Saurichthys
Il saurittide (gen. Saurichthys) è un pesce condrosteo vissuto nel Triassico e nel Giurassico inferiore (tra 235 e 200 milioni di anni fa). I suoi resti sono stati rinvenuti in numerose parti del mondo (Europa, Cina, Madagascar, Sudafrica, Russia, Groenlandia, Spitzbergen, Nordamerica e Australia).
Saurichthys | |
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![]() Ricostruzione di Saurichthys seefeldensis mentre attacca uno pterosauro | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Actinopterygii |
Famiglia | Saurichthyidae |
Genere | Saurichthys |
Un veloce predatore
Dal corpo lungo e affusolato, questo pesce è considerato come uno dei più diffusi predatori dei mari del Triassico. La testa sottile e allungata, armata di denti conici, era dotata di ossa dermiche decisamente leggere, tali da ridurre il peso dell’animale. Tutto il corpo del saurittide era strutturato in modo particolarmente idrodinamico: le pinne anale e dorsale erano poste molto all’indietro, vicino alla pinna caudale, in modo da sfruttare pienamente la spinta propulsiva della coda. Gli organi interni, con tutta probabilità, erano posti nella parte anteriore del corpo, mentre quella posteriore era quasi interamente occupata da potenti muscoli propulsivi. Al contrario di molti pesci contemporanei, il saurittide era sprovvisto dello spesso rivestimento di scaglie ganoidi, ridotte a quattro file longitudinali lungo il dorso.
Proiezioni vertebrali allungate
Le specie più tarde, come Saurichthys seefeldensis del Norico, svilupparono delle proiezioni vertebrali (prezigapofisi) eccezionalmente allungate, fino a 6 volte la lunghezza della vertebra stessa. Questo strano sviluppo delle vertebre, forse, è associato alla contemporanea evoluzione dei pesci folidoforidi, particolarmente veloci e specializzati, potenziali prede del saurittide. Altre specie di saurittide erano S. ornatus e S. madagascarensis del Triassico inferiore, S. curionii e S. costasquamosus del Triassico medio e S. striolatus del Triassico superiore.
Accelerazioni improvvise
Si presume che questo pesce fosse un predatore solitario, dal momento che i suoi fossili non sono mai stati rinvenuti in gruppi di individui. La forma del corpo ha portato i paleontologi a pensare che il saurittide fosse in grado di compiere brusche accelerazioni e che tendesse agguati agli altri pesci. Di solito, però, i predatori di questo tipo si specializzano solo in determinati ambienti e quindi hanno solo una diffusione limitata, mentre il saurittide è conosciuto in molti giacimenti che coprono un vasto periodo geologico. In ogni caso la somiglianza tra Saurichthys e pesci “d’agguato” come l’odierno luccio (Esox lucius) è sorprendente.
Fossili a Besano
Molti resti fossili di saurittide, appartenenti a varie specie, sono stati rinvenuti in vari giacimenti italiani risalenti al Triassico, tra cui quello di Besano. Qui, in una ricca fauna di pesci, sono stati ritrovati anche i resti di altri pesci predatori di dimensioni notevoli, come Birgeria e Colobodus.
Bibliografia
- Gozzi E. (2004): Analisi tassonomica e morfofunzionale di Saurichthys e Birgeria (Osteichthyes, Actinopterygii). Unpublished Ph.D. Thesis, Università degli Studi di Milano.
- Griffith, J. (1959): On the anatomy of two saurichthyid fishes, Saurichthys striolatus (BRONN) and S. curioni (BELOTTI). Proc. Zool. Soc. London 132: p. 587-606.
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