Trapianto di rene
Il trapianto renale si esegue con un intervento chirurgico il quale permette di inserire un rene sano prelevato da un donatore cadavere o donatore vivente - nella parte anteriore dell’addome del paziente.
L’arteria e la vena che vengono prelevate con il rene, vengono unite alla vena e all’arteria iliaca e il suo uretere collegato con la vescica del ricevente. Per poter essere considerati idonei ci si deve sottoporre ad una serie di esami per escludere l’eventuale presenza di malattie che controindichino l’intervento e la terapia antirigetto. L'intervento chirurgico ha una durata che può variare da 2 a 4 ore.
E’ la più completa terapia sostitutiva. Basta quasi sempre un solo rene per condurre una vita normale, senza comunque un eccesso di abusi alimentari.
In Italia è stato istituito un Centro Nazionale Trapianti con sede presso l'istituto superiore della Sanità al quale è stato affidato il compito di verificare l'attività di prelievo e trapianto, nonché di formulare le raccomandazioni operative.
Le organizzazioni che operano nel campo dei trapianti sono:
- Nord Italia Transplant (NITp)
- Associazione Interegionale Trapianti (AIRT)
- Organizzazione Centro-Sud Trapianti (OCST)