Classe MEKO 200

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Le fregate MEKO 200 non sono una vera e propria classe intesa in senso classico, quanto piuttosto una tipologia di navi, appartenente ad un’intera famiglia sviluppata dai cantieri Blohm & Voss, sulla base di una nuova tecnologia che questi cantieri di Amburgo hanno sviluppato, quella di una nave che possa soddisfare tutti i requisiti che i clienti possano porre per equipaggiare e ammodernare le navi ordinate.

La F 453 SPETSAI, a Trieste, offre un'interessantissimo confronto diretto con una fregata Classe Maestrale. Le navi mostrano dimensioni simili, radar di scoperta aerea a medio raggio e a corto raggio quasi identici anche nella forma pur essendo di modello diverso, cannoni da 127mm (di tipo diverso Mk 45 e Compatto), 2 CIWS -ma disposti in maniera diversa. L'aspetto delle MEKO è molto più voluminoso, come confermano i dati dimensionali, la plancia più alta, lo scafo più corto


Per fare questo si è sviluppato un tipo originale di costruzione, una nave che fosse non ‘ammodernabile’, ma ‘modulare’, predisposta fin dall’inizio per ospitare vari generi di ammodernamento. La soluzione di questi requisiti è quella di una nave ‘polivalente’, MEKO è l’acronimo di ‘ combinazione polivalente’. Si tratta di uno scafo ‘contenitore’ da riempire a seconda della necessità, con moduli particolari contenenti quello che serve per adempiere alle missioni intese. I moduli sono costituiti da strutture varie, armamento, elettronica. Possono essere moduli totalmente chiusi, oppure aperti ai lati, o anche pallets. In ogni caso essi sono posati sulla chiglia dello scafo, e fissati con resina ad indurimento rapido. Al loro interno vi sono anche generatori elettrici e condizionatori d’aria, che servono per dare autosufficienza rispetto alla nave.

I vantaggi del sistema modulare MEKO comprendono:

-Riduzione dei costi di produzione, grazie alla razionalizzazione del processo costruttivo ripartito tra cantiere e subfornitori

-Riduzione dei tempi di costruzione, per via del metodo di costruzione, non più in serie ma parallelo

-Riduzione dei tempi e costi di navigazione, ammodernamento, indisponibilità per manutenzione: la nave può essere portata in un cantiere e riparata o ammodernata in poche settimane.

Vi sono anche svantaggi, come il volume superiore di circa l’1% del dislocamento il 2% del volume a parità di una nave ‘convenzionale’ parimenti equipaggiata. La nave ha inoltre aperture maggiori sul ponte più grandi di quanto necessario altrimenti, e questo significa una minore robustezza strutturale, che deve essere rimediata da un rinforzo aggiuntivo del fasciame. D’altro canto, l’indipendenza delle varie componenti interne, come per la vitale funzione dell’elettrogenerazione, autonoma in molti di questi moduli.

Che questa soluzione fosse cost-effective lo ha dimostrato per la prima volta l’Aradu, una fregata Classe MEKO 360 (a livello di cacciatorpediniere-fregata pesante) venduta nel 1977 alla Nigeria. In seguito, le classi di unità MEKO si sono suddivise in varie tipologie: la MEKO 140 come corvetta, MEKO 200 come fregata, MEKO 360 come fregata-cacciatorpediniere. La tipologia MEKO è la base della nuova classe F-123 Brandeburg tedesca, che rappresenta, assieme alla derivata F-124 antiaerea, la glorificazione del concetto ai massimi livelli.


LE fregate MEKO 200 sono di tipi diverso, e nella loro caratteristica di flessibilità sono state adottate da numerosi clienti. Tra le caratteristiche più importanti, vi è sempre un cannone da 100 o 127mm, 1 o più CIWS, un sistema missilistico sup-aria, lanciasiluri ASW leggeri, una batteria di missili antinave Harpoon e un’elicottero. I motori sono di tipo diverso, ma in genere almeno quelli di crociera sono diesel. La massa è leggermente superiore a quella di una fregata Classe Lupo, e leggermente inferiore a quella di una Classe Maestrale.

Le dimensioni sono simili a quelle delle fregate Lupo. Introdotte limitate caratteristiche per la riduzione delle segnature, incluse quelle radar, con fiancate a doppia curvatura, alberi piramidali e fumaioli caratteristici della classe, accoppiati e inclinati verso il basso, sui lati della nave.

