Patrimoni orali e immateriali dell'umanità
I patrimoni orali e immateriali dell'umanità sono espressioni della cultura immateriale del mondo che l'UNESCO ha inserito in un apposito elenco, per sottolineare l'importanza che esse hanno secondo tale organizzazione. I capolavori immateriali si affiancano ai siti patrimonio dell'umanità: mentre questi ultimi rappresentano cose tangibili (come un parco naturale, una città o un complesso archeologico), i primi rappresentano antiche tradizioni che spesso non hanno una codificazione "scritta" ma sono tramandate oralmente nel corso delle generazioni. L'UNESCO si è posta il problema di salvaguardare questi capolavori per evitarne la scomparsa, allo stesso modo di come è già stato fatto per i beni materiali.

Liste
La prima selezione di patrimoni, denominata "capolavori del patrimonio orale e immateriale dell'umanità", venne fatta nel 2001 e comprendeva 19 voci, cui se ne sono aggiunte altre 28 nel 2003. Un ulteriore elenco è stato reso pubblico il 25 novembre 2005.
La 32° conferenza generale dell'UNESCO tenutasi a Parigi dal 29 settembre al 17 ottobre 2003 ha stabilito una Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale che definisce il concetto in maniera più rigorosa. Vengono istituite la generica "Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità", la "Lista del patrimonio culturale immateriale che necessita di essere urgentemente salvaguardato" per i patrimoni a rischio di estinzione e la lista dei "Programmi, progetti e attività per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale", ovvero le iniziative locali che meglio riflettono i principi della Convenzione e che riceveranno l'assistenza internazionale. A partire dal 2008 gli elenchi sono stati adeguati alla Convenzione e nuovi elementi sono stati aggiunti regolarmente ogni anno; i patrimoni già proclamati nel 2001-2005 sono stati tutti inseriti per primi nella Lista rappresentativa nel 2008, senza pregiudicare i criteri richiesti per le iscrizioni successive[1].
A dicembre 2012 l'elenco è arrivato a comprendere 257 patrimoni, più 31 patrimoni inclusi nell'elenco di quelli che necessitano di salvaguardia urgente. 10 elementi figurano tra i programmi, progetti e attività per la salvaguardia.
Definizione
L'art.2 della Convenzione definisce così i patrimoni culturali immateriali:
Si precisa inoltre come tali prassi devono essere compatibili con i diritti umani, il rispetto reciproco tra le persone e lo sviluppo sostenibile.
Viene presentata inoltre una casistica, tipica ma non esaustiva, dei possibili patrimoni:
- tradizioni ed espressioni orali, ivi compreso il linguaggio, in quanto veicolo del patrimonio culturale immateriale
- arti dello spettacolo
- consuetudini sociali, eventi rituali e festivi
- cognizioni e prassi relative alla natura e all'universo
- artigianato tradizionale
Criteri
Ogni capolavoro viene proposto da uno o più paesi. Altri sono proposti da un paese solo ma con il sostegno di uno o più altri paesi. I criteri di selezione e le procedure di iscrizione sono stati rivisti all'assemblea generale del giugno 2010. Tutti i criteri devono essere presenti contemporaneamente affinché un patrimonio possa essere proposto per l'iscrizione.
Criteri di iscrizione nella "Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità"[2]:
- R1: L'elemento è un patrimonio culturale immateriale come definito all'art.2 della convenzione
- R2: L'iscrizione dell'elemento ne promuoverà la conoscenza mondiale, provandone l'importanza, testimoniando la diversità culturale e la creatività umana
- R3: Si elaborano mezzi di salvaguardia del patrimonio
- R4: La proposta di inserimento ha il pieno consenso e la partecipazione della comunità o degli individui interessati
- R5: L'elemento fa parte di un inventario locale di patrimoni culturali dello stato/i interessato/i
Criteri di iscrizione nella "Lista del patrimonio culturale immateriale che necessita di essere urgentemente salvaguardato"[3]:
- U1: L'elemento è un patrimonio culturale immateriale come definito all'art.2 della convenzione
- U2: Il patrimonio è a rischio nonostante gli sforzi della comunità o degli individui interessati, oppure è minacciato di probabile estinzione senza contromisure immediate.
