Damon Hill

pilota automobilistico britannico

Damon Graham Devereux Hill (Londra, 17 settembre 1960) è un ex pilota automobilistico britannico, vincitore di 22 Gran Premi di Formula 1 e campione del mondo nel 1996.

Damon Hill
NazionalitàRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Altezza1,82 cm
Peso78 kg
Automobilismo
CategoriaFormula 1
Termine carriera1999
Carriera
Carriera in Formula 1
Stagioni1992-1999
ScuderieBrabham, Williams, Arrows, Jordan
Mondiali vinti1 (1996)
GP disputati122 (115 partenze)
GP vinti22
Podi42
Punti ottenuti360
Pole position20
Giri veloci19
Statistiche aggiornate al Gran Premio del Giappone 1999

Figlio d'arte, anche suo padre Graham Hill è stato campione del mondo di Formula Uno. Dopo aver iniziato la sua carriera nel motociclismo, vincendo anche un'importante gara a Brands Hatch nel 1985, Hill passò poi all'automobilismo, facendo una lunga gavetta nelle formule minori e debuttando in Formula 1 a trentadue anni, nel 1992. La sua permanenza nella massima serie è stata contrassegnata nelle stagioni 1994 e 1995 da continui duelli con il tedesco Michael Schumacher, i quali hanno successivamente dato luogo a controversie legate al comportamento dell'uno o dell'altro pilota. Ritiratosi nel 1999 Hill è rimasto nell'ambiente delle corse seppur non come pilota e dal 2006 è presidente del Club dei piloti britannici.

Carriera

Hill nacque a Hampstead, Londra, il 17 settembre 1960 da Graham e Bette Hill. Graham Hill era un pilota di Formula 1 campionato del mondo nel 1962 e nel 1968 ed è diventato un personaggio molto noto nel Regno Unito. La carriera di Graham Hill ha fornito una vita confortevole a Damon tanto che nel 1975 la famiglia viveva in una casa di campagna di 25 stanze in Hertfordshire e Damon ha frequentato la Haberdashers' Aske's Boys' School. La morte del padre in un incidente aereo nel 1975 lasciò il quindicenne Hill, la madre e le sorelle Samantha e Brigitte in circostanze economiche drasticamente ridotte.

Gli esordi

Motociclismo

Damon Hill non fu un talento precocissimo ed anzi iniziò la sua carriera nel mondo dei motori relativamente tardi. Inizialmente tentò la carta del motociclismo e nel 1983 vinse il Gran Premio del circuito di Brands Hatch per la classe 350. Damon corse in moto dal 1979 al 1984, ottenendo con la Yamaha TZ 350 un totale di 40 vittorie.

Automobilismo

 
Il casco nero di Hill usato durante la sua carriera

Nell'agosto 1984 vinse la sua prima gara in automobile, a Brands Hatch, con una Formula Ford 1600. L'anno successivo passò definitivamente dalle due alle quattro ruote, correndo in Formula Ford per il team Van Diemen, con il quale raggiunse risultati positivi senza però sfondare: quinto nel Campionato Townsend Thoresen e terzo nel Campionato Esso, con un totale di sei vittorie.

Nel 1986 passò alla Formula 3 inglese, correndo con il team Murray Taylor Racing, finendo nono in classifica con un secondo posto. Nel 1987, col Team Cellnet Ricoh, vinse due gare, arrivando due volte secondo e due terzo, riuscendo a mettere a segno due pole position e due giri più veloci in gara e giungendo quinto nel Campionato. Con lo stesso team arrivò terzo nel 1988 con due vittorie, due secondi posti, quattro terzi, due pole position, un giro più veloce in gara. Inoltre arrivò secondo nel prestigioso Gran Premio F.3 di Macao.