IL successo delle unità di questa classe,o meglio famiglia, è dato da una serie di contratti stipulati con numerosi clienti, rendendo queste unità quelle di maggiore successo di sempre.

se le Type 12 inglesi sono state quelle di maggior successo tra quelle degli ani '60, le Lupo hanno costituito il best-seller del decennio successivo, ma hanno ceduto 10 anni dopo il primato alle navi tedesche, anche se molte sono state realizzate su licenza in altri Paesi. Anche se apparse appena dopo le 'Maestrale', le Meko sono di fatto le navi dell'epoca del 'dopo-Guerra fredda'.


1982, Turchia: Classe Yavuz

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Le navi tedesche, fin da prima del famoso incrociatore da battaglia Goeben, sono sempre state ben apprezzate dallo stato dei Dardanelli.

La massa di vecchi caccia americani della Seconda guerra mondiale necessitava di essere sostituita, e le migliorate condizioni economiche della nazione, che ha sostenuto una crescita economica anche dell’8 per cento annuo ai tempi degli anni ’80, consentì di sdoganarsi dalla condizione di 'rigattiere' della NATO. L’ordine passato ai cantieri tedeschi era per 4 navi, 2 da costruirsi in Germania (dove come è noto esiste anche una notevole componente di immigrati turchi), e 2 in Turchia.

Esse avrebbero avuto equipaggiamenti di varia origine e genere. Tra questi, artiglieria, missili e sonar americani, perché ceduti con canali FMS di fornitura per gli alleati. I motori erano tedeschi, i CIWS svizzeri, i radar olandesi, e gli elicotteri italiani, in quanto erano già disponibili gli AB-212 ASW, macchine italiane costruite su licenza Bell.

Le navi hanno una struttura ,come un poco tutte le altre navi della tipologia, dall'aria robusta e raccolta. Lo scafo ha un bordo libero medio, con doppia curvatura delle fiancate, cavallino ridotto, ponte di prua piuttosto corto.

IL disegno vede la prua con una forma a V sottile con altezza di circa 10% superiore eispetto a quella della parte centrale. Sotto la prua vi è un bulbo sottile a ridotaa sezione per cercare di ottimizzare il compromesso di 2 caratteristiche in antitesi: la stabilità e la velocità della nave.

Le fiancate dello scafo risalgono a formare un tutt’uno con la tuga prodiera, si interrompono a mezza nave per le scialuppe ed altro ancora, e poi salgono nuovamente per 1 ponte all’altezza dell’hangar poppiero.

In termini di finezza idrodinamica, sia come lunghezza/larghezza massima che al galleggiamento, sono caratterizzate da un rapporto di circa 7,8:1 , quando le Maestrale sono circa 9,:1, e le Lupo arrivano a 10:1 (altre navi come le americano Knox e Perry hanno pure questi valori, ma con dimensioni maggiori di quelli delle navi italiane). Questo spiega perché le MEKO 200, nonostante la potenza motrice, abbiano una efficienza non eccezionale in termini nautici. E' la necessaria risultante della tecnologia della 'nave-contenitore' e della propensione per scafi con maggiore stabilità, specie in condizioni oceaniche.

Le sovrastrutture sono imponenti, senza una vera differenziazione tra prua e poppa. L’alberatura ha 2 strutture tronco-piramidali piuttosto basse da cui si elevano tralicci per sostenere i 2 radar principali di scoperta aerea.

I motori sono diesel, con 2 assi per 4 motori diesel MTU tedeschi, ripartiti su 2 assi (configurazione CODOD). I fumaioli sono come sempre caratteristici, 2 ma paralleli, ognuno inclinato all’esterno.

L’armamento è dato da un cannone Mk 45, arma leggera, con ridotto impatto sulla piattaforma (a livello di un cannone francese da 100mm.) , con una gittata di 23km, munizioni di 32kg e canna da 54 calibri. Essa ha una cadenza di tiro di una ventina di colpi al minuto ed è utilizzata sia per bombardamento che per difesa aerea. Da notare che in termini di impatto sulla nave, il più potente cannone Compatto da 127mm, essendo molto più pesante, non fa parte di nessuna di queste fregate MEKO 200, mentre è arma standard delle MEKO 360.

