Volo Malaysia Airlines 370

scomparsa di un aereo nel 2014
Versione del 24 mar 2014 alle 21:20 di 2.236.37.143 (discussione) (Sopravissuti: 0)

Il volo Malaysia Airlines 370 (MH370 con codeshare China Southern Airlines volo CZ748) era un volo della Malaysia Airlines operato da un Boeing 777-200ER in servizio fra l'Aeroporto Internazionale di Kuala Lumpur, in Malesia, e l'Aeroporto Internazionale di Pechino-Capital, in Cina. Era stato dato per disperso il giorno 8 marzo 2014 dalla Malaysia Airlines, con un comunicato ufficiale rilasciato sul suo sito.[1]

Volo Malaysia Airlines 370
9M-MRO, l'aereo scomparso, all'Aeroporto di Zurigo nel 2003
Tipo di eventoSconosciuto
Data8 marzo 2014
Ora02:14 UTC+8
TipoSconosciuto
LuogoOceano Indiano
StatoAustralia (bandiera) Australia
Numero di voloMH370 e MAS370
Tipo di aeromobileBoeing 777-2H6ER
OperatoreMalaysia Airlines
Numero di registrazione9M-MRO
PartenzaAeroporto Internazionale di Kuala Lumpur
DestinazioneAeroporto Internazionale di Pechino-Capital
Passeggeri227
Equipaggio12
Vittime239
Feriti0
Sopravvissuti0
Mappa di localizzazione
http://www.malaysiaairlines.com/my/en/site/dark-site.html
voci di incidenti aerei presenti su Wikipedia

Inizialmente secondo fonti malesi che riportano a loro volta fonti vietnamite si era ipotizzato che l'aereo potrebbe essersi inabissato a circa 300 km al largo di Cà Mau, nella provincia di Kien Giang, in Vietnam,[2] ma in seguito non veniva escluso che il volo potese essere stato dirottato per motivi ignoti verso un luogo di atterraggio non sconosciuto.[3]

Solo il 24 marzo 2014, dopo 16 giorni di ricerche ininterrotte ed estesissime su un'area di quasi 65 000 chilometri quadrati compresa fra il Mar Cinese e l'Australia, il Primo Ministro malese Mohd Najib Tun Razak,[4] congiuntamente al comunicato stampa n°23 apparso sul sito della Malaysia Arlines [5] riferiva che, dopo avere visionato i dati provenienti dai satelliti dei Paesi che hanno partecipato alle ricerche, "si deve concludere che l'aereo sia precipitato inabissandosi nell'Oceano Indiano meridionale".

L'aereo scomparso

L'aeromobile che operava il volo 370 è un Boeing 777-2H6ER con marche 9M-MRO e numero di serie 28420; costruito nell'aprile 2002 era stato consegnato alla Malaysia Airlines il 31 maggio 2002. Il Boeing 777 della Malaysia Airlines era spinto da due motori Rolls-Royce Trent 892B-17 ed era il 404º Boeing 777 costruito dall'azienda statunitense.[6] Il velivolo era stato sottoposto alla normale manutenzione prevista il 23 di febbraio, ovvero 12 giorni prima del volo 370, negli hangar dell'Aeroporto Internazionale di Kuala Lumpur e non era stata rilevata alcuna anomalia. Al momento della sparizione il Boeing 777 aveva accumulato 53 465 ore di volo per 7 525 cicli di decollo-atterraggio.[7]

Lo stesso Boeing 9M-MRO era stato coinvolto il 9 agosto 2012 in un incidente a terra all'aeroporto di Shanghai-Pudong: durante la fase di rullaggio l'aereo aveva urtato con la punta dell'ala destra la coda di un Airbus A340-600 della China Eastern Airlines con marche B-6050. Nessun ferito fra i passeggeri, ma la punta dell'ala risultava gravemente danneggiata ed è stato necessario sostituirla.[8]

