Piero Drogo
Piero Drogo (Vignale Monferrato, 8 agosto 1926 – Bologna, 28 aprile 1973) è un ex pilota automobilistico italiano.
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Nazionalità | ![]() | ||||||
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Carriera | |||||||
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Partecipò al Gran Premio d'Italia nel 1960 con una Cooper T43 Climax terminando la gara all'ottavo posto. Successivamente fondò la Carrozzeria Sports Cars per servire la fiorente attività motoristica modenese e creò la Ferrari 250 GT Drogo.
Nascita
Piero Francesco Carlo è figlio di Luigi Drogo e Rosina Monzeglio.
Nasce a Vignale Monferrato, piccolo paese della provincia di Alessandria.
La famiglia è però di origine siciliana.
Il padre Luigi si era trasferito a Casale Monferrato per lavoro e aveva conosciuto la moglie, originaria di Vignale Monferrato.
All’inizio degli anni ’50, poco più che ventenne, Piero si trasferisce in Venezuela.
Esordio
In Venezuela la carriera di Piero Drogo come pilota ha inizio nel 1956.
Nel circuito El Limon di Maracay, Drogo si classifica al primo posto a bordo di una Mercedes 300 SL.
Sarà l’inizio di una carriera che, nei successivi quattro anni, lo porterà a gareggiare ed a approdare in Formula 1.
Carriera da pilota
Nel 1956 partecipò al Gran Premio del Venezuela con una Ferrari 500 TR (chassis 068MDTR) e si classificò ottavo.
Nel 1957, con la stessa autovettura, in coppia con Julio Pola e sotto i colori della Scuderia Madunina Venezuela partecipò nuovamente al Gran Premio del Venezuela e si piazzò al settimo posto.
Nel 1957 acquistò una fiammante Ferrari 250 Testa Rossa carrozzata da Scaglietti (chassis 0714TR), della quale verranno prodotte complessivamente 22 esemplari.
Con questa vettura nel 1957 partecipò alla 1000 Km di Buenos Aires in coppia con il venezuelano Julio Pola piazzandosi al settimo posto, nel 1958 al Gran Premio di Cuba dove si classificò docicesimo; nello stesso anno alla 24 Ore di Le Mans in coppia con il pilota cubano Alfonso Gomez Mena
Questa Ferrari che iniziò la sua gloriosa esistenza con la proprietà e le performance di Piero Drogo, sarà destinata in seguito a diventare una delle Ferrari più celebri ma soprattutto la più costosa.
Da Drogo passò di proprietà al petroliere e pilota texano Alan Connell poi all'uomo d'affari Wayne Burnett di Chicago e, nel 2009, ad un'asta tenutasi a Maranello (Modena) venne venduta per la cifra record di oltre 9 milioni di euro.
Rientro in Italia e matrimonio
Piero Drogo, alla fine degli anni ’50 rientrò definitivamente in Italia e si trasferì a Bomporto, in provincia di Modena, dove, nel 1959 si sposò con Anna Pia Fornaciari.
Tour de France
Nel 1959 il pilota brasiliano Fritz d'Orey insieme a Piero Drogo decide di partecipare alla 46esima edizione del Tour de France.
Per farlo, d'Orey, acquistò una Ferrari 250 Gt dalla contessa romana Elvira Vaselli.
Targa Florio
Nel 1959 Piero Drogo, in coppia con il campano Mennato Boffa, partecipò alla 43esima edizione della Targa Florio.
L’auto era una Maserati A6G della Scuderia Centro Sud.
Si classificarono al quinto posto.
Formula 1
Piero Drogo concluse la sua attività di pilota nel 1960 partecipando al Gran Premio d'Italia, a Monza, a bordo di una Cooper T43 Climax della Scuderia Colonia. Nella competizione si classificò all'ottavo posto.
Gli Italiani Ettore Chimeri e Piero Drogo, entrambi emigrati in Venezuela e con licenze venezuelane, risultano essere i primi piloti venezuelani ad approdare in Formula 1.
Sports Cars
L'eccessiva onerosità delle competizioni e la mancanza di adeguate risorse finanziarie costrinsero Drogo ad abbandonare le gare.
Per un breve periodo lavorò nel reparto meccanico presso la Stanguellini di Modena dove poté affinare la conoscenza costruttiva dell'auto dopo averla vissuta da pilota.
Infatti, poco dopo, a Modena, fondò la Carrozzeria Sports Cars.
Nei successivi dieci anni di attività l'azienda realizzò molti modelli per altrettanti importanti clienti, quasi tutti su meccanica Ferrari.
Auto
Nel 1960 trasformò e creò la Ferrari 250 Gt Swb (chassis 2209GT, targa MO60578) prima per il pilota francese Jo Schlesser. L'auto successivamente divenne proprietà del giornalista milanese Gianni Roghi (direttore del quotidiano Tuttosport). Attualmente è di proprietà del miliardario americano Leslie H. Wexner (proprietario della Limited Brands Corporation) che l'acquistò per 5 milioni di dollari.
Nel 1961 realizzò una Ferrari 250 Swb Competizione (chassis 2445GT). L'auto dal 1964 appartenne all'attore James Coburn e successivamente al produttore cinematografico John Calley (presidente della Sony Pictures Entertainement). Attualmente è di proprietà del pilota olandese Hans Hugenholtz.