L’armamento CIWS è potente in quanto comprende 3 CIWS Seaguard, ciascuno con 4 cannoni singoli da 25mm Oerlikon da 800c.min ognuno. Essi hanno una considerevole efficacia, con un’affusto molto agile e veloce per gli ingaggi ravvicinati e un radar di tiro disgiunto dall’affusto. 1 è a prua dietro il cannone, gli altri 2 ai lati degli hangar a poppa, che forse per questo è capace di ospitare un solo elicottero (ma più probabilmente è accaduto il contrario, con l'esigenza di un solo elicottero eventualmente avanzata in sede contrattuale).

Oltre alle 13 bocche da fuoco vi è un lanciamissili Sea Sparrow, con 8 missili pronti al lancio sopra la sovrastruttura poppiera. Tutto questo rende possibile la difesa contro minacce aeree sui 360 gradi . 8 missili antinave Harpoon sono presenti a mezza nave, sopra le sovrastrutture, con 2 fasci di missili ciascuno su ciascun lato, per colpire fino ad oltre 100km bersagli navali. I lanciasiluri leggeri e un’elicottero (armabile anche come missili antinave AS-12 o Sea Skua) completano la dotazione di armamenti presenti.

La dotazione elettronica comprende una vasta serie di sistemi costituiti da 2 radar da scoperta aerea, uno a medio raggio, uno a corto raggio per scoperta di superficie e navale.

Il primo è un sistema DA 08, con funzioni di scoperta aerea bidimensionale, banda F (3-4GHz), portata di 135km contro un caccia, 270 contro un’aereo più grande.

Il radar Dolphin, della Siemens Plessey, è in banda G, fornisce la scoperta aera a bassa quota e la precisa designazione del bersaglio, grazie alla frequenza (4-6GHz) in cui opera. Esso consente di favorire quindi l’acquisizione dei bersagli ai sistemi antiaerei, costituisce un prezioso back-up in caso di guasti o danni al radar principale, sistemato sull’albero poppiero basso, e dal momento che è più leggero, è posto sull’albero prodiero, più in alto e con migliore campo visivo. Inoltre con tale doppia banda di frequenza il rischio che i disturbi elettronici accechino la nave si riduce. Il radar permette anche di scoprire anche bersagli navali, essendo a tutti gli effetti sistemi multiruolo.

Esistono 4 radar di tiro per le armi, 1 per i missili, 1 per i cannoni, 2 per i CIWS. Il radar STIR, olandese come quello di scoperta aerea, è utilizzabile sia per i missili che per i cannoni in 2 versioni da 2,4 e 1,8 metri di diametro. 2 TMX sono invece usati per la misurazione diretta della distanza e inseguimento dei bersagli.

VI è poi un sonar DE1160 con elementi sia a profondità variabile che a scafo. Esso consente una discreta capacità di scoperta antisommergibile, ma non vi sono altro che i lanciasiluri leggeri e un'elicottero per eseguire eventuali ingaggi. Le distanze dei primi e la disponibilità del secondo sono limitate.

I sistemi ECM sono completi, con apparati di analisi, disturbo, sistemi per il lancio bersagli, e un bersaglio trainato per i sottomarini.

Le navi sono state ordinate alla fine del 1982, e subito si formò una serie di consorzi come il Thyssen-BV e l'HSA/COntraves per le componenti elettroniche. Il contratto di fatto fece superare a molte di queste navi un momento difficile in termini economici, e le navi entrarono in servizio tra il 1987 e l'89 (l'ultima Maestrale entrò in servizio nel 1985), in un tempo molto ridotto per un tale programma, che vide tra l'altro per la prima volta sistemi d'arma europei e americani integrati negli stessi moduli funzionali.

