Massimo Vignelli
Massimo Vignelli (Milano, 10 gennaio 1931 – New York, 27 maggio 2014[1]) è stato un designer italiano.



«La vita del designer è una vita di lotta contro il brutto.»
Nel corso della sua lunghissima carriera, sempre affiancato dalla moglie Lella, Massimo Vignelli si è occupato di svariati rami del design. La sua produzione spazia dal graphic design (area nella quale sarà più prolifico), al prodotto fino alla progettazione di esibizioni, una linea di vestiti e diverse sedute per marchi importanti come Poltrona Frau, Knoll, Acerbis International, Heller e Poltronova. È riconosciuto come uno dei più grandi maestri del modern design, avendo curato l'immagine di svariate fra le più importanti aziende al mondo. Tra queste figurano American Airlines (identità progettata nel 1967 e rimasta in uso fino all'inizio del 2013[2]), Benetton e Ford. A partire dagli anni sessanta, inoltre, è stato uno dei principali artefici del rinnovamento della grafica italiana e americana, avendo importato negli Stati Uniti, con Unimark International, la metodologia progettuale tipica del modernismo europeo.
Caratteristica del pensiero di Vignelli è il suo motto, 'Design is One'. Secondo Vignelli, infatti, la disciplina del design è una soltanto. Ogni settore necessita di competenze specifiche, ma se si è davvero in grado di progettare una cosa, allora si è in grado di progettare qualunque cosa.
Biografia
Massimo Vignelli si interessa di architettura e design fin dalla tenera età. Nel 1949, a soli diciotto anni, il giovane Massimo partecipa al Congresso Internazionale di Architettura Moderna, che quell'anno si sarebbe svolto a Bergamo. Qui ha l'opportunità di conoscere i migliori architetti europei dell'epoca, esperienza che descriverà come «una festa, per un giovane fanatico com'ero all'epoca». Vignelli crescerà assieme a quella che diventerà la prossima generazione di grandi architetti: Vittorio Gregotti, Aldo Rossi, Gae Aulenti, Guido Cannella e molti altri.
Vignelli ha studiato architettura al Politecnico di Milano e all'Università IUAV di Venezia. Quando era ancora uno studente a Venezia, Paolo Venini, proprietario della Venini Glass, gli offrì l'opportunità di progettare alcune lampade in vetro soffiato. Le lampade che progettò durante questo periodo sono ora esposte in diversi musei e rappresentano una delle prime esperienze di Vignelli nel design, oltre ad alcuni dei suoi primi lavori riconosciuti. In questo stesso periodo Vignelli inizia ad occuparsi della progettazione grafica di giornali, libri e packaging, allontanandosi dall'architettura per avvicinarsi sempre di più al design.
«In quel periodo progettavo magazine, libri e packaging. Disegnai anche una casa per un cliente ma realizzai che, per me, il processo architetturale era troppo lento in confronto alla velocità del processo di progettazione. Per progettazione intendo progettazione grafica, di prodotto, di esibizioni, d'interni e di arredamenti. Così mi concentrai di più sul design, ma rimasi sempre vicino all'architettura, che ho amato per tutta la vita.»
Nel 1957 si sposa con Lella ed insieme si spostano momentaneamente negli Stati Uniti, grazie ad una proposta di lavoro che Massimo ricevette da una società del Massachussetts. Tuttavia i prodotti che Vignelli progetta in questo periodo (forchette, coltelli e cucchiai) vengono rigettati dal dipartimento di marketing perché considerati troppo moderni. L'anno seguente l'IIT Institute of Design offre a Vignelli una cattedra part-time, così la coppia si trasferisce a Chicago.
Vignelli rimane a Chicago per due anni, durante i quali ha l'opportunità di conoscere importanti nomi dell'architettura internazionale, uno fra tutti Mies van der Rohe. Nel 1960 Vignelli è costretto a rientrare in Italia a causa della scadenza del suo visto. In questo periodo Vignelli riceve diversi incarichi da illustri compagnie come Olivetti, Pirelli e Xerox, Sansoni, ed altri editori. Vignelli descrive questi anni come gli anni nei quali il suo personale approccio al design iniziò a manifestarsi.
