Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro
La diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro (in latino: Dioecesis Arretina-Cortonensis-Biturgensis seu Burgi Sancti Sepulchri) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Firenze appartenente alla regione ecclesiastica Toscana. Nel 2012 contava 335.000 battezzati su 353.700 abitanti. È attualmente retta dall'arcivescovo, titolo personale, Riccardo Fontana.
Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro Dioecesis Arretina-Cortonensis-Biturgensis seu Burgi Sancti Sepulchri Chiesa latina | |||
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Suffraganea dell' | arcidiocesi di Firenze | ||
Regione ecclesiastica | Toscana | ||
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Arcivescovo (titolo personale) | Riccardo Fontana | ||
Presbiteri | 223, di cui 177 secolari e 46 regolari 1.502 battezzati per presbitero | ||
Religiosi | 66 uomini, 410 donne | ||
Diaconi | 24 permanenti | ||
Abitanti | 353.700 | ||
Battezzati | 335.000 (94,7% del totale) | ||
Stato | Italia | ||
Superficie | 3.425 km² | ||
Parrocchie | 247 | ||
Erezione | III secolo (Arezzo) 1325 (Cortona) 1515 (Sansepolcro) in plena unione dal 30 settembre 1986 | ||
Cattedrale | Santi Pietro e Donato | ||
Concattedrali | Santa Maria Assunta San Giovanni Evangelista | ||
Santi patroni | San Giovanni Apostolo ed Evangelista San Donato Santa Margherita da Cortona. | ||
Indirizzo | Piazza del Duomo 1, 52100 Arezzo, Italia | ||
Sito web | www.diocesiarezzo.it | ||
Dati dall'Annuario pontificio 2013 (ch · gc) | |||
Chiesa cattolica in Italia | |||

Sono patroni della diocesi: San Giovanni Apostolo ed Evangelista, San Donato, secondo vescovo di Arezzo, e Santa Margherita da Cortona.
Territorio
La diocesi comprende gran parte della provincia di Arezzo (Arezzo, Cortona, Sansepolcro, Pergine Valdarno, Sestino, Anghiari, Bibbiena, Castiglion Fiorentino, Capolona, Terranuova Bracciolini, Chiusi della Verna, Civitella in Val di Chiana, Castel Focognano, Bucine, Badia Tedalda, Marciano della Chiana, Loro Ciuffenna, Lucignano, Monterchi, Foiano della Chiana, Monte San Savino, Montevarchi, Poppi, Caprese Michelangelo, Subbiano, Monterchi, Pieve Santo Stefano, Ortignano Raggiolo, Talla, Laterina, San Giovanni Valdarno, Chitignano, Castiglion Fibocchi) e 4 comuni della provincia di Siena (Gaiole in Chianti, Sinalunga, Rapolano Terme, Castelnuovo Berardenga).
Sede vescovile è la città di Arezzo, dove si trova la cattedrale dei Santi Donato e Pietro. Sono concattedrali della diocesi la chiesa di Santa Maria Assunta di Cortona e quella di San Giovanni Evangelista a Sansepolcro.
Fanno parte della diocesi numerosi santuari, tra cui:
- il santuario della Verna
- l'eremo di Camaldoli
- il santuario delle Vertighe
- il santuario di Santa Maria del Sasso
- il santuario della Madonna delle Grazie in Sansepolcro
- il santuario della Madonna dei Lumi in Pieve Santo Stefano
- il santuario della Madonna delle Grazie in Fresciano (frazione di Badia Tedalda)
- il santuario della Madonna della Selva presso Caprese Michelangelo
- la basilica di Santa Margherita in Cortona
- le basiliche di San Domenico e di San Francesco in Arezzo.
Il territorio, che si estende per 3.425 km², è suddiviso in 244 parrocchie.
Storia
Diocesi di Arezzo
Antichissima è la diocesi di Arezzo. La tradizione indica in San Romolo, discepolo di San Paolo e successivamente leggendario vescovo di Fiesole, il primo evangelizzatore di Arezzo.
Nell'archivio capitolare esiste una pergamena dell'XI secolo sul retro della quale vi è un catalogo di vescovi aretini dal IV secolo fino a Teodaldo nel 1036: si tratta di una serie ininterrotta di vescovi copiati dai dittici antichi, ossia dalle tavolette di legno che, fino al X secolo, servivano a ricordare nella liturgia di Ognissanti il nome dei precedenti vescovi per cui pregare.
Questo lungo elenco, dopo il XVI secolo, è stato manipolato con la modifica dell'ordine originario dei nomi, con l'interpolazione di nomi di vescovi inventati o con l'omissione di nomi di altri vescovi. Il catalogo così modificato, con l'aggiunta di datazioni più o meno fantasiose, è stato accettato dall'Ughelli nella sua Italia sacra, da Cappelletti nell'opera Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni, e da Pius Bonifacius Gams nelle Series episcoporum Ecclesiae Catholicae. Agli inizi del Novecento lo studioso Ubaldo Pasqui ha pubblicato il catalogo originario, con testo critico, nei Documenti per la storia della città di Arezzo nel medioevo, restituendo in questo modo l'ordine esatto dei vescovi aretini.
