Macramè
Macramè è un merletto a nodi. In generale il nome viene utilizzato per indicare un pizzo, un ricamo, un intreccio raffinato e grazioso.

È un termine derivato dalla lingua araba mahramatun (fazzoletto) o da migramah (frangia per guarnizione), da cui vengono anche i termini turchi-ottomani mahrama e makrama (asciugamano o fazzoletto per il capo ricamato[1] che, come molte altre parole mediorientali, è entrato a far parte della parlata ligure importata dai marinai che dalle colonie oltremarine approdavano al porto di Genova o in qualche altro scalo della Liguria.
Tipico della Liguria, esso era usato molto in passato per decorare le frange degli asciugamanni in lino. Questo merletto ha dato il nome al campo scout internazionale Macramé 2004 (con l'accento invertito) svoltosi in occasione di Genova capitale europea della cultura nel 2004[2].
Nodi
Vi sono vari nodi per fare il macramè:
- nodo semplice
- nodo piatto, con tutte le varianti, doppio mezzo nodo
- nodo giuseppina
- nodo cordoncino
- noccioline
Motivi
- nexma
- jasmine
- warda
Note
- ^ [http://www.defabula.org/storia_macrame.htm Storia del macramé
- ^ Luciana Brentegani, Macramé - Intreccio di fili, intreccio di culture (PDF), in Proposta Educativa, n. 7/2004, ottobre 2004, pp. 36-37. URL consultato il 25 aprile 2009.
Bibliografia
- M. Daniela Lunghi e Loredana Pessa, Macramè – L'arte del pizzo a nodi nei paesi mediterranei, Sagep Editrice, Genova, 1996
- Rosalba Nicoli, Marcella De Ferrari, un Macramè D.O.C., Erga edizioni, Genova 2007
Voci correlate
Altri progetti
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