Aeroporto di Comiso

aeroporto regionale civile italiano

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Aeroporto di Comiso
aeroporto
La vecchia insegna dell'aeroporto militare.
Codice IATACIY
Codice ICAOLICB
Descrizione
TipoCivile
StatoItalia (bandiera) Italia
CittàRagusa, Comiso
Posizione5 km da Comiso
16 km da Ragusa
11 km da Vittoria
Costruzione1937-1939
Altitudine230 m s.l.m.
Coordinate36°59′30″N 14°36′25″E
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
LICB
LICB
Sito webwww.aeroportodicomiso.com/
Piste
Orientamento (QFU)LunghezzaSuperficie
05/232.538asfalto
PAPI - ILS CAT I - VOR/DME
www.soaco.it

L'Aeroporto di Comiso[1] (IATA: CIYICAO: LICB) è un aeroporto italiano che sorge in Sicilia nel territorio del comune di Comiso, in provincia di Ragusa, da cui dista 5 km. È situato inoltre a 15 km da Ragusa. Il sedime aeroportuale si estende sui territori dei comuni di Comiso e Chiaramonte Gulfi. La struttura, già intitolata alla memoria del Generale di brigata aerea Vincenzo Magliocco e dal 7 giugno 2014 a Pio La Torre, è dotata di una pista in asfalto lunga Errore in {{M}}: parametro 3 non è un numero valido. e larga 45 m, l'altitudine è di 230 m /756 ft, l'orientamento della pista è 05-23, la frequenza radio 125.275 MHz per la torre, circuito normale. L'aeroporto è gestito da Società Aeroporto Comiso ed è aperto al traffico commerciale nazionale ed internazionale.

Nato come aeroporto militare, è stato riconvertito all'aviazione generale civile e cargo ed è stato inserito nel piano regionale del trasporto aereo siciliano, che prevede la costituzione di due poli aeronautici: quello occidentale, costituito dagli aeroporti di Palermo e Trapani, e quello orientale, rappresentato dagli scali di Catania e Comiso. L'aeroporto è stato aperto al traffico civile il 30 maggio 2013.

Storia

L'aeroporto venne progettato durante il ventennio fascista, fu realizzato fra il 1937 ed il 1939 e fu intitolato al generale di brigata aerea Vincenzo Magliocco, palermitano, morto durante la guerra d'Etiopia nel 1936[2]. Durante la seconda guerra mondiale fu utilizzato dalla Regia Aeronautica come una delle basi principali per gli attacchi italiani su Malta e contro le navi della Royal Navy stanziate nel Mediterraneo. Il 26 maggio ed il 17 giugno 1943, poco prima dello sbarco in Sicilia (operazione Husky), l'aeroporto subì pesanti bombardamenti che resero la pista inutilizzabile. L'11 luglio dello stesso anno l'aeroporto fu occupato dalle forze alleate, che ne ripararono la pista per utilizzare lo scalo per le loro operazioni di supporto. Ricostruito e potenziato nel dopoguerra come base militare per il 41º Stormo di Catania sino al 1973, con una pista che arrivò ad avere una lunghezza di 1740 m, l'aeroporto venne aperto al traffico civile con un volo di linea per Catania, operato dalla LAI - Linee Aeree Italiane[3]. Dal 1965 fino al novembre del 1972 vennero ripresi i voli civili, a cura dell'ATI, con voli Catania-Comiso[4] e Palermo-Comiso[5].

Guerra fredda

Il 19 agosto 1981, il Governo Spadolini designò l'aeroporto, in quel momento non attivo, come Base militare NATO. Fra gli anni 1983 e il 1988, esso fu quindi interessato da una notevole mole d'investimenti per la realizzazione della gran parte delle infrastrutture oggi esistenti, progettate anche per lo stoccaggio di testate nucleari. Con i 112 missili Cruise, operativi a partire dal 30 giugno 1983, sarà una delle principali basi della Nato nel sud Europa durante la guerra fredda. Successivamente, e con il venir meno delle esigenze di difesa dopo il crollo del blocco sovietico, la base militare perse d'importanza e venne progressivamente ridimensionata (il 26 marzo del 1991 viene rimossa l'ultima batteria di missili Cruise), sino ad essere definitivamente chiusa alla fine degli anni novanta del XX secolo. Tutt'oggi, sulla parte sud della pista sono ancora visibili i bunker che accolsero le testate nucleari americane.

