Tempio della Vittoria (Milano)
Template:Infobox cimitero Il Tempio della Vittoria, o anche Sacrario dei Caduti Milanesi o Monumento ai caduti, è un complesso monumentale situato in largo Agostino Gemelli fra la zona absidale della basilica di Sant'Ambrogio e la sede dell'Università Cattolica del Sacro Cuore nel centro di Milano.
Storia
Il monumento, dedicato alla memoria dei milanesi caduti durante la Grande Guerra, fu costruito su progetto dell'architetto Giovanni Muzio con la collaborazione di Alberto Alpago Novello, Tomaso Buzzi, Ottavio Cabiati e Gio Ponti fra il 1927 e il 1930[1] e venne inaugurato il 4 novembre 1928 con una grande cerimonia in cui il Duca d'Aosta, comdandante della 3ª Armata del Regio Esercito durante la prima guerra mondiale, lesse alla enorme folla presente composta soprattutto da reduci, il testo del Bollettino della Vittoria del 1918.[2] Gravemente danneggiato durante i pesanti bombardamenti su Milano del 1943, fu ricostruito dopo la guerra e ampliato nel 1973 con il grande Sacrario che si sviluppa su tre piani sotterranei su progetto di Mario Baccini e che contiene diecimila nomi di caduti scolpiti in bronzo [3] e dove, in un ossario, sono tumulati i resti dei caduti milanesi.
L'architettura e i simboli
Il tempio fu inaugurato il 4 novembre 1928 in occasione del primo decennale della fine della Prima guerra mondiale e della vittoria contro gli Austriaci -evento da cui deriva il nome del monumento- ottenuta il 4 novembre 1918.
Il complesso sorge su impianto ottagonale delimitato da un recinto di pietra nera che ripropone le medesime misure e il medesimo orientamento dell'atrio della Basilica di Sant'Ambrogio ed è concepito in un percorso simbolico e allegorico preciso e onnipresente. E' edificato in marmo bianco di Musso, continuazione di una tradizione espressa nelle colonne di San Lorenzo e del Duomo; anche nella scelta del luogo ove il tempio sorge si riconosce la simbologia che accompagna tutta la struttura: il luogo è infatti quello dove anticamente, nei pressi della Basilica di Sant'Ambrogio, si trovava il cœmeterium ad martyres - ilc cimitero dei martiri- della prima epoca cristiana a cui si ricollegano idealmente i soldati martiri della Grande Guerra. Una grande statua in bronzo alta cinque metri in cui viene raffigurato il Santo che calpesta i sette vizi capitali, opera di Adolfo Wildt, è posta all'ingresso del mausoleo.
Gli otto lati della costruzione sono orientati in direzione delle otto porte di Milano a ricordare le vie attraverso le quali i soldati lasciarono la città per unirsi alle truppe italiane; i quattro lati principali, occupati da quattro grandi archi a tutto sesto, recano simboli in forma di rilievo e di gruppi scultorei dedicati a ciascuno dei quattro anni di durata della guerra, con i nomi delle grandi battaglie sostenute dalle Forze Armate e la cui terra dei campi di battaglia è conservata in urne di pietra nera poste fra una nicchie e l'altra; i quattro lati secondari, invece, simboleggiano i quattro elementi naturali -terra, acqua, fuoco, aria- e sono occupati da nicchie ad arco più piccole sormontate da timpani triangolari di impostazione classica.
Bibliografia
Per una bibliografia completa sul monumento si veda:
- Giovanni Muzio, Monumento ai Caduti, su Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano, http://www.ordinearchitetti.mi.it/. URL consultato il 12 settembre 2014.
Voci correlate
Note
- ^ Milano e Provincia, Touring Club Italiano. ed.2003, autori vari.
- ^ A Milano il duca d'Aosta inaugura il Tempio della Vittoria (video), su Istituto Luce, novembre 1928. URL consultato l'11 settembre 2014. Formato sconosciuto: video (aiuto)
- ^ Tempio della Vittoria, su Provincia di Milano, http://www.visitamilano.it. URL consultato il 12 settembre 2014.
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