di Reggio Calabria e Polistena con 27 arresti di affiliati alle cosche Ierace-Petullà di Cinquefrondi e Squillace di Polistena in collaborazione anche con appartenenti ai Nirta-Strangio. Gestivano in Italia un traffico di droga, precisamente in Puglia, Toscana e Piemonte. Alle 'ndrine sono stati sequestrati beni del valore di 1,5 milioni di euro.[44]
  • Il 10 luglio 2008 nell'operazione Cerberus della Guardia di Finanza vengono arrestati Domenico Barbaro, 71 anni detto l'australiano, i figli Salvatore e Rosario Barbaro, Pasquale Papalia (figlio di Antonio Papalia), Mario Miceli (era in carcere per rapina e sarebbe uscito oggi), Maurizio De Luna, Maurizio Luraghi e Giuliana Persegoni. Tutti gli arrestati ricevevano ordini dai capibastone in carcere al 41 bis Domenico, Rocco e Antonio Papalia.[45][46]
  • Il 23 luglio 2008 è stata portata a termine un'operazione coordinata dalla DDA di Reggio Calabria che prende il nome di cent'anni di storia che vede coinvolte le maggiori consorterie criminali della piana di Gioia Tauro i Piromalli, i Molè, gli Alvaro; l'operazione fa luce sulla rottura dell'alleanza storica tra i Piromalli e i Molè (provata dall'omicidio di rocco molè avvenuto a febbraio 2008[47]) e sulle infiltrazioni delle cosche nel porto di gioia tauro.
  • Il 17 settembre 2008 nell'operazione dell'FBI e della DEA americana, dell'ICE messicana a cui hanno partecipato anche i carabinieri del ROS, denominata Solare sono state arrestate 200 persone appartenenti al cartello messicano dei Los Zetas e ad altre organizzazioni criminali a cui vendevano la droga, tra cui la 'Ndrangheta, nella fattispecie sono stati arrestati Vincenzo e Giulio Schirripa apparteneneti all'omonima 'ndrina, la quale faceva parte di un'alleanza con i Coluccio, gli Acquino e i Macrì e con i quali avrebbero importato ogni volta 1000 chili di cocaina. I contatti fra le due organizzazioni venivano prese tramite elementi del cartello messicano a New York. Sono stati arrestati anche 16 esponenti dei Coluccio e degli Aquino tra New York e la Calabria.[48]. L'accordo con i Los Zetas è avvenuto dopo l'arresto dell'ecuadoriano Luis Calderon, principale fornitore per queste 'ndrine.[49].
  • Il 9 gennaio 2009 ha luogo a Lamezia Terme l'operazione Nuntius che porta all'arresto di 4 persone di spicco dei Torcasio per tentata estorsione ad un imprenditore. Sono fratelli Pasquale e Domenico Torcasio, il nipote Vincenzo Torcasio e il cugino Alessandro Torcasio[50].
  • Il 16 marzo 2009 i carabinieri di Monza, nell'operazione Isola iniziata nel 2006, hanno ordinato l'arresto di più di 20 persone a Milano, Crotone, Catanzaro e Taranto per associazione mafiosa, estorsione, porto illegale d'armi e tentato omicidio, tra questi i Paparo alleati dei Nicoscia e degli Arena, accusati di sfruttamento dell'immigrazione, riciclaggio, favoreggiamento di latitanti e atti di intimidazione nella costruzione delle grandi opere pubbliche della Lombardia come alcune tratte dell'alta velocità ferroviaria Milano-Venezia. Nel corso dell'operazione sono state sequestrati armi tra cui un lanciarazzi della NATO e beni del valore di 10 milioni di euro[51][52].
  • Il 21 aprile 2009 nell'operazione Ghibli vengono arrestate 16 persone tra Calabria e Emilia Romagna e hanno portato al sequestro di beni del valore di 30 milioni di euro tra 42 automobili, polizze assicurative, conti bancari e un complesso immobiliare[54].
  • Il 16 settembre 2009 si conclude l'operazione Shark di Polizia e Carabinieri portando a 25 arresti. L'accusa è di usura, crimine perpetrato in tutta la Locride. Nell'operazione ci si è affidati alla collaborazione di Domenico Novella e Bruno Piccolo[55][56].