- U3: Vengono elaborate misure di salvaguardia che possono permettere alla comunità o individui interessati di continuare la pratica e la trasmissione del patrimonio
- U4: La proposta di inserimento ha il pieno consenso e la partecipazione della comunità o degli individui interessati
- U5: L'elemento fa parte di un inventario locale di patrimoni culturali dello stato/i interessato/i
- U6: In casi di estrema urgenza, si è debitamente consultato lo stato/i interessato/i
Elenco dei patrimoni
Proclamati nel 2001
Paesi | Voci | Descrizione |
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Belize con Honduras e Nicaragua | Lingua, danza e musica dei Garifuna | I Garifuna sono una popolazione che discende da schiavi nigeriani naufragati su Saint Vincent che si sono mescolati con gli indigeni delle isole caraibiche. Successivamente, i Garifuna si trasferirono in America Centrale, ed oggi sono particolarmente numerosi nel Belize. La musica e la danza dei Garifuna combinano elementi africani ed indigeni mesoamericani, e comprendono una quantità di danze in girotondo, di canti di lavoro, satirici ed a cappella, con la musica popolare paranda e punta. La lingua garifuna fa parte della famiglia Arawak. |
Benin con Nigeria e Togo | Il patrimonio orale del Geledé | Il Geledé è una festività annuale che celebra la saggezza delle madri e delle donne anziane del popolo yoruba. Nel corso della festa gli uomini indossano copricapi da donna e si mascherano da donne per placare le donne anziane della tribù. la danza e la musica sono parte integrante della cerimonia, che fa uso dito. Il Geledé viene preceduto da una cerimonia chiamata Efe, che si svolge la sera precedente. |
Bolivia | Il Carnevale di Oruro | Oruro era un luogo consacrato alle cerimonie in epoca precolombiana e venne rifondato dagli spagnoli nel 1606. Era il sito della festività Ito, che venne proibita dagli spagnoli nel XVII secolo ma continuò in maniera evidente come celebrazione cristiana, in cui le antiche divinità andine ricomparivano personificate nei santi. Essa venne poi associata al Natale e venne celebrata il 2 febbraio, giorno della Candelora. Oggi è una festività che precede la Quaresima e dura dieci giorni. L'evento più importante è l'entrada, una processione di oltre 28.000 danzatori e 10.000 suonatori, che marciano su di un percorso di quattro chilometri per venti ore ininterrotte come parte della cerimonia. |
Cina | L'opera Kunqu | L'opera Kunqu è probabilmente la forma più antica di opera cinese, risalente alla dinastia Ming tra il XIV e il XVII secolo. Il Kunqu usa un cast fisso con due prime parti, un uomo e una donna, più un anziano e un certo numero di personaggi comici. Le rappresentazioni comprendono canto e danza, accompagnati da una varietà di strumenti a corde, ad aria ed a percussione. |
Costa d'Avorio | Il Gbofe di Afounkaha: la musica delle trombe traverse della comunità Tagbana | Il Gbofe designa sia una sorta di tromba traversa sia le musiche, i canti e le danze che con tale strumento vengono eseguite presso i Tagbana. In queste esibizioni si usano sei trombe di varia lunghezza. Oltre alle trombe e ai canti, vi sono anche delle percussioni che conferiscono una struttura alla musica, eseguita in occasione di diversi riti e cerimonie. |
Repubblica Dominicana | Lo spazio culturale della Fratellanza del Santo Spirito del Congo di Villa Mella | La Fratellanza del Santo Spirito del Congo di Villa Mella è un'organizzazione composta da musicisti che si specializzano nei tamburi conga. La fratellanza risale al XVI secolo, ed è diventata una parte essenziale della cultura dominicana. Questi musicisti suonano alle feste religiose, ai funerali ed in altre occasioni come il Festival dello Spirito Santo e la cerimonia Banko, quando ricorrono tre anni dalla morte di un individuo. |
