Serafino (tifoso)
Giuseppe Serafini, noto semplicemente come Serafino[1] (Prato, 1946 – Palermo, aprile 1980[1]), è stato un celebre e atipico personaggio dell'ambiente del calcio italiano degli anni settanta.

Biografia
Di origine ligure[2], dotato di una mole imponente (arrivò a pesare 200 kg[1][3]) e di una voce da tenore[4][5], vivacchiava nel mondo dello sport esercitando la professione di tifoso.
Nel corso degli anni Settanta fu ingaggiato da molte società per rianimare le proprie curve,[6] partendo dalla Ignis (pallacanestro), proseguendo con l’Inter di Helenio Herrera, il Milan di Gianni Rivera e la Juve di Giampiero Boniperti.[3]. Fu chiamato da Renzo Barbera, presidente del Palermo, per sollevare l'umore dei tifosi palermitani.[7] Nell'album Calciatori Panini 1974-1975 compare in caricatura in un'appendice umoristica a vignette sul regolamento del calcio da completare con le figurine, disegnata da Bruno Prosdocimi. La sua foto fu inoltre pubblicata su Newsweek[8].
Compariva inoltre alle partite della Nazionale di calcio dell'Italia, dove armato di tamburo, maglia azzurra, corni, cappellone e piatti faceva sentire il suo supporto alla squadra divertendo il pubblico sugli spalti e anche quello da casa, con le inquadrature che le telecamere RAI[5] gli dedicavano, e che ne facevano accrescere la popolarità.
Oltre alle partite della Nazionale italiana di calcio, Serafino era solito presenziare anche ai maggiori incontri di tennis[5] con gli azzurri protagonisti, anche se la Federazione Italiana Tennis negò che ricevesse da quest'ultima alcuna forma di sostegno finanziario[9].
In seguito alla sua scomparsa, avvenuta nella primavera del 1980 a Palermo per mancanza di ossigenazione ai polmoni a causa della cosiddetta sindrome di Pickwick,[1] Serafino è stato ricordato dalla stampa nazionale[5], e comparato con altri personaggi della tifoseria azzurra[2] o analoghi "tifosi ufficiali" di altre nazionali, come lo spagnolo Manolo[2] «el del Bombo», e il portoghese Pacheco[5][4].
Note
- ^ a b c d "Serafino", il supertifoso degli stadi è gravissimo: un polmone non funziona Archiviolastampa.it Errore nelle note: Tag
<ref>non valido; il nome "stampa" è stato definito più volte con contenuti diversi - ^ a b c Gian Paolo Ormezzano, Un pontefice tricolore, in La Stampa, 14 giugno 1988, p. 17. URL consultato il 14 giugno 2014.
- ^ a b Giorgio dell'Arti, Gli anni 70 - 31 luglio 1977, su cinquantamila.corriere.it, Corriere della Sera. URL consultato il 16 giugno 2014.
- ^ a b Stadium, su galleriadellacanzone.it, galleriadellcanzone.it. URL consultato il 22-07-2010.
- ^ a b c d e Robeto Perrone, Il tifo italiano in ultima fila al botteghino dell'Europeo, su corriere.it, Corriere della Sera. URL consultato il 22-07-2010.
- ^ Roberto Alajmo, Il primo amore non si scorda mai, Palermo, Mondadori, 2013, ISBN 9788852033179.
- ^ Giuseppe Bagnati; Vito Maggio; Vincenzo Prestigiacomo, Il Palermo racconta: storie, confessioni e leggende rosanero, Palermo, Grafill, giugno 2004, p. 166, ISBN 88-8207-144-8.
- ^ Gigi Messere, Ciao Serafino, in magliarossonera, 1980. URL consultato il 6 dicembre 2010.
- ^ Ma questo Serafino chi lo paga?, in L'Unità, 19 dicembre 1979, p. 18. URL consultato il 14 giugno 2014.
Collegamenti esterni
- Massimo Poggini, Serafino, quello che inventò il “mestiere” di tifoso, su pensieri-parole.max.gazzetta.it, 28 novembre 2012. URL consultato il 15 giugno 2014.