  • Il 3 novembre 2009 nell'operazione Parco Sud dei Carabinieri e della Guardia di Finanza vengono eseguiti 17 arresti nel milanese. Coinvolto anche Domenico Barbaro detto l'australiano già in carcere, come i figli Domenico, Rosario e Salvatore. Arrestati anche imprenditori edili, tra cui Fortunato Startati che proteggeva la latitanza di Paolo Sergi. Questa operazione viene a seguito dell'operazione Cerberus del 2008 e conferma l'operatività della cosca nei comuni di Assago, Corsico, Buccinasco e Trezzano sul Naviglio[57].
  • Il 13 gennaio 2010 viene eseguita dai carabinieri l'operazione Nuovo Potere per 27 ordinanze di custodia cautelare nei confronti degli Zavattieri e dei Pangallo-Maesano-Favasuli. Sono accusati di associazione mafiosa, omicidio ed estorsione[59]
  • Il 25 gennaio 2010, durante l'operazione Grande Maestro, vengono eseguite 12 ordinanze di custodia cautelare verso presunti esponenti dei Grande Aracri. Sono accusati di associazione mafiosa, estorsione, e detenzione illegale di armi[60].
  • Il 18 marzo 2010 durante l'operazione Mistero vengono arrestati 6 persone tra cui il capobastone Antonio Ursino (61 anni) residenti a Gioiosa Jonica, Siderno, San Luca, Bari e Torino[61].
  • Il 22 aprile 2010 si conclude l'operazione Reale che porta all'arresto di 8 persone, di cui 5 affiliate ai Pelle e 3 ai Ficara-Latella[62].
  • Il 28 aprile 2010, durante l'operazione All inside vengono eseguite dai carabinieri 40 fermi nei confronti di esponenti dei Pesce per associazione a delinquere mafiosa, estorsione e narcotraffico. Sono stati sequestrati beni del valore di 10 milioni di euro[65][66].
  • L'8 giugno 2010 si conclude l'operazione Cosa mia con l'arresto di 46 persone e altre 6 con mandato di cattura già in carcere. Sono accusati di estorsione, associazione mafiosa e di infiltrazione negli appalti legati all'ammodernamento del V macrolotto dell'autostrada A3, pretendevano una tangente del 3% alle ditte appaltatrici e il rifornimento di calcestruzzo da aziende vicini agli ambienti mafiosi. Le 'ndrine coinvolte sono quelle dei Gallico-Morgante-Sgrò-Sciglitano e Bruzzise-Parrello[67][68][69]
  • Il 22 giugno 2010 si conclude l'operazione Tamanaco (avviata nel 2005) nella quale vengono sequestrati quasi 700 kg di cocaica e beni dal valore di 80 milioni di euro ai Barbaro e al clan della camorra casertana La Torre. La droga veniva dal Venezuela, passava dall'Africa e arrivava in Europa. Per le consorterie italiane contrattava Giuseppe Barbaro, arrestato il 12 dicembre 2008[70].
  • Il 1º luglio 2010 nell'operazione Giano (avviata nell'ottobre 2009 e continuazione dell'operazione Shark) i carabinieri di Reggio Calabria arrestato 6 persone affiliate ai Cordì a Locri e Melito Porto Salvo. Sequestrano beni dal valore di 1 milione di euro[71].
  • Il 13 luglio 2010 con l'operazione Crimine che coinvolge 3000 persone tra Carabinieri e Polizia vengono arrestati in tutta Italia 300 soggetti appartenenti alla 'Ndrangheta e imprenditori che hanno legami con essa; tra le accuse: associazione mafiosa, traffico di armi e droga, estorsione, usura e altri reati. Viene arrestato anche l'ottantenne Domenico Oppedisano, dell'omonima famiglia di Rosarno, che dal 19 agosto 2009 è capo della Provincia, la nuova struttura che regge le decisioni più importanti della 'Ndrangheta dal 1991, al di sopra dei mandamenti ionico, tirrenico e della città in Calabria e della nuova struttura, scoperta in questa operazione, Lombardia che federa i locali della Lombardia. Tra gli arrestati anche il capo della Asl di Pavia Carlo Antonio Chiriaco, l'assessore pavese Pietro Trivi per corruzione elettorale e l'ex assessore della Provincia di Milano per corruzione Antonio Oliviero[72][73][74].
