Fortore
Il Fortore è un fiume lungo 110 km che scorre nelle province di Campobasso, Benevento e Foggia. È il 2° fiume pugliese per lunghezza e portata dopo l'Ofanto.
| Fortore | |
|---|---|
| Stato | |
| Lunghezza | 110 km |
| Portata media | 13,50 m³/s |
| Bacino idrografico | 1 650 km² |
| Nasce | Monte Altieri 41°21′27.4″N 15°01′48.36″E |
| Sfocia | Mare Adriatico 41°55′06.71″N 15°17′31.34″E |
Percorso
Nasce dal monte Altieri sul versante adriatico dell'Appennino sannita, dalla riunione di quattro ruscelli: il "Fiumarelle", dal territorio del comune di Roseto Valfortore (FG), il "Foiano" dal comune di Foiano di Val Fortore, il "Montefalcone" dalla località "Trivolicchio" e il "San Pietro" dalla località omonima nel territorio del comune di Montefalcone di Val Fortore.
I quattro torrenti confluiscono in contrada "Facchiano", a circa 4 km da San Bartolomeo in Galdo (BN).
Il fiume prosegue il suo corso da sud a nord, inizialmente in una valle stretta e tortuosa, che poi si fa più ampia, separando i territori comunali di San Bartolomeo in Galdo, sulla riva destra, e di Baselice (BN) sulla riva sinistra. Riceve a destra i torrenti "Ripa" e '"Mariella" e da sinistra il torrente "Cervaro"; quest'ultimo nasce nella località di "Piana del Bosco" e percorre circa 10 km, ricevendo come affluenti i torrenti "Vallone Mazzocca", "Fosso Porcara", "Fosso San Felice", "Scortica" e "Giumenta".
Dopo 22 km, nel territorio del comune di Castelvetere in Val Fortore, in località "Cucchiarone", presso il monte Sant'Angelo, esce dalla provincia di Benevento.
Segna quindi il confine tra la provincia di Campobasso nel Molise e la provincia di Foggia nella Puglia e sfocia nel mar Adriatico, nel territorio del Comune di Serracapriola, a poca distanza dal lago di Lesina.
Il progetto di riqualificazione
In seguito alla realizzazione della diga di Occhito e a causa di cave sorte lungo le sue sponde il fiume ha di molto ridotto la propria portata e anche il suo alveo risulta modificato. Il fiume è interessato dal Progetto LIFE NATURA 2005 "Azioni urgenti di conservazione per i pSIC del fiume Fortore", progetto Comunitario per la salvaguardia dell'habitat naturale e delle specie viventi che lo popolano. Il progetto è stato proposto dalla Comunità Montana dei Monti Dauni Settentrionali (FG) e redatto dal Centro Studi Naturalistici onlus .
Storia
Alcuni storici, di cui Antonio Fratangelo [1] è il massimo rappresentante, lo identificano come il fiume Aufidus presso cui si combatté la battaglia di Canne. Il fiume cambia il nome con Annibale e proprio a causa della battaglia di Canne: non per nulla il primo e più antico toponimo riportato dalle carte è Fer-tur/Fer-tor, “fiume della fortezza” (Fer-twr), di Canne, ovviamente. Infatti, fer-ver-ner è radicale fenicio per acqua-fiume; twr/tawr per costruzione-abitato-fortezza. Il cambiamento di Fer-tur in Fortore è ugualmente spiegabile: una normale trasformazione della e in o, a meno che non si debba caricarlo di un diverso significato e di una diversa identità, dal Fer/acqua al For/incendio (radicale di for-no): il fiume delle fortezze distrutte e incendiate, nel dopo Canne.[senza fonte]
Note
- ^ Antonio Fratangelo, "La Battaglia di Canne: sull'Ofanto o sul Fortore?", 1991, editore Rufus Antonio Fratangelo, "Canne sul Fortore", 1995, editore Molise Scuola Antonio Fratangelo, "Molise Punico", 1999, editore Annibal Puteqa Antonio Fratangelo, "Dizionaretto Punico Molisano", 2000, editore Annibal Puteqa Antonio Fratangelo, "Cento domande su Canne", 2005, editore Annibal Puteqa Antonio Fratangelo, "Il dopo Canne", 2007, editore Annibal Puteqa