Nel 1962 la Scuderia Serenissima del conte veneziano Giovanni Volpi di Misurata gli commissionò la trasformazione di una Ferrari 250 Gt (chassis 2819GT). Dall'estro di Piero Drogo e di Giotto Bizzarrini (per la parte meccanica) nacque la Ferrari 250 Gt Drogo conosciuta anche come Ferrari Breadvan. L'autovettura rimase di proprietà della famiglia dei Conti Volpi di Misurata fino al 1965. Nel 2005 ad un'asta di Cristie's venne messa in vendita con una valutazione tra i 2,5 e i 5 milioni di dollari. Attualmente è di proprietà di Klaus Werner proprietario della Classic Cars di Wuppertal (Germania).
Nel 1963, per la Iso Rivolta di Renzo Rivolta e con la supervisione di Giotto Bizzarrini, costruì la Iso Grifo A3C. L'autovettura venne esposta al Salone dell'Automobile di Torino dello stesso anno. Nel 1964 corse alla 24 Ore di Le Mans (piloti lo svizzero Edgar Berney e il belga Pierre Noblet).
Del 1964 è la Ferrari 250 LM (chassis 5843), carrozzeria di colore giallo, attualmente di proprietà di John Mc Caw (magnate presidente della AT&T di Seattle).
Del 1965 sono la Ferrari 250 LM (chassis 154LM) realizzata per Sergio Bettoja e poi finita in Florida nella collezione di Paul Pappalardo.
Sviluppò per i suoi clienti versioni nuove di Jaguar E-Type e Maserati Birdcage.[1]
Nel 1966 realizzò la Ferrari 206 S Dino Spyder. L'auto è stata di proprietà del concessionario Ferrari per la Svezia Gustaf Dieden. Nel 2006 a Monaco è stata messa in vendita ad un asta per il valore di 2,5 milioni di euro.
Del 1966 anche la Ferrarri 330 P3 con motore a 12 cilindri con potenza da 420 cavalli.
Dello stesso anno pure la Ferrari 250 Gt per lo svizzero Pierre De Siebenthal (che nel 1973 venne acquistata da Harley Cluxton).
Nel 1967 realizza una Ferrari Dino 206 Spyder (chassis 032, carrozzeria di colore giallo) che in tempi più recenti, per 1,5 milioni di dollari, finirà nella collezione di Carlos Monteverde (figlio della miliardaria brasiliana Lily Safra).
Golden car o Ferrari Navarro
Nel 1967 il meranese Norbert Seppi, proprietario insieme al fratello del night club Navarro di Bolzano, si rivolge a Piero Drogo per avere una Ferrari particolare.
In quel momento il Navarro è uno dei locali più in soprattutto per la frequentazione del cantante più celebre dell’epoca ovvero Fred Buscaglione.
Drogo utilizza una Ferrari 330 Gt (chassis 7970GT) e realizza un modello particolare con la carrozzeria colore oro (da qui la denominazione golden car).
Attualmente l'autovettura è di proprietà di John Goodman presidente del gruppo immobiliare Pinnacle di Seattle.
Collaborazione con Giorgio Neri
Nel 1967 la Carrozzeria Neri & Bonacini chiuderà i battenti.
In pochi anni era divenuta un punto di riferimento dell'automobilismo modenese e italiano.
Piero Drogo, ancora in attività, chiamò con se Giorgio Neri, uno dei titolari.
Collaborazione con Giotto Bizzarrini
Nell'affermazione di Piero Drogo e della sua Carrozzeria Sports Cars, fu determinante la collaborazione con il livornese Giotto Bizzarrini.
L'unione di due differenti competenze, quella delle carrozzerie e quella motoristica, nata grazie all'opportunità offerta dal conte Giovanni Volpi di Misurata e dalla sua Scuderia Serenissima.
Il risultato è che il binomio Bizzarrini-Drogo evoca ancora oggi alcune tra le più significative realizzazione dell'industria automobilistica italiana degli anni '60.
Morte
Piero Drogo perse la vita tragicamente nel 1973, a 46 anni, in un incidente stradale nei pressi di Bologna. Si trovava alla guida della sua Ferrari 250 Gt California quando andò a schiantarsi contro un camion in una galleria.[1]
Le Ferrari create negli anni '60 da Drogo sono considerate, dai collezionisti di tutto il mondo, tra le più ambite e rare. Nelle aste internazionali hanno raggiunto quotazioni elevatissime.
Marchio
Nel 2013 Ivan Drogo Inglese ha costituito la società Drogo Sports Cars per la realizzazione di nuovi modelli e di repliche destinate soprattutto ai collezionisti esteri.
Risultati in Formula 1
1960 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||
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Scuderia Colonia | Cooper T43 | 8 | 0 |
Legenda | 1º posto | 2º posto | 3º posto | A punti | Senza punti/Non class. | Grassetto – Pole position Corsivo – Giro più veloce |
Squalificato | Ritirato | Non partito | Non qualificato | Solo prove/Terzo pilota |
Note
- ^ a b (EN) Drivers: Piero Drogo, su grandprix.com. URL consultato il 6-5-2012.