Elenco navi Classe:

Nome/Cantiere/impostazione/varo/servizio

  • F240 YAVUZ---B&V.,Amburgo--31/5/85--7/11/85--17/7/87
  • F 241 TURGUT REIS---Howaldtwerke, Kiel--29/9/85--30/5/86--4/2/88
  • F 242 FATITH---Golcuk Naval Shipyard--1/1/86--24/4/87--22/7/88
  • F 243 YILDRIM---idem.--24/4/87--22/7/88--21/7/89







1986, Portogallo: Classe Vasco de Gama

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Il Portogallo, nazione atlantica per eccellenza, ha avuto una progressiva marginalizzazione nell'ambito del panorama politico europeo, con la perdita delle colonie e la dittatura salazarista. Questa nazione, un tempo potente, ha avuto già l'esperienza di avere navi di concezione tedesca nella propria flotta allorché comprò 6 corvette Classe JOAO COUTINHO nel 1967, 3 costruite ad Amburgo e 3 nei cantieri spagnoli di Bazan.

Prima ancora, la nave scuola ALBERT LEO SCHLANGETER, a vela, venne costruita, pariclasse della Vespucci, nei cantieri tedeschi di Amburgo, 1938. Essa è stata poi ceduta alla marina brasiliana perché incredibilmente sopravvisse agli eventi bellici. Infine, nel 1972 cambiò nome e bandiera e da GUANABARA divenne per l'appunto SAGRES.

Origini

Nel 1976 la marina portoghese iniziò a studiare quale nave avrebbe potuto potenziare le capacità della marina portoghese, specie nel settore antisommergibile. Per ottenere i fondi necessarisi cercò tra l'altro (ma senza successo) di vendere le corvette BAPTISTA DE ANDRADE, classe costruita di recente in Spagna, ma i tentativi di vendita vennero terminati nel 1978 senza esito.

Le navi selezionate per la competizione 'finale' erano le Fregate belghe E-71, le italiane Lupo e le olandesi Kortenaer. Tutte avevano pro e contro. LE E-71 erano le più leggere ed economiche, ma anche le più limitate non avendo elicotteri. LE Lupo erano veloci e ben armate, ma con un solo elicottero e vocazione più di attacco antinave che antisom. e le Kortenaer olandesi erano ottime ma anche costose, ancorché in un progetto modificato.

Alla fine venne scelto quest'ultimo, ma i costi erano troppo alti per il governo portoghese, nonostante gli aiuti NATO, e nel 1983 vene deciso di non procedere oltre. Si riaprì la speranza l'anno dopo, quando, superate vicissitudini economiche e politiche, vennero presi contatti con i tedeschi per un nuovo progetto di nave, il MEKO 200 in versione specifica per i portoghesi. Lasciata definitivamente la trattativa con i cantieri olandesi nel 1985, subito dopo venne messa in essere quella con i tedeschi,sia i cantieri che il governo, interessato a far superare alla propria industria un momento di crisi economica. A quel punto, tutto si svolse in maniera rapida e proficua per ambo le parti.

Il secondo contratto firmato per le fregate MEKO 200, firmato il 25 luglio 1986, con acquirente il governo portoghese, non ha quindi costituito un'assoluta novità. Il costo del contratto per 3 navi era di 2 miliardi di marchi tedeschi, pari a circa 600 miliardi di lire per nave. Un terzo di questo valore venne fornito dagli USA, 500 milioni di marchi vennero pagati dalla Germania, 300 milioni vennero forniti da altri Paesi europei.

Inoltre, le navi portoghesi ebbero una serie di equipaggiamenti forniti da numerosi Paesi (non è chiaro se essi fossero compresi nel pacchetto di finanziamenti o fossero forniture slegate da questi), molti dei quali assai originali per la tipologia di queste fregate. Tra questi il cannone Creusot-Loire Compact Model 1968, da 100mm, dotato di una granata relativamente leggera ma con alta cadenza di tiro rispetto ai cannoni da 127mm.

I CIWS sono stati forniti dagli USA, ma sebbene vi sia la possibilità di ospitare 2 Phalanx, uno a prua e uno a poppa, per ragioni economiche solo uno, a poppa, è stato istallato. Per il resto le navi hanno un'armamento 'standard' con siluri, elicottero (Lynx) inglese, missili Harpoon e Sea Sparrow USA.

I motori sono 2 diesel MTU tedeschi e 2 turbine a gas LM 2500 americane. La massima velocità è di circa 32 nodi, nonostante il rapporto di lunghezza larghezza sia, come sempre, assai ridotto.

Lelettronica è olandese eccetto i sonar, canadesi.