  • 21 luglio 2010, l'operazione Santa Tecla condotta dai carabinieri, dal GICO della Guardia di Finanza e coordinata dal procuratore di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo e dal pm della Dda catanzarese, Vincenzo Luberto porta all'arresto di 67 persone tra la Calabria e molte altre località italiane e al sequestro di beni per 250 milioni di euro. L'operazione ha colpito soprattutto il locale di Corigliano Calabro e risulta tra le più importanti condotte contro la 'Ndrangheta cosentina[75].
  • Il 23 novembre 2010 si conclude l'operazione All Inside II che porta all'arresto di 24 persone, anche grazie alla pentita Giuseppina Pesce figlia del Boss Salvatore Pesce, grazie a lei si è venuti a conoscenza dell'assetto criminale della città di Rosarno[76][77].

Dal 2011 ad oggi

  • L'8 marzo 2011 si conclude l'operazione Crimine 2 (seguito di Crimine del luglio 2010) che porta all'arresto di 41 persone tra Italia, Germania e Australia. Mette in luce i rapporti tra i locali tedeschi (Singen Rielasingen e Francoforte), svizzeri (Frauenfeld), australiani (Perth) con la Calabria. Tra i mandati di arresto spicca l'australiano Domenico Antonio Vallelonga che fu anche sindaco di Stirling dal 1996 al 2005[78][79].
  • Il 9 marzo 2011 si conclude contro i Muto l'operazione Hammer che porta al sequestro di beni del valore di 41 milioni di euro tra Roma, il cosentino, Basilicata e Toscana[80].
  • Il 10 marzo 2011 si conclude dopo 3 anni l'operazione Imelda della Guardia di Finanza in collaborazione con le forze dell'ordine di Germania, Belgio e Olanda, con 31 arresti e il sequestro di beni del valore di 5 milioni di euro nei confronti delle famiglie Nirta-Strangio, Bellocco-Ascone e altre 'ndrine accusati di traffico internazionale di droga. Le persone sono state arrestate in Calabria, Lombardia e Germania[81].
  • L'11 marzo 2011 durante l'operazione Reggio Sud vengono arrestate 33 persone, presunte affiliate dei Latella, accusate di associazione mafiosa, estorsione, riciclaggio, detenzione abusiva di armi e falso ideologico; e sequestrati beni del valore di 60 milioni di euro[82].
  • Il 14 marzo 2011 si conclude l'operazione Redux-Caposaldo della Guardia di Finanza e dei Carabinieri del ROS che porta all'arresto di 35 persone in Lombardia ritenute affiliate ai Barbaro, ai De Stefano, ai Pesce e alle cosche di Africo. Sono accusati di estorsione agli esercizi pubblici delle stazione della metropolitana, ai chioschi di panineria, alla gestione illecita del personale della sicurezza dei locali notturni, associazione mafiosa e spaccio di droga[83][84].
  • Il 5 aprile 2011 vengono arrestate, durante l'operazione Archi 21 persone presunte affiliate alle cosche Tegano e Labate, tra cui Giuseppe e Bruno Tegano, fratelli di Giovanni, ne mancano all'appello 5 tra cui il capo dei Labate: Pietro Labate, uscito dal carcere solo un anno prima[85].
  • Il 26 aprile 2011, durante l'operazione Crimine, viene arrestato Giorgio De Masi, capo insieme ad Antonio Ursino (arrestato nel marzo del 2010) del Locale di Gioiosa Jonica, il 6 dicembre vengono arrestati per favoreggiamento anche: Rocco Demasi, Francesco Ursino e Rocco Schirripa[86][87].
  • Il 2 giugno 2011 si conclude l'operazione Maglio 3[88] dei Carabinieri che fa luce sulle attività criminali dei locali di Genova, Ventimiglia, Lavagna e Sarzana, del loro organo di coordinamento: la camera di compensazione della Liguria e dell'infiltrazione nelle elezioni amministrative del 2010[89]. Sarebbero coinvolti nell'inchiesta anche il vicesindaco di Ventimiglia, i consiglieri regionali Pdl Alessio Saso e Aldo Luciano Praticò accusati di voto di scambio[90].Infine il presidente del consiglio della regione Liguria dell'UDC Rosario Monteleone, che secondo la ricostruzione dei magistrati, nel 2005 sarebbe figurato come beneficiario di voti di mafia[90].