Ecuador e Perù | Le tradizioni orali e le manifestazioni culturali del popolo Zápara | Gli Zápara sono persone che vivono nella Foresta Amazzonica, e si crede siano i più antichi abitanti di quest'area. La loro cultura orale include una grande conoscenza della vita naturale della foresta, come una complessa mitologico e pratiche artistiche. |
Georgia | Canto polifonico georgiano | Il canto polifonico è un'antica tradizione in Georgia, consistente in quattro tipi principali (quella a drone, quella contrappuntistica, quella parallela (o a "chordal unit"), e quella "ostinata"). Nella regione a nord-ovest della Georgia, la montuosa Svanetia, si pratica la polifonia a "chordal unit", mentre la Georgia occidentale è conosciuta per quella contrappuntistica con lo yodel, e la zona orientale, la Khaketia, è la patria del dialogo delle melodie melismatiche di due solisti con l'accompagnamento del pedal drone. La polifonia "ostinata" è presente in tutte le regioni. Le tradizioni kakhetiane includono l'unica canzone Chakrulo, della categoria chiamata "long table song". Le tradizioni polifoniche nella Georgia sono presenti circa dal IV secolo (col tempo il Cristianesimo è stato adottato come religione di stato). |
Guinea | Lo spazio culturale del Sosso-Bala in Nyagassola | Il Sosso-Bala è uno strumento sacro della popolazione dei Mandingue, ed è stato un importante simbolo della loro cultura fin dall'antico Impero Malian nel XIII secolo. Il Sossa-Bala è un tipo di balafon molto più associato al Dökala della Nyagassola. Il patriarca della famiglia, il Balatigui, suona il Sosso-Bala nelle occasioni speciali e ne insegna l'utilizzo ai ragazzi. Lo strumento accompagna antichi poemi epici dedicati agli antichi eroi Malian come Soundiata Keita e Soumaoro Kantè. Soumaoro Kantè non è un "eroe", è il re stregone sconfitto da Sundiata generalmente disprezzato da tutta Mali. |
India | Kutiyattam, teatro sanscrito | Il kutiyattam è la più antica tradizione teatrale dell'India. It is Sanskrit in origin and is found in Kerala, performed in Kuttampalams, theatres found in Hindu temples. La tradizione risale almeno a duemila anni or sono. Originariamente di carattere sacro e strettamente controllato, il kutiyattam è ora più accessibile, benché permagano elementi spirituali: gli attori vengono purificati, e una lampada ad olio brucia senza sosta durante le rappresentazioni come simbolo della presenza divina. Le tecniche, altamente stilizzate e governate da regole severe, erano codificate fino a tempi molto recenti in manuali tenuti segreti da certe famiglie. |
Italia | Opera dei pupi siciliani | L'opera dei pupi è una forma di teatro con marionette che fece la sua comparsa al principio del XIX secolo in Sicilia. Nelle sue rappresentazioni, saghe cavalleresche, poemi siciliani e storie della vita di santi e di briganti erano raccontate e parzialmente improvvisate dai pupari. Le due scuole principali dell'opera dei pupi, quelle di Catania e Palermo, si differenziano per le caratteristiche dei pupi così come per le tecniche per manovrarli e per gli scenarii. I metodi di rappresentazione si tramandavano solitamente di padre in figlio, mentre la realizzazione delle marionette era curata da artigiani specializzati. |