La realizzazione ebbe luogo nei cantieri tedeschi in quegli anni. Il destino volle che l'entrata in linea della capoclasse ebbe luogo proprio quando la guerra fredda era definitivamente tramontata. Ma in termini costruttivi, il concetto MEKO diede chiaramente, se ce ne fosse stato ancora bisogno, dimostrazione della sua intrinseca validità.

LA nave capoclasse venne tenuta sullo scalo per appena 5 mesi, dopodiché venne rimorchiata in panchina e i moduli funzionali vennero istallati. Per dare un'idea di quello che ciò in concreto significa, nelle prime 38 navi MEKO sono stati sistemati oltre mille moduli. Già il 4 settmbre 1990 la DE GAMA salpave per i primi test, lasciando per la prima volta i cantieri B&V di Amburgo.

Rientrata 8 giorni dopo, passarono altre 6 settimane in cui su di essa vennero messi a punto i vari sistemi elettronici, d'arma, impiantistica generale. Già il 18 ottobre salpava per la seconda volta, andando a esegeuire altri test alla base della marina tedesca di Wilhemshaven, relativi sopratutto all'integrazione dell'elettronica e dei sistemi d'arma. Il 18 gennaio, appena 23 mesi dopo l'impostazione, la De GAMA era già ufficialmente in servizio nella marina portoghese, e ben presto seguirono le altre navi della classe, nel maggio e novembre del 1991. COsì, tre il periodo appena precedente alla caduta del Muro di Berlino e poco dopo la Guerra del 1991 queste navi passarono dall'impostazione al servizio.

Tecnica

IN termini tecnici, lo scafo delle DE GAMA consente di essere descritto anche in funzione di quello della prima versione delle MEKO 200, la classe Yavuz. Rispetto a questa le MEKO 200 PN sono più lunghe di 7 metri e larghe di 60cm, migliorando leggermente il rapporto lunghezza-larghezza. Esse sono pure più pesanti di 300-400 tonnellate a pieno carico.

Una delle caratteristiche delle MEKO 200 PN è quella di avere un'hangar doppio, in quanto esso ha adesso 2 singole strutture di accoglienza per elicotteri. Questo miglioramento, nonostante spesso sia ignorato (molte pubblicazioni riferiscono di un solo elicottero, ma l'evidenza fotografica dimostra che l'hangar è chiaramente doppio) permette un'operatività molto migliore per le macchine imbarcate, con elevate probabilità che almeno 1 sia sempre pronta al decollo o in volo quando richiesto (cosa impossibile con un'unica macchina, a meno di non operare in gruppi navali con diverse fregate).


Sul secondo e terzo ponte di coperta vi sono gli alloggi per i marinai del non numeroso equipaggio, sia nella zona di poppa che di prua. Vi sono alloggi a 9 o 18 letti per i comuni, 4 letti per sottufficiali, 1 o 2 per gli ufficiali ( a prua), mentre il comandante, per ragioni di rapidità di accesso, è sistemato in un'alloggio singolo vicino alla centrale di combattimento, a mezzanave sul ponte di coperta n.1. Tra i servizi interni vi sono ampi locali per lavanderia, infermieria, bar.

I motori sono in configurazione CODOG, per cui i motori diesel MTU, da 4600hp l'uno a 1160 giri/min. sono pensati per le missioni di crociera a basso consumo, come anche quelle di caccia e ricerca antisommergibile.

Le turbine LM-2500 da 30.000hp a 3600 giri sono usate per gli spunti di velocità, praticamente oltre i 20 nodi. Tutte le apparecchiature sono sistemate in supporti elastici, nel caso dei diesel doppiamente elastici, onde ridurre il rumore e i danni in caso di urti o collisioni. 2 elettrogeneratori con 2 diesel l'uno sono presenti a prua e a poppa con una riserva di potenza del 100%, e anch'essi sono sistemati in stanze insonorizzate.

La struttura dei locali macchine verte complessivamente su 4 sale: motori diesel e gruppi riduttori (RENK), sala turbine, sala elettrogeneratori prua, sala generatori poppa. Il tutto è controllabile a distanza con tecnologia MCR, come nei traghetti civili. Le 8 consolles a colori della sala controllo remoto macchine sono parte del sistema conosciuto come NAUTOS.