Sempre nel 1988 partecipò a due gare in Formula 3000 con il Team GA Motorsport (ritirato a Zolder, ottavo a Digione). Nel 1989 corse una gara nel Campionato Britannico di Formula 3000 ad Oulton Park, finendo terzo; corse una gara nel BTCC, a Donington Park, finendo quarto; partecipò alla 24 ore di Le Mans con la Porsche 962 del Team Richard Lloyd Racing.

A luglio 1989 venne chiamato dal Team Footwork Formula per correre nelle sei gare conclusive del Campionato Internazionale di Formula 3000. Riuscì a qualificare la macchina (una Mooncraft Mugen) in tutte e sei le gare, mentre nella prima parte del campionato la Footwork non era mai riuscita ad entrare nella griglia di partenza. Comunque la poca competitività dell'auto non gli permise altro che un misero quattordicesimo posto al Gran Premio di Spa.

Nel 1990 Damon passò al Team MiddleBridge F.3000, per correre il Campionato Internazionale con una Lola/Cosworth DFV T90/50. Mise a segno tre pole position e due giri più veloci. Il miglior risultato, però, fu solo un secondo posto a Brands Hatch.

Nel 1991 sempre con lo stesso team, ma con una Reynard/Cosworth 91D, Damon ottenne come migliori risultati un terzo posto a Nogaro e due quarti a Vallelunga e Le Mans. Con le credenziali di pilota veloce sul giro singolo, ma non concreto (in Formula 3000 non otterrà mai una vittoria), nel corso del 1991 venne assunto come collaudatore dal team Williams Renault di Formula 1.

Formula 1

Il debutto

Collaudatore della Williams nel 1991, ha debuttato in Formula 1 nel Gran Premio di Gran Bretagna al volante di una Brabham-Judd al posto di Giovanna Amati, senza ottenere grossi risultati utili. Nonostante il mezzo, si qualifica comunque al primo tentativo, nel gran premio di Silverstone, partendo ventiseiesimo e finendo sedicesimo. Riesce anche a correre il GP di Ungheria, finendo undicesimo, dopo essere partito dalla venticinquesima posizione, la gara fu comunque ricordata per la conquista del titolo mondiale da parte di Nigel Mansell sulla Williams FW14 collaudata proprio da Hill. Quel Gran Premio segna anche l'ultima presenza del glorioso team inglese in Formula 1.

Gli anni in Williams

1993
 
La Williams FW15C gudata da Hill nel 1993

Grazie alle qualità e alla padronanza del mezzo dimostrata come test driver, Damon venne "promosso" da Frank Williams e Patrick Head a seconda guida del team Williams-Renault al posto del campione del mondo in carica Nigel Mansell per partecipare al Campionato mondiale di Formula Uno. Non potendo correre con il numero 1, riservato al campione del mondo in carica, il primo anno corse con il numero 0. Suo compagno fu il francese Alain Prost appena rientrato nelle corse dopo un anno sabbatico.

Correndo con la Williams-Renault FW15C dotata di sospensioni attive la stagione di Hill non iniziò benissimo: al suo debutto in Sudafrica sul Circuito di Kyalami finì in testacoda al primo giro e dovette ritirarsi al sedicesimo. La gara dopo, in Brasile, Hill giunse secondo dietro alla McLaren di Ayrton Senna conquistando il suo primo podio in Formula 1. Hill continuò ad impressionare e conquistò la sua prima pole position al Gran Premio di Francia dove solo un ordine di scuderia lo congelò al secondo posto dietro Prost. Hill sfiorò il suo primo successo nei gran premi di Gran Bretagna e Germania dove dovette ritirarsi per problemi alla vettura e successivamente vinse il suo primo Gran Premio nel circuito di Hungaroring, in Ungheria il 15 agosto. Durante il 1993 ottenne altre 2 vittorie, in Italia a Monza e in Belgio. Alla fine del campionato fu terzo con 69 punti dietro solo al compagno Alain Prost e alla McLaren-Ford di Ayrton Senna.

