Governo Renzi
Il governo Renzi è il sessantatreesimo governo della Repubblica Italiana, il secondo della XVII Legislatura, in carica a partire dal 22 febbraio 2014, giorno in cui ha prestato giuramento, succedendo al governo Letta, dimissionario dal 14 febbraio.
Governo Renzi | |
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Stato | ![]() |
Presidente del Consiglio | Matteo Renzi (PD) |
Coalizione | PD, NCD, SC, UdC con l'appoggio esterno di PpI, PSI, SVP, PATT, UpT, USEI, MAIE, UV, CD |
Legislatura | XVII Legislatura |
Giuramento | 22 febbraio 2014 |
L'incarico di formare un nuovo governo è stato affidato dal presidente Napolitano a Matteo Renzi il 17 febbraio, dopo che Enrico Letta aveva presentato le sue dimissioni irrevocabili a seguito dell'approvazione a larghissima maggioranza (136 favorevoli contro 16 contrari), da parte della Direzione Nazionale del Partito Democratico, di un documento in cui si chiedeva un cambio dell'esecutivo; Renzi ha poi sciolto la riserva il 21 febbraio, presentando contestualmente i ministri del governo da lui presieduto. Il governo è composto da esponenti di diversa provenienza politica, oltre che da tre indipendenti.
Il 25 febbraio 2014 ha ottenuto la fiducia prima del Senato della Repubblica (con 169 voti favorevoli e 139 contrari)[1], poi della Camera dei deputati (con 378 voti favorevoli, 220 contrari e 1 astenuto)[2].
Composizione
La composizione del Consiglio dei ministri è stata comunicata da Matteo Renzi il 21 febbraio 2014, contemporaneamente allo scioglimento della riserva dell'incarico affidatogli dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 17 febbraio. Oltre al presidente Renzi fanno parte del governo 16 ministri, di cui 13 a capo di un dicastero e 3 senza portafoglio, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, segretario del Consiglio medesimo, Delrio.
Appartenenza politica
L'appartenenza politica dei membri del governo si può così riassumere:
- Partito Democratico (PD):
- Presidente del Consiglio dei ministri
- 8 ministri, 3 dei quali senza portafoglio
- Nuovo Centrodestra (NCD):
- 3 ministri
- Scelta Civica (SC):
- 1 ministro
- Unione di Centro (UdC):
- 1 ministro
- Indipendenti:
- 3 ministri
Statistiche
Matteo Renzi è il più giovane Presidente del Consiglio dei ministri della storia d'Italia ed è il quarto Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana, dopo Carlo Azeglio Ciampi, Lamberto Dini e Giuliano Amato (limitatamente al Governo Amato II) a non essere parlamentare.
Sono presenti 8 donne ministro (5 con portafoglio e 3 senza), numero record per la storia della Repubblica, che rappresentano per la prima volta in assoluto la metà dei ministri.
L'età media dei ministri è di 47 anni (cinque di meno rispetto al governo precedente), risultando il governo più giovane della storia repubblicana. È uno dei governi più snelli della storia repubblicana, composto da 16 ministri. Solo il Governo De Gasperi III ne aveva un numero inferiore, composto da 15 ministri. In quel gabinetto del 1947 non furono nominati ministri senza portafoglio.
Cinque ministri e il sottosegretario Delrio avevano già ricoperto incarichi ministeriali in precedenza, mentre tre sottosegretari del precedente esecutivo sono stati promossi a ricoprire l'incarico di titolari di un dicastero. Per la prima volta nella storia della Repubblica, due donne sono poste a capo rispettivamente del ministero della Difesa (Roberta Pinotti) e del ministero dello Sviluppo economico (Federica Guidi).
8 ministri sono deputati, 2 senatori, 1 non è parlamentare nella legislatura attuale ma lo è stato in quelle precedenti, 5 non sono mai stati parlamentari.
