Taenia saginata

specie di animali della famiglia Taeniidae
Versione del 12 set 2014 alle 17:21 di Bernardo d'Aleppo (discussione | contributi) (Poco prima si parla della tenia solium e della pericolosità della infestazione come ospite intermedio, ho specificato che la diagnosi con esame delle feci riguarda la infestazione intestinale, la cosa poteva essere ovvia ma ho preferito specificare.)

La Taenia saginata (o Taeniarhynchus saginata) è un parassita appartenente ai vermi Platelminti della classe dei Cestodi.

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Taenia saginata

Adulto di Taenia saginata
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumPlatyhelminthes
ClasseCestoda
OrdineCyclophyllidea
FamigliaTaeniidae
GenereTaenia
SpecieT. saginata
Nomenclatura binomiale
Taenia saginata
Sinonimi

Taeniarhynchus saginata

È presente principalmente nell'intestino umano ma può anche trovarsi all'interno di quello animale. Presenta un corpo più o meno segmentato, in proglottidi, che si originano a partire dalla porzione cefalica per un processo di proliferazione cellulare.

È lunga all'incirca tra i 4 e 6 metri, ma può arrivare a misurare 12 metri; il suo ciclo vitale dura all'incirca 8 anni. Esso si svolge principalmente tra l'uomo, che svolge il ruolo di ospite definitivo e nel quale si ritrovano i parassiti adulti, e il bovino, che svolge il ruolo di ospite intermedio e nel quale si ritrovano le larve incistate preferenzialmente a livello del muscolo e del sistema nervoso centrale.

Ciclo biologico

  Lo stesso argomento in dettaglio: Teniasi.

L'ospite intermedio si infetta ingerendo le feci dell'uomo contenenti le proglottidi gravide, cioè con all'interno le uova. A livello di intestino l'uovo schiude e si libera la larva esacanta, così chiamata perché presenta sei uncini, con i quali perfora la parete intestinale per poi entrare nei vasi sanguigni. Attraverso i vasi esegue una migrazione entero-epato-polmonare pluriviscerale, arrivando prima al fegato tramite la vena porta, poi al polmone tramite le vene sovraepatiche prima, successivamente la vena cava caudale fino al cuore destro e l'arteria polmonare poi, ed infine, tornando con le vene polmonari al cuore sinistro e imboccando l'aorta, a livello somatico pluriviscerale. Qui si incista sotto forma di metacestode, il Cysticercus bovis. L'ospite definitivo si infetta mangiando carne cruda o poco cotta contenente la forma larvale che, a livello di intestino, diventa adulto e inizia la produzione di uova. Per l'uomo è molto meno pericolosa della Taenia solium (quella del maiale) perché, nel caso della Tenia solium, egli può divenire l'ospite occasionale delle forme larvali del parassita. In questo caso si instaura una malattia detta cisticercosi dove i cisticerchi si localizzano nelle visceri e nel sistema nervoso centrale in cui le cisti possono dar luogo ad esito infausto. La diagnosi della infestazione intestinale si effettua in laboratorio esaminando almeno tre campioni di feci raccolte in giorni diversi, tramite l'individuazione delle uova o delle proglottidi. La differenza della T. saginata dalla T. solium non è di facile riconoscimento sulle uova poiché esse sono praticamente identiche, si può effettuare solo sulle proglottidi in buono stato di conservazione iniettando in esse acido acetico diluito per mettere in evidenza gli uteri. Dal numero di essi si potrà stabilire di che tenia si tratta.

Terapia

Esistono antielmintici specifici che eliminano facilmente l'infestazione.[1]

Note

  1. ^ E. W. Koneman, Microbiologia Diagnostica

Bibliografia

Voci correlate

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