Papa Alessandro VIII

241° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dal 1689 al 1691

Papa Alessandro VIII, nato Pietro Vito Ottoboni (in latino: Alexander PP. VIII; Venezia, 22 aprile 1610Roma, 1º febbraio 1691), fu il 241º papa della Chiesa cattolica dal 1689 alla sua morte.

Papa Alessandro VIII
241º papa della Chiesa cattolica
Elezione6 ottobre 1689
Incoronazione16 ottobre 1689
Fine pontificato1º febbraio 1691
Cardinali creativedi categoria
Predecessorepapa Innocenzo XI
Successorepapa Innocenzo XII
 
NomePietro Vito Ottoboni
NascitaVenezia, 22 aprile 1610
MorteRoma, 1º febbraio 1691
SepolturaBasilica di San Pietro
Firma

Biografia

La famiglia

Pietro Ottoboni nacque nel 1610 da Marco Ottoboni e Vittoria Tornielli. La famiglia Ottoboni apparteneva al ceto dei cittadini, ovvero l'alta borghesia tradizionalmente impiegata nel sistema burocratico veneziano (il padre stesso era cancelliere grande). Era tuttavia ricchissima e questo le avrebbe permesso, nel 1646, di entrare nel patriziato dietro l'esborso di centomila ducati.

Trascorse l'infanzia dividendosi tra le due residenze di famiglia: il palazzo cittadino nella zona di San Severo e la villa di campagna situata a Rustignè, nel Trevigiano.

Si laureò brillantemente all'Università di Padova nel 1627, ottenendo la laurea in utroque iure.

La carriera ecclesiastica

 
L'oratorio di San Gaetano presso la villa di famiglia a Rustignè di Oderzo

Una volta adulto prese gli ordini e fu creato cardinale il 19 febbraio 1652, ricevendo il titolo di San Salvatore in Lauro.

Giunse a Roma durante il pontificato di Urbano VIII (1623-44) e qui divenne Governatore di Terni, Rieti e di Città di Castello. Per quattordici anni fu giudice del tribunale della Rota. Su richiesta della Serenissima, Ottoboni fu eletto cardinale da papa Innocenzo X (1644-55); il 7 dicembre 1654 divenne vescovo di Brescia e fu ordinato vescovo il 27 dicembre dello stesso anno a Roma dal cardinale Marcantonio Bragadin.

Il 15 novembre 1660 optò per il titolo cardinalizio di San Marco, e successivamente cambiò titolo altre volte:

Il pontificato

Dopo il pontificato di Innocenzo XI che si era trovato in perenne conflitto con il re di Francia Luigi XIV, in quanto si era opposto al gallicanesimo, tanto che, per reazione, Luigi XIV aveva occupato la città pontificia di Avignone e trasformato la propria residenza a Roma in una fortezza, l'ambasciatore di Luigi XIV di Francia riuscì a procurare il 6 ottobre 1689 l'elezione di Ottoboni, considerato più vicino al sovrano francese, come successore di papa Innocenzo XI.

Nonostante ciò, dopo mesi di negoziati, Alessandro alla fine condannò le dichiarazioni fatte nel 1682 dal clero francese, riguardanti le libertà della Chiesa gallicana. Alessandro comprò libri e manoscritti della Regina Cristina di Svezia, per la Biblioteca Apostolica Vaticana. Reintrodusse gli uffici della sinecura che erano stati soppressi da Innocenzo XI.

Nel 1690 condannò le dottrine del cosiddetto peccato filosofico, insegnato nelle scuole dei Gesuiti. Lo stesso anno canonizzò Juan Ciudad, noto con il nome di San Giovanni di Dio. Alessandro VIII morì il 1º febbraio 1691. La sua tomba è ospitata nella Basilica di San Pietro ed è stata progettata da Arrigo di San Martino e realizzata da Angelo de' Rossi e Giuseppe Bertosi 1691-1725.

Politica economica

Le carità su vasta scala e il nepotismo (fra le varie nomine, il nipote Pietro di 22 anni divenne cardinale mentre l'altro nipote Marco assunse il titolo di Duca di Fiano Romano,[1]) fecero esaurire le casse del Regno.

Infatti decise di invertire le politiche economiche del predecessore riducendo la pressione fiscale al fine di aiutare le classi più disagiate ma questo e altre spese aggravarono la situazione finanziaria dello Stato della Chiesa: tra tali spese bisogna considerare le generose sovvenzioni concesse alla Venezia impegnata nella Guerra di Morea consistenti in viveri per riempire sette cambuse e in duemila fanti per la campagna in Albania.

Onorificenze

Genealogia episcopale

  Lo stesso argomento in dettaglio: Genealogia episcopale.

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN89104323 · ISNI (EN0000 0001 0929 1033 · SBN BVEV065786 · BAV 495/29263 · CERL cnp00405321 · ULAN (EN500353723 · LCCN (ENn84133083 · GND (DE11930466X · BNE (ESXX1141490 (data) · BNF (FRcb12329517n (data) · J9U (ENHE987007306916105171 · CONOR.SI (SL179404643