Naviglio militare italiano della seconda guerra mondiale
Il naviglio militare italiano della seconda guerra mondiale era un tipo di nave facente parte della Regia Marina all'entrata in guerra dell'Italia, il 10 giugno 1940; la flotta era per numero di unità e dislocamento in tonnellate di navi da guerra la quinta marina del mondo, con una grande flotta di sommergibili seconda solo all'Unione Sovietica, che però era composta da unità di varia data e la ripartiva su più mari (Oceano Pacifico, Mare Baltico e Mar Nero). Durante la guerra vennero costruite altre unità che però non rimpiazzarono quelle perdute e molte di queste unità costruite in questo periodo o non vennero ultimate o vennero catturate dai tedeschi ed incorporate nella Kriegsmarine. Alla fine della guerra, dopo aver subito pesanti perdite molte delle migliori unità in base alle clausole del trattato di pace furono cedute, in conto riparazione danni di guerra, alle nazioni vincitrici o demolite.

Unità in servizio all'inizio del conflitto
All'inizio della guerra erano in servizio:
- 2 classe Conte di Cavour
- 2 classe Littorio
I Divisione incrociatori
- Incrociatori leggeri:
- classe Condottieri:
- 4 Tipo Alberto di Giussano
- 2 Tipo Luigi Cadorna
- 2 Tipo Raimondo Montecuccoli
- 2 Tipo Duca d'Aosta
- 2 Tipo Duca degli Abruzzi
- classe Condottieri:
- 2 incrociatori leggeri obsoleti: Taranto e Bari
- 3 Leone
- 12 Navigatori
- 4 Oriani
- 12 Soldati I serie
- 4 Maestrale
- 4 Dardo
- 2 Mirabello
- 4 Folgore
- 8 Turbine
- 4 Sauro
- 2 Sella
- 30 Spica
- 4 Orsa
- 7 Pilo
- 4 Sirtori
- 8 La Masa
- 6 Generali
- 4 Palestro
- 4 Curtatone
- 2 Torpediniere: Audace e Insidioso
- classe Adua: 17 unità – 698 t
- classe Argonauta: 7 unità – 665 t
- classe Perla: 10 unità – 700 t
- classe Sirena: 12 unità – 701 t
- classe Archimede: 2 unità – 985 t
- classe Argo: 2 unità – 794 t
- classe Balilla: 4 unità – 1.450 t
- classe Bandiera: 4 unità – 941 t
- classe Bragadin: 2 unità – 981 t
- classe Brin: 5 unità – 1.016 t
- classe Calvi: 3 unità – 1.550 t
- classe Fieramosca: 1 unità – 1.556 t
- classe Foca: 3 unità – 1.333 t
- classe Glauco: 2 unità – 1.055 t
- classe H: 5 unità – 360 t
- classe Liuzzi: 4 unità – 1.187 t
- classe Mameli: 4 unità – 830 t
- classe Marcello: 11 unità – 1.063 t
- classe Marconi: 6 unità – 1.195 t
- classe Micca: 1 unità – 1.570 t
- classe Pisani: 4 unità – 880 t
- classe Settembrini: 2 unità – 953 t
- classe Squalo: 4 unità – 933 t
- classe X: 2 unità – 403 t
Unità entrate in servizio durante il conflitto
Durante la seconda guerra mondiale entrarono in servizio:
Navi da battaglia
- 1 nave da battaglia classe Littorio: Roma
- 2 classe Andrea Doria che allo scoppio delle ostilità erano in addestramento.
Incrociatori
- 3 incrociatori leggeri classe Capitani Romani:
- Attilio Regolo
- Scipione Africano
- Pompeo Magno
Cacciatorpediniere
- 5 cacciatorpediniere classe Soldati II serie
- 3 cacciatorpediniere di preda bellica ex iugoslavi[1]:
- Premuda
- Sebenico
- Lubiana[2]
- 5 cacciatorpediniere di preda bellica ex francesi[3]: FR 22 (ex Panthere) e FR 23 (ex Lion) della stessa classe Jaguar[4], FR 21 (ex Lion) e FR 24 (ex Valmy) della classe Guepard[5], FR 31 (ex Trombe) della classe Bourrasque[6].