La scomparsa

Il volo decollava da Kuala Lumpur l'8 marzo alle 00:41 locali (16:41 UTC del 7 marzo) con atterraggio previsto a Pechino alle 6:30. Dopo avere raggiunto alle ore 01:01[9] la quota di crociera di 35 000 piedi (10 600 m) e la velocità di 471 nodi (872 km/h), l'aereo perdeva progressivamente i contatti con le stazioni a terra a 6 chilometri a nord-est del waypoint IGARI,[10][11] punto in cui il Boeing avrebbe dovuto deviare la rotta leggermente verso est. Alle 01:07 inviava l'ultimo messaggio il sistema ACARS[12] (Aircraft Communications Addressing and Reporting System), e 14 minuti dopo anche il transponder cessava di inviare i segnali di identificazione.[9]

Malaysia Airlines, alle ore 7:24, comunicava che il contatto era stato perso alle 2:40 e che erano state avviate le operazioni di ricerca e soccorso. Prima della scomparsa dai radar non veniva rilevata alcuna richiesta di soccorso da parte dell'equipaggio o del sistema di comunicazione di bordo, né indicazioni di avverse condizioni meteorologiche o di malfunzionamenti tecnici.[13]

Nei giorni seguenti, attraverso i dati di postazioni radar militari e rilevamenti satellitari, veniva rilevato che l'aereo avrebbe continuato a volare verso ovest per diverse ore, con un ultimo avvistamento satellitare registrato alle 08:11.[9] Ciò comporta un notevole allargamento dell'area di ricerca che comprende quindi gran parte del centro-nord dell'oceano Indiano e zone limitrofe; alcuni fonti indicano tra i probabili percorsi dell'aereo un corridoio tra Kirghizistan e Cina.[9] Gli stessi dati indicano anche che l'aereo avrebbe più volte variato sia la rotta che l'altitudine, rendendo plausibile l'ipotesi di un dirottamento da parte di un pilota esperto che manovrava in modo da sfuggire alle numerose torri di controllo.[9]

Le ricerche

Otto giorni dopo la scomparsa dell'aereo non vi era ancora traccia del relitto né di eventuali frammenti nonostante le ampie ricerche in mare e sulla terraferma nell'area in cui il volo ha fatto perdere le proprie tracce così come nelle regioni vicine. La Malaysia Airlines, nei comunicati stampa nº 9 e nº 11 diffusi sul proprio sito il 10 e l'11 marzo, riferiva che alle ricerche, coordinate dal Dipartimento dell'Aviazione Civile malese sotto il controllo del Ministero dei Trasporti, prendevano attivamente parte squadre di soccorso provenienti da Australia, Cina, Thailandia, Indonesia, Singapore, Vietnam, Filippine e Stati Uniti d'America e che venivano utilizzati 9 aerei e 24 imbarcazioni.[14]

L'ufficio di comando delle operazioni è stato predisposto presso l'aeroporto internazionale di Phu Quoc, nella provincia meridionale vietnamita di Kien Giang.[15] Dopo otto giorni dalla scomparsa, il 15 marzo, il Primo Ministro malese Najib Tun Razaksi accennava per la prima volta all'ipotesi del dirottamento del volo con possibili destinazioni a nord verso il Kazakhstan e a sud verso l'India ma che nessuna comunicazione o richiesta da parte di alcun gruppo terroristico o criminale era pervenuta al Governo malese.[16] La notizia veniva ripresa anche nel 19º bollettino ufficiale della Malaysia Airlines pubblicato sul suo sito.[17] Nell'attesa di conoscere le sorti del volo 370, la Malaysia Airlines attivava una complessa serie di attività di supporto e di accoglienza nei confronti dei familiari di chi era a bordo del Boeing: in particolare, oltre a rappresentanti della compagnia aerea specificatamente addestrati a fornire assistenza psicologica, venivano attivati gruppi di sostegno formati da volontari della Mercy Malaysia.[18] e della fondazione buddista Tzu Chi Foundation.[19]

