Brigata paracadutisti "Folgore"

Grande unità aviotrasportata dell'Esercito Italiano

I Paracadutisti sono un corpo/specialità di fanteria dell'Esercito Italiano.

Fregio della specialità Paracadutisti

I primi reparti di paracadutisti italiani sono istruiti e formati poco prima della seconda guerra mondiale a "Castelbenito", nei pressi di Tripoli, dove sorge la prima Scuola Militare di Paracadutismo della Regia Aeronautica con istruttori dell'Esercito.
Le prime truppe addestrate sono due battaglioni libici del Regio Corpo Truppe Coloniali. A questi farà seguito un primo battaglione di truppe italiane ed il Battaglione Carabinieri Paracadutisti.

Poco dopo nasce in Italia la Scuola di Tarquinia, dove viene reimpiegato il personale di Castelbenito e nascono i primi elementi della futura Divisione Folgore.
Nel 1941 è operativa una Divisione Paracadutisti completa, nata ed addestrata per l'occupazione di Malta, che però visto l'andamento della guerra in Africa sarà invece impegnata a terra in Africa Settentrionale dal Luglio 1942. Il comportamento eroico della divisione Folgore durante la battaglia di El Alamein, dove resiste all'attacco portato da ben sei divisioni inglesi, due corazzate e quattro di fanteria, suscita il rispetto anche dei nemici, con parole di elogio delle stesso Churchill.

In Italia, nel frattempo, nasce una seconda Scuola a Viterbo e una nuova divisione, la Nembo. Una terza, battezzata "Ciclone", era in progetto ma l'armistizio ne interrompe la costituzione.
Dopo la guerra, la "Nembo" viene assorbita dalla "Folgore".

Attualmente la "Folgore" è una brigata, con 5 reggimenti, di stanza a Livorno.

Reggimenti esistenti:
9° d'assalto Paracadutisti "Col Moschin" di Livorno, appartenente alle Forze Speciali
183° Paracadutisti "Nembo" di Pistoia
186° Paracadutisti "Folgore" di Siena
187° Paracadutisti "Folgore" di Livorno

185° Reggimento Paracadutisti Ricognizione Acquisizione obiettivi “Folgore” di Livorno [Forze per Operazioni Speciali]

Il 23 ottobre si festeggia l'anniversario della battaglia di El Alamein (1942). Patrono: San Michele Arcangelo (29 settembre).


Folgore

Denominazione di due distinti reparti (per lungo periodo coesistenti) dell'esercito italiano: la Brigata Paracadutisti Folgore e la Divisione di Fanteria (poi Meccanizzata) Folgore.
Elementi araldici comuni ai due reparti: il gladio alato di mostrine/fregi (integrato da un paracadute per la Brigata Paracadutisti) e il lampo giallo nel distintivo dell'unità (in campo rosso per la Divisione di Fanteria, in campo azzurro per la Brigata Paracadutisti).


Nembo

La 184° Divisione Paracadutisti "Nembo" viene costituita nel 1943 come seconda Divisione Paracadutisti con l'impiego di nuovi reparti e del 185° Reggimento della "Folgore" che seguirà da subito una storia a parte: antiguerriglia a Gorizia e in Calabria e passerà, tranne la Compagnia del Capitano Gay che formerà lo Squadrone "F", alla vigilia dell'8 settembre con la 12/183° a far parte della RSI - Maggiore Rizzatti (MOV) e Capitano Sala).
La "Nembo" viene inviata alla vigilia dell'8 settembre 1943 in Sardegna dove sarà decimata dalla malaria.
Reimpiegata salvo la 12/183° nella guerra di liberazione italiana trova la sua maggiore gloria nelle battaglie di Filottrano, Case Grizzano e nell'operazione Hurring (queste ultime nel Gruppo di Combattimento "Folgore" da essa costituito dopo la riconfigurazione della Divisione dovuta alle perdite subite.

Da sottolineare che dopo l'8 settembre 1943 c'è anche un'altra "Nembo" e un'altra "Folgore" quelle della Repubblica Sociale Italiana(RSI), i paracadutisti sono formazioni altamente specializzate e ben inquadrate, questi reparti si combattono a Roma contro lo sbarco alleato e al nord sul Moncenisio dove sventolerà l'ultima bandiera della RSI, allorchè ammainata i paracadutisti del Magg. Sala riceveranno l'onore delle armi dalle preponderanti forze alleate.

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