Torpediniere
- 15 torpediniere di scorta classe Ciclone
- 1 torpediniera classe Ariete
Corvette
Sommergibili
- classe Acciaio: 13 unità – 715 t
- classe Ammiragli: 4 unità – 1.708 t
- classe Bajamonti: 2 unità – 665 t (preda bellica ex iugoslava)
- classe FR 111: 4 unità – 974 t (preda bellica ex francese)
- classe FR 112: 2 unità – 761 t (preda bellica ex francese)
- classe FR 117: 1 unità – 655 t (preda bellica ex francese)
- classe FR 118: 1 unità – 1570 t (preda bellica ex francese)
- classe R: 2 unità – 2.210 t
- classe Tritone: 8 unità – 958 t
- 12 sommergibili classe CB
Motolance
- 8 motolance classe ML
Unità non ultimate prima della fine del conflitto
- 1 portaerei di squadra (Aquila)
- 1 corazzata Impero l'ultima della classe Littorio
- 1 portaerei di scorta (Sparviero)
- 9 incrociatori leggeri classe Capitani Romani
- 2 incrociatori antiaerei classe Etna (Etna e Vesuvio, in costruzione originariamente per la marina Thailandese)
- 2 incrociatori leggeri classe FR 11 (incrociatori già francesi classe La Galissonnière)
- I cacciatorpediniere classe Medaglie d'oro, previsti in vari numeri (8-9-12) in vari piani di guerra ma mai terminati.
A queste va aggiunto vario naviglio minore, catturato dai tedeschi alla data dell'armistizio e completato per loro conto, o sabotato in vari modi da militari o resistenti italiani.
Classificazione e organizzazione della flotta
Nel 1938 fu emesso il Regio Decreto n. 1483 che definiva la costituzione e l'organizzazione della flotta della Regia Marina. Le navi da guerra vennero classificate in nove categorie: corazzate, incrociatori, cacciatorpediniere, torpediniere, sommergibili, cannoniere, M.A.S., navi ausiliarie e navi di uso locale. In queste categorie vennero fatte rientrare tutte le navi in servizio, modificando in alcuni casi la classificazione originaria. Per esempio la tipologia "esploratore" venne eliminata e gli esploratori in servizio vennero riclassificati, a seconda delle loro caratteristiche, come incrociatori leggeri o come cacciatorpediniere.
- Corazzate
Erano definite "corazzate" le navi corazzate adatte per l'impiego in alto mare con armamento principale di calibro superiore a 203 mm. Erano navi di grande tonnellaggio (fino a 35.000 t, in accordo al trattato di Washington del 1921), potentemente armate (cannoni fino a 406 mm di calibro) e corazzate, progettate per sostenere il massimo dello sforzo in un combattimento navale. L'armamento offensivo principale era costituito dai cannoni di grosso calibro (da 320 a 381 mm nelle unità della Regia Marina) capaci di un tiro efficace fino a 30 km. L'armamento secondario era costituito da cannoni antinave di piccolo calibro (100-120 mm) e da cannoni antiaerei, oltre che da mitragliere.
- Incrociatori
Erano definiti "incrociatori" le navi di elevata velocità e di dislocamento superiore a 3.000 t, armate con cannoni fino a 203 mm di calibro. Erano usualmente distinti in "incrociatori pesanti" (fino a 10.000 t) e "incrociatori leggeri" (fino a 5000 t). Si trattava di navi molto veloci (anche oltre 35 nodi) dotate di buona potenza di fuoco (cannoni principali da 152 mm fino a 203 mm, armamento antiaereo) ma di scarsa protezione (corazzatura da media a leggera, spesso limitata alla parte subacquea). Molte di queste unità erano inoltre dotate di uno o due aerei ricognitori lanciabili mediante catapulte.
- Cacciatorpediniere
Erano definiti "cacciatorpediniere" le navi siluranti veloci (fino a 38 nodi) con dislocamento da 1000 t fino a 3000 t, con compiti prevalentemente di attacco con il siluro, ma dotate anche di artiglieria di piccolo e medio calibro (fino a 120 mm) e di armamento antiaereo (prevalentemente mitragliere) e antisommergibile (bombe torpedini a getto).