Il primo vescovo del catalogo è san Satiro, che secondo la Passio Donati sarebbe morto durante il pontificato di papa Giulio I (337-352). Il successore, san Donato, è il patrono della città e della diocesi; è ricordato nel Vetus Martyrologium Romanum alla data del 7 agosto e di lui parla Gregorio Magno nei suoi Dialoghi.
All'inizio dell'XI secolo san Romualdo fondava l'eremo di Camaldoli; fu il vescovo Teodaldo a donare il terreno per la sua costruzione e a consacrarne la chiesa nel 1027.
Nella cattedrale di Arezzo, oltre a San Donato, è sepolto papa Gregorio X; nello stesso edificio sacro si tenne il conclave che elesse nel 1276 il suo successore, Innocenzo V. Fu il primo conclave in cui i cardinali si riunirono in clausura per eleggere il papa, come stabilito dalla Ubi Periculum del 1274.
Secolare fu la lotta fra l'arcidiocesi di Siena e la sede aretina per la giurisdizione su diciannove pievi, in territorio senese ma sotto l'autorità ecclesiastica dei vescovi di Arezzo. Nel XII secolo papa Onorio II dette ragione ad Arezzo, a cui quelle pievi appartenevano a tempore Romanorum.
L'ampia diocesi aretina, che fin dall'inizio fu immediatamente soggetta alla Santa Sede, subì diversi smembramenti a partire dal XIV secolo per l'erezione di altre diocesi toscane: Cortona (1325), Pienza (compreso il territorio dell'abbazia di Monte Oliveto Maggiore) e Montalcino (1462), Sansepolcro (1515), Montepulciano (1561) e l'abbazia di Monte Oliveto Maggiore (1765).
Nel periodo post tridentino si distinse in particolare il vescovo Tommaso Salviati che, sulla scia del milanese Carlo Borromeo, introdusse le riforme conciliari in diocesi e fondò il seminario nel 1639.
Durante l'episcopato del cardinale Giovanni Antonio Guadagni (XVIII secolo), papa Clemente XII concesse in perpetuo ai vescovi di Arezzo le insegne arcivescovili, il pallio e la croce astile[1]. L'ultimo vescovo ad usufruire delle insegne arcivescovili del pallio e della croce astile fu Giovanni Telesforo Cioli; nel 1986 il privilegio fu revocato. I vescovi di Arezzo si fregiavano anche dei titoli di Principe del Sacro Romano Impero in Toscana e di Conte di Cesa.
La sede vescovile di Arezzo non è mai restata vacante per lunghi periodi: il massimo fu 7 anni, fra il 1860 e il 1867, nel periodo iniziale dell'unità d'Italia quando le autorità governative hanno impedito il libero insediamento della gerarchia ecclesiastica.
Diocesi di Cortona
Cortona, anticamente parte della diocesi di Arezzo, fu elevata a diocesi il 19 giugno 1325 da papa Giovanni XXII con la bolla Vigilis speculatoris, come ricompensa alla fedeltà dei cortonesi, guelfi, mentre ad Arezzo, città ghibellina, si scomunicava e si deponeva il vescovo Guido di Pietramala. Il territorio fu ricavato in massima parte dalla diocesi di Arezzo, mentre alcune porzioni venivano estrapolate dal territorio delle diocesi di Chiusi e di Città di Castello. La diocesi era immediatamente soggetta alla Santa Sede.
Il primo vescovo fu Raniero Ubertini, che nel 1331 scampò ad una congiura ordita contro di lui. Altri noti vescovi di Cortona furono il cardinale Silvio Passerini (1521), e Matteo Concini (1560) e Gerolamo Gaddi (1562), presenti al concilio di Trento.
La prima cattedrale della diocesi fu la chiesa di San Vincenzo, già chiesa priorale dei benedettini di Arezzo; il 9 giugno 1507, con bolla di papa Giulio II, la sede fu trasferita nell'attuale duomo.
Si deve al vescovo Francesco Perignani l'istituzione del seminario diocesano nel 1573, uno dei primi in Italia, anche se entrò pienamente in funzione solo un secolo dopo.
Diocesi di Sansepolcro
La città di Sansepolcro crebbe nel territorio della diocesi di Città di Castello attorno ad un oratorio, contenente una reliquia della Terrasanta, attribuito ai pellegrini del X secolo; successivamente i monaci camaldolesi costruirono un monastero, il cui abate, almeno fin dal 1013, con diplomi confermati dagli imperatori e dai papi, aveva giurisdizione temporale sui territori di proprietà abbaziale ed inoltre era esente dalla giurisdizione ecclesiastica del vescovo di Città di Castello (abbazia nullius dioecesis).
Nel XIV secolo gli aretini si impadronirono della città ed il vescovo Guido di Pietramala la fortificò facendone una roccaforte ghibellina; nell'ambito civile-temporale i vescovi aretini entrarono in conflitto con gli abati camaldolesi, che rivendicavano gli antichi diritti temporali sulla città di Borgo San Sepolcro. Ancora nel 1402 papa Bonifacio IX ribadì l'esenzione del monastero camaldolese dalla giurisdizione episcopale ed insieme ribadì una serie di privilegi nell'ambito civile.