Giappone | Il teatro nogaku | Risalente all'VIII secolo, quando le rappresentazioni del "sangaku" (più tardi divenuto "sarugaku") furono importate dalla Cina, il nogaku si sviluppò nelle sue forme moderne nel XIV secolo. È la forma primaria del Teatro giapponese di oggi, ed è basato su storie tradizionali. Ne esistono due tipi differenti, il nō ed il kyogen: il primo è un racconto stilizzato di un narratore eroico soprannaturale, con le altre parti recitate da attori mascherati; il secondo è una forma di teatro comico strettamente legata alla tradizione del "sangaku". La lingua dei testi di un "nogaku" proviene da quella parlata tra il XII secolo e il XVI secolo. |
Lituania e Lettonia | L'intaglio di croci ed il simbolismo ad esse connesso in Lituania | Alte da uno a cinque metri, e abbellite da motivi floreali e geometrici nonché da piccole statue, le croci di legno sono una parte importante della cultura della Lituania. Tradizionalmente in legno di quercia, le croci tradizionali lituane fanno parte del simbolismo religioso cattolico, ma si ricollegano anche all'antica cultura dei paesi baltici precedente la conversione al Cristianesimo. A partire dall'annessione della Lituania all'Impero Russo (XIX secolo), le croci sono divenute un simbolo del popolo lituano. |
Marocco | Lo spazio culturale della piazza Jemaa el-Fna | Jamaa el Fna si trova a Marrakesh, ed è stata un simbolo di questa città fin dalla sua nascita nell'XI secolo. La piazza è lo spazio di diversi gruppi di artisti quali musicisti, ballerini, fachiri, incantatori di serpenti, cantastorie ed altri, come ristoranti, tatuatori, medici tradizionali, predicatori eccetera. |
Filippine | Canti hudhud degli Ifugao | La comunità Ifugao è conosciuta per gli antichi canti hudhud che risalgono circa al VII secolo. Ci sono più di 200 canti in tutto, ognuno composto da 40 episodi; c'è solo una melodia per tutti i versi hudhud. Il primo esecutore è una donna, il cui fratello riveste un ruolo più importante di quello del marito. Questi canti impiegano una complessa tecnica letteraria inclusa quella onomatopeica, le metafore e la metonimia. |
Russia | Lo spazio culturale e la cultura orale dei Semeiskie | I Semeiskie sono un'etnia che vive nella regione del Transbaikal; sono "vecchi credenti" nel culto ortodosso del XVI secolo. Si stanziarono nella loro odierna patria sotto Caterina la Grande, ed hanno mantenuto molti elementi arcaici della loro civiltà, tra i quali il loro dialetto russo meridionale. I cori dei Semeiskie derivano dalla musica liturgica medievale russa e comprendono canti polifonici. |
Corea del Sud | Il rito reale degli antenati e musica rituale del tempio di Jongmyo | Jongmyo è un tempio confuciano di Seul, in cui si svolge un rito annuale tenuto la prima domenica di maggio dai discendenti della famiglia reale coreana. Il rito è di origine cinese, benché ormai si pratichi solo a Jogmyo, e comprende una preghiera per gli antenati, musica e danze. La forma moderna del rituale risale al XV secolo. Esso comincia con offerte di cibo e libagioni da parte di sacerdoti, seguite dalla musica di flauti, cetre, campane, piatti e liuti, e danze eseguite da sessantaquattro danzatori, che rappresentano l'alternanza di yin e yang. |
Spagna | La rappresentazione dei Misteri di Elche | I Misteri di Elche sono una rappresentazione teatrale che mette in scena la Dormizione, l'Assunzione in cielo e l'Incoronazione della Vergine Maria. È stata rappresentata senza interruzioni nella Basilica di Santa Maria di Elche fin dalla metà del XV secolo. L'opera è interamente cantata e si compone di due atti messi in scena il 14 e il 15 di agosto.
