Villa Turco, Zamboni

villa veneta in Valpolicella
Versione del 16 apr 2014 alle 21:10 di 79.6.234.108 (discussione) (Villa Verità risale alla seconda metà del XVI secolo. Appartenuta ai Verità dal 1565 fino agli inizi del XIX sec, passò poi agli Sparavieri che ne furono proprietari fino al 1916. Negli anni successivi, fu abbandonata in deprecabile stato di abbandono)

[1]La Villa Verità (anche Sparavieri, Serego Alighieri) è una villa veneta risalente al XVI secolo . Essa si trova nel comune di Negrar (in località Arbizzano), in Valpolicella, nella provincia di Verona.

Villa Verità[2]

Voci correlate

Bibliografia

  • M. Luciolli, Ville della Valpolicella, Verona, Jago edizioni, 2008.
  • P.P. Brugnoli, L'architettura a Verona nell'età della Serenissima, Verona, edizioni B.P.V., 1988.
  • P.P. Brugnoli, L'architettura a Verona dal periodo napoleonico all'età contemporanea, Verona, edizioni B.P.V., 1994.
  • Giuseppe Silvestri, La Valpolicella, Centro di documentazione per la storia della Valpolicella, 1950.
  1. ^ Villa Verità risale alla seconda metà del XVI secolo. Appartenuta ai Verità dal 1565 fino agli inizi del XIX sec, passò poi agli Sparavieri che ne furono proprietari fino al 1916. Negli anni successivi, fu abbandonata in deprecabile stato di abbandono e cadde in mano a speculatori che fecero abbattere tuti gli alberi del parco e distrussero il giardino e il laghetto.
    Acquistata nel 1922 dal conte Pieralvise Serego Alighieri, discendente diretto del Divino Poeta, negli anni '60 fu restituita alla forma cinquecentesca.
    La villa consta di un corpo centrale, il cui lato a nord presenta lo stemma dei Verità, probabilmente settecentesco.
    Dal corpo centrale si allungano a sud, ad angolo retto, due ali: la destra termina con una torre colombaia a tre piani, di pianta rettangolare e non quadrata a differenza delle altre colombaie della Valpolicella.
  2. ^ Villa Verità risale alla seconda metà del XVI secolo. Appartenuta ai Verità dal 1565 fino agli inizi del XIX sec, passò poi agli Sparavieri che ne furono proprietari fino al 1916. Negli anni successivi, fu abbandonata in deprecabile stato di abbandono e cadde in mano a speculatori che fecero abbattere tuti gli alberi del parco e distrussero il giardino e il laghetto.
    Acquistata nel 1922 dal conte Pieralvise Serego Alighieri, discendente diretto del Divino Poeta, negli anni '60 fu restituita alla forma cinquecentesca.
    La villa consta di un corpo centrale, il cui lato a nord presenta lo stemma dei Verità, probabilmente settecentesco.
    Dal corpo centrale si allungano a sud, ad angolo retto, due ali: la destra termina con una torre colombaia a tre piani, di pianta rettangolare e non quadrata a differenza delle altre colombaie della Valpolicella.