Clamoroso al Cibali!
«Clamoroso al Cibali!» è una celebre locuzione attribuita al radiocronista italiano Sandro Ciotti in occasione della cronaca dell’incontro di serie A 1960-61 allo stadio Cibali tra Catania e Inter in onda su Tutto il calcio minuto per minuto.

Contrariamente a ogni pronostico la squadra siciliana vinse 2-0 e la frase, benché non esistano resoconti radiofonici che consentano di verficare che essa fu effettivamente pronunciata[1], entrò comunque nel gergo calcistico per indicare un risultato a sorpresa, in cui la squadra sfavorita prevale[2].
Il contesto
Catania-Inter era l’ultima giornata del campionato 1960-61.
I nerazzurri, secondi a due punti dalla Juventus, dovevano recuperare una gara proprio contro i bianconeri (l’incontro del 16 aprile precedente era stato sospeso per invasione di campo) ed erano ancora in lotta per lo scudetto mentre il neopromosso Catania aveva già raggiunto la salvezza grazie all’ottavo posto.
I pronostici davano per scontata una vittoria della compagine milanese, ma i catanesi covavano propositi di rivincita dopo l’incontro di andata perso 0-5 a San Siro (con quattro autoreti); nelle interviste successive alla suddetta gara, il tecnico dell’Internazionale Helenio Herrera, aveva definito quella avversaria «una squadra di postelegrafonici»[2].
La partita
L'Inter era sicura di giocare contro un avversario sulla carta non ostile, senza ambizioni di classifica, ma il Catania giocò all'attacco per l'intera gara, e si portò in vantaggio con la rete di Mario Castellazzi al 25’: su un tiro dal centro dell'area respinto da Bengt Lindskog si avventò l'ala sinistra Castellazzi, che nel frattempo si era spostato a destra, che stoppò di petto, tirò al volo e infilò alle spalle di Da Pozzo con un tiro all'incrocio dei pali[4][3]. Al gol dell'attaccante etneo si levò un grido da uno spettatore: «Questo è il vero sport!»[4]. I nerazzurri provarono una timida reazione, andando al tiro, terminato sopra la traversa , con Firmani, ma subirono i continui attacchi degli etnei, restando quindi obbligati a chiudersi in difesa e non tirando mai in porta, se si esclude un tiro rasoterra di Lindskog bloccato dal portiere etneo[4]. Nella ripresa il Catania aumentò ulteriormente il ritmo degli attacchi, colpendo due pali con Prenna e Castellazzi.
Lo stesso Castellazzi dalla sinistra segnò con un tiro a giro il secondo gol per il Catania, annullato però dall'arbitro De Marchi[4]. L'Inter provò ancora a reagire , ma la sterile manovra nerazzurra portò solo al tiro di Lindskog, finito fuori, e al cross di Morbello, che non arrivò a nessun compagno[4]. Calvanese sciupò un'occasione in contropiede, ma poco dopo, al 70', su un contropiede, lo stesso Calvanese si involò da solo verso la porta, ma fu raggiunto da Facchetti, che stese l'attaccante etneo e il portiere nerazzurro. Il più veloce a rialzarsi fu il giocatore del Catania, che recuperò il pallone e segnò a porta sguarnita[4][5]. l'Inter provò a reagire, colpendo una traversa con Morbello e non trovando il gol con Lindskog[4]. Poco dopo furono espulsi Balleri e Giavara: il nerazzurro colpì al volto l'etneo, che reagì[4]. Poco dopo non fu concesso un rigore agli etnei: al momento del fallo, Calvanese era in procinto di segnare da facile posizione; l'arbitro non ritenne che sussistessero gli estremi per il rigore, causando l'ira dei tifosi[4]. A fine gara, i tifosi rosazzurri, per vendicarsi dei dirigenti interisti, che avevano preso in giro i giocatori etnei dando per scontato il risultato, fecero risonare nello stadio il coro «Viva la Juventus» , che sapeva di beffa per i nerazzurri[4]. A seguito del concomitante pareggio interno per 1-1 contro il Bari, la Juventus si portò a 3 punti di vantaggio sui rivali e si laureò matematicamente campione d’Italia[6], rendendo quindi ininfluente il risultato della ripetizione della gara contro l’Internazionale, peraltro terminata per 9-1 per i bianconeri, dopo che l'Inter in segno di protesta aveva fatto scendere in campo la formazione giovanile.
Tabellino
| Catania 4 giugno 1961 | Catania File:600px Azzurro e Rosso (Strisce) con elefantino.png | 2 – 0 referto | Inter | Stadio Cibali (30 000 spett.)
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Note
- ^ Francesco Saverio Intorcia, E la radio cantò “Clamoroso al Cibali”. Quando Ameri e Ciotti litigavano in diretta, in la Repubblica, 13 giugno 2011. URL consultato il 13 luglio 2014.
- ^ a b Giuseppe Bagnati, Quel giorno che… “Clamoroso al Cibali!”, in Gazzetta dello Sport, 3 febbraio 2008. URL consultato il 31 ottobre 2011.
- ^ a b Calcio Catania: la storia, su mimmorapisarda.it. URL consultato il 21 luglio 2014.
- ^ a b c d e f g h i j Vittorio Pozzo, L'Inter non ha saputo reagire ai decisi attacchi del Catania: 2-0, in Stampa Sera, 5 giugno 1961, p. 5. URL consultato il 18 luglio 2014.
- ^ Vittorio Pozzo, Il Catania ha imposto l'alt ai sogni di scudetto dell’Inter, in Stampa Sera, 5 giugno 1961, p. 18. URL consultato il 13 luglio 2014.
- ^ La Juventus è campione d'Italia, in Stampa Sera, 5 giugno 1961, p. 5. URL consultato il 13 luglio 2014.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Da 'Scusa Ameri' a 'Clamoroso al Cibali' su la Repubblica.it