Il testo è principalmente in valenziano, con alcuni segmenti in Latino. La musica è composta da sezioni medievali a solo alternate a sezioni polifoniche barocche e rinascimentali. |
Uzbekistan | Lo spazio culturale del distretto Boysun | Il Boysun è una regione dell'Uzbekistan, una delle più antiche aree abitate nel mondo. Essendo stata a lungo parte di un crocevia culturale, il patrimonio di Boysun comprende una grande varietà di religioni, tra cui l'Islam, il Buddismo e lo Zoroastrismo, ma anche antiche credenze sciamaniche. In più, ci sono antichi rituali unici nel loro genere, come la festa della primavera di Navruz, che invoca gli dèi della pioggia, e il rito della famiglia, che si svolge 40 giorni dopo la nascita di un bambino per allontanare gli spiriti maligni. I canti tradizionali sono comuni, e in essi vengono usati temi epici nazionali accompagniati da strumenti a corda e a fiato. |
Proclamati nel 2003
Paesi | voci | Descrizione |
---|---|---|
Azerbaijan | Il mugham Azerbaigiano | Il mugham è una forma di musica classica caratterizzata da alti livelli di struttura e improvvisazione. È tipicamente suonata da strumenti quali il daf (un largo tamburello), il kamancha (un violino a spillo con quattro corde) ed il tar (un liuto a undici corde dal collo allungato). Il mugham è connesso con la musica dell'Asia centrale e dell'Armenia, col radif persiano, il makam turco ed il maqam iracheno. Nell' Azerbaigian, il mugham è tradizionalmente usato nelle feste di matrimonio e in riunioni di intimi chiamate majles, ed è anche parte delle tradizioni drammatiche sufiche ta'zie e shabih. |
Belgio | il carnevale di Binche | Binche è una città belga a sud di Brussels, conosciuta per la sua annuale celebrazione del carnevale che si svolge tre giorni prima della Quaresima |
Cambogia | Il ballo reale della Cambogia | Il Ballo reale della Cambogia è stato parte delle tradizioni della Cambogia per più di un millennio, ed è stato usato per celebrare funerali reali, matrimoni e incoronazioni. Il ballo utilizza quattro principali personaggi: Sva la scimmia, Yeak il gigante, Neang la donna e l'uomo Neayrong, ognuno distinguibile dalla maschera, dai gesti e dal costume. |
Lettonia, Estonia e Lituania | Le canzoni baltiche e le danze di celebrazione | I tre paesi baltici condividono la tradizione delle feste musicali, nate nel XVIII secolo e che si tengono tuttora regolarmente, ogni quattro anni in Lituania e ogni cinque e Estonia e Lettonia. Le feste durano diversi giorni e vi si esibiscono moltissimi musicisti, suonando sia musica popolare sia i generi più moderni. Queste feste diventarono un forte simbolo di identità nazionale dopo l'indipendenza dall'Impero Russo, e continuarono anche durante l' occupazione straniera sovietica. |
Kirgizistan | L'arte degli akyn, i cantastorie kirghizi | Gli akyn sono i cantastorie che in Kirgizistan suonano canzoni e poesie epiche antichissime, alcune risalenti a più di un millennio fa come la trilogia di Manas (Manas, Semetey e Seitek). Le vicende che gli akyn cantano, accompagnandole con il komuz (un liuto a tre corde), hanno spesso radici storiche. Le tecniche degli akyn vengono tuttora tramandate oralmente. |