Al 16 marzo 2014 nelle ricerche che coinvolgevano 14 Paesi, erano impiegati 43 imbarcazioni, 58 velivoli e 10 satelliti cinesi.[9] Inoltre, la società specializzata nella produzione di immagini satellitari DigitalGlobe ha messo a disposizione di volontari, su un apposito sito internet, le immagini delle aree interessate dalle attività di ricerca; al 15 marzo i volontari erano oltre due milioni e avevano prodotto più di 600 000 segnalazioni.[9]

Ridefinizione delle aree di ricerca e nuove indagini

Il giorno 16 marzo, a nove giorni di distanza dalla sparizione del volo, la Malaysia Airlines rilasciava un bollettino ufficiale che riportava il testo della conferenza stampa di Hishammuddin Hussein, Ministro della Difesa malese con delega ai Trasporti, in cui venivano diffuse nuove informazioni riguardo alle indagini in corso. In particolare il Ministro informava che:[20]

  • la ricerca si è spostata da mari poco profondi ed è stata ampliata di molto estendensosi ai territori di 11 Stati e a larghe porzioni di mari e oceani distanti dal punto in cui si erano persi i contatti con il Boeing 777;
  • il numero di Paesi che stanno contribuendo alle ricerche è passato da 14 a 25 rendendosi così più complessa la gestione multinazionale delle ricerche e dei rapporti diplomatici; le ricerche rimangono sotto il comando del Governo della Malesia;
  • il Primo Ministro malese ha avviato contatti con i suoi omologhi di Kazakistan, Bangladesh e India;
  • il Ministro degli Esteri ha riferito della situazione a rappresentanti di Kazakistan, Uzbekistan, Kyrgyzstan, Turkmenistan, Pakistan, Bangladesh, India, Cina, Myanmar, Laos, Vietnam, Thailandia, Indonesia e Australia ai quali ha chiesto collaborazione anche attraverso la trasmissione di dati di satelliti e di radar in loro possesso;
  • la stessa richiesta relativa a eventuali dati satellitari o di tracciati radar è stata estesa anche a Stati Uniti e Francia.
  • i movimenti del Boeing 777 successivi alla perdita di contatto con la copertura dei radar militari sono stati "volontari e deliberati" e messi in atto da "qualcuno che si trovava a bordo";
  • il Governo malese sta estendendo le indagini a tutti i membri dell'equipaggio, a tutti i passeggeri a bordo del velivolo e al personale di terra;
  • personale specializzato della Inmarsat si è aggiunto alle indagini in corso.

Il caso dei passaporti rubati

Due passeggeri, un cittadino italiano e uno austriaco, che risultavano nell'elenco passeggeri pubblicato da Malaysia Airlines[21] sono stati rintracciati dai rispettivi Ministeri degli Esteri dopo la diffusione della notizia riguardante il possibile incidente. Ad entrambi gli uomini il passaporto sarebbe stato sottratto durante loro precedenti permanenze in Thailandia avvenute negli ultimi due anni.[22] Ne conseguirebbe che i due passeggeri a bordo del volo si sarebbero imbarcati con passaporti rubati; tuttavia le autorità malesi riferivano, il giorno dopo la scomparsa del Boeing, di quattro passeggeri definiti come sospetti a bordo del velivolo.[23] L'Interpol annunciava, il 9 marzo, che ulteriori indagini sarebbero state compiute compiute relativamente alla questione dei passaporti di alcuni passeggeri a bordo del velivolo.[24] Mentre il Segretario Generale dell'Interpol stessa, Ronald Noble, dichiarava il 10 marzo, che la presenza su un volo internazionale di passeggeri con passaporti segnalati all'Interpol genera grande preoccupazione.[25]Secondo alcune indiscrezioni della polizia thailandese, i biglietti dei passeggeri che hanno utilizzato i passaporti rubati sono stati prenotati telefonicamente tramite la China Southern Airlines[26] da un iraniano che ha espressamente richiesto i biglietti più economici per raggiungere l'Europa.[27] La polizia thailandese ha dichiarato, successivamente, che il caso dei passaporti rubati è probabilmente legato al reato di immigrazione clandestina.[28] Successivamente, i due passeggeri che hanno utilizzato i passaporti rubati sono stati identificati come due iraniani di 18 e 29 anni, entrati in Malesia il 28 febbraio con validi passaporti iraniani. La polizia malese, tramite l'Ispettore Generale Khalid Abu Bakar, indica i due giovani iraniani "verosimilmente non sono membri di alcun gruppo terroristico".[29]