- Torpediniere
Erano definite "torpediniere" le navi siluranti di piccole dimensioni (dislocamento tra le 100 t e le 1000 t), caratterizzate anch'esse da elevata velocità e forte armamento in siluri. Anche queste unità possedevano artiglierie di piccolo calibro (fino a 100 mm), mitragliere antiaeree e bombe antisommergibile.
- Sommergibili
Erano definiti sommergibili le unità siluranti in grado di svolgere la loro attività bellica prevalentemente in immersione. Essi avevano come arma principale il siluro, ma erano anche muniti di uno o due cannoni per l'attacco in superficie (limitato di solito a navi mercantili indifese). Alcuni sommergibili, appositamente attrezzati, potevano svolgere anche attività di posa mine.
A seconda delle caratteristiche nautiche, di armamento e di autonomia, i sommergibili venivano classificati come "costieri" o "oceanici".
- Cannoniere
Erano definite "cannoniere" le navi armate con almeno un cannone di qualsiasi calibro, con dislocamento inferiore alle 8000 t e velocità inferiore ai 20 nodi, che non avessero altri compiti ausiliari o logistici.
- M.A.S.
I M.A.S. (motoscafo anti sommergibile) erano piccole siluranti di dislocamento inferiore alle 100 t, molto veloci e armate solo di siluri, destinate alla caccia ai sommergibili ma anche e soprattutto ad attacchi veloci a navi maggiori.
- Navi ausiliarie
Erano definite "navi ausiliarie" le navi adibite a compiti ausiliari o logistici. In base alla loro specializzazione si riconoscevano: Posamine, Dragamine, Posacavi, Cisterne, Navi officina, Navi appoggio, Rimorchiatori d'alto mare, Navi di salvataggio, Pontoni semoventi, Navi scuola, Navi ospedale.
- Navi di uso locale
Comprendevano le navi ausiliarie minori destinate ai servizi locali delle Piazze Marittime: rimorchiatori, piccole cisterne, bettoline e draghe.
Le navi della Regia Marina erano organizzate in raggruppamenti: squadriglia, flottiglia, divisione, squadra. Al di fuori di questi raggruppamenti potevano esserne costituiti temporaneamente altri, definiti "gruppi", comprendenti unità con caratteristiche diverse (per esempio una corazzata o un incrociatore con due o tre cacciatorpediniere). Il "gruppo" veniva costituito in forma temporanea per particolari esigenze transitorie o per il raggiungimento di obbiettivi particolari.
La squadriglia era un raggruppamento omogeneo di almeno 4 unità di naviglio sottile (di cui una con funzioni di capo squadriglia): cacciatorpediniere, torpediniere, sommergibili o M.A.S.. Le unità dovevano essere preferibilmente della stessa classe o, comunque, possedere caratteristiche nautiche e belliche il più possibile simili.
La flottiglia (comandata da un capo flottiglia, solitamente imbarcato su di una unità estranea alle squadriglie) era un raggruppamento di 2 o più squadriglie.
La divisione era un raggruppamento di 2 o più navi maggiori (incrociatori o corazzate) delle quali una poteva avere funzioni di capo divisione. Solitamente alla divisione erano aggregate una o più squadriglie di siluranti (cacciatorpediniere o torpediniere) con funzioni di scorta.
Una squadra navale era composta dal raggruppamento di 2 o più divisioni. Le funzioni di comando della squadra erano svolte da una nave ammiraglia che poteva appartenere a una delle divisioni o esserne indipendente. La Regia Marina comprendeva 2 squadre, basate rispettivamente a Taranto e alla Spezia.