Matteo Renzi (PD) |
Graziano Delrio (PD), segretario del Consiglio dei ministri |
Ministri senza portafoglio
Ministro | Maria Elena Boschi (PD) |
Ministro | Marianna Madia (PD) |
Ministro | Maria Carmela Lanzetta (PD) |
Ministeri
Ministro | Federica Mogherini (PD) |
Ministro | Angelino Alfano (NCD) |
Ministro | Andrea Orlando (PD) |
Ministro | Maurizio Lupi (NCD) |
Sottosegretari | Riccardo Nencini (PSI) |
Ministro | Maurizio Martina (PD) |
Ministro | Gianluca Galletti (UdC) |
Ministro | Giuliano Poletti (indipendente) |
Ministro | Stefania Giannini (SC) |
Ministro | Dario Franceschini (PD) |
Ministro | Beatrice Lorenzin (NCD) |
Appoggio parlamentare
Camera dei Deputati[3] | Seggi | |
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Partito Democratico Nuovo Centrodestra Scelta Civica Per l'Italia Centro Democratico Minoranze linguistiche MAIE-Alleanza per l'Italia PSI-Liberali per l'Italia Stella Alpina Altri[4] Totale Maggioranza |
293 29 26 20 5 5 4 4 1 1 389 | |
MoVimento 5 Stelle Forza Italia Sinistra Ecologia Libertà[5] Lega Nord e Autonomie[6] Fratelli d'Italia GAPP Unidos Altri[7] Totale Opposizione |
106 67 36 19 9 1 1 2 240 | |
Totale | 630 |
Senato della Repubblica[8] | Seggi | |
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Partito Democratico[9] Nuovo Centrodestra Per l'Italia Per le Autonomie Scelta Civica Altri[10] Totale Maggioranza |
107 31 12 12 8 1 171 | |
Forza Italia MoVimento 5 Stelle Lega Nord e Autonomie Grandi Autonomie e Libertà[11] Sinistra Ecologia Libertà GAPP Altri[12] Totale Opposizione |
60 50 15 10 7 3 1 145 | |
Totale | 320 |
L'esecutivo gode dell'appoggio dei seguenti partiti presenti in Parlamento:
- Partito Democratico;
- Nuovo Centrodestra;
- Popolari per l'Italia;
- Unione di Centro;
- Scelta Civica;
- Centro Democratico;
- Partito Socialista Italiano;
- Alleanza per l'Italia;
- Moderati;
- Il Megafono - Lista Crocetta;
- Südtiroler Volkspartei;
- Partito Autonomista Trentino Tirolese;
- Movimento Associativo Italiani all'Estero;
- Union Valdôtaine;
- Unione per il Trentino;
- Stella Alpina;
- Unione Sudamericana Emigrati Italiani.
Cronologia
2014
Febbraio
- 14 febbraio 2014. Il presidente del Consiglio Letta, preso atto dell'approvazione a larga maggioranza [13] da parte della direzione del PD del documento [14] proposto dal segretario Renzi in cui si chiedeva di dare vita a un nuovo governo, rassegna le sue dimissioni irrevocabili [15][16] al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Questi le accetta, ritenendo superfluo un passaggio parlamentare, e dà subito avvio alle consultazioni con i presidenti delle Camere e le delegazioni parlamentari.[17] Decidono di non prendervi parte la Lega Nord [18] e il Movimento 5 Stelle.[19]
- 17 febbraio 2014. Il presidente della Repubblica assegna l'incarico di formare un nuovo governo al segretario del PD Matteo Renzi, che si riserva di accettarlo,[20] dandone informazione ai presidenti delle Camere.[21][22]
- 18 e 19 febbraio 2014. Il presidente del Consiglio incaricato svolge le consultazioni con i gruppi parlamentari.[23]
- 21 febbraio 2014. Matteo Renzi si reca al Quirinale, dove scioglie la riserva e presenta la lista dei 16 ministri.[24]
- 22 febbraio 2014. Matteo Renzi e 15 ministri[25] giurano nelle mani del Presidente della Repubblica presso il Quirinale [26]. Dopo il passaggio di consegne con Enrico Letta, Renzi presiede il primo Consiglio dei ministri nel quale vengono assegnate le deleghe ai ministri senza portafoglio e Graziano Delrio è nominato sottosegretario di Stato con funzioni di segretario del Consiglio dei ministri.
