PWS-54
Il PWS-24 fu un aereo da trasporto passeggeri di linea monomotore ad ala alta sviluppato dall'azienda aeronautica polacca Podlaska Wytwórnia Samolotów (PWS) nei primi anni trenta.[2]
| PWS-54 | |
|---|---|
| Descrizione | |
| Tipo | aereo di linea |
| Equipaggio | 1 |
| Progettista | Zbysław Ciołkosz, Antoni Uszacki |
| Costruttore | |
| Data primo volo | 1933 |
| Data entrata in servizio | 1933 |
| Utilizzatore principale | |
| Esemplari | 1 |
| Sviluppato dal | PWS-24 |
| Dimensioni e pesi | |
| Lunghezza | 9,24 m |
| Apertura alare | 12,3 m |
| Altezza | 2,53 m |
| Superficie alare | 21,3 m² |
| Carico alare | 71,9 kg/m² |
| Peso a vuoto | 940 kg |
| Peso carico | 1 500 kg |
| Peso max al decollo | 1 530 kg |
| Passeggeri | 4 |
| Capacità | 560 kg |
| Propulsione | |
| Motore | un radiale Wright J-5 Whirlwind |
| Potenza | 240 hp (179 kW) |
| Prestazioni | |
| Velocità max | 234 km/h |
| Velocità di stallo | 102 km/h |
| Velocità di crociera | 200 km/h |
| Velocità di salita | 4,2 m/s |
| Corsa di decollo | 140 m |
| Atterraggio | 240 m |
| Autonomia | 900 km |
| Tangenza | 4 511 m |
Dati tratti da "Polish Aicraft 1893-1939"[1] | |
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Storia del progetto
Nel 1931 il Ministero dei trasporto polacco emise un requisito relativo ad un nuovo velivolo da trasporto passeggeri e posta, destinato ad operare sulle linee interne, con cui sostituire il precedente PWS-24.[2] Il velivolo doveva essere equipaggiato con il propulsore Skoda-Wright. Per rispondere al requisito l'ufficio tecnico della Podlaska Wytwórnia Samolotów, sotto la guida dell'ingegnere Zbysław Ciołkosz,[2] progettò il PWS-54. Il modello in scala dell'aereo[3] venne provato con successo nella galleria del vento[2] aziendale,[4] e successivamente mandato all'Istituto Aerodinamico di Varsavia per ulteriori valutazioni.[5]
Dopo aver ottenuto l'autorizzazione da Varsavia iniziò la costruzione del prototipo iniziò presso gli stabilimenti PWS di Biała Podlaska nel corso del 1932.[5] L'aereo venne dotato di un motore Wright J-5 Whirlwind costruito su licenza presso gli stabilimenti polacchi della Skoda, ed azionante un'elica bipala metallica Ratier[5] a passo variabile in volo.[5] Il prototipo, immatricolato SP-AHY, andò in volo per la prima volta sul campo d'aviazione di Biała Podlaska verso l'inizio del 1933, nelle mani del pilota collaudatore Franciszek Rutkowski.[5]
Tecnica
Monoplano ad ala alta, monomotore, di costruzione mista in acciaio, legno e tela, per il trasporto passeggeri.[6] La fusoliera, costruita in tubi d'acciaio, aveva sezione rettangolare, ed era ricoperta di tela. L'impennaggio di coda era del tipo classico monoderiva, dotato di piani orizzontali controventati, rivestiti in tela, così come il timone.[7] La configurazione alare era monoplana ad ala alta a sbalzo, di costruzione completamente lignea.[6] L'ala a pianta ellittica era costituita da due longheroni, ed era interamente rivestita di compensato.[8] Il carrello d'atterraggio era un triciclo posteriore fisso disposto a forma di V, costruito in tubi d'acciaio,[1] e dotato di ruotino di coda. Le gambe principali erano dotate di ammortizzatorioleopneumatici PZL,[1] mentre le ruote erano ricoperte da carenature aerodinamiche[9] e disponevano di freni ad aria Bendix.[1]
Il singolo pilota era ospitato in una cabina di pilotaggio vetrata, posizionata davanti all'ala, e dotata di parabrezza anteriore appuntito.[6] Dietro, e leggermente al di sotto dell'abitacolo del pilota, si trovava la cabina dei passeggeri, accessibile su entrambi i lati da una porta posta nella fusoliera sotto l'ala.[10] La cabina di pilotaggio era separata da quella dei passeggeri tramite una porta scorrevole, e vi si accedeva spostando in avanti uno dei sedili per permettere al pilota di entrare.[6] La capacità originale della cabina passeggeri era di due sedili davanti e due dietro, mentre le dimensioni erano: lunghezza 1,803 m, larghezza 1,041 m e altezza 1,245 m. Il lato inferiore delle porte venne tagliato per aumentare l'altezza usufruibile di 152 mm onde facilitarne l'accesso.[11]