Ordine di battaglia
All'entrata in guerra dell'Italia nel secondo conflitto mondiale la flotta della Regia Marina era così inquadrata:
- I squadra di base a Taranto
- II squadra di base alla Spezia
- Comando flotta sommergibili di base alla Spezia
- Circoscrizione Alto Tirreno di base alla Spezia
- Circoscrizione Basso Tirreno con sede a Napoli e basi a Napoli Messina e La Maddalena
- Circoscrizione Alto Adriatico di base a Venezia
- Circoscrizione Basso Adriatico e del Mar Ionio con sede a Taranto e basi a Taranto e Brindisi
- Comando navale Mar Egeo con base a Rodi
- Comando navale Albania con base a Durazzo
- Comando navale Libia con sede a Bengasi e basi a Tripoli e Tobruch
- Comando navale Africa Orientale Italiana con base a Massaua
- Comando navale Estremo Oriente con base a Tientsin
I squadra
Sede: Taranto
Comandante: ammiraglio Inigo Campioni
V Divisione Corazzate
ammiraglio Bruto Brivonesi
- Giulio Cesare Ammiraglia della squadra navale
- Conte di Cavour ammiraglia di divisione
- Caio Duilio
- Andrea Doria
VII squadriglia cacciatorpediniere
VIII squadriglia cacciatorpediniere
IX Divisione Corazzate
IX Divisione Corazzate
ammiraglio Carlo Bergamini
- Littorio Ammiraglia di divisone
- Vittorio Veneto
XIV squadriglia cacciatorpediniere
- Ugolino Vivaldi capo squadriglia
- Antonio Da Noli
- Larenzotto Malocello
- Leone Pancaldo
XV squadriglia cacciatorpediniere
- Antonio Pigafetta capo squadriglia
- Alvise Da Mosto
- Giovanni Da Verrazzano
- Nicolò Zeno
I Divisione incrociatori
ammiraglio Pellegrino Matteucci
IX squadriglia cacciatorpediniere
IV Divisione incrociatori
ammiraglio Alberto Marenco di Moriondo
- Alberico da Barbiano Ammiraglia di divisone
- Luigi Cadorna
- Alberto di Giussano
- Armando Diaz
Il Lanciere è stato distaccato dalla XII squadriglia cacciatorpediniere della II squadra come unità di scorta della IV Divisione incrociatori
VIII Divisione incrociatori
ammiraglio Antonio Legnani
- Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi Ammiraglia di divisone
- Giuseppe Garibaldi
XVI squadriglia cacciatorpediniere
- Nicoloso Da Recco capo squadriglia
- Emanuele Pessagno
- Luca Tarigo
- Antoniotto Usodimare
- nave appoggio idrovolanti
- Navi cisterna acqua
- Isonzo
- Po
- Garda
- Rimorchiatore d'alto mare
- Atlante
Rimorchiatore d'uso locale
- Lipari
II squadra
Sede: La Spezia
Comandante: ammiraglio Riccardo Paladini
Comando di squadra
- Pola Ammiraglia di squadra
XII squadriglia cacciatorpediniere
- Carabiniere capo squadriglia
- Corazziere
- Ascari
- Lanciere
Il Lanciere successivamente è stato distaccato come unità di scorta presso la IV Divisione incrociatori della I squadra
III Divisione incrociatori
ammiraglio Carlo Cattaneo
XI squadriglia cacciatorpediniere
- Artigliere capo squadriglia
- Camicia Nera
- Aviere
- Geniere
II divisione incrociatori
ammiraglio Ferdinando Casardi
- Giovanni dalle Bande Nere Ammiraglia di divisone
- Bartolomeo Colleoni
X squadriglia cacciatorpediniere
VII divisione incrociatori
ammiraglio Luigi Sansonetti
- Eugenio di Savoia ammiraglia di divisone
- Emanuele Filiberto Duca d'Aosta
- Muzio Attendolo
- Raimondo Montecuccoli
XIII squadriglia cacciatorpediniere
- Granatiere capo squadriglia
- Fuciliere
- Bersagliere
- Alpino
- Nave officina
- Nave cisterna nafta
- Cocito
- Navi cisterna acqua
- Volturno
- Istria
- Flegentone
- Mincio
- Rimorchiatore d'alto mare
- Ercole
- Rimorchiatore d'uso locale
- Portoferraio
Comando flotta sommergibili
Formato da 12 gruppi di stanza a La Spezia, Napoli, Messina, Taranto, Pola, Brindisi, Cagliari, Trapani, Augusta e Tobruk.