Unimark International
Nel frattempo i coniugi Vignelli danno vita, a Milano, al loro primo studio di design, dove lavoreranno fino al 1964. Alla fine del 1964, Vignelli si trasferisce definitivamente negli Stati Uniti. In questo periodo inizia a prendere forma l'idea di uno studio internazionale, idea che diverrà realtà sotto il nome di Unimark International, fondato dai soci: Massimo Vignelli, Ralph Eckerstrom, Bob Noorda, Jay Doblin, James Fogelman, Wally Gutches, e Larry Klein. Unimark crebbe in fretta e divenne presto uno degli studi di design più importanti al mondo, con sedi a Chicago, New York, Denver, Cleveland, Detroit, San Francisco, Milano, Londra, Copenhagen, Johannesburg e Melbourne. Vignelli si occupa del coordinamento dei diversi uffici, ed in questo periodo viaggia molto fra un paese e l'altro per gestire e dare delle linee guida alle varie sedi, in modo da stabilire un linguaggio comune.
Vignelli Associates
Dopo cinque anni, Vignelli lascia Unimark e nel 1971, assieme alla moglie Lella, fonda a New York la Vignelli Associates. Da allora, attraverso la Vignelli Associates, Vignelli ha lavorato ad una grande quantità di progetti per importanti industrie statunitensi (ad esempio Knoll, cliente principale della Vignelli Associates, American Airlines, IBM) ed europee (ad esempio Benetton, Ducati, Poltrona Frau, Artemide). Nel 1972 ha creato la mappa della metropolitana di New York[4][5][6] e ha collaborato con Bob Noorda per la realizzazione della segnaletica.[7]
Dagli anni 80 agli anni 2000 Vignelli è stato coinvolto in progetti che spaziano dagli USA all'Europa, dal Sud America fino al Giappone, progetti di ogni tipo, da libri a packaging fino all'identità visuale di un'intera compagnia ferroviaria inglese e la segnaletica per le ferrovie Italiane. Nel 1989 ha curato totalmente l'immagine del TG2 della Rai, dall'identità visuale fino agli studi e agli arredamenti presenti in essi. Ha inoltre curato diverse esposizioni ed importanti mostre riguardanti il suo lavoro, in Italia, Russia, Finlandia, Danimarca, Inghilterra, Spagna, Germania, Cecoslovacchia, Francia e Stati Uniti e Canada.
Nel 2000 sposta la sede della Vignelli Associates nella sua abitazione a New York, dove continua a lavorare a diversi progetti accompagnato dalla moglie Lella. Nel 2010, in collaborazione con il Rochester Institute of Technology, nasce il Vignelli Center for Design Studies, dove era possibile assistere a workshop sul graphic design tenuti da Vignelli stesso, oltre che ammirare una esposizione del lavoro del maestro.
È stato presidente dell'AGI (Alliance Graphique Internationale), presidente dell'AIGA (American Institute of Graphic Art), vicepresidente dell'Architectural League di New York, membro dell'IDSA (Industrial Designers Society of America).
Malato da tempo, si spegne nel suo appartamento di New York il 27 maggio 2014 all'età di 83 anni.[1]
Premi e riconoscimenti (parziale)
- 1964 - Gran Premio Triennale di Milano.
- 1964 - Premio Compasso d'oro dell'ADI (Associazione Disegno Industriale).
- 1973 - Industrial Arts Medal dell'AIA (American Institute of Architects).
- 1982 - Annoverato nella New York Art Directors Club Hall of Fame.
- 1982 - Laurea honoris causa in Belle Arti da parte della Parsons School of Design di New York.
- 1983 - Gold Medal dell'AIGA (American Institute of Graphic Art).
- 1985 - Primo Presidential Design Award, conferitogli da Ronald Reagan per il National Park Service Publications Program.