Nel 1999, quella che ormai era la ex-base Nato, durante la Missione Arcobaleno fu riutilizzata per accogliere ed alloggiare circa cinquemila cossovari[6] nel corso della guerra della ex-Iugoslavia, in quelli che erano stati gli alloggi dei soldati americani di stanza al Magliocco durante la guerra fredda.

La ricostruzione

 
Il piazzale di CIY con 737-800 della Transavia France.

Il nuovo aeroporto di Comiso è nato da una fruttuosa collaborazione istituzionale fra l’Enac, la Regione siciliana e il Comune di Comiso. Il finanziamento dell'opera, per un importo complessivo pari a 47.407.976,73 euro, venne approvato con delibera del CIPE n.36 del 3 maggio 2002 e successivamente con decreto n.368/Serv.2 del 28 maggio 2004 del Dipartimento Trasporti della Regione Siciliana. I lavori iniziarono il 23 ottobre 2004 ed andarono speditamente fino al completamento della parte air-side nell'aprile del 2007.

Il progetto di ricostruzione dell'aeroporto ha permesso la realizzazione di una nuova pista lunga 2.538 metri (che fu completata nel marzo del 2007), dotata di sistema di atterraggio strumentale ILS (Instrument landing system). La sua funzione, a regime, sarà di complementarità rispetto all'Aeroporto di Catania-Fontanarossa e servirà da base, oltre che per servizi di linea, per charter, compagnie low cost e cargo. Il primo volo civile è stato un volo istituzionale, effettuato il 30 aprile 2007. Il 07 giugno 2013, la Ryanair annuncia l'apertura di tre nuove rotte commerciali dall'aeroporto di Comiso[7].

Piano nazionale degli aeroporti

Nel mese di novembre del 2010 si è cominciato a parlare di riduzione del numero degli aeroporti minori aperti al traffico civile nel contesto del piano soparannominato "aeroporti bonsai" che prevede il ridimensionamento degli scali al di sotto dei 500.000 passeggeri annui a causa del loro alto costo di esercizio a fronte di uno scarso utilizzo[9] ma già nel "Piano nazionale degli aeroporti" del 2012 nell'ottica di decongestionare lo scalo etneo l'aeroporto di Comiso viene considerato come complementare all'aeroporto di Catania[10].

Nel gennaio 2014 viene presentato il "Piano nazionale degli aeroporti" in base al quale Comiso viene inserito fra i 26 aeroporti di interesse nazionale[11] che prevede il monitoraggio per un triennio dello scalo onde stabilire il raggiungimento di un equilibrio economico-finanziario dello stesso.[12]

Compagnie aeree e destinazioni

Compagnia Destinazioni Nazionali Destinazioni Internazionali Note
  Alitalia

[13]

  Brussels Airlines

[14]

  HOP!
  Primera Air

[15]

  Ryanair

[16]

[14]

[15]

  Transavia France

[17]

Collegamenti

L'aeroporto è raggiungibile mediante autobus grazie alle seguenti autolinee[25][26][27]:

  • Azienda Siciliana Trasporti (Ragusa - Aeroporto di Comiso e vv.)
  • Autolinee Regionali S.r.l. (Modica - Ragusa - Comiso - Aeroporto - Pedalino - Mazzarrone - Granieri - Caltagirone evv.)
  • Etna Trasporti (Pietrapezia - Mazzarino - Butera - Gela - Vittoria - Aeroporto e vv.)
  • Giamporcaro (Vittoria - Comiso - Aeroporto di Comiso - Aeroporto di Catania - Catania e vv.)
  • Mercorillo (Acate - Aeroporto - Comiso e vv.)
  • Tumino (Ragusa - Marina di Ragusa - Casuzze - Punta Secca - Santa Croce Camerina - Aeroporto e vv.)