Base: La Spezia Comandante: ammiraglio Mario Falangola
Circoscrizioni
Circoscrizione Alto Tirreno
Dipartimento militare marittimo "Alto Tirreno" Base: La Spezia
Comandante: ammiraglio di divisone Aimone di Savoia-Aosta
I flottiglia MAS[7]
- MAS 438
- MAS 439
- MAS 440
- MAS 441
- MAS 505
- MAS 507
- MAS 510
- MAS 525
- MAS 526
- MAS 527
- MAS 528
- MAS 529
- MAS 534
- MAS 535
- MAS 538
- MAS 539
- MAS 530
- MAS 531
- MAS 532
- MAS 533
- Cannoniera
- Rimini
- Posamine
- Crotone
- Fasana
- Orlando (requisito)
- Gasperi (requisito)
- Nave trasporto materiali
- Matteucci
- Nave cisterna acqua
- Dalmazia
Circoscrizione Basso Tirreno
Dipartimento militare marittimo "Basso Tirreno" Base: Napoli
Comandante: ammiraglio di divisone Vladimiro Pini
- Dragamine
- D 1
- Posamine
- Partenope (requisito)
- nave Trasporto Munizioni
- Navi cisterna acqua
- Arno
- Metauro
Comando militare marittimo "Sardegna" Base: La Maddalena
Comandante: ammiraglio di divisone Ettore Sportiello
- MAS 501
- MAS 502
- MAS 503
- MAS 504
- Posamine
Comando militare marittimo "Sicilia" Base: Messina
Comandante: ammiraglio di divisone Barone
- MAS 424
- MAS 509
- MAS 543
- MAS 544
- MAS 512
- MAS 513
- MAS 514
- MAS 515
- MAS 516
- MAS 517
- MAS 518
- MAS 519
- MAS 547
- MAS 548
- MAS 549
- MAS 550
10 dragamine RD – Base: Messina
9 dragamine RD – Base: Palermo
9 dragamine RD – Base: Augusta
- Posamine
- nave cisterna nafta
- Prometeo
- Navi cisterna acqua
- Verde
- Bormida
- Brenta
- nave Servizio Fari
- Scilla
Circoscrizione Alto Adriatico
Comando militare marittimo autonomo "Alto Adriatico" Base: Venezia
Comandante: ammiraglio di divisione Ferdinando di Savoia
- Posamine
- Albona
- Laurana
- Rovigno
- Navi scuola
- Nave servizio fari
- Lido
Comando militare marittimo "Pola" base: Pola
- Torpediniera
- Giovannini
- MAS 423
- MAS 426
- MAS 432
- MAS 437
- Posamine
- Azio
- San Giusto (requisito)
- nave cisterna nafta
- Lete
- Navi cisterna acqua
- Scrivia
- Verbano
Comando militare marittimo "Quarnaro" Base: Lussino
Circoscrizione Basso Adriatico e del Mar Ionio
Dipartimento militare marittimo "Ionio e Basso Adriatico" Base: Taranto
Comandante: ammiraglio Antonio Pasetti
- Gruppo incrociatori
- 10 dragamine RD
- Cannoniere
- Otranto
- Gallipoli
- Posamine
- Barletta(requisito)
- Vieste
- Navi trasporto materiale
- Cherso
- Lussino
- Navi cisterna acqua
- Sesia
- Garigliano
- Tirso
Comando militare marittimo "Basso Adriatico" Base: Brindisi
Comandante: ammiraglio Spalice
- Sezione cacciatorpediniere
- MAS 540
- MAS 541
- nave cisterna
- Adige
- Cannoniera
- Cirene
Reggimento Fanteria di Marina "San Marco"
- Battaglioni
- Bafile
- Grado
Comando navale Mar Egeo
Sede: Rodi Comandante: contrammiraglio Luigi Biancheri
Le unità della seconda guerra mondiale
Portaerei
- Aquila (nave passeggeri Roma modificata, costruita ma mai utilizzata)
- Sparviero (nave passeggeri Augustus modificata, ma mai completata)
nave appoggio idrovolanti
- Giuseppe Miraglia: convertita da nave mercantile Città di Messina nel ruolo di nave appoggio idrovolanti; commissionata come nave trasporto idrovolanti nel 1940
