Filippo I Colonna
Filippo I Francesco Giovanni Maria Oddone Pompeo Colonna (Roma, 1571 – Roma, 11 Aprile 1639) è stato un principe, politico e possidente italiano.
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Principe di Paliano Duca di Tagliacozzo | |
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In carica | 8 Maggio 1611 – 11 Aprile 1639 |
Predecessore | Marcantonio IV Colonna |
Erede | Marcantonio V Colonna |
Successore | Marcantonio V Colonna |
Nome completo | Filippo I Francesco Giovanni Maria Oddone Pompeo Colonna |
Trattamento | DON |
Onorificenze | Principe di Paliano |
Altri titoli | Principe di Avella Principe di Castiglione Duca di Tagliacozzo Duca di Marino Duca di Miraglia Duca di Tursi Marchese di Petrica Marchese di Giuliana Marchese di Cave Conte di Ceccano Conte di Chiusa Barone di Santa Caterina Signore di Marino |
Nascita | Roma, 1571 |
Morte | Roma, 11 Aprile 1639 |
Sepoltura | Cimitero dei Principi Colonna |
Dinastia | Colonna (famiglia) |
Padre | Fabrizio Colonna |
Madre | Anna Borromeo |
Consorte | Donna Lucrezia Tomacelli |
Figli | Federico I Colonna Girolamo Colonna Marcantonio V Colonna Ippolita Colonna Carlo Colonna Anna Colonna Donna Vittoria Colonna Giovanni Battista Colonna Prospero Colonna Pietro Colonna Maria Teresa Colonna |
Religione | Cattolicesimo |
Motto | Mole sua stat |
Biografia
Filippo I Francesco Giovanni Maria Oddone Pompeo Colonna Nacque a Roma nel 1571, Figlio di Fabrizio Colonna e di Sua Moglie Anna Borromeo. Seguendo le orme paterne e soprattutto quelle del nonno Marcantonio Colonna, intraprese la carriera militare e partecipò ancora giovanetto ad operazioni belliche in Germania e nelle Fiandre sotto il comando di Alessandro Farnese e di Ambrogio Spinola. Al termine di questa esperienza, di cui non si hanno rilevanti notizie, si recò nella Spagna degli Asburgo alla corte di Madrid, dove si trattenne sino al 1611, anno in cui chiese licenza a Filippo III di Spagna di recarsi in Italia ad assumere il titolo di gran connestabile del Regno di Napoli che era rimasto vacante in seguito all'immatura morte del nipote Marcantonio IV Colonna Riconfermato dal re in questa dignità che lo rendeva signore d'importanti feudi nel Napoletano, Filippo Colonna giunse a Roma dove trovò una situazione notevolmente compromessa dai debiti e dagli sprechi accumulati dai propri parenti.
La Sucessione e le Attivita di Famiglia
Divenuto ormai il capo della Famiglia Colonna del ramo di Paliano, egli si dedicò principalmente alla ricostruzione ed al riassestamento della fortuna familiare. Ai feudi incamerati nell'Italia meridionale, ricevuti in dote dopo aver sposato nel 1597 Lucrezia Tomacelli, aggiunse quelli dei Colonna di Genazzano e acquistò nell'anno 1625 il castello di Patrica dai Santacroce. Ben comprendendo che era tramontata l'epoca in cui era conveniente ingaggiare lotte cruente con le altre famiglie nobili e con l'autorità del papa, Filippo preferì impegnarsi in una buona gestione del proprio patrimonio. In particolare, decise di riorganizzare amministrativamente i suoi possedimenti nello Stato pontificio, dividendoli in due giurisdizioni separate: l'una, che comprendeva Marino,Rocca di Cave, Serrone,Cave,Trivigliano,Vico,Collepardo,Paliano,Piglio,Anticoli di Campagna, ebbe come capoluogo Genazzano; nell'altra, Pofi fu il centro principale a cui erano subordinati i feudi di Ceccano,Arnara,Supino,Sgurgola, Giuliano,Falvaterra,Morolo,Ripi,Castro dei Volsci,Valle Corsa, San Lorenzo, Santo Stefano e Sonnino. Inoltre, l'Amministrazione dei beni venne notevolmente semplificata ed accentrata tramite l'abolizione dei "massari", i cui poteri furono trasferiti ad un sindaco coadiuvato da due ufficiali, la nomina dei quali era in sostanza vincolata al volere dei Colonna. Per sopperire alle frequenti carestie che travagliavano le popolazioni dei suoi territori, Filippo favorì l'istituzione di magazzini di scorte e di forni capaci di garantire la sussistenza e i servizi annonari nei momenti difficili. Accanto a queste risoluzioni, egli dedicò un'attenta cura all'efficienza della propria milizia, tanto da divenire in breve uno dei nobili romani più temuti e rispettati. Appoggiato economicamente dalla Spagna Degli Asburgo, Filippo perseguì una politica di prestigio, primeggiando per fasto ed opulenza; sfruttando la reputazione acquisita, ricercò l'amicizia dei Barberini, e nel 1627 riuscì a far maritare la figlia Anna Colonna con Taddeo Barberini, nipote prediletto di Papa Urbano VIII. Il pontefice, del resto, aveva sempre manifestato una chiara disponibilità nei confronti di Filippo, favorendolo nelle puntigliose dispute che spesso insorgevano nel patriziato romano: sin dal momento della sua elezione, avvenuta nel 6 agosto 1623, Papa Urbano VIII aveva dato soddisfazione a Filippo in una questione di precedenza con i Conservatori di Roma.