  • L'8 giugno 2011 si conclude l'operazione Minotauro dei carabinieri di Torino con ordine d'arresto per oltre 100 presunti affiliati alla 'Ndrangheta tra Torino, Milano, Modena e Reggio Calabria, accusati di estorsione, traffico di droga e associazione di stampo mafioso. Sono stati inoltre sequestrati beni dal valore di 70 milioni di euro[91][92].
  • Il 21 giugno 2011 con l'operazione Maglio seguono altri 19 arresti legato a una locale del basso Piemonte: Asti, Alba (Cn), Sommariva Bosco (Cn) e Novi Ligure[93].
  • Il 14 luglio 2011 vengono arrestate oltre 40 persone nell'ambito dell'operazione internazionale dei carabinieri Crimine 3. Le persone sono accusate di traffico di droga internazionale e associazione mafiosa e sono state arrestate per lo più in Italia, alcune in Spagna, Olanda e negli Stati Uniti. Il traffico veniva gestito insieme al Cartello del Golfo e ai cartelli colombiani, per la 'Ndrangheta c'erano presunti affiliati agli Ierinò, Commisso, Coluccio, Aquino e Pesce[94][95][96].
  • Il 18 novembre 2011 si conclude l'operazione della guardia di finanza Astrea contro 11 persone vicine alle cosche Tegano-De Stefano, tra cui appartenenti ai servizi segreti, massoneria, avvocati, commercialisti e imprenditori[97].
  • Il 25 novembre 2011 i carabinieri di Vibo Valentia, durante l'operazione Ragno arrestano 10 presunti affiliati dei Soriano accusati di associazione mafiosa, estorsione e porto abusivo di armi e di esplosivi[98].
  • Il 30 novembre 2011 si conclude un altro filone dell'operazione Infinito in cui viene arrestata Maria, figlia di Francesco Valle e moglie di Francesco Lampada accusati di concorso esterno in associazione mafiosa e rivelazione di segreto d'ufficio, i magistrati Vincenzo Giglio e Giancarlo Giusti pe favoreggiamento della 'Ndrangheta, e il consigliere regionale della Calabria Francesco Morelli ma anche un avvocato, un medico e un maresciallo della Guardia di Finanza[99][100].
  • Il 6 dicembre 2011 si conclude l'operazione terminator 3 coordinata dalla dda di Catanzaro contro le cosche egemoni a Cosenza i Lanzino-Ruà le accuse sono di omicidio, estorsioni, usura; tra gli indagati anche due politici del PD calabrese l'ex sindaco di rende attuale consigliere provinciale di cosenza Umberto Bernaudo, l'ex assessore alla provincia di cosenza Pietro Ruffolo inoltre è indagato anche un consigliere comunale di piane crati Pierpaolo de rose di una lista civica; tutti e tre i politici vencono accusati di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio[101].
  • Il 22 dicembre 2011 nell'operazione Tempus Venit vengono arrestate Giuseppe Facchineri, Giuseppe Chemi, Roberto Raffa e Michele Raso, accusate di estersione con l'aggravante mafiosa[105].

2012

  • 11 gennaio 2012 operazione bellu lavuru 2 portata a termine dai Carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria, coordinati dalla dda reggina, quest'indagine è la prosecuzione di bellu lavuru del 2008; le cosche coinvolte: Morabito-Palamara-Bruzzaniti, Talia e Vadalà di Bova, gli investigatori ritengono che le cosche si siano infiltrate negli appalti pubblici per l'ammodernamento dell s.s. 106 jonica e per la variante stradale all'abitato di Palizzi, l'inchiesta ha riguardato anche funzionari e dirigenti dell'ANAS e della società condotte d'Acqua (appaltatrice dei lavori).
