Prendimi l'anima è un film biografico diretto da Roberto Faenza, ispirato alla figura della psicoanalista russa Sabina Spielrein e al suo rapporto sia terapico che amoroso con Jung. Gli interpreti principali sono Emilia Fox e Iain Glen. Presentato in anteprima il 27 settembre 2002 al Siena Film Festival, è uscito nelle sale a cominciare dal 17 gennaio 2003.[1]

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Emilia Fox (Sabina) in una scena del film
Paese di produzioneItalia
Durata88 min
Rapporto2,35:1
Generedrammatico
RegiaRoberto Faenza
SoggettoRoberto Faenza
SceneggiaturaRoberto Faenza, Gianni Arduini, Alessandro Defilippi, Elda Ferri, Hugh Fleetwood, Giampiero Rigosi
ProduttoreJean Vigo Italia, Les Films du Centaure, Cowboy Films
FotografiaMaurizio Calvesi
MontaggioMassimo Fiocchi
MusicheAndrea Guerra
ScenografiaGiantito Burchiellaro
CostumiFrancesca Sartori, Serghei Strucioy
Interpreti e personaggi

Trama

Marie e Fraser, due giovani studiosi, l'una francese e l'altro scozzese, fanno reciproca conoscenza mentre si trovano entrambi a Mosca per svolgere ricerche sulla vita della psicoanalista russa Sabina Spielrein. I due ricostruiscono insieme la vita di Sabina, a partire dal suo ricovero a Zurigo nel 1904 per una grave forma di isteria. Qui la paziente conosce il giovane medico Carl Gustav Jung, che mettendo in pratica i nuovi metodi di psicoanalisi sviluppati da Freud, riuscirà a guarirla. Sabina comincia ad interessarsi di psicoanalisi lei stessa, e nasce così un'intensa relazione amorosa tra lei e Jung. Ma, constatato che il suo amato Carl, sposato e con due figli, pur innamorato è preda di dubbi morali, Sabina fa scoppiare uno scandalo. I due, infine, si separano.

Tematiche

Nel film è presente il quadro di Klimt Giuditta II (1909), che la Spielrein usa come esempio della propria idea di connubio fra Eros e Thanatos.[2]

Riconoscimenti

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni

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