La propulsione era affidata ad un motore radiale Wright J-5 Whirlwind[12] prodotto su licenza Skoda, a 5 cilindri, raffreddati ad aria, erogante la potenza di 220 hp (164 kW) ed azionante un'elica bipala metallica Ratier a passo variabile in volo. Il propulsore era ricoperto da un anello Townend al fine di migliorare sia il raffreddamento che l'aerodinamica del velivolo.[13] la capacità dei serbatoi carburante era pari a 320 litri.[1]
Impiego operativo
Nel marzo dello stesso anno il prototipo fu mandato presso l'I.B.T.L.[5] di Varsavia al fine di effettuare le relative prove di accettazione, al termine delle quali, verso la metà del mese, fu consegnato alla compagnia LOT per la valutazione operativa.[5] Tra l'aprile e il luglio dello stesso anno il velivolo venne usato sulle rotte interne, ma non soddisfece appieno la direzione della LOT.[5] Nel mese di agosto l'aereo venne rimandato in fabbrica per ricevere alcune modifiche, per essere riconsegnato alla compagnia nell'autunno di quell'anno.[5] Durante l'ulteriore valutazione emerse che il carico utile era troppo piccolo, che limitava l'autonomia. Con il carico massimo di quattro passeggeri, al peso massimo, l'autonomia scendeva a 500 km, e così, per essere utilizzabile, venne completato con un allestimento per tre posti passeggeri.[6]
A causa della scarsa maneggevolezza emersa durante le prove l'aereo non fu mai utilizzato per il trasporto passeggeri, ma solo per quello di posta e merci.[6] Inoltre la corsa di atterraggio risultava troppo lunga, nonostante la presenza di freni ad aria e carenature del carrello di atterraggio. La versione modernizzata del PWS-24, designata PWS-24bis, era equipaggiata con un motore più potente ed offriva le stesse prestazioni. Su pressioni del governo polacco la LOT ordinò cinque esemplari di PWS-24bis, preferendolo a PWS-54.[6] Lo sviluppo dell'aereo venne abbandonato e il prototipo rimase in uso per alcuni anni prima di essere accantonato in un hangar nel corso del 1939.[6] A causa dello scoppio della seconda guerra mondiale non è nota la sua sorte finale.
Utilizzatori
Note
- ^ a b c d e Cynk1971, p. 459
- ^ a b c d Cynk1971, p. 456
- ^ L'aerodinamica del velivolo fu molto curata, e a parità di potenza del propulsore risultava più veloce di 40 km/h rispetto al precedente PWS-24.
- ^ Progettata per la Podlaska Wytwórnia Samolotów dal professor Wytoszyński.
- ^ a b c d e f g h i Cynk1971, p. 457
- ^ a b c d e f g h Cynk1971, p. 458
- ^ Flight, 31 agosto 1933 pp.885-886.
- ^ Flight, 31 agosto 1933 pp.885-886.
- ^ Flight, 31 agosto 1933 pp.885-886.
- ^ Flight, 31 agosto 1933 pp.885-886.
- ^ Flight, 31 agosto 1933 pp.885-886.
- ^ Flight, 31 agosto 1933 pp.885-886.
- ^ Flight, 31 agosto 1933 pp.885-886.
Bibliografia
- (EN) Jerzy Bogdan Cynk, Polish Aicraft 1893-1939, Londra, Putnam & Company, 1971, ISBN 0-37000-085-4.
- (EN) Jerzy Bogdan Cynk, The Polish Air Force at War 1939-1943. Vol1, Atglen, Schiffer Military History, 1998, ISBN 0-37000-085-4.
- (PL) Andrzej Glass, Polskie konstrukcje lotnicze 1893-1939, Warszawa, WKiŁ, 1977, ISBN non esistente.
- (PL) Andrzej Glass, T. Chwałczyk, Samoloty PWS, Warszawa, WKiŁ, 1990.
- (PL) Andrzej Glass, Polskie konstrukcje lotnicze do 1939. Vol.1, Sandomierz, STRATUS, 2004, ISBN non esistente.
- (PL) Andrzej Morgała, Samoloty wojskowe w Polsce 1924-1939, Warszawa, Bellona, 2003.
- (PL) Witold Szewczyk, Samoloty na których walczyli Polacy, Warszawa, Wydawnictwa Komunikacji i Łączności, 1988, ISBN 83-206-0738-8.
Collegamenti esterni
- (EN) PWS-54, in Samoloty w Lotnictwie Polskim, http://www.samolotypolskie.pl. URL consultato il 17 agosto 2014.
- (RU) PWS-54, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 17 agosto 2014.