Capitan Zero

 
La Williams-Renault con il numero 0

Nel 1993, ad Hill fu assegnato il numero 0, in quanto la Williams stessa l'anno precedente aveva vinto il Campionato costruttori e Nigel Mansell, che vinse quel Mondiale, decise di ritirarsi dalla F.1 (e solo al campione uscente spettava un numero 1 da affiggere sulla propria scocca). Anche nel 1994 Damon Hill continuò a correre con il numero 0, in quanto il detentore del titolo, Alain Prost, come Mansell l'anno precedente, decise di ritirarsi dopo la vittoria.

Questi rimangono tuttora gli unici casi di numero 0 in Formula 1, ad eccezione del pilota sudafricano Jody Scheckter che lo portò nel 1973 sulla McLaren in occasione dei Gran Premi di Canada e Stati Uniti.

1994

L'anno successivo, il 1994, ebbe come compagno di team Senna, che sembrava destinato a stravincere, ma morì tragicamente in un incidente nel Gran Premio di San Marino; dopo la sua scomparsa Frank Williams ripose tutte le sue speranze sull'inglese. La situazione era tanto difficile quanto imbarazzante: dopo quattro round Michael Schumacher aveva 40 punti e Hill solo 7 e durante il corso di tutta la stagione il distacco tra i due rimase di una trentina di punti. Le settimane successive videro accadere più cose nelle aule dei tribunali che in pista: a Silverstone, Schumacher superò Hill nel giro di ricognizione, non scontò (su consiglio del team) una penalità comminatagli e venne squalificato. La scuderia spiegò l'accaduto come un errore di comunicazione tra i commissari di gara e la squadra.[1] Il mancato rispetto della bandiera nera venne punito con ulteriori due gare di squalifica, ma la Benetton fece appello, per permettere al pilota di correre almeno la gara di casa facendo slittare le squalifiche nei Gp successivi. In Germania Schumacher dovette comunque ritirarsi. Al Gran Premio del Belgio il pilota tedesco vinse ancora, ma l'eccessivo consumo del fondo in legno (anche a causa di un testacoda su un cordolo in gara), introdotto a partire dal Gran Premio di Germania precedente, portò ad una nuova squalifica.

Schumacher saltò i due Gran Premi successivi per i fatti del Gran Premio di Gran Bretagna e quando tornò in pista, a Jerez, il suo vantaggio si era ridotto ad un punto sul rivale Hill che approfittando delle squalifiche, si era portato a ridosso del tedesco. A Jerez Schumacher vinse, ma arrivò dietro Hill nel Gran Premio del Giappone, corso in condizioni di bagnato intenso, e i due rivali si presentarono alla gara finale divisi da un solo punto. Schumacher dominò la prima parte del Gran Premio di Australia davanti ad Hill, fino a quando, al 35º giro, il tedesco uscì di pista ed andò a sbattere contro un muretto, danneggiando irrimediabilmente la sospensione destra. Nello stesso momento sopraggiungeva Damon Hill, che alla curva successiva lo attaccò, proprio mentre il tedesco stava sterzando per curvare: ne derivò un contatto che causò il ritiro di entrambi. Tra diverse polemiche il mondiale si chiuse con Schumacher campione con 92 punti e Hill secondo a 91. A fine stagione Hill venne nominato dalla BBC personaggio dell'anno.[2]