I moduli funzionali che sono sistemati sulle navi DE GAMA sono inoltre un tipo migliorato rispetto a quelli precedenti. Essi sono mod. 3, e questo significa che sono in grado di adempiere a varie funzioni in maniera indipendente. Ognuno ha, per esempio, un proprio sistema di condizionamento dell'aria, mentre le paratie sono sistemate in maniera più efficace, non essendovi i condotti dell'aria tradizionali a fare da potenziali 'passaggi' per l'acqua, il fuoco e non meno mortale, il fumo.

tutti i moduli hanno protezione NBC e possono contribuire ad isolare al meglio ogni parte della nave colpita in pieno da danni e incendi, restando operativi grazie ai generatori presenti, con doppie reti di alimentazione, sia a prua che a poppa. Essi sono ciascuno capace di fornire tutta l'energia elettrica necessaria, e i cavi di alimentazione sono presenti sotto la linea di galleggiamento, risalendo verticalmente per raggiungere i locali, cosa che riduce molto i danni eccetto che da esplosioni subaquee (ma se la chiglia venisse rotta, allora non vi sarebbe comunque scampo per la nave).

In termini di armamento il cannone Model 1968 da 100mm, con la sua cadenza di 60 o se è del tipo modernizzato, 80 colpi al minuto da 13kg, è una dotazione che regge bene il confronto con l'Mk 45 da 127mm normalmente sistemato a bordo, con proiettili da 32kg, ma solo 20 al minuto, troppo pochi per un'efficace impiego contraereo.

I CIWS sono solo 1, a poppa, molto meno che le navi turche, ma la posizione anteriore per un'altra arma potrebbe ospitarne un secondo, addirittura si era pensato di istallarci un Seaguard da 25mm che avrebbe dato alle De Gama la caratteristica unica di avere 2 diversi tipi di CIWS.

In termini di elettronica, essa è prevalentemente olandese, e come sempre essa verte su radar di tiro, di scoperta aerea e navale, guerra elettronica etc. ma vi è un settore in cui esistono apparati portoghesi, quello delle comunicazioni radio, chiamato ICCS e sviluppato dalla Centrel, società attiva dagli anni '60 in tali settori e già artefice di istallazioni sulla marina portoghese. Pare che esso si sia dimostrato perfettamente all'altezza della situazione anche con le nuove Meko 200 PN.


In termini di comando e controllo, il sistema è derivato dal SEWACO della Signaal olandese, ed è un'apparato multifunzione che coordina tutte le risorse, con lo scopo di avere un quadro aggiornato della situazione, rispondendo con le armi più adatte ad ogni minaccia aerea e navale incontrata, con l'utilizzo ottimale delle risorse date dai vari sensori radar, IFF, sonar, ECM/ESM, comunicazioni (Link 11 e 14), sensori remoti dell'elicottero di bordo con datalink Signaal VESTA VC.


Elenco navi Classe:

Nome/Cantiere/impostazione/varo/servizio

  • F 330 VASCO DE GAMA---B&V.,Amburgo--2/2/89--26/6/89--20/11/90
  • F 331 ALVARES CABRAL---Howaldtwerke, Kiel--2/6/89--2/5/90--18/1/91
  • F 332 CORTE REAL---Howaldtwerke, Kiel--20/10/89--2/5/90--22/11/91












1989, Grecia: Classe Hydra

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Il terzo ordine per le MEKO 200 è stato portato dalla Marina Gerca nel finire della Guerra fredda. Anche in questo caso gli USA venner in aiuto finaziando gran parte dell'ordine fatto con questa classe di unità che erano destinate ad ammodernare massivamente la flotta di prima linea, oramai invecchiata essendo costituita, come la flotta turca, da vecchie unità ex-americane.

LE MEKO 200 HN vennero rapidamente impostate, e con le metodologie di costruzione hanno comportato che tra la firma dell'ordine della prima nave, il 10/2/89, e l'entrata in servizio passarono appena 3 anni.

La struttura è leggermente allungata rispetto a quella della classe DE Gama, anche se la larghezza è rimasta la stessa. Quello che cambia sopratutto è la forma della poppa, con le sovrastrutture più larghe e le fiancate dello scafo che fanno fronte comune con quelle dell'hangar, salendo per un ponte più in alto delle altre. Questo nominalmente dovrebbe dare la capacità di ospitare anche in questo caso 2 elicotteri, visto che i CIWS ai lati non esistono più, sostituiti, come nel caso delle navi portoghesi, da uno solo sistemato sopra l'hangar. In questo caso ve ne è uno anche a prua, mentre il cannone è da 127mm.