Per porre fine definitivamente ai contrasti, il toscano papa Leone X eresse Sansepolcro in sede vescovile con la bolla Praeexcellenti praeeminentia del 22 settembre 1515.[2] Alla nuova diocesi furono assegnati i pingui territori dell'abbazia nullius dei camaldolesi di Sansepolcro e quelli di un'altra abbazia camaldolese, contestualmente soppressa, di Santa Maria in Bagno: entrambi questi territori erano compresi all'interno del territorio della diocesi di Città di Castello. Inoltre le furono assegnate 34 parrocchie dalla diocesi di Arezzo.[3]
L'esecuzione della bolla pontificia fu ritardata di cinque anni ed il primo vescovo fu nominato il 17 settembre 1520. Si trattava di Galeotto Graziani, già abate camaldolese del monastero cittadino, che divenne la nuova sede vescovile, mentre la chiesa abbaziale, dedicata a San Giovanni evangelista, fu eretta in cattedrale diocesana. La diocesi era suffraganea dell'arcidiocesi di Firenze.
Tra i vescovi più famosi si ricordano Niccolò Tornabuoni, Dionisio Bussotti, Giovanni Lorenzo Tilli (che istituì il seminario nel 1711), Roberto Maria Costaguti, Pompeo Ghezzi, Domenico Bornigia e Abele Conigli.
Nel XVIII secolo la diocesi si ingrandì con l'incorporazione dell'arcipretura nullius di Sestino (1788) e dell'abbazia nullius di Sant'Ellero di Galeata (1784), per un totale di 46 nuove parrocchie, tre delle quali erano nel territorio della diocesi di Montefeltro.
Il 7 ottobre 1975 cedette le parrocchie della valle del Bidente alla diocesi di Forlì e quelle della valle del Savio alla diocesi di Cesena.
Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro
Il 7 ottobre 1975 Telesforo Giovanni Cioli, già vescovo di Arezzo, fu nominato anche vescovo di Sansepolcro. Lo stesso Cioli, il 15 febbraio 1978, fu nominato anche vescovo di Cortona: in questo modo le tre sedi si trovarono unite in persona episcopi.
Il 30 settembre 1986, in forza del decreto Instantibus votis della Congregazione per i Vescovi, fu stabilita la plena unione delle tre diocesi; la nuova circoscrizione ecclesiastica assunse il nome di diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Firenze.
Il vescovo Giovanni D'Ascenzi gestì questa delicata fase istituzionale, provvedendo anche alla ridefinizione del numero e del territorio delle parrocchie, dei vicariati e delle zone pastorali.
La diocesi è stata visitata dai papi Giovanni Paolo II nel 1993 (Arezzo, Cortona, Camaldoli e La Verna) e Benedetto XVI nel 2012 (Arezzo e Sansepolcro).
Attualmente il territorio diocesano, che per superficie si colloca al 10° posto nell'elenco delle diocesi italiane[4], è caratterizzato da un'ampia eterogeneità geografica e socio-culturale. I dati elencati nella tabella successiva mettono in luce come il primo venticinquennio di vita della nuova diocesi è stato connotato da una drastica riduzione del numero dei sacerdoti diocesani, conseguenza di una diminuzione di vocazioni che ha assunto toni più evidenti che altrove, e dalla chiusura di numerose case religiose, sia maschili che femminili. Ciò ha chiesto un profondo ripensamento dell'attività pastorale e delle strutture pastorali.
Cronotassi dei vescovi
Vescovi di Arezzo
- San Satiro † (circa 336/340 - 353 deceduto)
- San Donato † (circa 346/352 - 7 agosto 362 deceduto)
- Gelasio † (circa 366 - 371 deceduto)
- San Domiziano † (menzionato nel 371)
- San Severino † (menzionato nel 372)
- San Fiorenzo † (menzionato nel 375)
- Massimiano † (377 - ?)
- Eusebio † (380 - 380 deceduto)
- San Gaudenzio † (381 - 382 deceduto)
- Decenzio † (382 - 422 deceduto)
- Lorenzo I † (422 - ?)
- Gallo † (menzionato nel 447)
- Benedetto † (menzionato nel 501 circa)
- Olibrio † (menzionato nel 520)
- Vindiciano † (545 - 560 ?)
- Cassiano † (560 - 575 ?)
- Dativo † (575 - 590 ?)
- Dulcizio † (590 - 598 ?)
- Innocenzo † (menzionato nel 599)
- Lorenzo II ? † (menzionato nel 600)[5]
- Magiuriano (Maiuriano o Mauriano) † (menzionato nel 617 circa)
- Servando † (menzionato nel 630 circa)
- Cipriano I † (menzionato nel 654 circa)
- Bonomo † (menzionato nel 658 circa)
- Vitaliano † (menzionato nel 676 circa)
- Cipriano II † (menzionato nel 680)[6]
- Alipario † (menzionato nel 685)
- Deodato † (menzionato nel 707 circa)
- Aliseo † (menzionato nel 713 circa)
- Luperziano † (menzionato nel 715)
- Stabile † (741 - 752)
- Cunemondo † (menzionato nel 752)
- Elveto † (menzionato nel 775)
- Lamberto o Ariberto † (circa 795 - dopo l'826)
- Pietro I † (prima dell'828 - dopo l'845)
- Pietro II † (circa 850 - dopo l'867)
- Giovanni † (dopo l'872 - dopo l'898)
- Pietro III † (900 - dopo il 916)
- Teodosio † (menzionato nel 922)
- Biagio ? † (menzionato nel 930 circa)
- Ugo † (menzionato nel 952)
- Guglielmo I † (menzionato nel 955)
- Everardo † (960 - dopo il 967)
- Alperto † (menzionato nel 972)
- Elemperto I † (986 - 1010)
- Guglielmo II † (1010 - 1013 ?)