1995
 
Hill al volante della Williams-Renault, Montreal 1995

Nel 1995 iniziò la stagione con molta voglia di rivincita saltando subito in testa alla classifica con le 2 vittorie in Argentina e San Marino, ma dopo un inizio entusiasmante iniziò una serie di errori e di sfortune che lo relegarono quasi sempre dietro a Schumacher (in Spagna il tedesco si riprese la testa della classifica che non avrebbe più ceduto sino alla fine) che dominò la stagione e a cui regalò il mondiale con largo anticipo con una Benetton comunque inferiore rispetto alla Williams. Nonostante una stagione negativa al Gran Premio di Ungheria riuscì a dominare la gara completando un Grand Chelem (pole position, vittoria, giro più veloce e sempre in testa alla gara) e nell'ultimo Gran Premio in Australia, a mondiale già assegnato, Hill riscattò un periodo buio costellato di errori e critiche vincendo meritatamente dopo una corsa condotta in maniera impeccabile. Il 1995 fu comunque una stagione difficile dal punto di vista psicologico; più di una volta Hill manifestò fragilità nel gestire la sua rivalità con Schumacher. I principali motivi di questa situazione possono essere rintracciati in gran parte nelle forti critiche che da più parti venivano lanciate a Hill per i suoi errori. Al pari, quando Hill vinceva, ciò non veniva visto come merito del pilota ma come merito della super Williams rispetto a una concorrenza inferiore.

1996

Nel 1996 il rivale di sempre Schumacher approdò alla Ferrari in cerca di risultati e i pronostici erano tutti favorevoli alla Williams-Renault. Mantenendo alle spalle il compagno di squadra Jacques Villeneuve, esordiente ma capace di cogliere dei successi rilevanti con la Williams, Hill dominò la stagione con 8 vittorie, 10 podi e 97 punti, diciannove in più di Villeneuve, ed il solo rammarico di non esser riuscito a vincere il Gran Premio di casa. La Williams del 1996 era tecnicamente superiore agli altri team e finalmente Damon coronò il sogno di diventare campione del mondo di F1.

L'arrivo in Arrows

 
Hill alla guida della sua Arrows nel 1997

Nonostante la conquista del titolo, Hill non rinnovò il contratto con la Williams. Per la stagione successiva si accasò al team Arrows-Yamaha, senza cogliere però grandi risultati a causa della scarsa competitività della macchina, eccetto il Gran Premio d'Ungheria, in cui si era sempre trovato a suo agio con 2 vittorie e 2 secondi posti. Nell'edizione di quell'anno Hill, partito straordinariamente in seconda fila col terzo tempo, rimase in testa fino all'ultimo giro, quando un guasto alla vettura (problema idraulico e al cambio) lo costrinse a cedere il primo posto all'ex-compagno di squadra Villeneuve, ma portando ugualmente un podio inaspettato all'Arrows. Ad ogni modo il secondo posto fu un risultato molto importante per la Arrows (e il miglior risultato nella storia della scuderia) in quella stagione, anche se una vittoria sarebbe stata clamorosa e sensazionale.

Gli ultimi anni in F1

 
Damon Hill alla guida della Jordan-Mugen Honda al Gran Premio di Spagna 1998

Nel 1998 venne ingaggiato dalla Jordan-Mugen, alla quale dopo un inizio particolarmente difficile portò il primo successo in Formula 1, nel Gran Premio del Belgio dopo una gara segnata da numerosi incidenti e clamorosi ritiri per via della pesante pioggia, ma nonostante tutto ciò in entrambe le partenze andò molto bene e per tutta la gara è sempre stato nelle prime posizioni. Oltre al primo successo, il Gp del Belgio 1998 segnò anche la prima doppietta per il team Jordan, con la vittoria appunto di Damon Hill e il secondo posto di Ralf Schumacher. Sempre nello stesso anno, grazie ad un quarto posto al Gran Premio del Giappone, permise alla Jordan di classificarsi al quarto posto nel campionato costruttori ai danni della Benetton. Damon rimase alla Jordan anche nel 1999, ma ottenne scarsi risultati; alla fine della stagione, ormai demotivato, abbandonò le corse.