Gli equipaggiamenti riguardano un'apparato motore CODOG simile alle MEKO 200PN, con 2 MTU (ma da 20 cilindri come sulle Yavuz e non 12)e 2 turbine LM-2500.

I lanciamissili sono gli Mk 48 a lancio verticale, con missili Sea Sparrow, innovazione rispetto agli altri tipi di fregate, tra le prime applicazioni della nuova generazione di lanciamissili. Esso probabilmente è sistemato a poppa, ai lati dell'hangar, motivando la presenza delle fiancate rialzate, ma la ridotta esigenza di ingombro dei due lanciamissili con 8 celle verticali Mk 48 VLS non dovrebbe compromettere la possibilità di avere un'hangar per 2 elicotteri, anche se bisogna tenere presente che i greci hanno inteso usare i Seahawk, molto più grandi dei Lynx o degli AB-212.


Elenco navi Classe:

Nome/Cantiere/impostazione/varo/servizio

  • F 452 HYDRA---B&V, Amburgo--17/12/90--25/6/91--12/11/92
  • F 453 SPETSAI---Hellenic SY Skaramanga--11/8/92--9/12/93--24/10/96
  • F 454 PSARA---Hellenic SY Skaramanga--12/12/93--20/12/94--30/4/98
  • F 455 SALAMIS---Hellenic SY Skaramanga--20/12/94--15/3/96--16/12/98


La PSARA dimostra alcune caratteristiche: hangar, CIWS (cupolini bianchi), cannone, missili Harpoon a mezza nave, radar sui 2 alberi e i fumaioli, accoppiati e inclinati all'esterno, tipici delle MEKO


























1989, Australia/N.Z.: Classe ANZAC

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Il più grande contratto per le fregate MEKO 200 si è avuto per il programma congiunto ANZAC australia-N.Z. Esso si è sviluppato a partire dal 1989, in un totale di 10 navi, 8 per l'Australia e 2 per la Nuova Zelanda, che sono state consegnate entro il 2004.

Ma questo costoso (5,8 miliardi di dollari) programma doveva essere seguito da un miglioramento delle capacità antiaeree con l'adozione di lanciatori missilistici Mk 41 VLS e un radar speciale, come l'SPY-1F ideato per le fregate ma appartenente alla famiglia di sistemi AEGIS. Gli studi del programma di aggiornamento, chiamato WIP sono stati però negativi, le dimensioni erano troppo ridotte, tanot che sarebbe stato necessario aggiungere anche una sezione di scafo aggiuntiva.

Inoltre i missili sistemabili a bordo sarebbero stati relativamente pochi, forse solo 16, così tutta questa trasformazione ha finito per dimostrare solo i limiti che anche la moderna tecnologia elettronica miniaturizzata continua ad avere quando i requisiti sono tanto impegnativi.

Così alla fine tutto è stato lasciato cadere. Le fregate Meko 200 erano, ancora nel 2002, sprovviste di lanciamissili antinave, antiaerei e CIWS, pertanto erano poco più che pattugliatori marittimi con elicottero, cannone e poco altro. Tutti questi equipaggimanti erano comunque previsti per aggiornamenti futuri, come il nuovo ESSM, che essendo considerabile sia come un 'Super Sparrow' che come un 'mini-Standard SM-2' migliorerà le capacità delle navi in termini di difesa aerea senza troppi compromessi per la piattaforma. In ogni caso, il fallimento del programma WIP ha seriamente compromesso i programmi di potenziamento della Marina australiana, lasciando in pratica alle sole fregate Perry i compiti di prima linea.

Degno di nota l'apparato motore basato su diesel e una sola turbina, per una bassa velocità massima, ma ottima autonomia. D'altra parte,la maggior parte delle missioni operative della Marina militare australiana sono relative alla lotta antipirateria e antiimmigrazione, per cui le MEKO non sono prive di qualità, avendo una maggiore economia rispetto alle navi a turbina.

