Trapianto di rene
Il trapianto renale si esegue con un intervento chirurgico il quale permette di inserire un rene sano prelevato da un donatore cadavere o donatore vivente - nella parte anteriore dell’addome del paziente.
L’arteria e la vena che vengono prelevate con il rene, vengono unite alla vena e all’arteria iliaca e il suo uretere collegato con la vescica del ricevente. Per poter essere considerati idonei ci si deve sottoporre ad una serie di esami per escludere l’eventuale presenza di malattie che controindichino l’intervento e la terapia antirigetto. L'intervento chirurgico ha una durata che può variare da 2 a 4 ore.
E’ la più completa terapia sostitutiva. Basta quasi sempre un solo rene per condurre una vita normale, senza comunque un eccesso di abusi alimentari, che possano provocare un rischio di insufficienza renale.
Storia
Facciamo riferimento all'anno 1902 per indicare il Primo Trapianto di rene sperimentale eseguito dal chirurgo austriaco ULMANN, su di un cane, il trapianto consisteva nell'alloggiare l'organo nel collo dell'animale e anastomizzando l'arteria e la vena renale rispettivamente con l'arteria carotide e la vena giugolare. Nel 1946 furono invece tre giovani chirurghi statunitensi Huffnagell, Landsteiner e Hume, che realizzaronoun trapianto di rene in una giovane donna affetta da Insufficienza renale acuta. Nel 1954 Murray realizzo il primo trapianto renale tra gemelli monozigot (a Boston) e per la prima volta l'organo venne alloggiato nell fossa iliaca. Nonostante questi grandi passi avanti gli episodi di rigetto dell'organo erano numerosi, soprattutto per la frequente insorgenza di infezioni, la barriera immunologica sembrava insormontabile, fino a quando nel 1962 l'avvento della aziotoprina rappresento un grandissimo progresso alla terapia immonosoppressiva, poichè ridusse in maniera significativa l'incidenza degli episodi di rigetto. Alla fine delgi anni '70 ad oggi, Ciclosporina, Azatioprina e corticosteroidi hanno rappresentato i cardini fondamentali della terapia, anche se nuovi e più potenti farmaci sono attualmente in uso come l'FK 506
Indicazioni e Controindicazioni
I progressi effettuati negli anni nel campo della terapia immmunosoppressiva, unita al progresso della tecnica chirurgica, hanno fatto si che si potesse estendere le INDICAZIONI al trapianto a un numero di patologie sempre maggiore come: Nefropatia Diabetica, glomerulonefriti croniche, pielonefrite cronica e Rene Policistico che rappresentano le patologie renali responsabili di IRC.
Istocompatibilità
Il successo di un trapianto renale è anche legato al grado di similarità genetica tr donatore e ricevente. Il sistema HLA rappresenta nel'uomo il sistema maggiore di istocompatibilità ed è costituito da un gruppo di antigeni presenti sulla superficie cellulare. Questo sistema antigenenico rappresenta nel trapianto la maggiore barriera immunologica, poichè il suo riconoscimento attiva la risposta immunologica che induce al rigetto. Gli Antigeni costituenti il sistema HLA sono glicoproteine codificae da geni presenti sul braccio corto del Cromosoma 6 in sei differenti loci. Sono valutati 2 differenti gruppi antigeni nel sistema HLA:
- Gli antigeni di classe I(sono espressi dai loci A, B, C)
- GLI Antigeni di classe II(sono espressi dai loci DP, DQ, DR)
Priorita nella selezione di donatore e ricevente in ordine descrscente di compatibilità HLA
- Gemello Omozigote
- Gemello Dizigote
In Italia è stato istituito un Centro Nazionale Trapianti con sede presso l'istituto superiore della Sanità al quale è stato affidato il compito di verificare l'attività di prelievo e trapianto, nonché di formulare le raccomandazioni operative.
Le organizzazioni che operano nel campo dei trapianti sono:
- Nord Italia Transplant (NITp)
- Associazione Interegionale Trapianti (AIRT)
- Organizzazione Centro-Sud Trapianti (OCST)