Navi da battaglia
- classe Cavour: Conte di Cavour, Giulio Cesare (navi della prima guerra mondiale modernizzate) – 10 cannoni da 320 mm, 27 nodi di velocità, 25.000 t di stazza
- classe Duilio: Andrea Doria, Caio Duilio (navi della prima guerra mondiale modernizzate) – 10 cannoni da 320 mm, 27 nodi, 25.000 t
- classe Littorio: Littorio (rinominata Italia dopo il 30 luglio 1943), Vittorio Veneto, Roma, Impero (non completata) – 9 cannoni da 381 mm, 30 nodi, 45.000 t
incrociatori pesanti
- classe Trento: Trento, Trieste, Bolzano – 8 cannoni da 203 mm, 36 nodi, 10.000 t
- classe Zara:Pola, Zara, Fiume, Gorizia – 8 cannoni da 203 mm, 36 nodi, 10.000 t
incrociatori leggeri
- classe Condottieri
- Tipo Alberto di Giussano: Alberto di Giussano, Alberico da Barbiano,Bartolomeo Colleoni, Giovanni dalle Bande Nere
- Tipo Luigi Cadorna: Luigi Cadorna, Armando Diaz
- Tipo Raimondo Montecuccoli: Raimondo Montecuccoli,Muzio Attendolo
- Tipo Duca d'Aosta: Emanuele Filiberto Duca d'Aosta, Eugenio di Savoia
- Tipo Duca degli Abruzzi: Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi, Giuseppe Garibaldi
- classe Capitani Romani: Attilio Regolo, Giulio Germanico, Pompeo Magno, Scipione Africano, Ulpio Traiano
incrociatori obsoleti
- Navi: Taranto, San Giorgio e Bari
cacciatorpediniere
- classe Leone: 3 vascelli – 2.283 t
- classe Navigatori: 12 vascelli – 2.010 t, tra i quali Antonio Pigafetta e Ugolino Vivaldi
- classe Alfredo Oriani o Poeti: 4 vascelli – 1.950 t, tra i quali Vittorio Alfieri e Giosuè Carducci
- classe Soldati: 12 vascelli – 1.620 t, tra i quali Artigliere e Lanciere; divisi nelle classi:
- classe Maestrale: 4 vascelli – 1.449 t, tra i quali Grecale, Scirocco
- classe Dardo: 4 vascelli – 1.450 t, tra i quali Strale
- classe Mirabello: 2 vascelli – 1.383 t
- classe Folgore o Dardo II serie: 4 vascelli – 1.220 t
- classe Turbine: 8 vascelli – 1.092 t
- classe Nazario Sauro: 4 vascelli – 1.058 t
- classe Sella: 2 vascelli – 935 t
Navi appoggio
Navi mercantili violatrici dei blocchi navali
- RAMB I
- RAMB II
- Atlanta
- Cortellazzo
- Fusijama
- Himalaya
- Ida
- Africana
- Burano
- Butterfly
- Capo Alga
- Capo Lena
- Clizia
- Fidelitas
- Frisco
- Gimma
- Monbaldo
- Pietro Orseolo
- Todaro
- XXIV Maggio
Navi corsare italiane
- classe Monginevro: 3 motonavi (Monginevro – Monviso – Monreale)
Sommergibili
- classe Acciaio: 13 unità – 715 t
- classe Adua: 17 unità – 698 t
- classe Argonauta: 7 unità – 665 t
- classe Perla: 10 unità – 700 t
- classe Sirena: 12 unità – 701 t
- classe Ammiragli: 4 unità – 1.708 t
- classe Archimede: 2 unità – 985 t
- classe Argo: 2 unità – 794 t
- classe Bajamonti: 2 unità – 665 t
- classe Balilla: 4 unità – 1.450 t
- classe Bandiera: 4 unità – 941 t
- classe Bragadin: 2 unità – 981 t
- classe Brin: 5 unità – 1.016 t
- classe Cagni: vedi classe Ammiragli
- classe Calvi: 3 unità – 1.550 t
- classe Fieramosca: 1 unità – 1.556 t
- classe Flutto: vedi classe Tritone
- classe Foca: 3 unità – 1.333 t
- classe FR 111: 4 unità – 974 t