  • 25 gennaio 2012 operazione light in the woods eseguita dalla polizia di stato e coordinata dalla dda di Catanzaro contro presunti capi e gregari del Locale di 'ndrangheta dell'Ariola (Gerocarne) (comprendente le famiglie: Loielo, Gallace, Emanuele e Maiolo) le accuse sono di: omicidio, tentato omicidio, danneggiamenti, estorsioni, infiltrazioni nella pubblica amministrazione, turbativa d'asta, infiltrazioni nelle consultazioni elettorali. Nell'inchiesta è coinvolto anche l'ex Sindaco di Gerocarne (VV) Michele Altamura considerato dagli inquirenti l'anello di congiunzione tra 'ndrangheta e politica[106].
  • 9 febbraio 2012 operazione Califfo coordinata dalla DDA di Reggio Calabria contro presunti capi e gregari della 'ndrina Pesce di Rosarno accusati di Associazione di tipo mafioso, le indagini hanno consentito di far luce anche sul suicidio della collaboratrice di giustizia Maria concetta Cacciola.
  • Il 24 febbraio 2012 nell'operazione Affari di famiglia i carabinieri di Reggio Calabria arrestato 5 persone presunte affiliate ai Ficara-Latella e Iamonte e sequestrano 20 milioni di euro di beni, sono accusati di estorsione nei confronti di quelle aziende che stavano eseguendo i lavori di ammodernamento della statale 106 nei tratti dove le ndrine esercitavano il loro potere (pretendevano il 4% dell'appalto)[107]
  • Il 29 marzo 2012 viene arrestato il gp di Palmi Giancarlo Giusti colluso con l'Ndrangheta, e nella fattispecie con i Lampada di Reggio Calabria i quali gli fornivano prostitute in alberghi lussuosi di Milano. Il 27 settembre 2012 viene condannato a 4 anni di carcere[108][109].
  • Il 30 marzo 2012 si conclude l'operazione Tela di ragno dei Carabinieri di Cosenza in cui sono indagate 250 persone, sono stati eseguiti arresti in Calabria, Lombardia e Veneto. L'operazione fa luce anche sulla faida che imperversava nel cosentino tra il 1999 e il 2004 e su un delitto del 1979, del 1993 e del 2008. Le ndrine in questione sono: Muto, Lanzino-Locicero di Cosenza, Scofano-Mastallo-Ditto-La Rosa e Serpa di Paola, Calvano e Carbone di San Lucido, e Gentile-Besalvo di Amantea[110][111].
  • Il 21 maggio 2012 nell'operazione Falsa politica vengono arrestate a Siderno 15 persone presunte affiliate ai Commisso, tra cui un ex consigliere della regione Calabria, un ex consigliere della provincia di Reggio Calabria ed un consigliere del comune di Siderno[112].
  • L'11 settembre 2012 vengono eseguiti 37 arresti a Milano nell'operazione Ulisse dei Carabinieri, scaturita dalla precedente operazione Crimine. Gli arrestati sono accusati di estorsione, usura e associazione mafiosa[114].
  • Il 23 ottobre 2012 i carabinieri concludono l'operazione Colpo di coda con 22 ordinanze di custodia cautelare tra Calabria e Piemonte accusati di associazione di tipo mafioso, estorsione, traffico di droga, porto e detenzione di armi illegale tra cui un dirottamento delle elezioni comunali di Chivasso, in Piemonte[115][116][117].
  • Il 13 novembre 2012 si conclude l'operazione Saggezza che porta a 40 ordinanze di custodia cautelare per associazione mafiosa, estorsione, porto abusivo d'armi, usura, illecita concorrenza per il condizionamento di appalti pubblici, minaccia, esercizio abusivo del credito, truffa, furto di inerti, intestazione fittizia di beni verso presunti appartenenti a 5 locali di 'Ndrangheta aspromontani: Antonimina, Ardore, Canolo, Ciminà e Cirella di Platì i quali erano consorziati, per meglio competere con le altre realtà criminali, in una struttura di Ndrangheta detta "Corona", di cui il capo, detto Capo-Corona era Vincenzo Melia, Luigi Varacalli, Nicola Romano e Nicola Nesci i consiglieri. Tra gli arrestati anche l'ex presidente della comunità montana aspromonte orientale[118][119]
  • Il 20 novembre 2012 si conclude l'operazione Gringia che arresta 13 persone coinvolte nella faida di Stefanaconi.[120].