Codici ritirati

Il 13 marzo 2014 la Malaysia Airlines faceva sapere, attraverso il comunicato stampa nº 17 pubblicato sul sito della compagnia aerea, che i codici di volo MH370 e MH371 sono ritirati e sostituiti con effetto immediato dai nuovi codici MH 318, per il volo da Kuala Lumpur a Pechino, e MH 319 per la tratta inversa.[30]

Note

  1. ^ (en zh) Saturday, March 08, 04:20 PM MYT +0800 Malaysia Airlines MH370 Flight Incident - 4th Media Statement, su Malayisia Airlines, http://www.malaysiaairlines.com, 8 marzo 2014. URL consultato l'8 marzo 2014. Lingua sconosciuta: en zh (aiuto)
  2. ^ (EN) Vietnam media: MAS flight crashed into the sea, su Malayisia Today, http://www.malaysia-today.net/, 8 marzo 2014. URL consultato l'8 marzo 2014.
  3. ^ Guido Olimpio, Guido Santevecchi, Dirottato per sfuggire ai radar - Il Boeing malese ha volato per 7 ore, su Corriere della Sera, http://www.corriere.it, 16 marzo 2014. URL consultato il 16 marzo 2014.
  4. ^ Volo MH370: Cina avvista nuovi detriti, su ANSA, http://ansa.it/, 24 marzo 2014. URL consultato il 24 marzo 2014.
  5. ^ (en zh) Monday, March 24, 10:15 PM MYT +0800 Malaysia Airlines MH370 Flight Incident - Media Statement 23, su Malayisia Airlines, http://www.malaysiaairlines.com, 24 marzo 2014. URL consultato il 24 marzo 2014. Lingua sconosciuta: en zh (aiuto)
  6. ^ (EN) Airframe Details For Malaysia Airlines MH370, su Aviation Week = http://www.aviationweek.com. URL consultato il 10 marzo 2014.
  7. ^ (en zh) Tuesday, March 11, 11:15 AM MYT +0800 Malaysia Airlines MH370 Flight Incident - 11th Media Statement, su Malayisia Airlines, http://www.malaysiaairlines.com, 11 marzo 2014. URL consultato l'11 marzo 2014. Lingua sconosciuta: en zh (aiuto)
  8. ^ (FR) Bilan des enquêtes ouvertes pendant la période du 06/08/2012 12/08/2012 (PDF), su Bureau d'Enquêtes et d'Analyses pour la sécurité de l'aviation civile, http://www.bea.aero/fr. URL consultato l'11 marzo 2014.
  9. ^ a b c d e f g Guido Olimpio e Guido Santevecchi, Dirottato e pilotato per sfuggire ai radar Il Boeing malese ha volato per altre 7 ore, in Corriere della Sera, 16 marzo 2014, p. 20.
  10. ^ (EN) Waypoint IGARI SN, su fallingrain.com, Global Gazetteer Version 2.2. URL consultato l'11 marzo 2014.
  11. ^ (EN) Accident description, su aviation-safety.net, Aviation Safety Network, 8 marzo 2014. URL consultato l'11 marzo 2014.
  12. ^ outofcontrolvideos.com
  13. ^ (EN) Missing MAS flight: Last point of contact was east of Kota Baru, in The Star, 8 marzo 2014. URL consultato l'8 marzo 2014.
  14. ^ (EN) Monday, March 10, 10:00 AM MYT +0800 Malaysia Airlines MH370 Flight Incident - 9th Media Statement, su malaysiaairlines.com, Malayisia Airlines, 10 marzo 2014. URL consultato il 10 marzo 2014.
