Lucio Mario Perpetuo (latino: Lucius Marius Perpetuus; ... circa – post ...) è stato un politico e militare romano, senatore, nominato console suffetto tra il 203 e il 214.

Lucio Mario Perpetuo
Console dell'Impero romano
Nome originaleLucius Marius Perpetuus
GensMaria
Consolatotra il 203 e il 214

Biografia

Mario Perpetuo era il figlio dell'omonimo Lucio Mario Perpetuo, un procurator Augusti dell'ordine equestre, e fratello di Mario Massimo, il biografo imperiale romana. Anche se la sua carriera è sufficientemente documentata, molte delle date in cui ricoprì determinati incarichi sono incerte.

Fu forse membro dei vigintiviri, ma il suo primo incarico documentato sembra essere stato quello di tribuno laticlavio ​​della legio IV Scythica, che si trovava a quel tempo in Siria.[1] Fu quindi candidato alla carica di questore.[1] Il successivo ufficio ricoperto rimane invece incerto. Può darsi che Mario Perpetuo abbia ricoperto il ruolo di tribuno della plebe oppure quello di edile, e poi successivamente quello di pretore.[2]

Ciò che risulta certo è che egli divenne legatus legionis della legio XVI Flavia Firma[1] in Syria-Coele sotto il governatore provinciale romano, Lucio Alfeno Senecione, tra il 200 ed il 203. A questo incarico seguì quello di Legatus Augusti pro praetore (governatore imperiale) della provincia dell'Arabia Petraea[1] tra il 200 ed il 207.[3] Attorno a questo periodo (tra il 203 e il 214), Mario Perpetuo divenne console suffetto,[1] dove le date più probabili sono gli anni 203, 208 oppure il 214.

In un periodo compreso tra il 204 e il 211, divenne curator rerum publicarum Urbisalviensium (in Piceno) item Tusculanorum,[1] a cui seguì un nuovo incarico come Legatus Augusti pro praetore in Mesia superiore (tra il 211 e il 214).[1][4] Poi nel 214 o nel 215/216, fu ancora Legatus Augusti pro praetore della provincia delle Tres Daciae.[1][5] E infine ricoprì la carica di governatore proconsolare dell'Africa[6] oppure dell'Asia attorno al 218/219.

Note

Bibliografia

  • (EN) Inge Mennen, Power and Status in the Roman Empire, AD 193-284, 2011.