La Potenza della Famiglia Con Filippo I Colonna
Filippo I Colonna, consolidato il suo potere economico e assicuratosi una certa stabilità finanziaria, si dedicò a lavori di restauro nel suo palazzo dei SS. Apostoli, ingentilendone l'aspetto esteriore; abbellì notevolmente i giardini del Palazzo del Quirinale e utilizzò nel 1625, con l'assenso del papa, i resti di epoca imperiale del tempio del Sole per costruire la galleria Colonna; nella basilica di S. Giovanni in Laterano sovvenzionò l'edificazione di una splendida cappella da destinare ai canonici come coro d'inverno. A Paliano fece allestire nella chiesa di S. Andrea una cappella sepolcrale dove vennero raccolte le spoglie dei suoi antenati; a Genazzano intervenne per migliorare le strutture del castello feudale e a Marino fece costruire una residenza estiva nota come "villa delle sirene". Pur non godendo delle simpatie del viceré di Napoli e di molti principi italiani, Filippo ebbe dunque la capacità di risollevare le sorti del suo casato con piena soddisfazione delle sue aspirazioni patriarcali. Morì, l'11 Aprile 1639, non senza aver prima istituito nelle sue ultime volontà testamentarie una primogenitura sui beni per la discendenza maschile. Dalla moglie Lucrezia ebbe undici figli: tra cui il primogenito Federico, Girolamo, cardinale, Carlo e Marcantonio che succedette nel titolo di connestabile e fu ambasciatore in Spagna.
il Matrimonio e Figli
Filippo I Colonna Sposò a Roma nel 1597 Donna Lucrezia Tomacelli figlia ed erede di Giacomo Signore di Galatro e di Donna Ippolita Ruffo dei Duchi di Bagnara. La Quale la Coppia Ebbe i Seguenti Figli:
- Don Federico I Colonna, (1600 – 25 Settembre 1641), Sposo nel 1619 Donna Margherita Branciforte d’Austria, figlia ed erede di Don Francesco Principe di Butera e Pietrapersia e di dona Juana d’Austria
- Cardinal Girolamo Colonna, (23 Marzo 1604 – 4 Settembre 1666)
- Don Marcantonio V Colonna, (1606 - 20 Gennaio 1659), Marcantonio V Colonna Sposo a Palermo il 25 Aprile 1629 Donna Isabella Gioeni e Cardona, figlia ed erede di Don Lorenzo Principe di Castiglione, Duca (o Barone) di Miraglia, Marchese di Giuliana, Conte di Chiusa, Signore di Aydone, Burgio, Contisa (o Contessa), Valcorrente, Coltumaro, Val di Demone e Val di Mazzara, e di Antonia Avarna Baronessa di Santa Caterina
- Donna Ippolita Colonna, (??-1676), monaca agostiniana nel Monastero di San Giuseppe de’ Ruffi a Napoli nel 1616, poi carmelitana scalza nel monastero di San Egidio a Roma.
- Don Carlo Colonna, (1607 – 18 Novembre 1686), Duca di Marsi monaco benedettino “frà Egidio”, Arcivescovo titolare di Amasia dal 1643, Patriarca titolare di Gerusalemme dal 1638.
- Donna Anna Colonna, (?? – 31 Ottobre 1658), Sposò a Roma il 24 Ottobre 1627 Don Taddeo Barberini 3° Principe di Palestrina.
- Donna Vittoria Colonna, (11 Aprile 1610 – 22 Agosto 1675) monaca carmelitana scalza “suor Chiara Maria della Passione” dal 1648 nel monastero di Sant’Egidio a Roma.
- Don Giovanni Battista Colonna, (1612 – 8 Aprile 1638), Patriarca di Gerusalemme
- Don Prospero Colonna, (?? – 5 Aprile 1658), Cavaliere dell’ Ordine di Malta dal 1652, Gran Priore dell’Ordine di Malta nella Spagna Degli Asburgo, e Castellano di Paliano.
- Don Pietro Colonna
- Donna Maria Teresa Colonna, monaca nel monastero di Regina Coeli a Roma.
Voci correlate
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