- Adalberto o Alberto † (1014 - 1023)
- Teodaldo † (1023 - 1036)
- Immone † (1036 - 1051)
- Arnaldo † (1051 - 1062 deceduto)
- Costantino † (1062 - 1081 deposto)
- Elemperto II † (1081 - 1104 deceduto)
- Gregorio I † (1104 - 1114)
- Guido Boccatorta † (1114 - 1128 o 1129 deceduto)
- Buiano † (gennaio 1129 - 30 maggio 1134 deposto)
- Mauro † (1134 - 1142)
- Girolamo † (1144 - 1177)
- Eliotto † (1177 - 5 dicembre 1181 deceduto)
- Amedeo † (16 gennaio 1182 - 1203 deceduto)
- Gregorio II † (1203 - 12 giugno 1212 deceduto)
- Martino † (1213 - 1236 deceduto)
- Marcellino Albergotti Beltrami † (16 agosto 1236 - giugno 1248 deceduto)
- Guglielmino degli Ubertini † (ottobre 1248 - 11 giugno 1289 deceduto)
- Ildebrandino Guidi † (26 settembre 1289 - 1312 deceduto)
- Guido di Pietramala † (7 luglio 1312 - 1325 deposto)
- Boso degli Ubertini † (20 luglio 1325 - 1365 deceduto)
- Jacopo Muti † (17 dicembre 1365 - 18 luglio 1371 nominato vescovo di Spoleto)
- Giovanni Albergotti I † (18 luglio 1371 - 1375 deceduto)
- Giovanni Albergotti II † (15 ottobre 1375 - 1390)
- Antonio Arcioni † (10 ottobre 1390 - 1391 dimesso)
- Angelo Ricasoli † (5 agosto 1391 - novembre 1403 deceduto)
- Pietro Ricci † (29 novembre 1403 - 9 ottobre 1411 nominato arcivescovo di Pisa)
- Cappone Capponi † (9 ottobre 1411 - 1413 deceduto)
- Francesco da Montepulciano † (22 dicembre 1413 - 1433 deceduto)
- Roberto degli Asini † (8 novembre 1434 - 1456 deceduto)
- Filippo de' Medici † (10 gennaio 1457 - 14 gennaio 1461 nominato arcivescovo di Pisa)
- Lorenzo Acciaiuoli † (15 gennaio 1461 - 1473 deceduto)
- Gentile de' Becchi † (20 ottobre 1473 - 1497 deceduto)
- Cosimo de' Pazzi † (17 aprile 1497 - 5 luglio 1508 nominato arcivescovo di Firenze)
- Raffaele Riario † (7 luglio 1508 - 5 novembre 1511 dimesso) (amministratore apostolico)
- Girolamo Sansoni † (5 novembre 1511 - 19 novembre 1519 nominato vescovo di Lodi)
- Ottaviano Maria Sforza † (19 novembre 1519 - 1525)
- Francesco Minerbetti † (6 marzo 1525 - 1537 dimesso)
- Bernardetto Minerbetti † (6 febbraio 1538 - 16 settembre 1574 deceduto)
- Stefano Bonucci, O.S.M. † (1º ottobre 1574 - 2 gennaio 1589 deceduto)
- Pietro Usimbardi † (9 giugno 1589 - 28 maggio 1612 deceduto)
- Antonio de' Ricci † (27 giugno 1612 - dicembre 1637 deceduto)
- Tommaso Salviati † (1º marzo 1638 - 15 ottobre 1671 deceduto)
- Nereo Neri Corsini † (8 febbraio 1672 - 7 marzo 1677 dimesso)
- Alessandro Strozzi † (8 marzo 1677 - 19 ottobre 1682 deceduto)
- Giuseppe Ottavio Attavanti † (24 maggio 1683 - 9 gennaio 1691 deceduto)
- Giovan Matteo Marchetti † (19 dicembre 1691 - settembre 1704 deceduto)
- Benedetto Falconcini † (15 dicembre 1704 - 6 marzo 1724 deceduto)
- Giovanni Antonio Guadagni, O.C.D. † (20 dicembre 1724 - 4 novembre 1732 dimesso)
- Francesco Guidi † (19 gennaio 1733 - 15 febbraio 1734 nominato arcivescovo di Pisa)
- Carlo Filippo Incontri † (5 maggio 1734 - 26 luglio 1753 deceduto)
- Jacopo Gaetano Inghirami † (17 marzo 1755 - 20 maggio 1772 deceduto)
- Angiolo Franceschi † (13 novembre 1775 - 28 settembre 1778 nominato arcivescovo di Pisa)
- Niccolò Marcacci † (14 dicembre 1778 - 1º gennaio 1799 deceduto)
- Sede vacante (1799-1802)
- Agostino Albergotti † (20 settembre 1802 - 6 maggio 1825 deceduto)
- Sebastiano Maggi † (9 aprile 1827 - 3 aprile 1839 deceduto)
- Sede vacante (1839-1843)
- Attilio Fiascaini † (30 gennaio 1843 - 25 novembre 1860 deceduto)
- Sede vacante (1860-1867)
- Giuseppe Giusti † (22 febbraio 1867 - 14 dicembre 1891 dimesso e nominato arcivescovo titolare di Nisibi)
- Donnino Donnini † (14 dicembre 1894 - 18 ottobre 1904 deceduto)
