Tolleranza zero

approccio basato sull'applicazione intransigente delle norme di pubblica sicurezza

La politica della tolleranza zero, al contrario di quello che fa intendere, non è una politica del pugno di ferro e dalle maniere brutali, ma è un modello di governo intransigente verso le trasgressioni minori, come il mancato pagamento del biglietto dell'autobus. L'abitudine alla legalità, secondo questa teoria, dovrebbe produrre in breve tempo, insieme alla riduzione della microcrimimalità, anche un calo di stupri e omicidi.

In Italia il termine è stato utilizzato in accezioni diverse, da diverse parti politiche, senza alcuna relazione alla teoria che ne è alla base: in generale o in riferimento a una particolare categoria di trasgressioni, si tende a parlare di tolleranza-zero (ad es. nei confronti del fumo) come di un generico inasprimento delle sanzioni e dei divieti.

Questa politica deriva dalla "teoria delle finestre rotte" dei criminologi James Q. Wilson e George Kelling, che prevede che se le persone si abituano a vedere una finestra rotta, in seguito si abitueranno anche a vederne rompere altre, e a vivere in un ambiente devastato senza reagire: riparando la finestra, ci si abitua al rispetto della legalità.

Se l'idea è quella di arrivare a punire ogni infrazione di legge, indipendentemente dall’entità della trasgressione, a questo si arriva per gradi e cominciando dalle piccole cose.

La tolleranza zero viene tipicamente applicata dalle scuole, relativamente a certi ambiti quali la detenzione e l’utilizzo di droghe o di armi. Per esempio, uno studente trovato in possesso di droga o di armi in una scuola che applica la tolleranza-zero incorrerà immediatamente nella massima sanzione prevista. È chiaro che una tale politica richiede una normativa estremamente esplicita; una normativa confusa o generica potrebbe provocare altrimenti grosse conseguenze.

Da parte dei dettratori permangono molte perplessità sull'applicabilità e sull'utilizzo di politiche a tolleranza zero (termine che è spesso associato, non solo negli Stati Uniti d'America, a quello dell'ex sindaco di New York, Rudolph Giuliani), il quale tuttavia ha fatto registrare una straordinaria diminuzione degli omicidi. La maggior parte di queste politiche ha preso il via in seguito alla sparatoria della Columbine High School a Denver, in Colorado. La tolleranza zero produrrebbe buoni risultati solo nel breve periodo; questa strategia di ordine pubblico richiede infatti impegni finanziari e risorse che sarebbero insostenibili nel lungo periodo. Le campagne di legge e ordine, sempre secondo coloro che criticano questo approccio, sono sintomatiche, e non curano le cause della devianza, ma solo i sintomi.