La diocesi di Minturno (in latino: Dioecesis Minturnensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Minturno
Sede vescovile titolare
Dioecesis Minturnensis
Chiesa latina
Sede titolare di Minturno
Chiesa di San Pietro Apostolo a Minturno
Vescovo titolarePiergiuseppe Vacchelli
Istituita1968
StatoItalia
RegioneLazio
Diocesi soppressa di Minturno
Erettafine III - inizio IV secolo
SoppressaVI secolo
sede unita a Formia e poi a Gaeta
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche
Sito archeologico di Minturno e la via Appia

Storia

Minturnae, antico centro ausone e poi municipium romano, fu sede vescovile forse fin dal III secolo. Il primo vescovo conosciuto è Celio Rustico, presente al sinodo romano di papa Simmaco del 499. Nel 590 la diocesi fu unita a quella di Formia a causa delle penose condizioni in cui era stata ridotta la città dall'esercito dei Longobardi; la decisione dell'unione fu presa da Gregorio Magno in una lettera scritta al vescovo formiano Becauda.[1]

Dopo la distruzione di Minturno, gli abitanti si rifugiarono sul colle vicino, fondando il centro di Traetto. Fortificato nel corso dell'VIII secolo, all'epoca di papa Leone III la città (chiamata anche castrum Leopolis) ebbe nuovamente una sede episcopale, dove i titoli dei vescovi però si alternano fra Minturnensem o Traiectanus[2]. Sono tre i vescovi noti di questo periodo. Infine anche questa diocesi fu soppressa ed unita alla diocesi di Gaeta.

Oggi Minturno è una sede vescovile titolare; l'attuale vescovo titolare è Piergiuseppe Vacchelli, già segretario aggiunto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli

Cronotassi dei vescovi

  • Celio Rustico † (menzionato nel 499)
    • Sede vacante (? - 590)
    • Sede unita a Formia (?)
  • Leone † (menzionato nell'840)[3]
  • Talaro † (menzionato nell'853)
  • Giorgio † (menzionato nell'861)
  • Andrea † (menzionato nel 954)[4]

Cronotassi dei vescovi titolari

Note

  1. ^ Testo della lettera in Gaetano Ciuffi, op. cit., p. 108.
  2. ^ Secondo alcuni autori, menzionati già da Ciuffi (op. cit., p. 118), per diversa interpretazione dei manoscritti, i vescovi di Traetto potrebbero essere stati confusi con quelli Ultraiectensis, ossia di Utrecht.
  3. ^ Citato da Gaetano Ciuffi, op. cit., p. 111.
  4. ^ Secondo Ciuffi (p. 111), il vescovo Andrea è menzionato nel 992 e nel 999 come episcopus civitatis Traecto e episcopus Sanctae Trajectanae ecclesiae.

Fonti

Voci correlate