'Elenco navi Classe ANZAC:

Nome/Cantiere/impostazione/varo/servizio

Australia

  • FF 150 ANZAC---Tenix, Williamstown--5/11/93--16/9/94--28/5/96
  • FF 151 ARUNTA---Tenix, Williamstown--22/7/95--28/6/96--12/12/98
  • FF 152 WARRAMUNGA---Tenix, Williamstown--26/7/97--23/5/98--3/00
  • FF 153 STUART---Tenix, Williamstown--5/98--17/4/99--2/01
  • FF 154 PARRAMATTA---Tenix, Williamstown--24/4/99--3/00--1/02
  • FF 155 BALLARAT---Tenix, Williamstown--5/00--2/01--12/02
  • FF 156 TOOWOMBA---Tenix, Williamstown--5/01--2/02--11/03
  • FF 157 PERTH---Tenix, Williamstown--2/02--12/02--10/04

N. Zelanda

  • FF 77 KAHA---Tenix, Williamstown--19/9/94--22/7/95--22/7/97
  • FF 111 TE MANA---Tenix, Williamstown--18/5/96--10/5/97--9/99




File:HMAS Newcastle and HMAS Par.jpg
La foto permette di verificare la differenza dimensionale, come anche costruttiva tra una fregata 'Perry' (HMAS Newcastle) a sinistra, e una 'ANZAC', la HMAS PAR
























1990, Turchia: Meko 200 Barbados

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Dopo quasi 10 anni dalle Meko 200TN 'Yavuz' seguì il secondo contratto, che venne stabilito in altre 4 navi migliorate, classe BARBADOS o Meko 200 TN Track IIA e B. Le fregate Meko 200 di questa seconda serie sono state ordinate con contratto firmato il 19/1/1990, per le prime 2 (IIA), ma una lettera di intenti per altre 2 è stata emessa l 14/12/1992. Questo si concretizzò in un'ordine il 25/11/94, (Track IIB), e le navi sono state costruite 2 ad Amburgo e 2 a Colcuk, arsenale navel turco. Esse sono stater molto rimaneggiate rispetto alle precedenti, con una lunghezza maggiore di 6 m. e un diverso apparato motore. L'entrata in servizio ha avuto date tra il 1995 e il 2000.

Le navi sono equipaggiate con motorizzazione CODOG, diesel per la crociera MTU 16V 11163 da 6530hp, con una potenza minore essendo a 16 cilindri e non a 20. Le turbine LM 2500 sono state istallate per avere uno spunto di velocità maggiore, ed entrano in funzione in alternativa ai diesel per rendere meno complessa la trasmissione a scapito di qualche nodo di velocità. L'autonomia è leggermente minore, mentre le apparecchiature elettroniche e l'armamento sono per lo più rimaste uguali, in versione migliorata. Le eccezioni sono date dal sistema ECM, e le celle a lancio verticale Mk 41 che pare esistano al posto del lanciamissili Mk 29 Sea Sparrow.

Le 8 MEKO 200 turche hanno potenziato le capacità della marina turca in maniera notevole. Assieme alle 9 fregate ex-USA Perry, meglio armate in termini di difesa aerea d'area ma più vulnerabili per la difesa aerea ravvicinata, costituiscono un'accoppiata di considerevole efficacia. Se le navi americane assicurano la difesa aerea alle quote elevate e distanze medie, interdicendo lo spazio aereo ad apparecchi altrimenti capaci di operare liberamente, le MEKO 200 hanno una funzione di difesa ravvicinata elevata e una potente capacità di attacco. L'insieme offre mutua copertura in formazioni miste, anche se il coordinamento, come dimostrato dalle battaglie aeree nella Guerra delle Falklands, non sempre è capace di impedire un'intralcio reciproco.

Elenco navi Classe:

Nome/Cantiere/impostazione/varo/servizio

Track I

  • F 244 BARBAROS---B&V., Amburgo--4/92--26/10/93--25/3/95
  • F 245 ORUCREIS---Gocluck Navel Shipyard--23/7/92--28/7/94--10/5/96

Track II

  • F 246 SALIHREIS---B&V., Amburgo--16/3/95--26/9/97--17/12/98
  • F 247 KELALREIS---Gocluck Navel Shipyard--3/12/96--24/7/98--2000

Bibliografia

Enrico Po, articolo su RID 5/2002

Articolo su RID 9/1992 (Classe Vasco de Gama)