La Giornata di Dhū Qār (in arabo ﻳﻮﻢ ﺫﻱ ﻗﺎﺭ?, Yawm Dhī Qār fu una battaglia che vide contrapposti nel 611 (o nel 604) Arabi preislamici del gruppo tribale dei B. Bakr b. Wāʾil e Persiani sasanidi a Dhū Qār (spesso chiamata Dhī Qār, al femminile[1] nell'attuale Iraq).
Battaglia di Dhu Qar |
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Data | 611
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Luogo | Dhū Qār ("Quello del catrame")
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Modifiche territoriali | Beduini arabi sconfiggono per la prima volta formazioni regolari persiane sasanidi
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Schieramenti |
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Comandanti |
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Hanīʾ ibn Masʿūd | al-Hāmarz Iyās b. Qabīṣa |
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Effettivi |
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Perdite |
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Secondo lo storico musulmano Abū ʿUbayda Maʿmar b. al-Muthannā (m. 824), Khusraw Parviz (Cosroe II), fortemente contrariato dal fatto che il sovrano lakhmide al-Nuʿmān b. al-Mundhir b. Māʾ al-Samāʾ avesse rifiutato di concedergli la mano di sua figlia, mise fine al suo regno trasformandolo in satrapia, facendolo poi giustiziare.
Più tardi, Khusraw II inviò sue truppe per recuperare le armature della famiglia di al-Nuʿmān, ma Hanīʾ ibn Masʿūd (amico di al-Nuʿmān) rifiutò, e le forze persiane furono incredibilmente sconfitte nella battaglia di Dhū Qār, presso al-Hira, la capitale della dinastia dei Lakhmidi.
Il ricordo dell'episodio rimase sempre assai forte tra gli Arabi e l'accaduto fu poi interpretato come il profetico annuncio della futura vittoria arabo-islamica nei confronti della Persia non islamica, superiore per cultura e forza economica agli Arabi della Penisola arabica ma ad essi inferiori sotto il profilo di quella spiritualità che sarà però da questi ultimi guadagnata con la loro conversione al messaggio del profeta Maometto.
Note
- ^ La parola di origine sudarabica Dhū - che significa "quello di..." o "possessore di..." - al femminile o in caso obliquo arabo diventa Dhī.
Bibliografia