Messico | La festività indigena dedicata ai morti | El Día de los Muertos è una celebrazione tradizionale degli indigeni messicani, per commemorare il ritorno dei deceduti alla fine di ottobre e all'inizio di novembre, come la fine della stagione estiva della crescita. El Día de los Muertos è celebrata posizionando offerte incluso cibo, fiori e candele lungo la strada dal cimitero alla casa del morto. Si dice che eseguire il rituale non correttamente porti sfortuna, al contrario farlo bene porta grande fortuna. Il rituale avviene in un giorno specifico, che varia a seconda degli anni, del sesso, della professione e della causa della morte. |
Proclamati nel 2005
Inseriti nel 2008
Inseriti nel 2009
Inseriti nel 2010
Inseriti nel 2011
Inseriti nel 2012
Paesi | voci | Descrizione |
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Kirghizistan | Ala-kiyiz e Shyrdak, tappeti tradizionali dell'arte kirghisa | |
Uganda | Bigwala, musica e danza del regno di Busoga | |
Botswana | Terracotte e arte ceramica del distretto di Kgatleng | |
Indonesia | Noken, sacchetto annodato o tessuto multifunzionale dell'artigianato del popolo di Papua | |
Oman | Al 'Azi, elagia: marcia processionale e poesia | |
Emirati Arabi Uniti con Oman | Al-Taghrooda: tradizionale poesia cantata beduina | |
Corea del Sud | Arirang, canzone popolare | |
India | Canto buddista del Ladakh: recitazione di testi sacri buddisti nelle regioni trans-himalayana di Ladackh, Jammu e Kashmir | |
Marocco | Il festival della ciliegia di Sefrou | |
Azerbaigian | Artigianato e arte preformativa del tar, strumento musicale a corde dal collo allungato | |
Romania | Artigianato e ceramiche di Horezu | |
Mali con Burkina Faso e Costa d'Avorio | Pratiche culturali ed espressioni legate al balafon delle comunità Senufo | |
Emirati Arabi Uniti con Austria, Belgio, repubblica Ceca, Francia, Ungheria, Corea del Sud, Mongolia, Marocco, Qatar, Arabia Saudita, Spagna e Siria | Falconeria, un patrimonio vivente dell'umanità | |
Francia | Fest-noz: festeggiamenti collettivi con danze tradizionali della Bretagna | |
Colombia | Festa di San Francesco d'Assisi a Quibdó | |
Spagna | Festa dei patii di Cordova | |
Ungheria | Arte popolare della Matyó, ricami di una comunità tradizionale | |
Brasile | Frevo, arti performative del Carnevale di Recife | |
Bolivia | Ichapekene Piesta, il grande festival di San Ignacio de Moxos | |
Croazia | Klapa, musica tradizionale della Dalmazia | |
Belgio | Marce di Entre-Sambre-et-Meuse | |
Turchia | Festival di Mesir Macunu | |
Giappone | Nachi no Dengaku, arte performativa religiosa che si tiene durante la festa del fuoco Nachi | |
Armenia | Performance of the Armenian epic of "Daredevils of Sassoun" or "David of Sassoun" | |
Iran | Rituali Qālišuyān di Mashad-e Ardehāl in Kasan | |
Algeria | Riti e artigianato legati al matrimonio tradizionale di Tlemcen | |
Austria | Schemenlaufen, il carnevale di Imst | |
Italia | Artigianato tradizionale del violino a Cremona | |
Ecuador | Tessitura tradizionale del cappello di paglia toquilla | |
Venezuela | Venezuela's Dancing Devils of Corpus Christi | |
Vietnam | Culto dei re Hùng a Phu Tho |
Inseriti nel 2013
Paesi | voci | Descrizione |
---|---|---|
Italia | "Macchina di Santa Rosa" di Viterbo |
Note
- ^ art.31 della Convenzione
- ^ (AR, EN, ES, FR) Iscrizione alla Lista rappresentativa
- ^ (AR, EN, ES, FR) Iscrizione alla Lista di salvaguardia urgente
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (AR, EN, ES, FR) Elenco ufficiale dei patrimoni immateriali
- Testo della Convenzione per la salvaguardia dei patrimoni immateriali
- Masterpieces for 2001 and 2003
- Masterpieces for 2005
- Associazione Città e Siti Italiani Patrimonio Mondiale Unesco
- Comitato per la promozione del patrimonio immateriale (Intangible cultural Heritage network)