Mainframe

tipologia di computer

OLeh : Naik rejeki sinaga, viene definito mainframe un computer grande e dotato di elevata capacità di elaborazione, in grado di supportare l'utilizzo contemporaneo da parte di centinaia o addirittura migliaia di utenti il cui accesso avviene di solito mediante un terminale. Il termine, letteralmente significa "telaio principale", ed è anche usato in campo elettronico per indicare un'apparecchiatura, predisposta ad essere accoppiata elettricamente a svariati accessori facenti parte di un unico sistema, tipico esempio sono le famiglie di oscilloscopi di classe elevata, costituiti da un mainframe, al quale è possibile collegare svariate plug-in, ognuna specializzata per una tipologia di misura.

Storicamente è il primo tipo di computer mai costruito. I primi mainframe avevano una potenza di calcolo e una complessità analoga a quella dei più semplici microcontroller di oggi. Erano macchine molto complesse, dal costo astronomico, che richiedevano una manutenzione continua, e che perciò dovevano essere sfruttate al massimo perché fossero economicamente convenienti. La storia dei mainframe coincide, fino alla fine degli anni '70, con la storia dell'informatica e dei sistemi operativi, ed è in pratica la storia dei metodi escogitati dai programmatori (per meglio dire: dai matematici, dai fisici e dagli ingegneri) dell'epoca per sfruttare ogni millisecondo di tempo di elaborazione e ogni byte di memoria disponibile. I primi sistemi operativi furono progettati appositamente per loro, spesso non più che semplici monitor.

Dal mondo dei primi mainframe deriva anche il termine bug, tuttora in uso per designare un errore di programmazione nel software. Infatti essi furono costruiti quando i fili elettrici avevano ancora guaine isolanti in stoffa anziché in plastica, ed erano quindi oggetto di attacchi da parte di tarme ed altri insetti, che causavano cortocircuiti. Perciò capitava ogni tanto che gli operatori o i programmatori dovessero entrare dentro la macchina a controllare i fili e a scovare gli insetti (in inglese, appunto, bugs) annidati negli armadi dei circuiti. Altro tipo di malfunzionamento era l'inserimento dei "bugs" fra i contatti di un relè, presenti in grande numero all'epoca in certi mainframe, causandone la mancata chiusura. In sé era un evento relativamente raro, ma poiché nessuno ammette con piacere di avere sbagliato, il bug divenne una scusa molto comune fra i programmatori quando un programma non funzionava a dovere, tanto che alla fine si finì per parlare comunemente di bug nei programmi invece che nei computer.

Tutti i computer della prima generazione (costruiti con valvole) e della seconda generazione (transistor discreti) erano mainframe. Con il tempo e con il nascere di altri tipi di computer, i mainframe sono stati sempre più relegati a posizioni di nicchia, o come server di fascia alta ed altissima o come supercomputer: molti dei loro compiti tradizionali sono oggi svolti da PC o da reti di PC. Tuttavia questo tipo di macchine è ben lungi dall'essere estinta: anzi, si è evoluta costantemente negli anni, e anche se in molti casi la loro potenza di calcolo non è maggiore di quella di un normale PC, il mainframe continua ad offrire alcuni vantaggi come la centralizzazione, la facilità di controllo, un'architettura molto più solida e flessibile, l'affidabilità superiore; e restano alcuni campi, come l'informatica bancaria, le server farm e le applicazioni ad alta disponibilità (mission critical) in cui le qualità di un mainframe lo rendono ancora oggi la scelta migliore: per definizione, un mainframe nasce per fare da server, e volendo configurare l'hardware e il software di un PC perché faccia da server standalone si finisce inevitabilmente per farlo assomigliare ad un mainframe.

Voci correlate