- 24 febbraio 2014. Renzi illustra il programma di governo al Senato della Repubblica e dopo quasi 11 ore di lavori d'aula ottiene la fiducia con 169 voti favorevoli e 139 contrari.[27]
- 25 febbraio 2014. Il governo ottiene la fiducia anche alla Camera dei Deputati con 378 voti favorevoli, 220 contrari e 1 astenuto.[28]
Note
- ^ Senato della Repubblica: Resoconto della seduta n. 197 del 24/02/2014
- ^ Renzi alla Camera: abbiamo un’unica chance Passa la fiducia con 378 sì e 220 no, su corriere.it. URL consultato il 25 febbraio 2014.
- ^ Composizione al 25 febbraio 2014
- ^ Non iscritti ad alcuna componente del Gruppo Misto: il deputato Nesi, già SC
- ^ La Presidente Boldrini (Sel) per prassi non vota
- ^ Il deputato Rudi Marguerettaz (Stella Alpina) vota la fiducia
- ^ Non iscritti ad alcuna componente del Gruppo Misto: i deputati Labriola e Furnari, già M5S
- ^ Composizione al 25 febbraio 2014
- ^ Il Presidente Grasso (Pd) per prassi non vota
- ^ Non iscritti ad alcuna componente del Gruppo Misto: il senatore ex Lega Michelino Davico iscritto al gruppo GAL
- ^ Il senatore Michelino Davico (ex Lega Nord) vota la fiducia
- ^ Non iscritti ad alcuna componente del Gruppo Misto: il senatore Marino Germano Mastrangeli, già M5S
- ^ Favorevoli:136, contrari:16, astenuti:2
- ^ Apriamo una fase nuova, su partitodemocratico.it, Partito Democratico, 13 febbraio 2014. URL consultato il 17 febbraio 2014.
- ^ Il Presidente Napolitano ha ricevuto il Presidente del Consiglio dei Ministri, Letta, su quirinale.it, Presidenza della Repubblica Italiana, 14 febbraio 2014. URL consultato il 17 febbraio 2014.
- ^ Enrico Letta si è dimesso, su governo.it, Presidenza del Consiglio dei ministri, 14 febbraio 2014. URL consultato il 17 febbraio 2014.
- ^ Calendario delle Consultazioni del Presidente della Repubblica a seguito delle dimissioni del Governo Letta, su quirinale.it, Presidenza della Repubblica Italiana, 14 febbraio 2014. URL consultato il 17 febbraio 2014.
- ^ Salvini, Lega domani non andrà a consultazioni, su leganord.org, Lega Nord, 14 febbraio 2014. URL consultato il 17 febbraio 2014.
- ^ Il M5S non va alle consultazioni farsa di Napolitano, su beppegrillo.it, Il Blog di Beppe Grillo, 14 febbraio 2014. URL consultato il 17 febbraio 2014.
- ^ Il Presidente Napolitano ha conferito l'incarico al dottor Matteo Renzi, su quirinale.it, Presidenza della Repubblica Italiana, 17 febbraio 2014. URL consultato il 17 febbraio 2014.
- ^ Il Presidente Grasso riceve Matteo Renzi, su senato.it, Senato della Repubblica, 17 febbraio 2014. URL consultato il 19 febbraio 2014.
- ^ Camera, Laura Boldrini riceve Matteo Renzi, su camera.it, Camera dei deputati, 17 febbraio 2014. URL consultato il 19 febbraio 2014.
- ^ Al via le consultazioni di Renzi. Ecco il calendario., su asca.it, ASCA, 18 febbraio 2014. URL consultato il 19 febbraio 2014.
- ^ La lista dei Ministri del Governo Renzi, Squer.it, su squer.it.
- ^ Pier Carlo Padoan, di ritorno dall'estero, giurerà due giorni più tardi.
- ^ Renzi ha giurato, lunedì la fiducia al Senato.Come primo atto il neo-premier chiama i marò., su corriere.it. URL consultato il 25 febbraio 2014.
- ^ Governo, Renzi ottiene la fiducia al Senato, su liberoquotidiano.it. URL consultato il 25 febbraio 2014.
- ^ [1] corriere.it, 25 febbraio 2014
Voci correlate
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