- Giovanni Volpi † (14 novembre 1904 - 3 luglio 1919 dimesso)
- Emanuele Mignone † (18 dicembre 1919 - 23 dicembre 1961 ritirato)
- Giovanni Telesforo Cioli, O.Carm. † (23 dicembre 1961 - 11 aprile 1983 ritirato)
- Giovanni D'Ascenzi † (11 aprile 1983 - 30 settembre 1986 nominato vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro)
Vescovi di Cortona
- Raniero Ubertini † (19 giugno 1325 - 12 settembre 1348 deceduto)
- Gregorio de Fasciani † (5 novembre 1348 - 9 febbraio 1364 deceduto)
- Benedetto Vallati, O.P. † (23 luglio 1364 - ?)
- Giuliano de Chinibaldi, O.P. † (menzionato nel 1382)
- Lorenzo Coppi † (11 febbraio 1388 - ?)
- Bartolomeo da Troia, O.F.M. † (13 gennaio 1393 - 1404 deceduto)
- Enoc de Cioncolari, O.E.S.A. † (17 novembre 1404 - ? deceduto)
- Matteo Testi, O.S.M. † (7 ottobre 1426 - 9 settembre 1439 deposto)
- Bartolomeo Lopacci Rimbertini, O.P. † (23 settembre 1439 - 27 giugno 1449 nominato vescovo di Corone)
- Matteo Testi, O.S.M. † (27 giugno 1449 - 1455 dimesso) (per la seconda volta)
- Mariano Salvini, O.S.M. † (31 gennaio 1455 - 1477 deceduto)
- Cristoforo Bordini † (12 febbraio 1477 - 13 novembre 1502 deceduto)
- Raniero Guicciardini † (28 novembre 1502 - 2 febbraio 1504 deceduto)
- Francesco Soderini † (6 marzo 1504 - 23 maggio 1505 dimesso)
- Guglielmo Capponi † (25 maggio 1505 - 1515 deceduto)
- Giovanni Sernino de Cucciati † (1516 - 1º ottobre 1521 deceduto)
- Silvio Passerini † (15 novembre 1521 - 20 aprile 1529 deceduto)
- Leonardo Buonafede, O.S.B. † (24 maggio 1529 - 1538 dimesso)
- Giovambattista Ricasoli † (25 ottobre 1538 - 14 febbraio 1560 nominato vescovo di Pistoia)
- Matteo Concini † (14 febbraio 1560 - 1562 dimesso)
- Gerolamo Gaddi † (16 dicembre 1562 - 1572 deceduto)
- Francesco Perignani † (3 marzo 1572 - 1577 deceduto)
- Costantino Piccioni, O.E.S.A. † (25 febbraio 1577 - 1585 deceduto)
- Giovanni Alberti † (15 luglio 1585 - 2 ottobre 1596 deceduto)
- Cosimo de Angelis † (24 gennaio 1597 - 1603 deceduto)
- Filippo Bardi † (19 dicembre 1603 - 1622 deceduto)
- Cosimo Minerbetti † (19 dicembre 1622 - giugno 1628 deceduto)
- Lorenzo della Robbia † (11 dicembre 1628 - 6 agosto 1634 nominato vescovo di Fiesole)
- Ludovico Serristori † (25 settembre 1634 - agosto 1656 deceduto)
- Filippo Galilei † (28 maggio 1657 - 1677 deceduto)
- Niccolò Oliva, O.E.S.A. † (22 novembre 1677 - 1684 deceduto)
- Pietro Ludovico Malaspina, C.R. † (2 ottobre 1684 - 11 maggio 1695 nominato vescovo di Massa Marittima)
- Giuseppe Ciei, C.O. † (28 novembre 1695 - marzo 1704 deceduto)
- Sebastiano Zucchetti † (27 aprile 1705 - settembre 1714 deceduto)
- Pietro Giovanni Battista Puccini † (13 gennaio 1716 - circa 1726 deceduto)
- Luigi Gherardi † (9 dicembre 1726 - ottobre 1752 deceduto)
- Sede vacante (1752-1755)
- Giuseppe Ippoliti † (12 maggio 1755 - 15 aprile 1776 nominato vescovo di Pistoia e Prato)
- Gregorio Alessandri † (20 maggio 1776 - 15 ottobre 1802 deceduto)
- Filippo Ganucci † (20 settembre 1802 - 6 ottobre 1806 nominato vescovo di Livorno)
- Nicolò Laparelli † (23 marzo 1807 - 23 settembre 1821 deceduto)
- Sede vacante (1821-1824)
- Girolamo Conversini † (12 luglio 1824 - 21 giugno 1826 deceduto)
- Sede vacante (1826-1829)
- Ugolino Carlini † (27 luglio 1829 - 13 settembre 1847 deceduto)
- Giuseppe Antonio Borghi, O.F.M.Cap. † (5 novembre 1849 - 31 luglio 1851 deceduto)
- Sede vacante (1851-1854)
- Feliciano Barbacci, O.F.M. † (30 novembre 1854 - 24 novembre 1869 deceduto)
- Giovanni Battista Laparelli Pitti † (23 febbraio 1872 - 22 gennaio 1896 deceduto)
- Guido Corbelli, O.F.M. † (22 giugno 1896 - 8 agosto 1901 dimesso)