2013

  • Il 23 gennaio 2013 con l'operazione Dogville vengono arrestate 5 presunti affiliati ai Belcastro-Romeo[121]
  • Il 12 febbraio 2013 con l'operazione Ada vengono emesse 65 ordinanzie di custodia cautelare contro presunti affiliati degli Iamonte, tra cui il sindaco di Melito Porto Salvo acccusati di associazione mafiosa, traffico di droga e traffico di armi[122][123][124].
  • Il 5 marzo 2013, dopo cinque anni di indagini, si conclude l'operazione Metropolis della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dello Scico di Roma che ha portato all'arresto di 20 persone, tra affiliati dei Morabito come Giuseppe Morabito (già in carcere) e degli Aquino come Rocco Aquino (già in carcere) e al sequestro di beni del valore di 450 milioni di euro accusati di aver costruito illegalmente lungo la costa ionica da Catanzaro a Reggio Calabria residenze che avrebbero rivenduti a ricchi facoltosi spagnoli e inglesi con l'aiuto di un membro dell'IRA irlandese Henry James Fitzsimons a fini di riciclaggio di denaro. Nell'operazione di costruzione sono state coinvolte maestranze locali anche per acquisire consenso sociale[125].
  • Il 23 maggio 2013 con l'operazione Atlantide poi ribattezzata Lybra vengono arrestati presunti esponenti dei Tripodi accusati di aver raccolto dei voti per esponenti politici, i quali non sono indagati, in cambio di appalti. A Padova sono state arrestate 20 persone tra cui molti imprenditori accusati di essere collusi con la cosca ed infine a Brescia vi è l'infiltrazione presso la società Medialink. Vengono ricostruite le azioni malavitose della cosca dal 2006 al 2012[126].[127][128]
  • Il 29 maggio 2013, durante l'operazione Piana condotta dalla DIA, vengono arrestati a Lamezia Terme 4 imprenditori che si presume siano legati ai Giampà e sequestrati beni del valore di 25 milioni di euro[129].
  • Il 22 giugno 2013 durante l'operazione Hybris vengono arrestate ad Aosta tre presunti affiliati dei Pesce residenti a Saint-Marcel accusati di danneggiamento, estorsione, rapina commessi col metodo mafioso[130].
  • Il 3 luglio 2013, durante l'operazione Itaca vengono arrestate 25 persone di cui alcune affiliate alla cosca e altre, tra cui imprenditori e professionisti, fiancheggiatori di essa, sarebbe coinvolto anche il sindaco di Badolato. Le accuse sono di estorsione, associazione mafiosa, usura e spaccio di droga[131][132].
  • Il 12 luglio 2013, durante l'operazione Plinius vengono arrestate 38 persone tra Cosenza, Bari, Matera, Terni e Salerno facenti capo o presunte affiliate ai Valente-Stummo, del Locale di Cetraro accusate di associazione mafiosa, corruzione, turbativa d'asta, sequestro di persona, falso, concussione detenzione e porto d'armi, vengono inoltre sequestrati beni dal valore di 60 milioni di euro. Sarebbe coinvolto anche il Sindaco del comune cosentino di Scalea e alcuni dei suoi assessori[133][134][135].
  • A ottobre 2013 i finanzieri del Gico di Roma e del Goa arrestano a Roma il venezuelano Edmundo Josè Salazar Cermeno detto Il chimico, latitante dal 2011 (conclusione dell'operazione Solare 2) e presunto broker tra le cosche Aquino-Coluccio e il cartello del Golfo e i Los Zetas per traffici di cocaina, metanfetamine e cannabis proveniente dall'America del Sud. Era incaricato di gestire tutta la logistica del traffico che coinvolgeva anche criminali dei cartelli presenti a New York, la droga in Europa invece approdava in Spagna che giungeva anche attraverso idrovolanti. Le forze dell'ordine italiane hanno collaborato con 10 procure degli Stati Uniti per disvelare i rapporti con i cartelli messicani[138].
  • Il 6 novembre 2013 La guardia di Finanza di Reggio Calabria conclude l'operazione Araba Fenice che ha portato all'esecuzione di 47 ordinanze di custodia cautelare a Reggio Calabria. Sono accusati di associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di beni, attività finanziaria abusiva, corruzione e peculato. Hanno inoltre sequestrato 14 società e beni del valore di 90 milioni di euro. I "colletti bianchi" arrestati sarebbero riconducibili alle famiglie Rosmini, Latella, Serraino, Audino e Nicolò[139][140].