  15. ^ (EN) Missing jet search command office at Phu Quoc airport, su vietnamnews.vn, Viet Nam News, 10 marzo 2014. URL consultato il 10 marzo 2014.
  16. ^ (EN) Missing MH370: No groups have made any demands, says Hisham, su thestar.com.my, The Star, 16 marzo 2014. URL consultato il 16 marzo 2014.
  17. ^ (EN) Saturday, March 15, 05:45 PM MYT +0800 Malaysia Airlines MH370 Flight Incident - 19th Media Statement, su malaysiaairlines.com, Malayisia Airlines, 15 marzo 2014. URL consultato il 16 marzo 2014.
  18. ^ (EN) Our Collaborations =, su mercy.org.my, Mercy Malayisia. URL consultato il 12 marzo 2014.
  19. ^ (EN) tzuchi.org, Buddhist Compassion Relief Tzu Chi Foundation, http://www.tzuchi.org/. URL consultato il 12 marzo 2014.
  20. ^ (EN) Sunday, March 16, 05:30 PM MYT +0800 Malaysia Airlines MH370 Flight Incident - MH370 Press Briefing by Hishammuddin Hussein, Minister of Defence and Acting Minister of Transport, su malaysiaairlines.com, Malayisia Airlines, 16 marzo 2014. URL consultato il 17 marzo 2014.
  21. ^ (EN) MH370 Passenger Manifest (PDF), su Malayisia Airlines, http://www.malaysiaairlines.com, 8 marzo 2014. URL consultato il 9 marzo 2014.
  22. ^ (EN) Two Europeans listed on missing Malaysia flight were not on board, su Agenzia Reuters, http://www.reuters.com, 8 marzo 2014. URL consultato l'8 marzo 2014.
  23. ^ Aereo scomparso, avvistati frammenti - Passeggeri sospetti sono 4, velivolo forse ha invertito rotta, su Agenzia ANSA, http://ansa.it, 9 marzo 2014. URL consultato il 9 marzo 2014.
  24. ^ (EN) Missing Malaysia Airlines plane: Passports requiring investigation were on flight, says Interpol, su The Straits times of Singapore, http://www.straitstimes.com, 9 marzo 2014. URL consultato il 9 marzo 2014.
  25. ^ (EN) Vanished Malaysia plane an 'aviation mystery', su Al Jazeera, http://www.aljazeera.com/, 10 marzo 2014. URL consultato il 10 marzo 2014.
  26. ^ (EN) Keith Bradsher, Passport Theft Adds to Mystery of Missing Malaysia Airlines Jet, The New York Times, 9 Marzo 2014.
  27. ^ (EN) Gianluca Mezzofiore, Missing Malaysia Airlines Flight MH370: Iranian Middleman Asked Thai Agent to Book Tickets on Stolen Passports, 10 Marzo 2014. URL consultato l'11 Marzo 2014.
  28. ^ Search widened as Malaysia air probe finds scant evidence of attack, Reuters.
  29. ^ (EN) Stolen jet passport 'no terror link', BBC News, 11 Marzo 2014. URL consultato l'11 Marzo 2014.
  30. ^ (en zh) Thursday, March 13, 11:10 AM MYT +0800 Malaysia Airlines MH370 Flight Incident - 17th Media Statement, su Malayisia Airlines, http://www.malaysiaairlines.com, 13 marzo 2014. URL consultato il 13 marzo 2014. Lingua sconosciuta: en zh (aiuto)

Altri progetti