Goffredo di Monmouth
Goffredo di Monmouth (inglese: Geoffrey of Monmouth; latino: Gaufridus Monemutensis o Galfridus Monumotensis; Monmouth, 1100 circa – Llandaff, 1155 circa) è stato uno storico e scrittore britannico medievale.

Le sue opere sono tutte scritte in latino. Pur intese da Monmouth come opere storiche, sono oggi considerate opere di fantasia con sporadici elementi storici.
Biografia
Goffredo nacque a Monmouth, in una signoria indipendente nel Galles meridionale, intorno ai primi anni del XII secolo, probabilmente da una famiglia bretone. Fu educato in un monastero benedettino (secondo alcuni storici, divenne lui stesso un monaco; ma la questione è controversa).
Raggiunta la maturità, si trasferì a Oxford, dove fu canonico nella chiesa di Saint George. All'Università di Oxford si laureò e probabilmente fu anche insegnante (magister). Vi conobbe l'arcidiacono Gualtiero, ai cui suggerimenti si deve certamente la stesura dell'opera più celebre di Goffredo, la Historia Regum Britanniae.
La carriera ecclesiastica lo portò a diventare prima arcidiacono di Monmouth (o di Saint Teilo a Llandaff) e poi, nel 1152, vescovo di Saint Asaph, nel Galles nordorientale. Saint Asaph era situata in una regione afflitta dagli scontri fra i normanni e i ribelli gallesi; pare che Goffredo, forse per questo motivo, non si sia mai effettivamente trasferito nella sede episcopale.
us. Le profezie sono scritte in un linguaggio fortemente simbolico, spesso oscuro, e vertono soprattutto sul futuro politico della Britannia; furono infatti poi incluse nel più ampio Historia Regum Britanniae (Storia dei Re di Britannia), come IX volume. Complessivamente, ebbero una diffusione ancmente diverso da quello delle opere precedenti, che corrisponde molto più direttamente al gallese Myrddin Wyllt.
Alcuni studi riportano che, per le sue opere, Monmouth utilizzasse nomi presi da varie fonti per diversi personaggi che, nelle versioni precedenti dei racconti, ne erano privi[1]. Alcuni erano nomi utilizzati realmente all'epoca, mentre altri provenivano da fonti scritte ed erano caduti in disuso; molti di questi nomi Monmouth li riutilizzò modificandoli senza curarsi (o ignorando) l'origine, la pronuncia o la forma originale o addirittura il genere maschile o femminile[1], portando di fatto alla creazione di nuovi nomi di uso moderno quali ad esempio Morgana, Cordelia, Rowena e Guendalina.
Note
- ^ a b Concerning the Names Morgan, Morgana, Morgaine, Muirghein, Morrigan, and the Like, su medievalscotland.org.
Bibliografia
- John Morris. The Age of Arthur: A History of the British Isles from 350 to 650. Barnes & Noble Books, New York 1996 (1ª edizione 1973). ISBN 1-84212-477-3
- John Jay Parry e Robert Caldwell. "Geoffrey of Monmouth", in Arthurian Literature in the Middle Ages, a cura di Roger S. Loomis, Clarendon Press, Oxford University 1959. ISBN 0-19-811588-1
Voci correlate
- Polidoro Virgili, storico cinquecentesco che critica il Goffredo.
Collegamenti esterni
- (EN) Scheda su Monmouth in The Cambridge History of English and American Literature, Volume I, 1907–21.
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