Rashid al-Din Hamadani

storico, funzionario e medico persiano

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File:Rashid-al-Din Hamadani.jpg
Statua di Rashīd al-Dīn Hamadānī in Iran.

Rashīd al-Dīn Hamadānī (in persiano رشیدالدین همدانی‎; 12471318) è stato uno storico, funzionario, medico[1] persiano di cultura ebraica.

Convertitosi all'Islam, Rashīd al-Dīn Hamadānī divenne vizir di Ghazan Khan. A lui l'Īlkhān commissionò un'opera storica destinata a tramandarne la memoria ai posteri: il Jāmiʿ al-tawārīkh (L'insieme delle storie), considerato il più importante lavoro di un singolo autore della storia del periodo Ilkhanide e dell'Impero mongolo.[2] Conservò la funzione di vizir fino al 1316, data dopo la quale fu accusato di aver tentato di avvelenare l'Īlkhān Oljeitu, finendo con l'essere giustiziato nel 1318.[2]

Biografia

 
Guerrieri mongoli nel Jāmiʿ al-tawārīkh di Rashīd al-Dīn (1305–1306).

Rashīd al-Dīn Hamadānī nacque in una famiglia ebraica persiana ad Hamadan (oggi Provincia di Hamadan). Suo nonno era stato cortigiano del fondatore dell'Ilkhanato Hulagu Khan, mentre il padre era stato un farmacista nella stessa corte. Studiò da medico, tanto da essere ricordato anche come Rashīd al-Dīn Ṭabīb (in persiano رشیدالدین طبیب‎), entrando poi al servizio della corte ilkhanide in tale veste all'epoca di Abaqa.
Si convertì all'Islam a circa 30 anni.[3]

Note

  1. ^ "Rashid ad-Din". Encyclopædia Britannica. 2007. Encyclopædia Britannica Online. Accessed 7 April 2014.
  2. ^ a b D.O. Morgan, Rāshid Al-Dīn Tabīb, in Encyclopaedia of Islam, vol. 8, 2nd, Brill Academic Publishers, 1994, pp. 145-148, ISBN 9004098348.
  3. ^ George Lane, Genghis Khan and Mongol Rule, Hackett Publishing, 2009, p. 121.

Collegamenti esterni

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