- classe FR 112: 2 unità – 761 t
- classe FR 117: 1 unità – 655 t
- classe FR 118: 1 unità – 1570 t
- classe Glauco: 2 unità – 1.055 t
- classe H: 5 unità – 360 t
- classe Liuzzi: 4 unità – 1.187 t
- classe Mameli: 4 unità – 830 t
- classe Marcello: 11 unità – 1.063 t
- classe Marconi: 6 unità – 1.195 t
- classe Micca: 1 unità – 1.570 t
- classe Pisani: 4 unità – 880 t
- classe R: 2 unità – 2.210 t
- classe Settembrini: 2 unità – 953 t
- classe Squalo: 4 unità – 933 t
- classe Tritone: 8 unità – 958 t
- classe X: 2 unità – 403 t
Navi ospedale
- Aquileia
- Arno
- California
- Città di Trapani
- Gradisca
- Po
- Principessa Giovanna
- RAMB IV
- Sicilia
- Tevere
- Toscana
- Virgilio
Vi erano poi sette unità denominate "navi soccorso", specializzate nel recupero e primo soccorso di naufraghi ed equipaggi di aerei abbattuti, e che non furono mai riconosciute dagli inglesi come navi ospedale:
Ordine di battaglia
All'entrata in guerra dell'Italia nel secondo conflitto mondiale la flotta della Regia Marina era così inquadrata:
- Iª squadra di base a Taranto
- IIª squadra di base alla Spezia
- Comando flotta sommergibili di base alla Spezia
- Circoscrizione Alto Tirreno di base alla Spezia
- Circoscrizione Basso Tirreno con sede a Napoli e basi a Napoli Messina e La Maddalena
- Circoscrizione Alto Adriatico di base a Venezia
- Circoscrizione Basso Adriatico e del Mar Ionio con sede a Taranto e basi a Taranto e Brindisi
- Comando navale Mar Egeo con base a Rodi
- Comando navale Albania con base a Durazzo
- Comando navale Libia con sede a Bengasi e basi a Tripoli e Tobruch
- Comando navale Africa Orientale Italiana con base a Massaua
- Comando navale Estremo Oriente con base a Tientsin
(5 MAS)
Posamine
- Lero
- Legnano
Cannoniere
- Sonzini
- Caboto
- Cerere
Comando navale Albania
Comando navale Libia
Base: Bengasi
Comandante: ammiraglio Bruno Brivonesi
Base: Tripoli
Navi ausiliarie
Posamine
Cannoniera
- Alula
Base: Tobruch
Incrociatore
Cannoniere
- Palmaiola
- De Lutti
- Grazioli Lante
- G. Berta
- Valoroso
Navi cisterna
Lina Campanella, Ticino, Polifemo
Comando navale Africa Orientale Italiana
Comando navale Estremo Oriente
Note
- ^ Le battaglie navali del mediterraneo nella seconda guerra mondiale – Arrigo Petacco 3ª di copertina
- ^ http://www.marina.difesa.it/storia/almanacco/parte05/navi0527.asp Il cacciatorpediniere Sebenico sul sito della Marina Militare
- ^ Le battaglie navali del mediterraneo nella seconda guerra mondiale – Arrigo Petacco 3ª di copertina
- ^ http://www.marina.difesa.it/storia/almanacco/parte05/navi0528.asp FR.22 sul sito della Marina Militare
- ^ http://www.marina.difesa.it/storia/almanacco/parte05/navi0529.asp FR.21 sul sito della Marina Militare
- ^ http://www.marina.difesa.it/storia/almanacco/parte05/navi0530.asp FR.31 sul sito della Marina Militare
- ^ Il 15 marzo 1941 la I flottiglia MAS fu ribattezzata su proposta del capitano di fregata Vittorio Moccagatta in Xª MAS. Il nuovo nome fu scelto in riferimento alla legione prediletta di Giulio Cesare, la Legio X gemina