- 1987 - Laurea honoris causa in Belle Arti da parte del Pratt Institute di New York.
- 1988 - Annoverato nella Interior Design Hall of Fame.
- 1988 - Laurea honoris causa in Belle Arti da parte della Rhode Island School of Design.
- 1991 - National Arts Club Gold Medal for Design.
- 1992 - Interior Product Designers Fellowship of Excellence.
- 1993 - New York State Governor's Award for Excellence.
- 1994 - Laurea honoris causa in Architettura da parte dell'Università di Venezia.
- 1994 - Laurea honoris causa in Belle Arti da parte della Corcoran School of Art di Washington D.C.
- 1995 - Brooklyn Museum Design Award for Lifetime Achievement.
- 1996 - Honorary Royal Designer for Industry Award da parte della Royal Society of Arts di Londra.
- 1998 - Premio Compasso d'oro dell'ADI (Associazione Disegno Industriale).
- 2000 - Laurea honoris causa in Belle Arti da parte dell'Art Center College of Design di Pasadena in California.
- 2002 - Laurea honoris causa in Belle Arti da parte del Rochester Institute of Technology di Rochester, New York.
- 2003 - National Lifetime Achievement Award da parte del National Museum of Design di Cooper-Hewitt, New York.
- 2004 - Visionary Award da parte del Museum of Art and Design di New York.
- 2005 - Architecture Award da parte dell'American Academy of Arts and Letters di New York.
Note
- ^ a b (EN) Michael Bierut, Massimo Vignelli, 1931-2014, su observatory.designobserver.com, Design Observer, 27 maggio 2014. URL consultato il 28 maggio 2014 (archiviato il 27 maggio 2014).
- ^ Il nuovo logo di American Airlines, in Il Post, 17 gennaio 2013. URL consultato il 28 maggio 2014.
- ^ Vignelli, 2007
- ^ (EN) Michaerl Beirut, Mr. Vignelli's Map, su observatory.designobserver.com, Designer Observer, 14 settembre 2010. URL consultato il 28 maggio 2014.
- ^ (EN) Massimo Vignelli explains his 1972 NYC Subway Map, HelveticaFilm.com. URL consultato il 28 maggio 2014.
- ^ Mappa della metropolitana di New York. URL consultato il 28 maggio 2014 L'immagine è stata tratta da: nycsubway.org
- ^ (EN) Pagan kennedy, Who Made That Subway Signage?, in New York Times, 7 dicembre 2012. URL consultato il 28 maggio 2014.
- ^ Renato Giovannoli, Isabella Pezzini, La rete profonda, in: Il campo della grafica italiana, a cura di Pierluigi Cerri, Milano, Rassegna, Electa, 1981
- ^ Andrea Rauch, Il rigore creativo di Massimo Vignelli, in: Graphic Design, Milano, Guide Cultura Mondadori, 2006, pp. 174-176
Bibliografia Parziale
- (EN) Massimo Vignelli, Vignelli: from A to Z, Victoria, Images Publishing, 2007, ISBN 978-1864701760.
- (EN) Lella Vignelli e Massimo Vignelli, Design is One, Images Publishing, 2006, ISBN 978-1920744526.
- (EN) Massimo Vignelli, Vignelli Canon, Lars Muller Publishers, 2010, ISBN 978-3037782255.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Massimo Vignelli
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Massimo Vignelli
Collegamenti esterni
- (EN) Vignelli Associates - sito ufficiale.
- (EN) The Art Directors Club - ritratto, scheda e alcuni esempi di lavori (1982).
- (IT) Profilo, citazioni e alcuni lavori di Massimo Vignelli
- (EN) AIGA - ritratto e scheda su Massimo e Lella Vignelli (1983).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 27209311 · ISNI (EN) 0000 0001 0882 2170 · SBN RAVV052915 · ULAN (EN) 500078468 · LCCN (EN) n79054885 · GND (DE) 133526089 · BNF (FR) cb13196170h (data) · J9U (EN, HE) 987007513293005171 |
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