Lingua albanese ghega

varietà della lingua albanese

La lingua albanese ghega[1] (in albanese: gegë; forma definitiva: gegërishte, gegërishtja) è una varietà di lingua albanese parlata in Albania e nei paesi della ex-Jugoslavia.

Albanese ghego
Gegë
Parlato inAlbania, Kosovo, Repubblica di Macedonia, Montenegro
Parlanti
Totale4 milioni
Altre informazioni
ScritturaAlfabeto latino
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Lingua albanese
Codici di classificazione
ISO 639-3aln (EN)
Glottologgheg1238 (EN)
Linguasphere55-AAA-aa

Storia

Il primo esempio di ghego è riscontrato nel Kanun di Lekë Dukagjini. Secondo molti studiosi il ghego deriva da idiomi illirici della Dalmazia, portati dalle popolazioni dalmate emigrate in Albania settentrionale (probabilmente durante l'invasione slava nei Balcani). Secondo alcune teorie deriva da un ceppo tracio-illirico proveniente da un'area interna dei Balcani compresa fra le città di Niš e Skopje conosciuta in passato con il nome di Dardania.

Distribuzione geografica

Secondo l'edizione 2009 di Ethnologue, la lingua albanese ghega è parlata principalmente nel nord dell'Albania, dove si contano 1,8 milioni di locutori, e nel Kosovo, da 1,6 milioni di persone. Altre comunità linguistiche significative si trovano in due paesi della ex-Jugoslavia: 600.000 locutori nella Repubblica di Macedonia e 80.000 in Montenegro.

Classificazione

Secondo lo standard ISO 639 la lingua albanese ghega è uno dei membri della macrolingua albanese.

Sistema di scrittura

Per la scrittura viene utilizzato l'alfabeto latino, adottato almeno fin dal XV secolo. Meno frequentemente erano utilizzati anche l'alfabeto cirillico[2]e la versione turco-ottomana derivata dall'alfabeto arabo[3], data la mancanza di una norma stabilita fino al congresso di Bitola del 1908.

Note

  1. ^ Riconoscendo l'arbitrarietà delle definizioni, nella nomenclatura delle voci viene usato il termine "lingua" in accordo alle norme ISO 639-1, 639-2 o 639-3. Negli altri casi, viene usato il termine "dialetto".
  2. ^ Cosimo Palagiano, La geografia delle lingue in Europa, Napoli, 2006, p. 130.
  3. ^ Frédéric Barbier, Storia del libro: dall'antichità al XX secolo, Bari, Edizioni Dedalo, 2004, p. 29.

Voci correlate