Dati tecnici

  • Orientamento : 05/23
  • Lunghezza pista: 2538 m
  • Larghezza pista: 60 m (45 m + banchine da 7,5 m)
  • Larghezza taxiway: 38 m (23 m + banchine da 7,5 m)
  • Bretelle di collegamento: A ed AA (in testata 23), B e C (uscita rapida)
  • Piazzale Aviazione Commerciale: 39.000 m².
  • Piazzale Aviazione Generale: 6.000 m².
  • Resa (Runway end safety area): 240 m su entrambe le testate.
  • Antincedio: Cat.7 ICAO

Su entrambe le testate i primi 450 m sono stati realizzati con pavimentazione rigida.

Galleria fotografica

Note

  1. ^ AIP ITALIA - parte GEN2-4 (PDF), su enav.it, www.enav.it. URL consultato il 01 06 2013.
  2. ^ Rapporto ENAC, pag.157
  3. ^ aeroportodicomiso.it - Sito dell' Aeroporto degli Iblei
  4. ^ (EN) World Airline Survey. Aero Trasporti Italiani SpA (ATI) (PDF), in Flight International, Reed Business Publishing, 14 aprile 1966, p. 595. URL consultato il 31 gennaio 2012.
  5. ^ SO.A.CO - S.p.A. - soaco.it
  6. ^ Dizione corretta secondo il DOP. La pronuncia classica, Còssovo /ˈkɔssovo/, è variamente attestata: cfr. «La battaglia di Còssovo in cui l'impero di Serbia perì» (Giosuè Carducci); «Ti chiaman di Còssovo al piano» (Gabriele D'Annunzio). L'accentazione Cossòvo /kosˈsɔvo/, all'albanese, è invece priva di riscontro storico, sebbene attestata nell'uso giornalistico contemporaneo. Del resto, Cossovo è un nome serbo (Kosovo Polje, la "Piana dei Merli").
  7. ^ Annuncio Ryanair del 07/06/2013
  8. ^ Articolo di Fabio Albanese
  9. ^ Aeroporti, troppi sprechi. Via gli scali bonsai
  10. ^ Piano nazionale degli aeroporti 2012, Capitolo 18 - Sicilia, paragrafo 18.2, pag.71.
  11. ^ Ministero dei Trasporti, Piano nazionale degli aeroporti 2014.
  12. ^ Lupi presenta il Piano aeroporti: 11 strategici e 26 di interesse nazionale
  13. ^ Comunicato stampa Alitalia del 08/11/2013.
  14. ^ VT Vacances, Catalogo Estate 2014, pag.126.
  15. ^ Bollettino Solresor, Estate 2014, pag.3.
  16. ^ nel menù a tendina del sito Ryanair
  17. ^ Pagina degli "Aeroports de Paris", Flights, timetable & airlines.
  18. ^ Comiso, l'aeroporto intitolato a Pio La Torre La Sicilia, 11 aprile 2007.
  19. ^ Scalo di Comiso, si torna al vecchio nome Cancellato La Torre. Veltroni: offensivo - Corriere della Sera
  20. ^ Articolo du Repubblica.it
  21. ^ Politicamentecorretto.com
  22. ^ Sicilianews24
  23. ^ http://www.gds.it/gds/multimedia/home/gdsid/350732/
  24. ^ http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/edizioni/ContentSet-c33de60a-a1bf-4300-ac15-b69858f98313-tg1.html dal TG1 delle 13:30 del 7 giugno 2014, servizio sulla reintitolazione dell'aeroporto di Comiso
  25. ^ Regione Siciliana - Decreto su servizio autobus per l'aeroporto di Comiso
  26. ^ Orario AST, Ragusa-Aeroporto
  27. ^ Autolinee Tumino - Orario linea Ragusa-Aeroporto.

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