  • Il 20 novembre 2013 nell'operazione Sipario vengono arrestate dai carabinieri 12 presone di Melito Porto Salvo, riconducibili agli Iamonte, accusate di associazione mafiosa e di illeciti nell'assegnazione di appalti pubblici[141]. Sarebbe coinvolto anche l'ex Sindaco Iaria[142].
  • Il 26 novembre 2013 con l'operazione Erinni vengono arrestate 20 persone per il coinvolgimento in nuovi episodi della faida tra i Ferraro-Raccosta e Mazzagatti-Polimeni-Bonarrigo e sequestrati beni del valore di 70 milioni di euro. Francesco Raccosta il 3 marzo 2012 uccide il boss Domenico Bonarrigo e per vendetta il suo clan uccide Francesco Raccosta a sprangate e viene dato in pasto ai maiali moribondo, da come si evince dalle intercettazioni. Inoltre il boss dei Ferraro Giuseppe per non essere ucciso anch'egli ha dovuto consegnare tutti coloro che avevano partecipato all'omicidio del boss. Vengono quindi ammazzati anche il cognato Francesco Raccosta Carmine Putrino e Vincenzo Ferraro e Vincenzo Raccosta uccisi a colpi di pistola. Per gli omicidi vengono anche chiamate componenti della famiglia residenti a Roma, in cui le 'ndrine hanno alcune attività ora sequestrati dalle forze del'ordine, tra cui Simone Pepe[143][144].
  • Il 18 dicembre 2013 si conclude l'operazione dei carabinieri Grillo parlante 2 con 8 orresti in Lombardia con l'accusa di estorsione con metodo mafioso[145].

2014

  • L'8 gennaio 2014 si conclude l'operazione Platino della DIA con 10 ordinanze di custodia cautelare tra Milano e Reggio Calabria a presunti affiliati ai Barbaro-Papalia accusati di estorsione e traffico di droga, controllavano anche i servizi di sicurezza di alcuni locali milanesi tra cui il Borgo, i Magazzini Generali, il De Sade e il Codice a barre[146]. Viene riaperta un'indagine sull'omicidio del nomade Giuseppe De Rosa, ucciso il 9 ottobre 1976 in una rissa nell discoteca Skylab conseguenza di un'altra rissa verificatasi la sera prima alla discoteca Parco delle Rose (attuale Borgo-Karma) tra alcuni nomadi e alcuni e un certo calabrese Nino Cerra. Il responsabile della morte sarebbe l'ex capo-locale Rocco Papalia, che ai tempi fu prosciolto da ogni accusa[147][148][149].

Collegamenti esterni

Note

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  142. ^ 'Ndrangheta, operazione Sipario, continuità nella contiguità mafiosa del Comune: il ruolo dell'ex sindaco Iaria, in Strill.it, 20-11-2013. URL consultato il 20-11-2013.
  143. ^ Ndrangheta, il killer intercettato: "Quello lo abbiamo dato in pasto ai maiali", in repubblica.it, 26-11-2013. URL consultato il 30-11-2013.
  144. ^ 'Ammazzati a colpi di pala e gettati ancora vivi in pasto ai maiali', 26-11-2013. URL consultato il 30-11-2013.
  145. ^ 'Ndrangheta, 8 arresti in Lombardia: estorcevano "con metodo mafioso", in Repubblica.it.
  146. ^ La 'ndrangheta a Milano, le cosche proteggevano 4 discoteche della movida, in Leggo.it.
  147. ^ ‘Ndrangheta, “Operazione platino”: arresti tra Milano e Reggio Calabria, in Ilfatto.it.
  148. ^ Colpo alla ‘ndrangheta: dieci arresti. Il gruppo controllava la sicurezza dei locali, in Corriere.it.
  149. ^ 'Ndrangheta, dieci in manette. I legami tra security e cosche, in Repubblica.it.
  150. ^ Milano, 13 arrestati per traffico di coca: la rete in mano ai big della 'ndrangheta, in Repubblica.it.