- Michele Angelo Baldetti † (16 dicembre 1901 - 30 aprile 1923 deceduto)
- Riccardo Carlesi † (23 maggio 1923 - 9 gennaio 1932 deceduto)
- Giuseppe Franciolini † (2 marzo 1932 - 15 febbraio 1978 ritirato)
- Telesforo Giovanni Cioli, O.Carm. † (15 febbraio 1978 - 11 aprile 1983 ritirato)
- Giovanni D'Ascenzi † (11 aprile 1983 - 30 settembre 1986 nominato vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro)
Vescovi di Sansepolcro
- Galeotto Graziani † (17 settembre 1520 - 16 aprile 1522 deceduto)
- Leonardo Tornabuoni † (16 aprile 1522 - 19 marzo 1539 nominato vescovo di Ajaccio)
- Filippo Archinto † (19 marzo 1539 - 19 ottobre 1546 nominato vescovo di Saluzzo)
- Alfonso Tornabuoni † (19 ottobre 1546 - 1557 deceduto)
- Filippo Tornabuoni † (1º ottobre 1557 - 2 novembre 1559 deceduto)
- Niccolò Tornabuoni † (29 maggio 1560 - 13 aprile 1598 deceduto)
- Alessandro Borghi † (22 giugno 1598 - 1605 dimesso)
- Girolamo Incontri † (19 dicembre 1605 - novembre 1615 deceduto)
- Giovanni dei Gualtieri † (2 dicembre 1615 - 20 maggio 1619 deceduto)
- Filippo Salviati † (12 agosto 1619 - 1634 deceduto)
- Zanobi de' Medici, O.P. † (20 novembre 1634 - 17 ottobre 1637 deceduto)
- Dionisio Bussotti, O.S.M. † (19 aprile 1638 - 24 ottobre 1654 deceduto)
- Cherubino Malaspina, O.P. † (30 agosto 1655 - 14 marzo 1667 deceduto)
- Giovanni Carlo Baldovinetti, O.P. † (12 dicembre 1667 - settembre 1671 deceduto)
- Lodovico Malaspina † (8 febbraio 1672 - 5 settembre 1695 deceduto)
- Gregorio Compagni, O.P. † (2 gennaio 1696 - 25 giugno 1703 nominato vescovo di Larino)
- Giovanni Lorenzo Tilli † (21 luglio 1704 - 7 gennaio 1724 deceduto)
- Bartolomeo Pucci Franceschi † (20 dicembre 1724 - 20 settembre 1728 nominato vescovo di Pescia)
- Raimondo Pecchioli, O.P. † (20 settembre 1728 - 22 gennaio 1748 deceduto)
- Domenico Poltri † (21 aprile 1749 - 4 agosto 1755 nominato vescovo di San Miniato)
- Adeodato Andrea Aldobrandini † (3 gennaio 1757 - gennaio 1771 deceduto)
- Niccolò Marcacci † (4 marzo 1771 - 14 dicembre 1778 nominato vescovo di Arezzo)
- Roberto Costaguti † (14 dicembre 1778 - 16 novembre 1818 deceduto)
- Annibale Tommasi † (29 maggio 1820 - 14 aprile 1845 deceduto)
- Sede vacante (1845-1849)
- Giuseppe Singlau † (20 aprile 1849 - 18 gennaio 1867 deceduto)
- Sede vacante (1867-1872)[7]
- Luigi Amadori Biscioni † (23 febbraio 1872 - 23 settembre 1875 dimesso e nominato arcivescovo titolare di Tebe)
- Giustino Puletti † (23 settembre 1875 - 21 febbraio 1892 deceduto)
- Raffaele Sandrelli † (11 luglio 1892 - 3 luglio 1911 dimesso e nominato vescovo titolare di Comana di Armenia)
- Pompeo Ghezzi † (27 novembre 1911 - 25 ottobre 1953 dimesso e nominato arcivescovo titolare di Gabula)
- Domenico Bornigia † (27 novembre 1953 - 10 marzo 1963 deceduto)
- Abele Conigli † (2 maggio 1963 - 16 febbraio 1967 nominato vescovo di Teramo e Atri)
- Sede vacante (1967-1975)[8]
- Telesforo Giovanni Cioli, O.Carm. † (7 ottobre 1975 - 11 aprile 1983 ritirato)
- Giovanni D'Ascenzi † (11 aprile 1983 - 30 settembre 1986 nominato vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro)
Vescovi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro
- Giovanni D'Ascenzi † (30 settembre 1986 - 8 giugno 1996 ritirato)
- Flavio Roberto Carraro, O.F.M.Cap. (8 giugno 1996 - 25 luglio 1998 nominato vescovo di Verona)
- Gualtiero Bassetti (21 novembre 1998 - 16 luglio 2009 nominato arcivescovo di Perugia-Città della Pieve)
- Riccardo Fontana, dal 16 luglio 2009
Istituti religiosi presenti in diocesi
Nel 2013 contavano case in diocesi i seguenti istituti religiosi:
- Comunità maschili[9]
- Carmelitani Scalzi
- Congregazione Camaldolese
