Franti
I Franti sono stati un progetto musicale italiano originario di Torino, considerano la loro musica come hardcore folk.[1]
Franti | |
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Paese d'origine | ![]() |
Genere | Post-punk Hardcore punk Folk rock |
Periodo di attività musicale | 1982 – 1987 |
per la comunicazione e le esperienze antagoniste, Blu Bus Records»
Progetto unico nel loro genere hanno sostenuto dalla formazione e per tutta la durata della loro attività musicale l'idea dell'indipendenza totale dalle logiche e dai canali classici del mercato discografico,[1] per loro il copyright è una forma di fascismo.Non sono mai stati iscritti alla SIAE. Hanno fondato una loro etichetta, la Blu Bus, con la quale hanno pubblicato oltre ai propri anche i lavori dei valdostani Kina.[1]
Storia
Formatisi verso la fine degli anni settanta come Guerrilla's Band a scuola a Torino all'inizio suonavano free jazz e rock progressivo di stampo canterburiano. Il nucleo iniziale era composto da Stefano Giaccone al sax (occasionalmente anche cantante e chitarrista), Massimo D'Ambrosio al basso, Marco Ciari alla batteria e Vanni Picciuolo alla chitarra con l'ausilio di Lux, cantante dei Deafeater. Così formati pubblicano un singolo su cassetta con due brani No future e Last Blues nel 1981. No soddisfatti del risultato convincono Lalli già cantante dei Luna Nera ad entrare nel gruppo.[2] Diventano i Franti nel 1982, prendendo il nome dal protagonista eponimo di Cuore di Edmondo De Amicis.[1] Quello che tira i sassi ai vetri e ride quando muore il re (Uno solo poteva ridere mentre Derossi diceva dei funerali del Re. E Franti rise).
Fulcro della band sono stati Stefano Giaccone (sax, chitarra, voce), Vanni Picciuolo (chitarra) e Lalli (voce) anche più che un gruppo si è trattato di un collettivo aperto a molti musicisti.[1]
Fin dall'inizio adottano una politica di autogestione e autoproduzione quando in Italia non erano in molti a farlo. Un primo tape con due brani, poi un'altra cassetta, Luna Nera, in 500 copie, ristampata successivamente in vinile.
Nella primavera del 1984 fondano assieme al gruppo Kina l'etichetta Blu Bus con la quale pubblicano lo split album a metà con i concittadini Contrazione, gruppo hardcore punk. Nel lavoro il gruppo unisce elementi punk, folk, jazz e blues sostenuti dalla sofferta voce della cantante Lalli. [1]
L'anno successivo dopo la cassetta Schizzi di sangue il gruppo pubblica su vinile Luna nera. Il 1986 è l'anno del loro lavoro più significativo Il giardino delle quindici pietre, dove vengono amalgamenti elementi rock, folk, jazz e nei testi rimandi alle lotte degli anni sessanta e settanta. [1]
Visto anche le mutate condizioni politiche e sociali i componenti del gruppo decidono di cambiare e considerano il progetto terminato, dando inizio a nuovi progetti separati e pubblicano un cofanetto antologico Non classificato.
Dopo lo sciogliemento
Nascono vari gruppi: gli Environs più sperimentali che pubblicano 2 album), gli Orsi Lucille più legati al folk anch'essi con due album, gli psichedelici Howth Castle con testi in inglese e tre album e i Panico più punk.
Dalla seconda metà anni novanta i due principali componenti del gruppo Stefano Giaccone e Lalli proseguono per importanti carriere autonome e in collaborazione. [1]
Componenti
- Stefano Giaccone - sassofono, voce, chitarra (1980-87)
- Vanni Picciuolo - chitarre (1980-87)
- Massimo D'Ambrosio - basso (1980-87)
- Marco Ciari - batteria (1980-87)
- Lalli - voce (1982-87)
Discografia
Singoli
- 1982 - Tape A/B (autoprodotto; 45 giri)
- 1986 - Acqua di luna (autoprodotto; 45 giri)
Album in studio
- 1983 - Luna nera (autoprodotto; MC, ristampato come LP dalla Blu Bus nel 1985)
- 1984 - Contrazione/Franti (autoprodotto, Split LP; a metà con i Contrazione)
- 1986 - Il giardino delle quindici pietre (Blu Bus, LP)
Raccolte
- 1987 - Non classificato (Blu Bus, LP; contiene l'intera discografia della band più l'EP inedito Del salto dell'ascia sul legno; ristampato su CD dalla Blu Bus nel 1993; riedito da Stella Nera-A/Rivista Anarchica nel 2004 insieme all'album inedito Il lungo addio)
- 2006 - Estamos en todas partes (Stella Nera-A/Rivista anarchica, CD; contiene registrazioni dal vivo, in studio e radiofoniche e una traccia video)
Discografia dei gruppi correlati
Environs
Album in studio
Album live
- 1989 - Benefit per Luna Nera (Musicassetta)
Raccolte
- 2002 - Un pettirosso in gabbia mette in furore il cielo intero (Stella Nera, cd)
Singoli
- 1988 - No Man Can Find the War/Todavia cantamos (Inisheer, 1988; 7"ep)
Orsi Lucille
Album
Album live
- 1990 - Nessuno ti potrà mai raccontare (Aqualuce, musicassetta)
Howth Castle
Album in studio
- 1990 - Rust of Keys (Inisheer, lp)
- 1994 - Good Morning, Mr. Nobody (Blu Bus, cd)
- 1996 - The Lee Tide (Inisheer, cd)
EP
- 1989 - La diserzione degli animali del circo (Blu Bus, 12" split ep assieme ai Kina
Partecipazioni in compilation
- 1995 - Floralia (On/Off, cd)
La banda di Tirofisso
EP
- 1991 - Grazie a voi (Blu Bus, 7")
- 1993 - Deve accadere (Blu Bus, 7")
- 1994 - Silvia Baraldini (Blu Bus, 7")
Ishi
- 1994 - Sotto la pioggia (Blu Bus, cd)
Tributi
- 23 dicembre 2011 - Franti uno solo poteva ridere... [3]
Note
Bibliografia
- Gianluca Testani, Enciclopedia del rock italiano, Padova, Arcana editrice, 2006, ISBN 88-7966-422-0.
- Alessandro Bolli, Dizionario dei Nomi Rock, Padova, Arcana editrice, 1998, ISBN 978-88-7966-172-0.
- Libro allegato all'album Non classificato contiene storia e testi
- Il battito del cuore. Stefano Giaccone e Lalli articolo di Alessandro Besselva Averame, su "Mucchio Extra" n.18, estate 2005, pp.60-73
- Marco Philopat, Lumi di punk: la scena italiana raccontata dai protagonisti, Agenzia X, 2006.
- Alberto Campo, [Anteprima su Google libri Nuovo? rock?! italiano!: una storia, 1980-1996 , Giunti Editore, 1996.
- Diego Nozza, Hardcore. Introdizione al punk italiano degli anni ottanta, Fano, Edizioni crac, 2011, ISBN 978-88-97389-02-6.
- Livia Satriano, Gli altri Ottanta. Racconti dalla galassia post-punk italiana. Agenzia X, 2014. ISBN 978-88-95029-99-3
- Monografia su Ondarock