Franca Pilla
Donna Franca Pilla (Reggio nell'Emilia, 19 dicembre 1920) è la moglie del Presidente emerito della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi.
Franca Pilla | |
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Consorte del Presidente della Repubblica | |
Successore | Clio Maria Bittoni |
Il matrimonio
Di famiglia paterna molisana (di Santa Croce di Magliano), Franca conosce il marito all'età di 18 anni a Pisa dove entrambi frequentano l'università, e lo sposa all'età di 26 anni, nel 1946, a Bologna, dove lei nel frattempo si è trasferita. Va a vivere a Livorno, città del marito, dove questi insegna latino e italiano al liceo Nicolini e Guerrazzi.
Sarà lei a convincere il marito a cambiare professione, esortandolo a partecipare al concorso per un posto da impiegato alla Banca d'Italia[senza fonte], che Ciampi vincerà (1946) e, negli anni, da semplice impiegato in giro per le filiali, diventerà Governatore (1979). I due si trasferiscono quindi a Roma, nel quartiere Salario. Verranno poi per il marito gli incarichi di Presidente del Consiglio (1993-1994) e, quindi, di Ministero del Tesoro (1996-1999).
Nel ruolo di moglie del Presidente
A seguito dell'elezione del marito a Presidente della Repubblica Italiana, la signora Franca, diversamente dalle mogli dei passati presidenti, è presente ad ogni incontro che il marito tiene in Italia ed all'estero, contribuendo al rafforzamento della figura presidenziale agli occhi dell'opinione pubblica: infatti "Donna Franca", come anche è stata chiamata, ha spesso rilasciato proprie dichiarazioni ed interventi "fuori dal protocollo" che sono diventati in alcuni casi motivo di dibattito politico: hanno fatto discutere in particolare le sue esternazioni riguardo alla "tv deficiente", che non sarebbe un buon modello per le nuove generazioni[1], con trasmissioni "che involgariscono e imbastardiscono"[2]; e durante una visita a Napoli, sui pregi di napoletani e meridionali in genere in rapporto ai settentrionali: "La gente del sud è più buona e intelligente", considerazione quest'ultima che ha suscitato lo sdegno del leghista Roberto Calderoli[3].
Note
- ^ Franca Ciampi ai giovani: non guardate la tv, su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 13 giugno 2009.
- ^ "Io e Carlo spegniamo questa tv", su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 13 giugno 2009.
- ^ Franca Ciampi: "Al sud più intelligenti", Calderoli non ci sta: "Parole razziste", su repubblica.it. URL consultato il 13 giugno 2009.
Voci correlate
Altri progetti
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