- Congregazione della Passione di Gesù Cristo
- Frati Minori
- Frati Minori Cappuccini
- Frati Minori Conventuali
- Frati Predicatori
- Legionari di Cristo
- Pia Società di San Gaetano
- Società di Maria
- Società delle Divine Vocazioni
- Società Salesiana di San Giovanni Bosco
- Comunità femminili[10][11]
- Ancelle Riparatrici del Sacro Cuore di Gesù
- Benedettine
- Benedettine Camaldolesi
- Carmelitane Scalze
- Cistercensi
- Clarisse
- Congregazione delle Orsoline Francescane
- Domenicane
- Figlie del Crocifisso
- Figlie della Carità di San Vincenzo de' Paoli
- Figlie di Nostra Signora del Sacro Cuore
- Figlie di San Francesco d'Assisi
- Figlie di San Francesco di Sales
- Figlie di Santa Maria di Leuca
- Maestre Pie Venerini
- Mantellate Serve di Maria
- Minime Suore del Sacro Cuore
- Pia Società Figlie di San Paolo
- Piccole Ancelle del Sacro Cuore
- Pie Discepole del Divin Maestro
- Povere Figlie delle Sacre Stimmate di San Francesco d'Assisi
- Salesiane Oblate del Sacro Cuore di Gesù
- Serve di Maria Riparatrici
- Sorelle dei Poveri di Santa Caterina da Siena
- Sorelle Minori Francescane
- Suore Agostiniane della Santissima Annunziata
- Suore Clarisse Francescane Missionarie del Santissimo Sacramento
- Suore del Sacro Cuore di Gesù, di Fiume
- Suore di Carità di Nostra Signora del Buono e Perpetuo Soccorso
- Suore di Maria Santissima Consolatrice
- Suore di Nostra Signora del Ritiro al Cenacolo
- Suore di Santa Marta
- Suore Domenicane della Congregazione Romana di San Domenico
- Suore Francescane Ancelle di Maria
- Suore Francescane Figlie della Misericordia
- Suore Francescane Figlie di Santa Elisabetta
- Suore Francescane Missionarie di Gesù Bambino
- Suore Francescane Regolari di Ognissanti
- Suore Missionarie Francescane del Verbo Incarnato
- Suore Passioniste di San Paolo della Croce
- Suore Riparatrici del Sacro Cuore
Statistiche
La diocesi al termine dell'anno 2012 su una popolazione di 353.700 persone contava 335.000 battezzati, corrispondenti al 94,7% del totale.
anno | popolazione | presbiteri | diaconi | religiosi | parrocchie | ||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
battezzati | totale | % | numero | secolari | regolari | battezzati per presbitero | uomini | donne | |||
diocesi di Arezzo | |||||||||||
1905 | ? | 250.000 | ? | 712 | 563 | 149 | ? | ? | ? | ? | 330 |
1950 | 225.000 | 250.000 | 90,0 | 465 | 355 | 110 | 483 | 150 | 410 | 336 | |
1959 | 265.000 | 270.000 | 98,1 | 433 | 329 | 104 | 612 | 157 | 400 | 324 | |
1970 | 194.000 | 205.000 | 94,6 | 386 | 283 | 103 | 502 | 118 | 527 | 327 | |
1980 | 199.800 | 201.400 | 99,2 | 395 | 257 | 138 | 505 | 154 | 345 | 333 | |
diocesi di Cortona | |||||||||||
1905 | 30.200 | ? | ? | 121 | 85 | 36 | ? | ? | ? | ? | 50 |
1950 | 32.665 | 32.684 | 99,9 | 95 | 60 | 35 | 343 | 86 | 103 | 52 | |
1970 | 23.075 | 23.100 | 99,9 | 68 | 54 | 14 | 339 | 21 | 88 | 53 | |
1980 | 24.000 | 24.200 | 99,2 | 61 | 47 | 14 | 393 | 17 | 83 | 53 | |
diocesi di Sansepolcro | |||||||||||
1905 | ? | 60.500 | ? | 216 | 190 | 26 | ? | ? | ? | ? | 135 |
1950 | 79.500 | 80.000 | 99,4 | 108 | 90 | 18 | 736 | 21 | 36 | 136 | |
1970 | 45.000 | 45.000 | 100,0 | 136 | 117 | 19 | 330 | 23 | 114 | 136 | |
1980 | 29.000 | 29.400 | 98,6 | 63 | 53 | 10 | 460 | 11 | 53 | 95 | |
diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro | |||||||||||
1990 | 265.329 | 268.350 | 98,9 | 403 | 307 | 96 | 658 | 3 | 141 | 507 | 245 |
1999 | 259.980 | 260.000 | 100,0 | 374 | 257 | 117 | 695 | 9 | 161 | 312 | 247 |
2000 | 259.980 | 260.000 | 100,0 | 362 | 245 | 117 | 718 | 9 | 161 | 312 | 247 |
