L'insegnante balla... con tutta la classe

film del 1979 diretto da Giuliano Carnimeo
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L'insegnante balla... con tutta la classe è un film della commedia erotica all'italiana del 1979 diretto dal regista Giuliano Carnimeo.

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La raccolta del melone
Paese di produzioneItalia
Durata90 min
Generecommedia
RegiaGiuliano Carnimeo
SoggettoCarlo Veo
SceneggiaturaCarlo Veo
FotografiaSebastiano Celeste
MontaggioAlberto Moriani
MusicheWalter Rizzati, Gianni Ferrio
Interpreti e personaggi

Trama

Nel liceo "Fratelli Bandiera" di una cittadina toscana la prof. Claudia Gambetti insegna ginnastica con un suo metodo igienico-ritmico-sportivo, basato sul ballo. Il Preside, raccogliendo le proteste del corpo insegnante, al quale non si associa il prof. Mezzoponte di italiano e letteratura patria, vorrebbe fermare Claudia ma finisce per lasciarsi convincere dalla stessa, ragazza particolarmente avvenente, a prendere lui stesso lezioni private. I ragazzi, invidiosi delle compagne e abbaianti dalla Gambetti, giocano un brutto scherzo al Martorelli che spediscono all'ospedale con una gamba rotta; e così godono a loro volta delle lezioni di Claudia. Nel frattempo il Preside, mal consigliato dal bidello Anacleto, giuoca alle corse e perde una grossa somma ricevuta dal Coni per sussidiare l'organizzazione della squadra studentesca di basket. Anacleto, riparando al proprio errore, ha una brillante idea che consiste nel fare partecipare a una gara di ballo la professoressa con Mauro Bertarelli, il suo alunno più in forma. Claudia e Mauro guadagnano due milioni che risanano la cassa scolastica. Daniela, la ragazza di Mauro, finisce per rassegnarsi. Ma il tempo stringe e la impreparata squadra di basket sta per affrontare una rappresentativa venuta dalla Russia. Ci pensano ancora una volta Claudia e le alunne che si prodigano in una serata interminabile, spompando i campioni bolscevichi. Per l'occasione il goffo prof. Mezzoponte circuisce la gigantesca allenatrice della squadra avversaria.

Citazioni

«Per sfuggire al mondo dai tristi mèli, si vola in alto con un colpo d'èli, lasciando a terra gli striscianti mostri...bello, troppo bello non posso continuare dunque dunque dunque tu! - Si si dico a te come ti chièmi? - Adamo Adami - Adamo Adèmi e tua madre come si chiama scusa Eva Evi?»
«Adèmo Adèmi, secondo me tu vuoi fare troppo il dritto, c'hai la capa tosta. Tu sei una testa di sèsso. - Cioè come dire, un testa di sasso? - No, come dire una testa di chèzzo!»