Tasso di rendimento apparente
Il tasso di rendimento apparente, detto anche tasso di rendimento implicito, nel caso di sistema pensionistico senza patrimonio di previdenza con schema pensionistico a rendite definite è il coefficiente che applicato come se fosse un tasso di interesse nella legge di capitalizzazione permette di valutare la remunerazione apparente che lo Stato o l'ente previdenziale da ai contributi obbligatori per le assicurazioni obbligatorie versati dal lavoratore o dal cittadino, nonostante non ci sia alcun patrimonio di previdenza ovvero capitale, che possa produrre tale rendimento.
Nel caso in cui lo schema pensionistico con formula a rendite definite applicato sia il metodo di calcolo contributivo a capitalizzazione simulata, il tasso di rendimento apparente coincide con il tasso annuo di capitalizzazione per la rivalutazione del montante contributivo individuale.
Nel caso di utilizzo di un qualsiasi altro schema pensionistico con formula a rendite definite, è il tasso che applicato ai contributi previdenziali versati relativi alla assicurazione sociale per la vecchiaia, corrisponde alla riserva matematica di copertura delle obbligazioni derivanti dalla pensione di vecchiaia al momento della sua concessione.
Applicazione
Matematicamente il tasso di rendimento apparente è definito come il tasso di interesse che applicato alla legge di capitalizzazione rende il debito pensionistico latente o riserva matematica o montante contributivo individuale apparente di una serie di versamenti di contributi previdenziali, posto ovviamente che questo tasso esista nell'intervallo e che sia unico.
Per cui, il tasso di rendimento apparente si calcola risolvendo l'equazione del debito pensionistico latente con tale che il valore del debito pensionistico latente sia stabilito pari a quello fissato dallo schema pensionistico con formula a rendite definite.
ovvero:
Dove:
- : scadenze temporali;
- : flusso finanziario dei contributi previdenziali (positivo) al tempo ;
In un senso il tasso rappresenta il tasso di interesse pagato dall'ente gestore che si accolla il debito pensionistico latente.
Il tasso di rendimento apparente non può essere calcolato direttamente, ma, come detto, si deve risolvere ricorsivamente la menzionata equazione polinomiale.
Nel caso di sistema pensionistico senza patrimonio di previdenza il costo derivante dal tasso di rendimento apparente, poiché non vi è patrimonio di previdenza è accollato alle generazioni successive determinando il cosiddetto furto intergenerazionale.
Note
Bibliografia
Leggi
- Legge 8 agosto 1995, n. 335, in materia di "Riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementare."
News
- Laura Cavestri, Fornero: le Casse non hanno sostenibilità a 50 anni, in Il sole 24 ore. URL consultato il 29 marzo 2013.
- Pensioni: Fornero, non pensabile siano più lunghe della vita lavorativa, in ASCA. URL consultato il 3 aprile 2013.
- Se il Pil crolla le pensioni calano a picco, in La Repubblica. URL consultato il 12 aprile 2013.
Web
- Sergio Nisticò, Dall’uniformità dei tassi di sostituzione all’uniformità dei rendimenti individuali: alcune riflessioni sull’equità e la sostenibilità del modello NDC* (PDF), su mps.it. URL consultato il 6 settembre 2014.
- Sistemi finanziari di gestione dei fondi previdenziali e metodi di calcolo delle prestazioni, su docs.google.com. URL consultato il 20 marzo 2013.
- EVOLUZIONE DELLA LEGISLAZIONE PENSIONISTICA DI BASE, su lavoro.gov.it. URL consultato il 4 aprile 2013.
- Carlo A. Bollino, Elementi di economia politica, 4ª ed., Morlacchi Editore, 2008, ISBN 88-89422-38-6.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione COVIP