2001 | 259.985 | 261.626 | 99,4 | 390 | 273 | 117 | 666 | 8 | 135 | 266 | 246 |
2002 | 259.999 | 267.099 | 97,3 | 372 | 268 | 104 | 698 | 12 | 112 | 255 | 244 |
2003 | 257.000 | 267.000 | 96,3 | 374 | 270 | 104 | 687 | 12 | 112 | 252 | 244 |
2004 | 285.000 | 300.000 | 95,0 | 337 | 233 | 104 | 845 | 16 | 108 | 257 | 244 |
2006 | 290.000 | 305.000 | 95,1 | 325 | 250 | 75 | 892 | 18 | 79 | 253 | 244 |
2012 | 335.000 | 353.700 | 94,7 | 223 | 177 | 46 | 1.502 | 24 | 66 | 410 | 247 |
Note
- ^ Da Catholic Encyclopedia.
- ^ Testo della bolla in: Cappelletti, op. cit., pp. 252-257.
- ^ Elenco delle parrocchie in: Cappelletti, op. cit., p. 260 e seguenti.
- ^ http://www.catholic-hierarchy.org/country/scit4.html
- ^ Assente nel catalogo aretino, ma menzionato da Gams e Cappelletti.
- ^ Nel catalogo aretino, vi è un solo Cipriano, che partecipa al sinodo romano del 680 e che succede a Servando; gli altri nomi (Bonomo, Vitaliano e Servando II) sono assenti nel catalogo, ma menzionati da Gams e Cappelletti.
- ^ Durante la vacanza della sede, furono amministratori apostolici Paolo Micallef (1867 - 1871) e Giuseppe Moreschi (1871 - 1872), vescovi di Città di Castello.
- ^ Durante la vacanza della sede, fu amministratore apostolico Telesforo Giovanni Cioli, vescovo di Arezzo.
- ^ Istituti religiosi maschili, su diocesiarezzo.it. URL consultato il 22 ottobre 2013.
- ^ Istituti religiosi femminili, su diocesiarezzo.it. URL consultato il 22 ottobre 2013.
- ^ Monasteri femminili, su diocesiarezzo.it. URL consultato il 22 ottobre 2013.
Fonti
- Annuario pontificio del 2013 e precedenti, riportati su www.catholic-hierarchy.org alla pagina Diocese of Arezzo-Cortona-Sansepolcro
- Sito ufficiale della diocesi
- (EN) Arezzo, Cortona e Borgo San-Sepolcro, in Catholic Encyclopedia, New York, Encyclopedia Press, 1913.
- (EN) Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, su GCatholic.org.
- Bruna Bocchini Camaiani, I vescovi toscani nel periodo lorenese
- (LA) Decreto Instantibus votis, AAS 79 (1987), pp. 654–656
Per la sede di Arezzo
- Francesco Lanzoni, Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (an. 604), vol. I, Faenza 1927, pp. 567–573
- Giuseppe Cappelletti, Le Chiese d'Italia della loro origine sino ai nostri giorni, vol. XVIII, Venezia 1864, pp. 9–179
- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig 1931, pp. 741–742
- (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 1, p. 104; vol. 2, p. 94; vol. 3, p. 116; vol. 4, p. 93; vol. 5, pp. 97–98; vol. 6, pp. 98–99
Per la sede di Cortona
- Dati riportati su www.catholic-hierarchy.org alla pagina [1]
- Giuseppe Cappelletti, Le Chiese d'Italia della loro origine sino ai nostri giorni, vol. XVIII, Venezia 1864, pp. 267–297
- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig 1931, p. 743
- (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 1, pp. 212–213; vol. 2, pp. VII, 138; vol. 3, p. 179; vol. 4, p. 166; vol. 5, p. 174; vol. 6, p. 184
- (LA) Bolla Vigilis speculatoris, in Bullarum diplomatum et privilegiorum sanctorum Romanorum pontificum Taurinensis editio, Vol. IV, pp. 312–315
Per la sede di Sansepolcro
- Dati riportati su www.catholic-hierarchy.org alla pagina [2]
- Giuseppe Cappelletti, Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni, vol. XVII, Venezia 1862, pp. 249–273
- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig 1931, pp. 751–752
- (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 3, p. 143; vol. 4, p. 124; vol. 5, p. 131; vol. 6, p. 135
- Ercole Agnoletti, I Vescovi di Sansepolcro, I-IV, Tipografia Boncompagni, Sansepolcro 1972-1975
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