Cicolano
Il Cicolano è una sub-regione del Lazio, situato nella bassa Provincia di Rieti al confine sud-est con l'Abruzzo, che comprende la valle del fiume Salto tra la piana di Rieti a nord, la Sabina ad ovest, le Montagne della Duchessa a sud-est, la Marsica con il Fucino a sud e la zona aquilana della Valle dell'Aterno (Conca Aquilana) ad est, da essa geomorfologicamente separata per mezzo dello spartiacque appenninico.
Cicolano | |
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Stati | ![]() |
Regioni | ![]() |
Territorio | comuni della provincia di Rieti |
Superficie | 1 362 km² |
Abitanti | 70 000 (1927) |
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La regione si estende in direzione nord-ovest sud-est fra la Catena centrale dell'Appennino Abruzzese (gruppo montuoso del Monte Nuria) e i Monti Carseolani (Monte Navegna e Monte Cervia), dando vita ai Monti del Cicolano, ed è attraversata dalla Strada statale 578 Salto Cicolana.
Descrizione
Il Cicolano è un territorio prevalentemente montuoso e mediamente vasto che fa parte della VII Comunità Montana Salto Cicolano, comprendente i comuni di Borgorose, Concerviano, Fiamignano, Marcetelli, Pescorocchiano, Petrella Salto e Varco Sabino. Il territorio a tratti impervio e spesso boscoso scende a picco, attraverso molti rilievi e valli minori, sulla sottostante Valle del Salto comprendendo l'omonimo Lago del Salto, la piana di Civitella e quella di Borgorose-Corvaro.
Nel Cicolano si trovano due Riserve Naturali:
- la Riserva regionale Montagne della Duchessa, nella parte sud-est, nel territorio di Borgorose;
- la Riserva naturale Monte Navegna e Monte Cervia, nella parte Ovest, nel territorio di Marcetelli e Varco Sabino.
Altre zone di interesse naturalistico sono l'Altopiano di Rascino con il lago omonimo e i Piani d'Aquilente.
Clima
Il Clima del territorio è piuttosto eterogeneo e risente della geomorfologia del territorio stesso e della quota altimetrica. Il clima è tipicamente continentale con forti escursioni termiche giornaliere ed annuali specie nella piana di Borgorose-Corvaro, di Civitella e negli altri altipiani montani, divenendo sensibilmente più mite nei pressi dell'intero bacino del Lago del Salto a causa anche della più bassa altitudine.
Accessibilità
Gli accessi stradali primari sono attraverso la Strada statale 578 Salto Cicolana sia provenendo da Rieti sia dalla A24 "Roma-Teramo" attraverso l'uscita "Valle del Salto". Accessi stradali secondari montani provengono dal territorio abruzzese (Tornimparte), dalla bassa Sabina (Lago del Turano), dal carseolano (Pietrasecca) e dall'abitato di Torano-Grotti.
Storia
Il Cicolano fu abitato in epoca antica dagli Equi, un popolo dell'Italia centrale, che vi si stabilì dopo la sconfitta patita per opera dei Romani intorno agli inizi del IV secolo a.C. Nel territorio si conservano alcuni resti archeologici, fra cui il Tumolo di Montariolo scoperto nel 1984 nel paese di Corvaro, frazione di Borgorose. Tale struttura, unica in Italia nella sua conformazione, ha un diametro di 50 m ad un'altezza di quasi 4 m. Fino ad oggi visono state rinvenute 194 tombe databili ad un arco temporale piuttosto ampio (IX-I sec a.C.). [1]
Fino al 1861 il Cicolano era parte integrante del Regno di Napoli (che assunse, dopo la conclusione del Congresso di Vienna del 1815, la denominazione di Regno delle Due Sicilie) nell'ambito della provincia dell'Abruzzo Ulteriore Secondo con capoluogo Aquila.
In seguito al riordino amministrativo voluto dal regime fascista di Mussolini, che prevedeva la suddivisione del territorio in Regioni oltre che in Provincie, dal 1927 il territorio del Cicolano fu staccato dall'Abruzzo Ulteriore Secondo in quanto facente parte del Circondario di Cittaducale. Pertanto da quella data, 1927, non tenendo in considerazione le sue peculiarità geografiche e storiche abruzzesi, con la creazione della Provincia di Rieti (regione Lazio), il territorio cicolano fu conferito dal regime fascista alla nuova provincia, cui appartiene tuttora.
Questo territorio copre un'area di 1362 km² e nel 1927 aveva circa 70 000 abitanti.
Note
- ^ Giovanna Alvino, Il tumulo di Corvaro di Borgorose (Ri) e il territorio degli Equicoli, in Indagini storico-culturali sul territorio degli Equi, n. 1, Roma, Associazione Aequa, 1999. URL consultato il 20 novembre2013.