Castel Ivano (castello)
Il castello di Ivano (dal nome della famiglia d’Ivano) è un imponente struttura edificata nel VI secolo d.C. eretta sul promontorio del monte Lefre in Bassa Valsugana.
Castel Ivano | |
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Ubicazione | |
Stato attuale | ![]() |
Regione | ![]() |
Città | Ivano-Fracena |
Indirizzo | Via al Castello, 1 |
Coordinate | 46°03′21″N 11°31′45.38″E |
Informazioni generali | |
Tipo | Castello |
Termine costruzione | 1187 |
Condizione attuale | Centro Culturale "Castel Ivano Incontri" |
Proprietario attuale | famiglia Staudacher |
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Cenni storici
Non si conosce l’esatta origine del castello, ma ci sono varie ipotesi a riguardo. La prima sostiene che fu costruito come luogo di rifugio per la popolazione dei villaggi della Valsugana orientale. Un’altra ritiene che, dopo il 1187, sia stato adottato come monastero di padri Templari e monaci Benedettini, infatti, il 13 giugno dello stesso anno, Jacopino de Yvano fu nominato Testimone (dal greco μάρτυς, colui che manifesta un comportamento rigoroso improntato al proprio credo religioso). Ci furono molti passaggi di proprietà prima di arrivare all’attuale famiglia possidente. Dal 1228 al 1259 passa dai Vescovi-conti di Feltre a Ezzelino da Romano, per poi ritornare ad essi.
Architettura
Il mastio, di origine longobardica, rappresenta il nucleo principale del maniero, risalente al 590 d.C., mentre la cinta muraria fu eretta tra l'XI e il XII secolo, e gli edifici addossati al muro furono edificati a partire dal XIII secolo. La cinta muraria, nata con funzione difensiva e solamente in seguito abitativa, era simile a quella ancora visibile attualmente.
Il lavoro di restauro del castello, danneggiato durante la Seconda guerra mondiale, fu preso e portato a termine da Vittorio Staudacher, che riportò il maniero agli antichi splendori di un tempo.
L'ingresso del complesso, quello più antico, era situato verso il paese e vi si poteva accedere grazie ad una torre di guardia, ancora oggi esistente, su cui vi risiedono gli stemmi dei vari casati: i Trapp, i Capitani Tirolesi, i Conti del Tirolo, gli Scaligeri, i Da Carrara e i Wolkenstein. Il fossato proteggeva la parte nord, mentre dal portone d'ingresso si arrivava al cortile esterno dove si potevano osservare una fontana e un'acacia "storica" del '500. Dal cortile si passava poi alla Sala del Vecchio Fienile e alla Cappella seicentesca, fino ad arrivare al cortile interno in cui dominavano due grandiosi edifici collegati da loggiati.
"Biagio delle Castellare"
Nel 1365, all'interno del castello, si era rifugiato il conte Biagio delle Castellare, odiato e feroce signorotto locale. Il potente Francesco da Carrara riuscì ad intercedere per la liberazione del conte e la popolazione del Tesino e della Valsugana, che chiedeva la sua testa per le sofferenze patite, dovette accontentarsi di vedere bruciare solo un fantoccio con le sembianze di Biagio.
Da allora il rogo simbolico viene messo in scena ogni anno nel primo giorno di quaresima, ed ogni quattro anni, a Carnevale, si svolge una festa mascherata tra le vie di Ivano-Fracena e del vicino paese di Strigno, in ricordo delle vicende storiche.
Il Castello oggi
Attualmente il castello è adibito ad abitazione privata, proprietà della famiglia Staudacher, ed è quindi visitabile in occasione di eventi culturali, come la mostra d'arte temporanea nei mesi di luglio e agosto) e fissando un appuntamento contattando la segreteria.
Dall'estate 2013 Castel Ivano è aperto nei weekend senza prenotazione (9 giugno - 15 settembre) ed ospita eventi quali degustazioni biologiche e cene a tema medievale.
Ha sede presso il castello il Centro Culturale "Castel Ivano Incontri", che organizza prestigiose mostre d'arte contemporanea (da ricordare quella di Eugenio Prati) e convegni internazionali.
Inoltre, alcune sale del Castello possono essere affittate per matrimoni e cene.