Il leggendario papero del deserto d'Australia

capitolo della "Saga di Paperon de' Paperoni" di Don Rosa

Il leggendario papero del deserto d'Australia è il settimo capitolo della Saga di Paperon de' Paperoni, maxiserie a fumetti realizzata dallo statunitense Don Rosa che narra la storia del papero più ricco del mondo.

Trama

Il leggendario papero del deserto d'Australia

Titolo originale:

  • Dreamtime Duck of the Never Never

D.U.C.K.: nelle penne di destra del didjeridoo, nascosto, nell'edizione italiana, dalla didascalia, più grande rispetto all'edizione originale


Capitolo precedente:

Capitolo successivo:

Nella vita di ogni eroe, nel suo percorso formativo, c'è sempre un personaggio che lo indirizza verso un percorso mistico, che gli apre strade nuove. Se per l'Uomo Ragno è il Dottor Strange, per Luke Skywalker è Yoda, per Wally West è Max Mercury, per Paperone è Jabiro Kapirgi, sciamano del Nord Australia.

Paperone, dopo essere stato in Africa e quindi aver fatto ritorno in America, dove, dalle parti di Pizen Bluff ha catturato i fratelli Dalton, fa rotta verso la pianura australiana dove, a bordo di un dromedario, si imbatte in uno sciamano locale proprio mentre questi viene assalito da un losco individuo.

Jabiro, questo il nome dello sciamano, sta facendo un lungo viaggio attraverso il continente, passando da una caverna del sogno ad un'altra. In Australia, infatti, esiste la credenza che il destino sia scritto nel mondo dei sogni, e che questo mondo comunichi con il nostro attraverso dipinti rupestri in particolari caverne.

Paperone, subito ribattezzatosi Benny Goodman in tono dispregiativo, decide di aiutare Jabiro nella sua ricerca della caverna posta in mezzo al deserto. Il giovane inizia a soffiare dentro ad un lungo flauto, mentre lo sciamano intona alcuni incantesimi: alla fine si apre una profonda voragine in mezzo al deserto, al cui interno, a vari piani, sono poste alcune caverne. I due viandanti scendono nella prima e si trovano, così, al cospetto del sogno di Bindagbindag, un sogno che, da un rapido calcolo, dura da ben ventimila anni!

A questo punto Jabiro Kapirgi, dopo aver firmato il suo passaggio con l'impronta della mano sulla parete, dà lettura del sogno:

«Racconta di Kakadu, il dingo! Lui ruba l'uovo di coccodrillo dal nido! Ma il Grande Ornitorinco insegue Kakadu... E Irria, il cacatua nero, invia Bunyip, il mostro d'acqua, dietro al ladro di uova!
Bunyip insegue il dingo! Il Grande Ornitorinco trova l'uovo sacro, ma perde il Primo Pargolo durante la battaglia!
Il Grande Ornitorinco riporterà l'uovo al nido? Uhm... Questa parte non è chiara!»

Finita la lettura, Japiro fa notare a Paperone la presenza di un opale grosso come un melone, che però fa gola al gaglioffo incontrato all'inizio della storia. Questi si fa consegnare l'opale e fugge via, lasciando i due nella caverna sotterranea. Paperone, allora, inizia a suonare il flauto, emettendo suoni strazianti che si rivelano il richiamo d'amore dell'emù. Grazie alla trazione delle gambe dell'emù, i due riescono ad uscire, ma si separano, con Paperone che a cavallo della bestia si lancia all'inseguimento del ladro, recuperando l'opale sottratto ed il suo dromedario.

I guai, però, non sono finiti: prima una mandria di canguri impauriti sorpassa Paperone, quindi il suo dromedario, anch'egli impaurito, lo lascia da solo a doversi rifugiare da un'improvvisa inondazione in pieno deserto! Paperone, però, riesce a trovare rifugio nella caverna del sogno di Bindagbindag, dove, dopo aver vinto la tentazione di portarlo via con sé, lascia l'opale, reliquia sacra degli sciamani australiani.

Molto dopo, superato il deserto, Paperone/Benny ritrova Jabiro, giunto alla caverna del Grande Ornitorinco, dove la storia del sogno continua: appare ora evidente allo sciamano che Paperone è in realtà il Grande Ornitorinco; il magnate, infatti, non solo ha riportato l'opale al suo posto, ma nella lotta ha anche perso la Numero Uno, che però ritrova nel nido di un djuway, l'uccello delle pergole.

Arriva, quindi, un grande insegnamento:

«I sogni possono indicare il percorso per giungere a grandi ricchezze! Nessuno può dire se siano ricchezze della mente o del portafoglio, ma non si deve mai disprezzare la ricchezza del passato!»

E Paperone non ha mai disatteso a questo insegnamento, mosso nella sua vita non tanto dalla sete di denaro, ma soprattutto dal desiderio di avventura, dalla passione per la storia e l'archeologia, dal desiderio di svelare un mistero e dalla sfida nello scoprire un nuovo tesoro, piuttosto che possederlo.

Infine Paperone guarda attraverso il cristallo di Jabiro e vede un'aurora boreale: questa visione lo riporterà in America, nelle fredde terre inospitali dello Yukon. Mentre Paperone, così, si allontana diretto alla sua nuova meta, Jabiro legge la conclusione del sogno:

«Dunque... Il Grande Ornitorinco trova un uovo giallo e... costruisce un gigantesco nido? E cosa sono quelle altre figure [Riferendosi a un papero irritato e tre paperini rispettivamente di colore rosso, blu e verde]? Che confusione! Cosa avrà a che fare tutto con... uno sfortunato cercatore come il povero Benny?»