Dopo la Formula 1

Oltre ad avere la passione per i motori Damon ha anche la passione per la musica e in particolar modo per la chitarra. Da ricordare i concerti alla fine di ogni GP di Gran Bretagna nei quali Damon era componente fisso. Damon ha dimostrato le sue qualità musicali anche a livello "professionistico" lavorando come chitarrista di eccezione nell'album Euphoria dei Def Leppard. Per l'occasione ha detto il cantante della storica band, Joe Elliott: «Ci era capitato due o tre volte di incontrarlo in qualche festa e ogni volta ci raccontava di come era bravo con la chitarra. Lo abbiamo messo alla prova, e abbiamo dovuto dargli ragione. Suonerà perfino un assolo in un pezzo». Il pezzo nel quale Damon suona l'assolo finale è Demolition Man, prima canzone dell'album. Damon Hill era anche un amico stretto del grande artista e cantante George Harrison (ex Beatles )

Il 28 aprile 2006 Damon Hill è stato eletto presidente del British Racing Drivers' Club, associazione che gestisce il circuito di Silverstone e l'organizzazione del Gran Premio di Gran Bretagna di F1, succedendo a Jackie Stewart.

Statistiche

Hill ha disputato 115 gran premi, cogliendo 22 vittorie (21 Williams-Renault, 1 Jordan-Mugen), 20 pole position e 19 giri più veloci in gara. È partito per 47 volte in prima fila, e ha ottenuto 56 piazzamenti nei primi 6, per un totale di 360 punti complessivi.

Vittorie

 
La Williams FW18 Campione del Mondo nel 1996 di Hill
  • 1993: Ungheria, Belgio, Italia
  • 1994: Spagna, Gran Bretagna, Belgio, Italia, Portogallo, Giappone
  • 1995: Argentina, San Marino, Ungheria, Australia
  • 1996: Australia, Brasile, Argentina, San Marino, Canada, Francia, Germania, Giappone
  • 1998: Belgio

Risultati completi in Formula 1

1992 Scuderia Vettura                                 Punti Pos.
Brabham BT60B NQ NQ NQ NQ NQ 16 NQ 11 0
1993 Scuderia Vettura                                 Punti Pos.
Williams FW15C Rit 2 2 Rit Rit 2 3 2 Rit 15 1 1 1 3 4 3 69
1994 Scuderia Vettura                                 Punti Pos.
Williams FW16 2 Rit 6 Rit 1 2 2 1 8 2 1 1 1 2 1 Rit 91
1995 Scuderia Vettura                                   Punti Pos.
Williams FW17 Rit 1 1 4 2 Rit 2 Rit Rit 1 2 Rit 3 Rit 3 Rit 1 69
1996 Scuderia Vettura                                 Punti Pos.
Williams FW18 1 1 1 4 1 Rit Rit 1 1 Rit 1 2 5 Rit 2 1 97
1997 Scuderia Vettura                                   Punti Pos.
Arrows A18 NP Rit Rit Rit Rit Rit 9 12 6 8 2 13 Rit 7 8 11 Rit 7 12º
1998 Scuderia Vettura                                 Punti Pos.
Jordan 198 8 SQ 8 10 Rit 8 Rit Rit Rit 7 4 4 1 6 9 4 20
1999 Scuderia Vettura                                 Punti Pos.
Jordan 199 Rit Rit 4 Rit 7 Rit Rit 5 8 Rit 6 6 10 Rit Rit Rit 7 12º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

Onorificenze

Note

  1. ^ Christopher Hilton, Michael Schumacher: The whole story, Haynes, 2006, pp.118-120, ISBN 1-84425-008-3.
  2. ^ Roll call of past winners, su news.bbc.co.uk. URL consultato il 13 agosto 2008.
  3. ^ (EN) The London Gazette (PDF), n. 54625, 31 dicembre 1996, p. 11.

Bibliografia

  • (EN) Alan Henry, Damon Hill: from zero to hero, Patrick Stephens Limited, 1994, ISBN 1-85260-484-0.
  • (EN) David Tremayne, John Townsend, Damon Hill. World Champion, Orion Publishing Co., 1997, ISBN 0-297-82262-4.

Altri progetti

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